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Autore: Moonljght    02/02/2014    3 recensioni
Harry è un musicista,
Harry ha un sogno.
Diventare Pianista su di una nave..
La moonlight.
It's a Larry
Genere: Angst, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri, Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: AU, Cross-over, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Harry Styles era un musicista.
Harry Styles aveva un sogno,
Suonare il pianoforte in mezzo all'oceano.
Quel sogno si stava avverando.
Quella mattina Harry era salito sulla prestigiosa nave ''Moonlight'',
Famosa in tutto il mondo.

Appena diciannovenne, 
Era stato ingaggiato per suonare il pianoforte,
Alle cene di gala.

La nave era appena salpata,
Un gran numero di persone era già all'interno della nave,
A cercare la propria cabina.

-Tomlinson!- Risuonò una voce provenire dietro di Harry,
Voce che riconobbe come quella del comandante.

Un ragazzo castano, intento a dare alcune informazioni ad una signora,
Si voltò verso la direzione del riccio,
Che rimase incantato:

Occhi azzurri,
Come l'oceano sotto di loro,
Capelli castani,
Sicuramente morbidi al tatto e,
Labbra rosee,
Tutte da baciare.


-Si, signore?- Chiese il ragazzo avvicinandosi al comandante.
-Porta Harry nella sua cabina!- Ordinò il comandante al giovane,
Prima di sparire tra la folla.
-Vieni con me.- Sorrise dolcemente il castano al riccio,
Ancora intento a fissarlo.
Il ragazzo dovette battergli un colpo sulla spalla,
Per svegliarlo dalla trance che proprio lui,
Gli aveva provocato.
Si incamminarono verso un lungo corridoio,
Dove vi erano numerose cabine.
-Eccoci quà.- Esclamò il ragazzo davanti alla cabina del giovane pianista.
-Comunque io sono Louis, per qualunque cosa sono nella cabina accanto- E detto questo scomparve.


Erano le sei e mezza di sera,
Quando Harry entrò nella sala del banchetto.
Era la sala più bella della nave:

Ogni tavolo era apparecchiato in modo diverso,
Ogni tovaglia di colore diverso e
Ogni centrotavola aveva fiori di diverso tipo,
Dalle rose ai tulipani,
Dai Papaveri alle margherite.


Harry non aveva mai visto posto più bello,
Tutta la nave gli sembrava magica.
Niente però era paragonabile a lui,
A quel ragazzo così bello,
Louis.

Posto alla fine della sala,
Un pianoforte,
Il suo pianoforte.
Si guardò intorno,
Non c'era anima viva.
Si sedette davanti ad esso,
Chiuse gli occhi e 
Incominciò a suonare.
Pensò a quegli occhi color oceano e
La melodia risuonò per la sala,
Una melodia Dolce,
Come il sorriso che Louis,
Gli aveva donato quel pomeriggio.
Senza neanche accorgersene,
La sala si riempì di gente.
Riaprì gli occhi solo quando risentì la voce del comandante.

-Benvenuti alla vostra prima cena sulla Moonlight, Sono il comandante Simon e vi lascerò in compagnia del nostro pianista, Harry.- Con un gesto della 

mano presentò il riccio, 
Prima di andarsi a sedere in un tavolo,
Apparecchiato di rosso,
Con il centro tavola colmo di rose,
Accanto alla moglie.
Harry cambiò totalmente melodia,
La musica dolce di primà,
Si traformò in musica allegra,
Facendo alzare le persone,
Vedendole Danzare.
Gli applausi erano inifiniti,
E tutti erano molto soddisfatti,
Di come suonava Harry.

La serà passò velocemente,
Ed il ragazzo rimase solo davanti al pianoforte,
Intento a suonare.
Solo quandò sentì qualcuno sedersi vicino a lui,
Ritrasse le dita da quei tasti,
Che a lui parevano fatati.

-Sei stato davvero bravo.- Si complimentò il castano, donandogli un altro dei suoi sorrisi pieni di dolcezza.
Il diciannovenne si girò e incrociò lo sguardo con quello del ventiduenne.

Nell'arco della serata,
Mentre Harry suonava,
Guardava i commensali per trovare l'inspirazione.
Ogni volta che Louis però,
Distribuiva i piatti a questi,
Le persone scomparivano per Harry.
Esisteva solo Louis.
La musica cambiava subito,
Guardando Louis la musica era come ad inizio serata,
Dolce e intensa.
Quando questo ritornava in cucina invece,
Tornava ad essere aleggra e ritmata.

-G-grazie- Sussurrò il riccio, coprendo i tasti con l'apposito coperchio.

Ad Harry,
Neanche a dirlo,
Piaceva quel ragazzo e non poco.
Non lo guardò più negli occhi per un pò,
Credendo di intimorirlo.
Dall'oblò accanto al pianoforte,
Entrò un fascio di luce,
Un bagliore così bello da lasciare entrambi senza fiato.

Il chiaro di luna.

I tasti della pianoforte furono riscoperti,
Non da Harry questa volta.
Louis incominciò a suonare una canzone molto dolce:

Moonight.

''Stasera la luna ci terrà compagnia''
Ecco cosa diceva.
Le parole erano dolci e la voce del castano le rendevano ancora più belle.
Gli occhi azzurri del ragazzo,
Concentrati sui tasti,
Che suonava con delicatezza.

-Credevi di essere bravo solo tu?- Chiese con tono divertito chiudendo il coperchio, notando Harry con gli occhi sgranati.
Harry si ricompose,
Non disse nulla però e
Si guardò le mani,
In imbarazzo.
A Louis,
Quel ragazzo faceva tenerezza.
Lo voleva stringere e
Cosi fece,
Lo avvolse tra le sue braccia,
Accarezzandogli i capelli,
Passando ad accarezzargli il viso ed
Infine lo constrinse a guardarlo negli occhi.

-Non mi guardi più?- un piccolo broncio adorabile si stampò sul volto del maggiore.
-Pensavo ti desse fastidio.- Si giustificò guardandolo fisso negli occhi.

Fu Louis però ad abbassare lo sguardo adesso,
Abbagliato dagli smeraldi di Harry.
Aveva sentito troppi sentimenti insieme,
Ed era confuso..
Molto confuso.
Decise quindi di trovare una scusa,
Una qualcunque per andarsene.
Alla fine però non trovò neanche una scusa e si alzò dal pianoforte.
Era quasi diretto all'uscita,
Quando Harry lo raggiunse,
E senza neanche chiedere il consenso,
Lo baciò.
Un semplice schiocco di labbra.
Uno schiocco di labbra che Louis approfondì.
Uno schiocco di labbra che divenne amore.



Erano passati tre anni.
Louis ed Harry avevano appena finito di fare l'amore.
Erano abbracciati uno all'altro,
Delle urla terrorizzate risuonarono da fuori della cabina.
Uscirono da essa,
Quello che videro fu terribile.
Gente che scappava,
Che si picchiava,
Bambini che piangevano
E genitori che nonostante cercassero di tranquillizzarli,
Erano più disperati di loro.
Qual'era il motivo di tanta paura,
di tanto terrore?

La nave stava affondando.

Dovevano scappare anche loro,
Ma tutte le scialuppe erano occupate.
Tranne una,
Ma era rimasto un posto solo.

-Amore, salvati presto.- Louis trascinò il fidanzato sulla scialuppa,
Ma questo si oppose.
-Non vado da nessuna parte, senza te.- Sussurrò il ragazzo, 
Ma prima che potesse fare qualunque cosa,
Era gia stato adagiato sulla scialuppa.
-Ti amo, Haz. Non dimenticarlo mai.- Disse il maggiore, con le lacrime a solcargli il viso.
-Ti amo anche io, Boo.. Mai.- Detto questo,
Si diedero un bacio,
L'ultimo bacio,
Dopodichè Louis,
Sparì tra la folla.


La scialuppa,
Stava per salpare.
Ma Harry la vide,
Vide una donna disperarsi,
Urlare,
Piangere.
L'unica donna rimasta ancora su quella nave.
La moglie del capitano.
Colei che aveva visto tutte le sere seduta allo stesso tavolo,
Con il marito al suo fianco.
Doveva salvarla,
Aveva paura,
Ma doveva salvare quella donna.
La raggiunse,
Saltando giù dalla scialuppa e 
Ci portò la donna,
Che non riusciva neanche a parlare.
Solo uno sguardo,
Uno sguardo pieno di intesa.
Uno sguardo che urlava il nome di Simon.
Uno sguardo di una donna che non avrebbe mai più rivisto suo marito.
Poi la scialuppa salpò,
L'unica salvezza,
Era svanita.

Il riccio doveva trovare il castano.

Cercò nella loro cabina ma non lo trovò.
Cercò anche sul ponte di comando ma invano.
Riconobbe il punto in cui lo vide per la prima volta.

Il ''Tomlinson'' del comandante,
Gli occhi color oceano,
Il suo sorriso così dolce.


In un posto non aveva ancora guardato,
La sala del banchetto.
Infatti,
Eccolo lì
Seduto al pianoforte,
A fissare il vuoto,
Con gli occhi gonfi e rossi di lacrime.
Harry si sedette accanto a lui,
Facendolo sussultare.
Louis scosse la testa,
Ma non parlò.
Avrebbe voluto chiedere il perchè era li,
Perchè non si fosse salvato,
Ma non ci riuscì.
Non aveva più fiato,
A causa di tutte le lacrime versate.

Un bacio,
Di nuovo uno schiocco di labbra,
Che cresceva diventando un bacio dolce,
Come la prima volta.
Di nuovo non cessarono di baciarsi,
Neanche con il fiato corto.



L'acqua inondò la sala,
Chiusero le labbra,
Ma le loro labbra,
Ancora attaccate,
Ancora intenti ad amarsi,
Fino alla fine.
Stretti l'uno all'altro,
Potevano sentire il cuore battere all'impazzata,
O meglio,
Fermarsi.


Poco prima di morire,
Poco prima che la nave affondò,
La luna li guidò come la prima volta,
Li cullò,
Come una vecchia amica,
Verso la morte.





Bene,
Questa era la mia nuova Larry.
E sinceramente ne sono molto soddisfatta,
Devo ringraziare la mia Alex per l'idea.
Allora come avete di certo notato,
Questa os è inspirata in parte a Titanic e In parte al pianista sull'oceano.
Allora vorrei chiedere un vostro parere,
Ditemi se vi è piaciuta.
Un bacio
Els.


   
 
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