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Autore: Kristeen Cullen    03/02/2014    7 recensioni
-Sei fidanzata?- Come? Ma che domanda è? Come faccio a stargli dietro?
-No,non lo sono Mr Grey.- e non intendo esserlo! Non per ora. Fruga nella sua tasca. E tira fuori un biglietto da visita. Me lo porge.
-Domani, chiamami a questo numero.-
-Perché?- Chiedo disorientata.
-Lei lo faccia.- metto giù Jules, che esce dalla porta ma sento Kate che la prende e prendono l’ascensore insieme. – Ok …-
Sorrido debolmente e mentre sto per uscire dalla porta Mr Grey mi afferra per una mano mi tira a se ed intreccia la sua mano tra i miei capelli. E mi bacia. Passionalmente.
Con la bocca scende sulla guancia e lascia teneri caldi e umidi baci per tutta la lunghezza fino ad arrivare al collo. Mi abbandono a quelle sensazioni che da un po’ mi sono sconosciute. Diciamo da tre anni … e mi lascio andare.
Ai suoi baci,abbracci e carezze. Mentre mi bacia il collo, si sposta verso il collo di dietro, scosta i capelli. Lo bacia, lo assaggia e lo succhia.
Sempre più forte. La parte più profonda di me freme.
“Dio! Mi ha fatto un succhiotto.”
-Domani, se non lo farai tu, ti chiamerò io ..-
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Anastasia Steele
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
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Salve ragazze come state? Eccovi un altro capitolo, vi preparo. La storia sta giungendo al termine, grazie per aver affrontato questo percorso con me. Siete fantastiche. <3

Capitolo 16


-è davvero bellissimo, grazie!- Abbraccio i miei suoceri quando qualcuno mi tocca la spalla. Christian dietro di noi sorride.
Ha una conversazione silenziosa con il padre non riesco a capire cosa si dicono ma forse lo sta ringraziando per il mio bracciale.
Grace dolcemente lo allaccia al mio polso. –Abbiamo una collana anche per Jules, se tu sei d’accordo questa sera la faremo indossare anche a lei.-
Il mio cuore trabocca di felicità. Questa famiglia ha accettato me, e anche mia figlia, potevo trovare più felicità di questa?
*
-Mmmm Ana ferma….-
-Dio Christian….- Ansimo mentre il suo ritmo aumenta. –No.. no.. non ce la faccio…-
-Sta ferma piccola! O tutto questo finirà molto presto.-
Mi blocca i fianchi in modo da non farmi muovere. –Oh Christian.. ti prego!-
Per protesta gli conficco le unghie nella schiena.
-Cazzo!- si immobilizza. E veniamo insieme dopo una sua unica spinta..
*
-Mi hai fatto male- mi accusa dopo un po’. È ancora dentro di me.
Io rido. –Ci stai ancora pensando Mr Grey?-
-Oh si Mrs Grey dato che ho dieci solchi creati dalle tue affilate e taglienti unghie nella mia schiena, e sospetto stia anche sanguinando!-
-Uuuh. Non pensavo di aver sposato un pappamolla!-
Lo accuso scherzosamente. Lui mi guarda con gli occhi spalancati. –Pappamolla a chi? A me?-
Si muove sopra di me. –Si te! Per un graffietto stai facendo una questione.-
-Ah, è questo che pensi?-
-Si-
-Bene cara moglie adorata, lo hai voluto tu!-
Mi blocca le braccia sopra la testa e inizia a torturarmi un capezzolo. –Dio Christian…-
Lui continua a succhiarlo sempre più forte e io sento montare il piacere –Sto per venire-
Inizio a muovermi, lui e ancora dentro di me e sento la sua erezione animarsi, mentre sto per raggiungere il culmine, tutte le sensazioni spariscono.
-Christian!- lo rimprovero. Mi sento frustrata!
-Non hai ancora visto nulla piccola, sei mia, in mio possesso e nelle mie mani, dovevi pensarci prima di dire che hai sposato un pappamolla.-
Prende in bocca l’altro capezzolo e torna a torturarmi.
*
Ho caldo, tanto caldo… troppo caldo… apro gli occhi infastidita e sono stretta al petto di mio marito. La sua gamba sulla mia vita e la sua mano su un mio seno.
Tento di sciogliere la matassa senza svegliarlo ma non ci riesco, apre gli occhi e mi stringe ancora di più a lui.
-Dove hai intenzione di andare?-
Farfuglia. –Devo andare in bagno Christian..-
Lui mi stringe ancora di più, mi bacia il collo, mi carezza la schiena, e mi ricopre di baci il viso. 
-Buongiorno Mrs Grey. Ti amo da morire.- un bacio sulle labbra. Rispondo con dolcezza mentre lui mi libera.
-Mmmm ti amo anch’io Mr Grey.- tento di alzarmi.
La testa mi gira e ho bisogno di qualche secondo per ricordare come si cammina.
Mi alzo lentamente e mi dirigo verso il bagno.
Quando torno trovo Christian con un braccio sotto la testa che mi osserva.
-Ma che spettacolino delizioso Mrs Grey. Sapevo che era la decisione giusta sposarti.-
Mi sdraio accanto a lui ridendo –Mi hai sposato solo per il mio corpo?-
-Mmm, anche, adesso è mio lo sai vero?- dice stringendomi con un braccio e tuffandosi sui miei seni. –Ti ho sposata per la tua dolcezza, intelligenza, genialità. E perché ti amo.-

Sette mesi dopo.
Ho una voglia matta di patatine fritte. Sono le tre di notte e mi rigiro nel letto da almeno un ora con il pensiero alle patate che ci sono in frigo.
Christian è girato dall’altro lato. Volendo avrei via libera. Potrei scendere, non si accorgerebbe di nulla.
Ma si dai! Piano piano, lentamente scendo dal letto. Metto la vestaglia –dato che sono nuda per via del recente amplesso- e scendo di sotto moolto lentamente.
Quando entro in cucina ed apro il frigo, le patatine fritte sono sparite.
-Ma cosa?- inizio a cercarle, sono quasi disperata, ma non ci sono davvero!
Non mi rimane altro che cucinarne delle altre! Apro il freezer e prendo il pacco già aperto di patate congelate.
Ne metto qualche pugno in un piatto mentre aspetto che l’olio nella padella riscaldi abbastanza da poter far sfrigolare questa delizia.
Pregusto già il sapore di questo peccato di gola. Guardo l’ora e sono quasi le tre e mezza di notte.
Per evitare che qualcuno alzandosi vedesse la luce della cucina ho deciso di lasciare accesa solo quella di cortesia.
Mentre assaggio una patatina per vedere se è già cotta qualcuno accende la luce della cucina facendomi balzare.
-Ana che cazzo stai facendo qui in piena notte?-
Mi volto lentamente. Mi ha scoperta! Uffa! –Avevo fame, sono venuta a prepararmi uno spuntino.-
-Patate fritte alle quattro del mattino lo chiami uno spuntino? A me sembrerebbe un pasto completo!-
Mi accusa. Sbuffo. –Che colpa ne ho se tuo figlio ha sempre fame?-
-Smettila di dare la colpa al nostro bambino, piuttosto ammetti che sei diventata un ingorda.- si avvicina furioso e spegne il gas.
-Se mangi questo adesso, non avrai nemmeno il tempo di arrivare a metà delle tue adorate patatine e finirai per vomitare sul pavimento come il mese scorso.- prende la padella e la fa scivolare dentro il lavandino. –Ti propongo un affare. Se proprio hai fame, mangia un panino possibilmente con delle verdure Anastasia, e poi, vieni a soddisfare la mia fame che ho di te.-
Il mio basso ventre già inizia a bramare il suo tocco. Da quando aspetto il nostro maschietto ho sempre voglia di fare l’amore, mi è passato anche l’appetito. Lo prendo per mano. –Che menù hai intenzione di prepararmi Mr Grey?-
Mano nella mano ci dirigiamo di sopra..
*
La mattina seguente mi sveglia un acuta nausea. Corro in bagno a vomitare i succhi gastrici.
Quando mi riprendo mi alzo con fatica e sciacquo la bocca, mi lavo i denti, e solo ora mi rendo conto che mio marito non è in camera.
Mi tocco l’enorme pancione ormai pronto ad esplodere. Questa settimana dovrei liberarmene, e proprio per questo Christian si è preso due settimane di ferie dal suo lavoro. Quando me lo ha detto sono scoppiata a ridere.
Lui è il capo, e chiede le ferie. Per quel che mi riguarda lui potrebbe “benissimamente” lasciare qualcuno a svolgere il suo lavoro e lui restare a casa con me. 
Cosa che ho sperato per tutta la gravidanza ma non ho mai dato voce hai miei pensieri. Per adesso mi godo l’averlo qui.
Scendo le scale molto lentamente e trovo Gail a passare l’aspirapolvere sull’enorme tappeto in soggiorno. Quando mi vede si ferma.
-Mrs Grey. Potevate chiamare aiuto- 
Tzè! Non ho bisogno d’aiuto per scendere le scale. Anche se la pancia mi impedisce di vedere, piano piano riesco a scenderle.
Si avvicina a me di corsa e mi prende sottobraccio. –Che desiderate per colazione-
Ci penso su –Mm uova strapazzate e pancetta-
-Vado immediatamente a prepararvele.-
Arrivate in cucina trovo Christian e Jules a mangiare cioccolato e ridere.
Sorrido anche io avvicinandomi . Christian nel vedermi si alza. Mi prende una mano la bacia e mi aiuta a sedermi.
-Non vedo l’ora che nostro figlio nasca.- dico sospirando –Non sopporto più questa pancia enorme-
-Io invece ti trovo bellissima!- Esclama Christian mettendo le mani sulla mia rotondità.
-Sono felice di avere un maschietto, avremo la coppia. La principessa di casa già c’è- si volta a guardare Jules e le sorride.
Lei si alza e si attacca alla sua coscia abbracciandola. –Mamma sei così grossa- ride.
-Hei! Non si prende in giro la mamma July- dico arrabbiata. Ma dura poco. Lei mette una manina sulla mia panciona e sorride.
-Si è mosso! Il mio fratellino si è mosso!- sorride entusiasta.
-Hei ha ragione. Credo si stia voltando.- dice Christian.
-Speriamo non veda l’ora di uscire- replico io sorridendo.
-Mrs Grey la sua colazione è pronta- 
-Mmmm- inizio a mangiare di gusto.
*
Jules sta andando a scuola con Taylor mentre io e Christian siamo sul divano. Sto pensando a quello che potrebbe servirmi in ospedale e facendo una lista.
-Il nostro bel maschietto nascerà proprio in questi giorni- dice Christian baciandomi la pancia.
-Non è fantastico?- dico con gli occhi che mi brillano, lo sento. Sento che emano una luce particolare. Un altro figlio, e per giunta mio e di Christian. Mi sento morire dalla felicità.
Carezzo la mia rotondità. –Ahii!- si sta muovendo più del solito. Mi sta facendo male. Molto male.
-Ana, tutto ok?- Christian accanto a me preoccupato mi guarda.
-Si… credo che si stia mettendo in posizione.-
-Dobbiamo.. andare in ospedale?-
Sorrido. –No, non ho ancora le doglie. Sta tranquillo.-
Lo bacio dolcemente. Cerco di ricordare il parto di Jules. È  stato piuttosto doloroso. Trentadue ore di doglie. 
E un parto naturale che sembrava non finire più. Speravo di partorire velocemente invece… alla prima spinta iniziò ad uscire la testa. E poi si è come bloccata. Dal lettino in sala parto mi fecero sedere su una sedia particolare. Iniziai a spingere, ma niente. Non si muoveva.
Forse, il problema è stato che non spingevo con convinzione, faceva male, ma così è stato più doloroso.
Dio … nove mesi e quattro giorni. Ormai devo ripetere l’esperienza, anche se non e sono entusiasta. Ma non posso tenermelo in pancia per sempre. Giusto?
Sospiro. –Che ne dici se mangiassimo qualcosa?-
Christian ride. –è un esperienza bellissima la tua gravidanza. Mangi sempre. E io amo vederti mangiare.-
Faccio una boccaccia a Christian e mi alzo lentamente.
Una volta arrivata in cucina apro il frigo e rubo una fetta di torta.
Dopo aver pranzato con Christian, Jules torna a casa. Con lei c’è Grace. 
Credo che le abbia regalato un nuovo giocattolo perché sta spacchettando qualcosa.
-Ciao nana!- la saluta Christian. –Ciao mamma-
-Ciao tesoro.- gli da un bacio sulla fronte. –Ana figliola, come stai? Il lieto evento si avvicina, come ti senti?-
-Stanca ed enorme- allungo una mano e lei la prende portandosela alla bocca e baciandola.
-Sei splendida invece- si siede accanto a me e iniziamo a chiacchierare. 
Dopo un po’ mi alzo per andare in bagno a fare pipì.
Mentre mi rivesto un dolore mi colpisce in pieno. Come se una cinta di ferro mi stringesse l’intera pancia.
Credo che siano l’inizio delle doglie.
Mi dirigo lentamente verso il salotto. So che è ancora presto, le doglie possono durare un ora, come possono durare 32 ore.
Sospiro. E mentre sto per sedermi mi sento bagnare. Come se mi fossi fatta la pipì addosso.
-Christian!-
-Ana! Ti si sono rotte le acque!- Grace mi carezza la schiena.
-Oh cazzo!- Christian si alza – Taylor. Va a prendere l’auto! Mia moglie sta per partorire!-

Sto già scrivendo l'altro capitolo, cercherò di postarlo presto. Ciao ragazze :D


   
 
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