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Autore: MagnusBane_    02/02/2014    3 recensioni
Alec sta andando a casa di Magnus per farsi perdonare di essere stato così sfuggente nelle ultime settimane. Purtroppo fa un incontro spiacevole, ma il suo stregone viene prima di tutto.
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Alec Lightwood, Magnus Bane
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Angolo autrice: Hello. Questa è la mia prima one-shot, quindi siate clementi. Spero che vi piaccia :3

Alec camminava verso casa di Magnus, impaziente. 

Il giorno prima se n'era dovuto andare proprio nel mezzo della cena, preparata da magnus per il loro mesiversario. Stavano tranquillamente mangiando, quando il cellulare 

gli squilla. Magnus gli aveva rivolto uno sguardo esasperato, siccome era da un paio di settimane che quel maledetto telefono interrompeva le loro serate insieme. 

Purtroppo, Alec aveva dovuto rispondere, e, successivamente, andare via per compiere una missione insieme a Jace, il suo parabatai. 
Adesso, però, sarebbe stato diverso, aveva lasciato il cellulare a casa, avvertendo Jace ed Isabelle di sbrigarsela da soli, per una volta.
Mentre attraversava la strada, diretto al parco che avrebbe dovuto attraversare per arrivare a casa dello stregone, qualcuno attirò la sua attenzione. 
-Hey! Nephilim!-
Alec si girò, avvistando, da quel che capii, un vampiro. 
Lo guardò stranito, siccome i vampiri non possono stare alla luce del sole, eppure era sicurissimo che si trattasse di quest'ultimo. 
Il nascosto, cogliendo lo sguardo del cacciatore, piegò le proprie labbra color ciliegia in un sorriso. 
-Non ti sei sbagliato, Nephilim.-disse, scostandosi dal muro su cui era appoggiato poco prima. -Sono un diurno, come il tuo amico, Simon Lewis.- 
Alec sussultò all'udir di quel nome. Come diavolo faceva a sapere che quel succhiasangue fosse un suo "amico"? 
-Sì, succede molto raramente, ma succede. Stavi andando dal tuo bel nascosto, Alexander?-
Marcò il suo nome con disprezzo, come se non ci fosse cosa più disgustosa al mondo.
-Come fai a sapere il mio nome?-
-Sei il giocattolino adolescente di Magnus Bane. Nel mondo dei nascosti sei molto popolare. La distrazione di turno del sommo stregone di Brooklyn.-disse, sogghignando. 
Alec fece un profondo respiro, reprimendo l'istinto di infilzarlo con una lama angelica. 
Ma cosa ne sapeva lui, della loro relazione? Non era un giocattolino, ne' una distrazione. Magnus gliel'aveva dimostrato migliaia di volte. 
-Per l'Angelo, mi dici cosa diavolo vuoi da me, così la facciamo finita?- 
Il nascosto sbuffò. -I nephilim sono così impazienti.- 
Il cacciatore era stanco di quegli stupidi giochetti, e fece per andarsene, ma un violento pugno sul collo, lo fermò, facendolo indietreggiare.
-Volevo solo avvertirti, cacciatore.-sussurrò. -Non mi sono mai piaciuti i figli di Raziel.- 
Detto questo, se ne andò, ed Alec non lo vide nemmeno. Stupida velocità degli stupidi vampiri. 
Imprecò, portandosi la mano al collo, sicuro che adesso fosse comparso un livido. 
Troppo arrabbiato anche solo per fermarsi a farsi un iratze, corse a casa dello stregone.
 
**
Magnus non vedeva l'ora. 
Alec gli aveva promesso che quella giornata sarebbe stata dedicata completamente a loro due. Un intero giorno con il nephilim. Senza interruzioni.
Con uno schiocco di dita sistemò tutta la casa, facendo comparire una coperta sul divano. 
"Alec ama questa coperta"pensò, sorridendo.

Sentii la porta di ingresso sbattere, segno che alec era finalmente arrivato. 
-Hey, fiorellino.-gli disse, appena fu nel suo raggio visivo. 
-Ciao Magnus...-rispose lui, secco. 
-Come va?-chiese lo stregone, avvicinandosi per poi dare un bacio di saluto ad Alec. 
-Bene...-
Magnus stava per dire qualcosa, ma la vista del segno violaceo sul collo del suo fidanzato lo fermò. 
-Alexander. Cos'è. quel. coso.-disse, a denti stretti. 
Il cacciatore impallidii, portandosi subito la mano al collo. 
-N--niente.-disse, cercando di fare dei passi avanti. 
Lo stregone gli bloccò la strada. 
-A me non sembra niente, Alexander.-si avvicinò per esaminarlo. -Sarebbe potuto scomparire con un iratze, eppure è lì. Devi dirmi qualcosa?.-
Magnus stava seriamente per perdere il controllo, nessuno doveva sfiorare il suo nephilim. Nessuno. E l'idea che qualcuno l'avesse fatto, lo mandava fuori di testa. 
Alec per tutta risposta lo baciò. Un bacio lento e profondo, portandogli le mani al collo. 
Il nascosto si ritrasse. -Bel trucchetto, ma non funziona, dimmi chi è.-
-Chi è?-ripetè Alec, confuso. 
-Chi ti ha fatto quel cavolo di livido!-sbottò lo stregone. 
-In missione.-mentì.
-Bella anche questa, ma purtroppo ieri mi hai chiamato per dirmi che il demone era quasi innocuo. Ergo, non può averti fatto quel segno.-
-Oh, andiamo, Magnus. Questa giornata è per noi. Non roviniamola.- 
Strinse la vita allo stregone, avvicinandolo a se'. 
-Per oggi, sono tutto tuo.-
-Mio.-ripetè lo stregone. 
-Sì, Magnus Bane, sono tuo.-disse, baciandolo. 

 

                                                                   THE END.



 

  
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