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Autore: Selene_90    11/06/2008    15 recensioni
Perchè Draco è così sfuggente nei confronti di Harry nell'ultimo periodo? e perchè accusa sintomi di malessere in prossimità del cuore?
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Coppie: Draco/Harry
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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fgfgffgfgfiiiiiiiiiiiiiiiiiii

Mi fa male il cuore Potter

 

 

Era da un po’ di tempo che l’osservavo.

I miei occhi non si staccavano mai dalla sua elegante figura che, benché avvolta nelle larghe divise di Hogwarts, riusciva a mostrarsi completamente per tutta la sua perfezione.

Ogni attimo che passava me ne rendevo sempre più conto e non potevo fare nulla per impedirlo.

Draco Malfoy era come una droga per me. Quando mi passava vicino in corridoio o in Sala Grande subito esisteva solo lui, solo la sua splendida figura, e nient’altro.

Tutto questo era cominciato poco tempo prima.

La guerra si era ormai conclusa da diversi mesi, e il periodo conseguente alla sconfitta di Voldemort era stato, se possibile, anche peggio della guerra vera e propria. C’era un intero mondo magico da prendere per mano e guidare.

Ovunque andassi, occhi indiscreti e curiosi mi seguivano affidandosi a me per ogni cosa, sembrava che niente fosse cambiato. Si aspettavano ancora tutto da me.

Il Bambino che è Sopravissuto, l’Eroe del Mondo Magico, il Prescelto… Per la gente sarei rimasto sempre colui a cui affidarsi per ogni cosa. Sentivo gli occhi di tutti puntati addosso, le richieste di aiuto di tutti che mi rimbombavano nelle orecchie, i sorrisi di tutti rivolti a me.

Stavo impazzendo… finché non vidi anche i suoi occhi.

Quegli occhi così freddi, così glaciali, che non lasciavano trasparire nessuna emozione, i suoi occhi.

Anche quegli occhi mi stavano chiedendo aiuto, e per la prima volta in vita mia fui ben contento di concederglielo.

Da quel momento cominciò tutto: l’inizio non fu proprio quel che potrebbe considerarsi una passeggiata.

Infondo stiamo sempre parlando di Harry Potter e Draco Malfoy che parlano tranquillamente senza ammazzarsi. Non penso che qualcos’altro avrebbe mai destato tanto scalpore quanto la nostra amicizia.

Eh si, proprio così…

Siamo riusciti ad instaurare un rapporto che si avvicinava molto a quella che comunemente viene chiamata amicizia.

Tutto era iniziato da quel suo sguardo, puntato addosso in un giorno qualsiasi nel bel mezzo di un corridoio deserto.

Venivamo entrambi dalla direzione opposte. Avevamo smesso molto tempo prima di picchiarci e combinare casini per i corridoi, la guerra stava facendo innumerevoli vittime sul campo di battaglia, non occorreva aggiungercene anche di nostro.

Forse entrambi eravamo troppo persi nei nostri reciproci pensieri per accorgerci della presenza dell’altro o forse siamo stati entrambi bravi a celare all’altro di esserci accorti della sua presenza, sta di fatto che di colpo mi sono ritrovato i suoi occhi addosso come mai era accaduto prima.

Non vi era nessuna traccia d’odio o rancore per aver ammazzato suo padre… Il suo sguardo era il più vero che avessi mai visto in tutta la mia vita. Era come, se tutto ad un tratto, il tempo si fosse fermato. In quel momento esistevano solo i suoi occhi di ghiaccio persi nei miei.

Quello fu l’esatto istante in cui tutto iniziò.

Da quel giorno non sono stato più in grado di levarmi quello sguardo dal cuore. Da un giorno all’altro ci siamo trovati distesi sulle rive del lago Nero a parlare come vecchi amici del più e del meno, sono arrivato a confidargli cose che neanche Ron ed Hermione hanno mai saputo di me.

I giorni passavano e quella strana cosa che ci teneva legati l’uno all’altro non faceva che aumentare.

Non era raro vedere i “due nemici di sempre”, così come continuava a ripetermi Ron, mangiare allo stesso tavolo, in genere però sempre quello Grifondoro, studiare insieme in biblioteca, sfidarsi amichevolmente ad una partita di Quidditch, uno contro uno, sedersi vicino in aula...

Il mio rapporto con Draco era mutato talmente velocemente da non rendermene neanche effettivamente conto.

Era successo tutto troppo in fretta, e nella mia testa era ormai diventata una cosa normale essere a stretto contatto con Draco per almeno la metà di un giorno intero, esclusa naturalmente la notte.

Ma poi tutto era improvvisamente cambiato.

Avevo ricominciato a guardare Draco solo da lontano. A seguire i suoi spostamenti di nascosto com’era avvenuto prima della guerra, ma, sta volta, con una motivazione diversa.

Avevo provato molte volte a chiedergli il perché. Perché improvvisamente fosse diventato così scostante, così sfuggevole da me, ma la risposta era sempre stata vaga, sfuggevole anch’essa, e la cosa che mi faceva più male era non sentire più quello sguardo su di me, seguirmi come invece aveva fatto in quegli ultimi mesi, e dannazione… ne sentivo la mancanza!

Sentivo la mancanza di quelle perle su di me!

Mi mancavano più di quanto avessi mai pensato.

Mi mancava Draco, quello che era diventato alla pari di un migliore amico…

Mi mancava Draco… ma non come amico, ammisi finalmente a me stesso, mi mancava Draco…

Come tutto, tranne che come amico.

In quel momento averlo come amico non rientrava tra le mie priorità, io volevo qualcos’altro da lui.

Volevo Draco e basta!

 

Da quel giorno, da quell’incontro in corridoio erano passati tre mesi, dei quali, i primi due mesi indimenticabili… mentre l’ultimo…

Beh, sembrava essere tornati indietro nel tempo. Certo Draco mi rivolgeva ancora la parola, se gli chiedevo qualcosa, mangiava ancora al tavolo rosso oro, ma stranamente sempre in compagnia di altri, specialmente di Ginny verso la quale cominciavo a nutrire una strana gelosia.

Pensandoci bene l’ultimo periodo lo trascorreva sempre in compagnia di Ginny. Sembrava che lei avesse preso il mio posto di fianco a Draco.

Gli ultimi giorni poi, erano diventati una vera e propria tortura. Dovunque mi girassi li vedevo assieme.

Li vedevo ridere insieme, scherzare insieme, parlare insieme, mangiare insieme, studiare insieme!!!

 

Dannazione erano sempre insieme!

 

Dovunque guardassi c’erano sempre loro: Draco e Ginny.

Non capivo perché mi desse così tanto fastidio, in fondo Ginny era libera di vedersi con chi voleva; certo era la mia ex ragazza, e quindi era normale provare un po’ di gelosia, ma…

Dannazione! Tra tutti i ragazzi di Hogwarts proprio Draco doveva scegliere?

Sia chiaro, non avevo niente contro Draco, non più ormai, ma perché proprio lui?

 

Avevo rinunciato a capirne il perché, anche a distanza di un altro mese. Draco era diventato sempre più scostante. Appena mi vedeva cambiava strada o si inventava un impegno improvviso. Ero stufo di quella situazione, per non parlare di Ginny che gli era sempre attaccata come una cozza.

Mi presi mentalmente a pugni per quel pensiero. Se a Ginny piaceva Draco e a Draco, Ginny, io non avevo nessun diritto di intervenire, in nessun modo.

Ero seduto al tavolo della mia casa a rigirare svogliatamente il cucchiaino nel succo di zucca guardando si sottecchi la scena di un Draco e una Ginny che parlavano fitto fitto alcuni posti più in là.

A quanto pareva non ero l’unico ad essermi accorto di quella loro nuova amicizia, e le parole di Hermione ne furono la prova.

- Non noti che quei due là formino proprio una bella coppia, Harry?- chiese ingenuamente indicandomi i soggetti dei miei pensieri nell’ultimo mese.

Alzai lo sguardo velocemente sorpreso da come quel pensiero coincidesse perfettamente col mio in quel preciso istante.

Ron per poco non si strozzò sputacchiando il succo di zucca che stava bevendo.

-COSAAAA???-urlò attirando innumerevoli sguardi anche da altre tavolate.

In quel momento mi fece pena. La sua espressione era un misto tra il disgustato, il terrorizzato e il “no, non può assolutamente essere!”.

-Hermione?-esclamò lasciando intravedere tutto quello che effettivamente pensava in quel preciso istante, -G…Ginny e Malfoy?-

Vidi Hermione alzare gli occhi al cielo ormai rassegnata al livello intellettuale del suo ragazzo.

-Miseriaccia- esclamò dando una breve occhiata a quei due, dopodiché lo vidi girarsi verso di me con un’espressione in volto che era tutta un programma.

-No, Ron! Qualsiasi cosa la tua mente malata stia pensando, no! Mi rifiuto!- dissi rifiutandomi categoricamente di seguire una delle idee suicide del mio migliore amico.

-Ma Harry… dai, vuoi dirmi che non provi neanche un po’ di gelosia verso Ginny? Nel vederla attaccata come una Puffola Pigmea a Malfoy?- enfatizzò lanciando esplicite occhiate ad indirizzo della sorella e del biondo.

Proprio in quel momento, come se fosse stata richiamata dai nostri discorsi, Ginny si volse verso di noi, guardandomi in modo strano prima di lasciarsi sfuggire un lieve sorriso di una che la sapeva lunga.

Vidi anche Draco alzare lo sguardo, e come se fossimo tornati indietro nel tempo incatenarsi al mio, durò solo pochi secondi prima che i suoi occhi tornassero a guardare Ginny, non prima però di essersi posati alquanto imbarazzanti sul piatto dinnanzi a lui ancora pieno.

Non riuscivo a capire questo suo comportamento. Perché diavolo Malfoy evitava il mio sguardo?

Perso nei miei pensieri non mi accorsi che si erano entrambi alzati dal tavolo e stavano uscendo dal portone della sala grande.

Li vidi fermarsi proprio di fronte, prima di varcarlo. Draco sembrava come imbarazzato in un certo modo. Non ne compresi appieno il motivo almeno finché non lo vidi chinarsi leggermente e dare un lieve bacio sulla guancia a Ginny per poi scompigliarle i capelli affettuosamente come ad una sorella minore.

Tutt’un tratto capì che in quel gesto non vi era nulla di più di quello che avevo visto in realtà.

Prima di uscire vidi Draco voltarsi verso di me, quasi incerto, timoroso, per poi lasciare quasi di fretta la Sala Grande.

Non ci pensai un secondo in più. Mi alzai velocemente ignorando i richiami di Ron e il sorrisetto saccente spuntato sulle labbra di Hermione.

Attraversai con poche falcate l’intera distanza che mi separava dall’uscita, e una volta varcata mi lanciai letteralmente all’inseguimento di Draco.

Penso di non aver mai corso tanto come quel giorno. Avevo perlustrato tutto il castello in lungo e in largo, ma del Serpeverde neanche l’ombra.

Stavo per rinunciarci, quando sentì la sua voce al di là del portone dell’infermeria. Rimasi perplesso. Perché Draco era in infermeria?

Che gli fosse successo qualcosa? mi chiesi cercando di poter trovare una più che valida motivazione del perché si trovasse lì.

Perso nei miei pensieri sentì a malapena la voce di Madama Chips rivolgersi a Draco con tono quasi annoiato di chi avesse appena perso tempo per niente.

-Signor Malfoy, quante volte le devo ripetere che non ha nulla? Il suo cuore è in perfetta salute, non ce nulla che non vada. E adesso se vuole scusarmi, ho dei veri malati da curare!- lo congedò alquanto irritata prima di sbatterlo letteralmente fuori dall’infermeria.

Per un attimo rimasi sorpreso dal comportamento di Madama Chips, in genere era sempre disponibile a curare i malati, anzi, molto spesso vedeva un malato dove non vi era, tanto il suo istinto di medico prevaleva, mentre ora? Perché con Draco si era comportata così?

Feci appena in tempo a spostarmi e nascondermi dietro una colonna prima che Draco mi passasse proprio davanti.

Senza rendermene conto lo seguì di soppiatto. Volevo venire a capo del comportamento di Draco negli ultimi mesi nei miei confronti, e agguantarlo davanti all’infermeria non sembrava proprio una brillante idea.

Lo seguì fino fuori dalle mura del castello, arrivando in un baleno sulle sponde del Lago Nero.

Il buio era calato velocemente a ricoprire il cielo di Hogwarts e molte stelle facevano già la loro comparsa tra le alte torri del castello, donando alla scuola un’atmosfera ancor più suggestiva di quello che in realtà trasmetteva già da sé.

Draco si era seduto sulla riva con le gambe raccolte al petto e il mento posato sul braccio che teneva raggruppate le gambe al torace.

Aveva un espressione assorta, persa quasi, che quando mi avvicinai  a lui mi sorpresi io stesso che non si fosse accorto della mia presenza tanto era perso nel suo mondo.

Vidi come ad un certo punto, la sua mano spostarsi lentamente sul torace, in prossimità del cuore mentre una strana espressione prendeva vita sul suo volto.

Il mio cuore perse un centinaio di battiti solo a quella scena. Che Draco avesse veramente problemi di cuore? Che fosse realmente malato?

Mi rifiutavo a prendere in considerazione questa possibile opzione.

Draco non poteva essere malato. Non poteva e basta!

Cercando di togliermi quell’angosciante pensiero dalla testa, feci un ulteriore passo avanti cercando di attirare la sua attenzione, cosa che prontamente avvenne, subito seguito da un’enorme spavento da parte sua nel vedermi comparire così improvvisamente.

- Har…Potter- esclamò sorpreso correggendosi dal dire il mio nome.

Mi fece male, vedere come le cose erano tornate uguali a prima della nostra amicizia. Ma ormai ero stanco. Volevo venire a capo di quella storia.

Afferrai le spalle di Draco quasi con forza imprimendo nel mio gesto un disperato bisogno di comprendere il perché del suo comportamento.

-Ehi!-

-Ascoltami bene Draco, perché non lo ripeterò due volte - intimai fregandomi della sua debole protesta. Era evidente che c’era qualcosa che non andava, la flebile resistenza nei miei confronti ne era la prova.

Lo vidi sbarrare lo sguardo prima di continuare.

-Che fine ha fatto il mio Draco? Il mio migliore amico, colui a cui potevo raccontare tutto, colui che mi ascoltava, che mi prendeva in giro quando mi facevo troppe paranoie… che fine hai fatto Draco?-

Ero ben consapevole che la stretta sulle sue braccia si fosse di molto allentata, così come il tono della mia voce fosse diventato solo un lieve sussurro.

-Rivoglio il mio Draco- dissi a voce talmente bassa da averla a malapena udita io stesso.

Vidi Draco allargare gli occhi e guardarmi con un’espressione mista tra la sorpresa e l’imbarazzo.

In quel momento mi sembrò bellissimo.

Il chiarore pallido della luna, comparsa tra le milioni di stelle presenti nel cielo, illuminò il suo volto d’angelo conferendogli un’aura e una luminosità caratteristica degli angeli.

-H…Harry…- disse impastandosi nel pronunciare il mio nome mentre le sue guance diventavano ancora più rosse –io… mi fa male il cuore- disse distogliendo velocemente il suo sguardo dal mio per guardarsi le mani torturarsi tra loro in un chiaro gesto d’agitazione.

Sbarrai gli occhi convincendomi di aver capito male.

Draco stava veramente male, allora? Aveva seriamente problemi di cuore? Da quando? E perché non me ne aveva mai parlato?

-Draco, allora era vero quello che hai detto a Madam Chips, prima?- chiesi mentre il tono della mia voce si arricchiva sempre più d’agitazione –Dobbiamo andare subito in infermeria e…-

-Harry-  mi fermò Draco appoggiandomi una mano sul braccio, trattenendomi dal correre verso il castello quanto più velocemente avessi mai fatto in tutta la mia vita.

Dannazione! Draco stava male e si comportava così alla mia reazione? Perché continuava a sorridere? Non poteva prendersi gioco della mia preoccupazione come se niente fosse!

-Draco, accidenti, che ti prende? Ti ho visto prima in infermeria e qui sul lago poco fa mentre ti stringevi il petto! Perché, dannazione, continui a sorridere? Cosa c’e che non mi stai dicendo?-

Perché continua a sorridere in quel modo?

-Harry… ascoltami, mi fa tanto male il cuore…-

Non lo lasciai neanche finire, interrompendo la sua frase a metà. –Questo lo so, stupido di un Serpeverde, quello che non capisco è perché dannazione non vuoi andare in…- ma come feci io prima, questa volta fu Draco ad interrompermi premendomi leggermente l’indice sulle labbra, con una strana luce presente negli occhi.

-Ascoltami bene Harry, perché non lo ripeterò due volte- mi disse imitando perfettamente l’espressione usata poco prima da me con un certo divertimento nella voce -mi fa male il cuore Potter- e lo disse con un tono di voce che non capii più nulla.

Vedevo solo lui, dinnanzi a me, con il dito ancor premuto sulle mie labbra e l’espressione più dolce e imbarazzata di questo mondo.

Era stupendo!

In quel momento compresi tutto. Non mi interessava niente di Ginny. Per quanto mi riguardava poteva mettersi insieme a tutto il genere maschile di Hogwarts, tutto, tranne Draco.

Io ero perdutamente innamorato di Draco Malfoy, e la consapevolezza dei miei sentimenti mi fece battere il cuore ad una velocità mai provata, talmente forte da farmi persino male.

Prima ancora di rendermene conto avevo avvicinato il viso al suo e premuto dolcemente le mie labbra sulle sue, guidato da qualcosa che non avevo mai provato in tutta la mia vita.

Sentii Draco tentennare inizialmente, per poi coinvolgersi letteralmente in quel bacio pieno d’amore che ci stavamo scambiando.

Per esigenze d’aria ci staccammo da quella dolce tortura appoggiando la fronte l’uno all’altro, come se fosse stata la cosa più normale del mondo.

Non potevo credere a quello che era appena successo, avevo appena baciato Draco Malfoy.

Avevo appena baciato Draco, il ragazzo di cui ero perdutamente innamorato, probabilmente dal primo momento in cui quegli occhi meravigliosi si erano posati su di me quel giorno lontano in quel corridoio deserto.

Sollevai lo sguardo incatenandolo al suo, e nel momento in cui ciò avvenne, il mio cuore mancò un’altro centinaio di battiti.

-Ti… ti fa ancor male il cuore, Draco- chiesi sperando di sentire la risposta che il mio cuore stava aspettando.

-No, Harry. Non più!- mi rispose lasciandosi andare ad una risata liberatoria che riempì il mio cuore completamente.

-Bene- risposi continuando a specchiarmi in quelle pozze color ghiaccio fino a perdermici dentro.

-Neanche a me Draco, neanche a me farà più male da oggi in poi. Non più!-  dissi, per poi cancellare la sorpresa dal suo volto con il secondo bacio di una lunga serie che sarebbe ben presto arrivata.

 

 

 

Fine.

 

 

 

Eccoci qui ragazzi! Volevo innanzitutto dire che questa fic è tratta da una storia vera, e più precisamente è il modo esatto in cui i miei genitori si sono messi assieme.

Mio padre continuava a dire a mia madre che gli faceva male il cuore e…. e direi che io sono il risultato di questo dolore. Xd

Mi sono accorta di aver copiato il titolo da una fic di Ranzie74 e di questo mi dispiace immensamente, solo che l’idea di scrivere questa fic mi è venuta in mente proprio vedendo quel titolo della sua fic! Perdonami cara veramente. Spero di non dover cambiare titolo perché questo ci sta da dio veramente!!! Ç____ç

Fatemi sapere cosa ne pensate, ci tengo molto, sperando soprattutto di non essere caduta troppo nel melenso come dice sempre la mia cucciola samek.

È una storia molto romantica, spero di essere riuscita a trasmettervi un minimo di romanticità che c’è stata in realtà!

Un bacio e fatemi sapere!

  
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