Arne si sentì afferrato per il gilet nero e qualsiasi cosa fosse lo ringraziò mentalmente, salvato per un soffio da un bel tuffo nell'acqua gelida.

Voltò lentamente la testa, per paura di fare movimenti bruschi e vide un cavallo stringere fra i denti i suoi indumenti. Sopra, però, cavalcava una splendida giovane, con i lunghi capelli castani lasciati cadere sulle spalle, dei magnetici occhi verdi puntati su di lui ed un elegante vestito composto da una lunga gonna blu, una camicia bianca con le maniche a palloncino ed i merletti ed infine un corpetto color porpora sopra di essa. 

« Tutto bene, mio signore? » domandò la ragazza con voce soave, ma preoccupata.

Arne rimase estasiato, mettendo ancor più in risalto gli zigomi pieni di lentiggini, per via del sorriso ebete che si stava dipingendo sul suo volto.

La ragazza inclinò la testa, pensando che forse non si sentiva bene.

« Grazie per avermi salvato, Lady… »

La castana ricambiò il sorriso. « Janina » si presentò, « tredicesima figlia dei sovrani delle Isole del Sud » sospirò, come se fosse un rituale. Non le piaceva dover ammettere di avere altre dodici sorelle maggiori, era come se la gente improvvisamente si dimenticasse di lei.

Il rosso spalancò gli occhi azzurri, sorpreso. Una principessa! Aveva incontrato una principessa! Elegante, raffinata, bella, a modo… Che fosse lei quella che aveva sempre cercato?

« E volete fare un giro in barca con me, Lady Janina? » domandò, quando d’un tratto si sentì il rintocco delle campane, che spense il sorriso dalle labbra di Arne e gli ricordò che cosa doveva veramente fare. « Oh, no! Sono in ritardo per l’incoronazione di mia sorella, devo sbrigarmi! »

Janina sgranò gli occhi, stringendo le ginocchia ed urtando il ventre del cavallo, che mollò la presa, facendo cadere il ragazzo in mare. Sarebbe stato comunque un atterraggio più piacevole, se non ci fosse stata una barca ad impedirglielo, facendo sbatere la sua faccia contro il legno.

Janina represse un urlo, scendendo da cavallo, preoccupata. « Si sente bene, mio signore? » domandò, sporgendosi ed allungandogli una mano.

Arne si rialzò, dolorante e cercando fingersi forte. « No, non si preoccupi, non è nulla » liquidò la questione, afferrando la sua mano per risalire sul molo.

« Ma quindi… » iniziò la castana, visibilmente a disagio, « lei è… »

Il rosso sorrise. « Principe Arne di Arendelle » si presentò, facendo un inchino. Diede uno sguardo al castello, ricordando che doveva sbrigarsi. « E’ stato un onore parlare con lei, Lady Janina. Sarei immensamente felice se vi presentaste al ballo. Rivendico il mio giro in barca con lei » affermò, sfiorandole una mano guantata con le labbra ed iniziando a correre goffamente verso il castello.