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Autore: jacopo ortis    02/02/2014    0 recensioni
Questa poesia è dedicata ai bambini della scuola "Francesco Jovine" di San Giuliano di Puglia, che il 31 ottobre 2002, morirono tra le macerie della scuola in seguito a un terremoto. Ho immaginato che uno di questi bambini torni, una notte, a far visita a sua madre, sottoforma di angelo, e che nel silenzio, le parli.
Genere: Poesia | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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NELLA NOTTE UN ANGELO


Anche stanotte, mamma,
sono seduto in fondo al tuo letto.
E nel buio ti guardo.
Ascolto il tuo respiro.
Sento battere forte il tuo cuore.
Poi mi alzo e mi avvicino.
Ti mando un bacio.
Ti sfioro le guance.
C'è un grande silenzio qui vicino a te.


Poco fa volavo attorno al campanile della chiesa
e lorologio era fermo.
Le lancette ancora indicavano quell'ora lontana.
E per le strade deserte
sembrava di poter toccare
con mano il dolore.
Sono anche andato sulle macerie della mia scuola.
Là, dove ho cessato di essere un bimbo
per trasformarmi in un angelo.
Poi ho fatto un giro sullo scivolo ed ho pensato a te.
Al tuo sorriso.
A quando mi abbracciavi.
A quando le tue mani sembravano parlare
per dirmi tutto il bene che mi volevi.
A quando io ero tutta la tua speranza.


E anche stanotte, vedi, sono qui con te. Sempre con te.
Mi prendo una tua lacrima, mamma.
È un dono per Dio.
Ho volteggiato sereno nel triste di San Giuliano.
Vi posso ancora volare.
Però...come mi sembra strana la felicità
senza di te, mamma!

 
  
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