Scritta per il primo livello dell’iniziativa “La Scalata” del Gruppo Facebook “Wanki!Fic” con il prompt “fiore”.
 
Il postino suona sempre due volte
 
Era il suo compleanno e Louis l’aveva dimenticato. Harry fissò scoraggiato la tazza vuota della colazione di Louis, già sceso per il lavoro, e trattenne a stento le lacrime. Si asciugò gli occhi con il braccio e decise di non pensarci, mettendo la tazza nel lavandino e sciacquandola.  Non era a dir poco possibile che Louis si fosse dimenticato del suo compleanno, eppure aveva guardato il calendario dove, a caratteri cubitali, c’era scritto “1 febbraio: compleanno Harry”. Ma... tutto lasciava pensare che se lo fosse dimenticato. Era sceso al lavoro salutandolo con un bacio sulle labbra, ma senza accennare auguri né nulla che lasciasse anche solo presagire che si fosse ricordato della ricorrenza.
Suonò il campanello una volta soltanto e Harry scioccamente pensò che il postino suona sempre due volte. Ma che c’entrava il postino adesso? Andò ad aprire ed erano i suoi amici Zayn, Niall e Liam che erano andati da lui per fargli gli auguri. Avevano il turno di pomeriggio e decisero, senza interpellare prima Harry, che sarebbero rimasti a pranzo lì, per tenergli compagnia e “fare baldoria”. Harry aveva ben chiaro il loro concetto di fare baldoria e non gli piaceva per nulla.
Si misero a fare un gioco da tavola e quando, verso mezzogiorno, il campanello suonò due volte Harry sussultò.
“Il postino suona sempre due volte!” pensò scioccamente Harry, scusandosi coi ragazzi e andando ad aprire.
Era effettivamente il postino, che gli lasciò dei fiori – già pagati – e una busta, contenente probabilmente una lettera o un biglietto.
Harry congedò il postino e andò a sedersi sul divano per aprire la busta. Poggiò i fuori sul tavolino di fronte al divano e fu subito raggiunto da Zayn, Liam e Niall, curiosi di sapere chi fosse il mittente di quel regalo.
Nella busta c’era solo un bigliettino, tutto bianco se non per l’elegante scritta “Louis” sopra.
Harry scoppiava dalla gioia: ma allora Louis non si era dimenticato del suo compleanno.
Scoppiò a piangere di gioia e i suoi amici dovettero assisterlo per una mezz’ora. Oramai il gioco era abbandonato al suo triste destino.