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Autore: Iteh in heaven    02/02/2014    1 recensioni
Alexander è un giovane principe, il cui passato sembra essere oscurato da un padre che non accetta il soprannaturale che la natura ha creato. Il giovane così si trova davanti una giovane ragazza, il cui ricordo sembra farsi strada nella sua testa.
Genere: Drammatico, Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Spero che questa storia vi possa piacere,, non è nulla di che e l'ho ritrovata solo oggi dopo molti mesi! Buona lettura :) 

Falling to pieces

Le avevano vietato di guardare i suoi occhi gialli, gli occhi di una strega, ma la sua cieca curiosità l'avevo portato davanti a quella cella con la fiaccola che proiettava le sue ombre. L'avvicinò davanti alle sbarre, le gambe gli tremavano, ma voleva sapere se ciò che dicevano su quella povera ragazza che aveva visto per la strada del castello, incatenata e con gli occhi bendati doveva essere davvero giustiziata per accuse infamanti. 

Prese le chiavi con le mani tremanti, appoggiò lo fiaccola al muro e infilò l'apposita chiave dentro la serratura della cella. Il cancello si aprì con un cigolio e l'ansia lo invase quando venne invaso dall'oscurità poiché una folata di vento aveva fatto spegnere il fuoco della torcia. Con una mano toccava la parete per non andare a sbattere da nessuna parte, quando si abituò all'oscurità la vide rannicchiata in un angolo con una grossa catena attaccata alla caviglia, aveva i capelli umidi che le coprivano la faccia. Il suo cuore prese a battere troppo velocemente, sentiva freddo, la paura lo invase e restò paralizzato davanti a quella creatura, rimpiangeva quell'idea stupida che gli era sorta, temeva la morta e sapeva che l'aveva sfidata entrando  in quella cella demoniaca. La ragazza si raddrizzò e si voltò verso il principe che l'osservava paralizzato, si alzò e sentì il suono della spada sguainata.

"Non vuoi sapere se puoi morire guardando i miei occhi, principe?"

"Datemi del voi strega!" 

La ragazza con un colpo si spostò i capelli e alzò quegli occhi gialli verso di lui che prontamente chiuse i suoi occhi ed indietreggiò terrorizzato, voleva urlare per chiedere aiuto, ma solo il pensiero di essere scoperto mentre infrangeva la legge, lui il principe che veniva arrestato. Rabbrividì e avanzò con la spada tesa verso la ragazza difronte a lui. Sapeva di conoscere quella ragazza, l'aveva vista in qualche posto ma era come se i suoi ricordi fossero svaniti per evitare un qualcosa che ancora non capiva. 

"Apri gli occhi, ciò che dicono non è vero, se non voglio non ti ucciderò"

"Come posso fidarmi di te? Sei sempre una strega"

"Perché giocavamo insieme quando eri piccolo, perché alla fine ti ho sempre protetto"

Preso alla sprovvista il principe sobbalzò e aprì gli occhi incontrando i suoi occhi gialli sicuri e fermi che lo scrutavano soddisfatti. Poi vide quella cicatrice, quella piccola cicatrice che gli fece ricordare il suo nome, che lo fece sboccare e cadde in ginocchio davanti a lei. La ragazza si abbassò con lui e gli scostò i capelli davanti al volto, gli posò le mani sulle tempie e sospirò.

"Non puoi essere viva, mi avevano detto che eri morta. Devi essere morta!"

"Ti fidavi solo di me Alexander, eravamo un'unica cosa, ed io ero troppo diversa per essere la tua promessa" 

"Dio mio! Sei davvero una strega"

"A quanto dicono faccio uso di magia oscura"

Il principe alzò il volto sconvolto e fissò i suoi occhi perdendosi dentro, sentì il terreno tremare e la testa iniziò a girarsi quando lei chiuse le palpebre tutte quelle sensazioni finirono anche se era ancora stordito. Non riusciva a credere ai suoi occhi, la sua Cecilie viva ma condannata alla morte. Il suo più grande amore, la ragazzina che gli aveva insegnato ad usare la spada, la bambina a cui aveva dato il suo primo bacio. La ragazza che crescendo era diventata una meravigliosa donna, la ragazza che un giorno scomparve perché i banditi l'avevano uccisa mentre era nel bosco. Quella ragazza che ora era una strega e che stava baciando mentre le lacrime gli inondavano il volto. 

"Scappa, colpiscimi e scappa. Promettimi che scapperai, che andrai lontana. Promettiti che non ti avvicinerai mai più a questo villaggio"

"Non posso, Alexander"

"Sì, che puoi. Te lo ordino, devi salvarti dannazione! Non puoi morire ancora, non puoi permettertelo"

"Ho visto la tua morte Alexander per tradimento. Ti uccidevano, io non posso farlo"

"Fallo per il mio amore, fallo perché ti ho perso già una volta. Fallo perché ora ho la possibilità di salvarti mia Cecilie"

"Non farmi questo Alexander, non posso"

Cecilie piangeva fra le sue braccia, affondò il viso nel suo petto e lui respirò il suo profumo inebriante che tanto gli era mancato. La sentì rabbrividire, poi si scostò da lui e lo baciò con passione mentre le lacrime continuavano a sgorgare. Si scostò ancora e lo ammirò in tutta la sua bellezza.

"Ti amo Alexander, ti amerò per sempre e se là c'è una vita ti amerò anche là. Veglierò su di te amore mio"

"Non farlo"

"Guardami Alexander, guarda i miei occhi e perditi dentro"

Il principe restò incantato i suoi occhi gialli che vibravano, il suo cuore si fermò e  il mondo iniziò a roteare, non riusciva a capire cosa stava guardando in quegli occhi, ma capì che stava cadendo a pezzi, e così fu. 

 

 

 

 

 

 

 

 

"Cecilie!" 

Si svegliò di soprassalto nella sua camera, era madido di sudore. Il panico lo invase e comprese troppo tardi che Cecilie gli aveva salvato la vita, che era tornata per salvarlo. Scese di corsa le scale del castello, raggiunse le segrete ma le trovò vuote. Tornò indietro ed entrò nella stanza di suo padre che ammirava il paesaggio dalla finestra. 

"Dove è, padre?" 

"Dove è chi, Alexander?"

"La strega"

"Non credo che siano argomenti che ti possano interessare ragazzo"

"Però mi potrebbe interessare sapere perché mi hai tenuto all'oscuro della vera identità della strega!"

"Perché avresti ucciso anche me per lei! Era diventata più importante lei di ogni cosa, quando lei era un mostro, un abominio"

"Era una bambina, padre! E nessuna bambina ha intenzione di uccidere a sei anni"

"Era una strega! E ora non c'è più, potrai condurre una vita sicura!"

La rabbia lo invase, suo padre aveva ordinato di uccidere la sua Cecilie e se lui l'avesse liberata lo avrebbe ucciso. Sguainò la spada e con una manovra decisa della mano lo sgozzò, un taglio netto e forte come gli aveva insegnato.

"Per Cecilie, questo regnò cambierà" 

Buttò la spada a terra e guardò fuori mentre il corpo di suo padre era a terra inerme. Si avvicinò alla finestra e osservò il villaggio con un velo di tristezza, gli mancava. Poi si accorse di qualcuno che correva incappucciato verso il portone d'entrata, la persona si fermò prima di uscire e voltandosi poté riconoscere quegli occhi gialli. Rimase bloccato e iniziò a correre verso le strade, l'adrenalina lo invase e si sentì carico come non mai. Uscì dal castello e iniziò a gridare il suo nome, ma di lei nessuna traccia. Si fermò e guardò il cielo grigio, l'avrebbe ritrovata e nel frattempo avrebbe trovato un modo per cambiare la brutta reputazione delle streghe. Avrebbe ritrovato la sua Cecilie per poterla amare fino alla fine.

  
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