Fanfic su attori > Josh Hutcherson
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Autore: Sophiefla    02/02/2014    3 recensioni
Rosie è una normalissima ragazza che finito il liceo decide di portare avanti il suo sogno, diventare un'attrice. Quello che lei non sa è che la sua solita vita sta per prendere una svolta, e con questa svolta vivrà l'avventura più bella della sua vita.
Un giorno il destino vuole che lei incontri l'uomo dei suoi sogni, e dei sogni di altre migliaia di ragazze al mondo.
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 3
 
Una volta terminato il nostro attacco di risate isteriche, Josh mi guarda con uno sguardo dolce 
-Questa non è decisamente la nostra giornata- dice accennando un sorriso.
Ricambio il sorriso. 
-Dai riproviamo-
Ha una faccia poco convinta quando riprova a dare gas alla moto. Sentiamo prima un lieve brontolio, e poi il ruggito del motore.
-Grazie a Dio!- dice josh sollevato.
- forse un po' di fortuna c'è rimasta-dico unendomi a lui nel sollievo.
Le gocce di pioggia vanno pian piano ad aumentare,dando vita ad un vero e proprio temporale.
-andiamo prima che il tempo peggiori- dice josh guardando il cielo.
Annuisco. Cerco, sulla sella un modo per tenermi stretta e stabile, quando sento le mani di Josh afferrare le mie e stringermi le braccia attorno al suo petto. 
Gira la testa di profilo e dice - Devi tenerti stretta-
A quelle parole, arrossisco immediatamente anche se non ne capisco il perché. Mi sembra di notare l'angolo della bocca di Josh alzarsi in un sorriso prima di girarsi verso la strada.
Percorriamo le strade e i sentieri in discesa della collina. Percepisco il vento gelido imbattersi contro di noi man mano che prendiamo velocità. Ad un tratto, mentre sono stretta a Josh, mi sembra di sentire il suo corpo tremare. I sensi di colpa si impadroniscono di me. Ma certo starà morendo di freddo in maniche corte. 
Elimino i pochi centimetri che separano i nostri corpi e mi stringo a lui più che posso,cercando di trasmettergli un po' del mio calore.
All'inizio sento il suo corpo irrigidirsi. E successivamente rilassarsi a contatto col mio. Toglie una mano dal manubrio e stringe la mia ancora allacciata al suo petto.
Il contatto con la sua pelle è una sensazione così piacevole che non posso reprimere il sorriso che mi spunta sulle labbra.
Dopo pochi minuti riesco a vedere in lontananza l'insegna del Los Angeles medical center. Parcheggiamo davanti all'ospedale e Josh mi aiuta a scendere.
- vieni, ti accompagno dentro io- 
Sorrido con gratitudine a questo ragazzo così premuroso e gentile che ho appena conosciuto.
Entriamo e rimaniamo nella sala d'attesa per quella che sembra un'eternità,sento la testa che mi pulsa a ritmo costante. 
Finalmente il medico ci dice che è il nostro turno. 
Dopo avermi esaminato e disinfettato la ferita dice che saranno necessari dei punti.
-Punti!?- dico con un tono di almeno un'ottava più alto del normale.
Così non va bene, io non vado d'accordo con nessun tipo di siringa o ago.
Sento i palmi delle mani che mi sudano dall'agitazione, quando Josh si mette davanti a me e mi dice
- Rosie, è necessario. Ti assicuro che non farà male-
Annuisco poco convinta. Vedo il dottore tirare fuori il necessario per la medicazione è avverto un altro capogiro.
Ok, sono piuttosto sicura di stare per svenire.
Sono ancora nella mia bolla di panico quando sento Josh che mi afferra la mano e me la stringe forte.
- ci sono io, puoi farcela- dice con un sorriso incoraggiante.
Le sue parole mi infondono una sensazione di calma e tranquillità. Ha ragione, posso farcela, è solo un ago.
Circa un'ora dopo siamo fuori dall'ospedale. Il temporale è finito e ora dopo il suo passaggio il cielo è sereno con le prime tracce del tramonto.
Josh mi infila cauto il casco.
- vieni terremoto, ti porto a casa. Per oggi ne abbiamo fatte abbastanza- dice sorridendomi.
Sorriso anch'io. Effettivamente una giornata così, sfinirebbe chiunque.
Saliamo sulla moto entrambi e dopo avergli dato l'indirizzo di casa partiamo. 
Mi ero dimenticata di quanto amassi andare in moto. Il vento che mi scompiglia i capelli,ed il paesaggio che mi sfreccia affianco,alla luce del tramonto. 
Dopo venti minuti siamo a casa. Josh scende dalla moto e aiuta me a scendere, mi sfila il casco e mi sistema una ciocca di capelli dietro l'orecchio.
-Non so come ringraziarti per tutto quello che hai fatto per me oggi,sei stato davvero gentile.- gli dico.
- è tanto brutto dire che nonostante tutta la sfiga di oggi, ho passato una bella giornata?- dice con lo sguardo perso nel vuoto, accennando un sorriso.
- hmm, direi di no- dico sorridendo anch'io.
-è stato lo stesso per me-
- e sarebbe tanto brutto se ti dicessi che mi piacerebbe rivederti e conoscerti meglio?-
Sento il sangue divampare nelle guance,e Josh se ne accorge, poiché lo vedo alzare l'angolo della bocca in un sorriso.
-penso che non sarebbe una cattiva idea-
Dopo esserci scambiati i numeri, mi sfilo la giacca per ridargliela,quando lui mi ferma.
-No,voglio che la tenga tu. Così sono sicuro che ci rivedremo- dice sorridendo.
Lo guardo salire sulla moto e dare gas al motore.
-è stato un piacere conoscerti Rosie-dice sorridendo prima di partire.
Solo dopo che si è allontanato, dico tra me e me accennando un sorriso:
- non sai quanto-
Arrivo davanti alla porta di casa e non ho neanche il tempo di cercare le chiavi che essa si apre.
-DOVE SEI STATA?- esclama una Daphne fuoriosa.
- SONO ORE CHE TI CHIAMO,TI DAVO PER DISPERSA. DOVE CAZZO ERI ROSIE,NON PUOI FARMI PRENDERE QUESTI COLPI-
Si ferma rossa di rabbia, ed improvvisamente mi abbraccia sollevata.
-scusami Daphne,non sai che casino è successo. Dammi il tempo di farmi una doccia e ti racconto-
Daphne sbuffa visibilmente
-E va bene...ma? Rosie che cavolo hai fatto alla testa!?-esclama preoccupata.
-calamati Daph, nulla di grave, fa parte della storia-
Corro su per le scale e mi fiondo nella doccia. In dieci minuti ho finito. Esco dal bagno ancora con i capelli bagnati e vado in camera di Daphne.
La vedo con una bottiglia di vino in mano e due bicchieri nell'altra.
-Qualcosa mi ha suggerito che ti serviva un po' di questo- dice indicando il vino e ridendo.
-vieni andiamo sul balcone-
Ci sediamo sul divanetto in terrazzo e guardiamo il sole tramontare sul oceano.Le racconto tutta  la storia. Quando arrivo alla parte di Josh, mi ferma urlando.
-whuoo,ferma ferma ferma. CHI TI HA SALVATO?-
La guardo con un sorriso a trentadue denti
-Josh Hutcherson-
-ma chi l'attore!?- esclama Daphne sconvolta.
-si lui- sorrido di nuovo.
-il tuo solito culo- dice Daphne ridendo e bevendo un sorso di vino.
-resta una cosa da capire, perché non mi hai risposto al telefono Rosie?- dice Daphne arrabbiata.
-ero a tanto così da chiamare i tuoi-
La guardo dispiaciuta.
-scusami tesoro davvero,non volevo farti spaventare,e che dopo che hanno tentato di derubarmi il mio cellulare l'ha raccolto....-
Ad un tratto realizzo.
-Merda- dico.
-Nooo- dice Daphne ridendo senza contegno.
-non dirmi che...-
- Eh, si- dico rassegnata.
deve essersene dimenticato.
Josh ha il mio cellulare.
Angolo dell'autrice: Hola ragazzuoli, ho mantenuto la mia promessa,ed ecco il terzo capitolo! spero che vi piaccia :) mi raccomando RECENSITEEEEEEE <3 e fatemi sapere cosa ne pensate,cosa vi piace e cosa non vi piace. -Sophie
  
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