Una storia-lettera dal sapore un po’ amaro.
Non so se mi consolerebbe o mi rattristerebbe ancora di più ricevere qualcosa del genere… di certo è meglio del silenzio che mi è toccato ricevere per troppo, troppo tempo.
Dedico questa storia a due delle persone più importanti della mia vita, che vi hanno giocato un ruolo fondamentale, una con il suo silenzio, l’altra con la sua classe.
E poi la dedico a tutte le mie lettrici, che mi farebbero un grosso piacere se ciccassero quella scritta blu in fondo alla pagina, lasciando un commentino. J
Baci a tutte
Temperance
Scusami
A Roberto,
il
due di picche più delicato che abbia mai ricevuto
e
il miglior “fratello adottivo” che potessi desiderare.
Ad Alessandro,
che
di quella delicatezza non è stato capace
ma
è comunque un grandissimo amico
Martha,
Non posso che iniziare dicendoti quanto io sia onorato di aver ricevuto la tua lettera. È quasi impossibile per me comprendere come qualcuno possa aver scritto parole così meravigliose pensando a me. Una persona così, che riesce a vedere il bello anche dove a me sembra tutto sbagliato, non merita ipocrisia ed illusione, ma solo sincerità.
E la sincerità, Martha, anche se dolorosa, è quello che io voglio darti.
Scusami
Con te non posso
fingere
Non si comanda
al cuore
E tu non sei nel
mio
Sai, capita
anche agli uomini
L’amore c’è o
non c’è
Se potessi decidere chi amare, credimi, di sicuro quel qualcuno saresti tu, ma, d’altronde, se fossi stato in grado di far girare gli ingranaggi del mio cuore dalla parte giusta, forse starei ancora con quel piccolo angelo musicista che è la tua migliore amica e che non meritava di essere trattata così, specialmente da me.
Il punto è che questa scelta non spetta a me, perché anche per noi maschietti l’amore è una brutta bestia: ci coglie di sorpresa nei momenti peggiori e si dirige verso le persone sbagliate, nascondendosi, poi, quando lo desideriamo.
Scusami
Ma il genio della lampada
Che cambia la mia vita
Se esiste non sei tu
È un pugno nello stomaco
Ma io ti dico no
Vedi, Martha, io credo nella leggenda che Aristofane
narra nel Simposio. La conosci? Secondo questo filosofo, un tempo il mondo era
popolato, oltre che da donne e uomini, da creature appartenenti ad entrambi i
sessi: gli ermafroditi. I membri di questa strana specie di esseri umani erano
incredibilmente superbi e un giorno Zeus si vide costretto a punirli per aver
tentato la scalata dell’Olimpo. Gli ermafroditi furono così tagliati in due e
da allora ogni metà è alla continua ricerca del proprio complementare e troverà
pace soltanto quando vi sarà di nuovo congiunta.
Sarà anche una storia sciocca, passata di moda ed eccessivamente
romantica ma io ritengo che veramente ognuno di noi abbia… come dire… un’anima
gemella, anche se detesto questo termine e che lo scopo primario della vita di
tutti sia proprio trovare questa perduta parte di sé.
Tu sei di certo una bellissima persona, ma non sei quella che sto
cercando. So che fa male essere respinti e vorrei davvero poterne fare a meno,
ma, siine pure sicura, è molto meglio così.
Hai tutto da vivere tu
Sei bella fuori e dentro
Sei tutto e di più
Un pessimo affare sarei
Non mi rimpiangerai
Hai tutti i domani che vuoi
Al tuo pianeta donna farei solo guai
Che cosa mi perdo lo so
Ma io ti dico no
Tu hai tanti sogni, tanta voglia di fare e tanta passione per ciò che
ami. Lo vedo da come balli, Martha. Tu ami l’arte, ami la vita e sorriderai
sempre al destino, qualunque esso sia. Io non ce la
faccio ad essere come te, a vedere in tutto il lato positivo. Chissà, forse è
questo l’effetto ad essere l’unico membro della mia famiglia a non essere
totalmente votato agli dei di denaro e successo.
Tu hai ben chiaro in mente ciò che vuoi fare del tuo futuro, ciò che
vuoi diventare e ci riuscirai, qualunque cosa sia, perché sai affrontare la
vita di petto. Non è lei a dirti che fare: sei tu che comandi. Io ancora non ho
capito chi sono e
sono convinto che, restando sempre nascosto dietro all’ombra scintillante di
mia sorella, non arriverò mai davvero a comprenderlo.
Non voglio che la tua allegria sia rovinata dal mio malumore. Se non
credi a quello che ti dico, chiedi a Kelsi: te lo
confermerà.
Con questo non voglio fare la vittima, perché amo la mia vita e non
credo che la cambierei mai con quella di nessun altro. È solo che non credo di
fare per te.
Tieniti
Per giorni memorabili
Per scene di pio amore
Per chi assomiglia a te
Sei pronta da raccogliere
Ma io ti dico no
Quello che sto cercando di dirti, Martha, è che non sono di certo io per te il vero amore. Lo troverai, un giorno, ne sono certo….e lo riconoscerai subito, perché con la grande sensibilità che hai non potrà essere altrimenti che così. Sarà un uomo fortunato, mia cara signorina Cox, ti tratterà bene e non ti farà soffrire come sto facendo ora io. Soprattutto, però, sarà simile a te, perché ormai sono poche le persone della tua specie, ma sono sicuro che tu sarai capace di trovarne una, di trovare la tua metà.
E non sarà poi tanto lontano quel giorno, perché, anche se io ora ti sto dicendo di no, tu sei pronta a vivere l’amore, l’amore quello vero che, te lo prometto, non tarderà ad arrivare.
Io sogno lontano da me
E forse chi mi invento da sempre non c’è
Tu invece sei vera e sei tu
E meriti di più
In quanto a me, credo che appena dopo il diploma farò le valigie e me ne andrò, lontano da Albuquerque, dalla East High ma, soprattutto, lontano da quella famiglia che non mi ha mai consentito di essere me stesso. Ho deciso di chiudere, di dire basta a tutto questo e di ricominciare da capo. In Italia, possibilmente, dove gli attori che amano il teatro sono ammirati e non trattati come pezzenti. Forse è solo una leggenda metropolitana, forse i teatranti sono trattati ovunque come pezze da piedi, ma non mi importa. Se mai tenterò di cambiare qualcosa mai ci riuscirò, giusto?
L’amore… ti ho già detto come la penso in merito, no? Forse finirò per trovare chi cerco o forse tornerò qui con la coda tra le gambe perché quel qualcuno nemmeno esiste davvero. Tu invece esisti e non potresti farlo nel modo migliore. Per questo meriti un ragazzo con un po’ più di senso della realtà del sottoscritto.
Scusami
Io viaggio senza regole
Però non so rubare
L’amore c’è o non c’è
Non c’è il tuo domani nel mio
Cominceremmo solo un lunghissimo addio
So che in questo momento tu mi seguiresti ovunque e stracceresti questo papiro dicendo che sono sciocchezze, che non te ne frega niente, che sei innamorata di me e questo è quanto, ma io viaggio in solitaria, non c’è spazio per altre persone sul mio tragitto o non raggiungerò mai la meta.
Non voglio mentirti, Martha: iniziare ora una relazione sarebbe come scriverci già sopra la parola fine. Non ne vale la pena e sono certo che lo capisci anche tu.
Scusami
Magari non puoi crederci
Ma io non so rubare
L’amore c’è o non c’è
Non tutti lo confessano
Ricordati di me
(Pooh, Scusami)
Bene, penso di averti annoiato abbastanza. Se sei arrivata fino a qui, vuol dire che tieni davvero tanto a me e te ne sono grato. La canzone scritta tra le righe di questa lettera è per te. So che non è proprio quella che avresti voluto sentirti dedicare, ma spero ti faccia comunque piacere leggerla e, magari, musicarla.
Ti lascio, con un grosso in bocca al lupo per il nuovo musical… sarai perfetta, già lo so!
Un bacio, ti voglio bene,
Ryan