Studiavi in Sala Comune, eri sulla tua poltrona preferita, il fuoco scoppiettava allegramente e ti infondeva uno strano calore nel corpo.
Eri sola, come al solito da un po’ di tempo. Il libro di Pozioni aperto sulle tue ginocchia. Un rumore aveva attirato la tua attenzione.
Fred era appena entrato dal ritratto.
Non si aspettava di vederti ancora sveglia.
< E’ tardi, non dovresti essere in giro. > l’avevi rimproverato, come sempre.
< E’ tardi, non dovresti studiare. > e, come al solito, lui ti aveva preso in giro.
Ridevi, felice che almeno una persona non ti facesse sentire sola. Ti fissava, aspettando una risposta.
< Io, fino a cinque minuti fa, non ero a bighellonare fuori, se io studio non vado contro le regole. > lo avevi guardato con aria di sfida, avevi ragione e lo sapeva anche lui.
< Un punto per te, Granger. > ti guardava con occhi maliziosi.
< Dovresti però essere a letto. > aggiunse avvicinandosi a te.
< Tranquillo, Fred, me la cavo da sola. > lo avevi preso in giro, contenta della compagnia.
< Sai, Hermione, ti ho sempre ammirato, intendo per il fatto che ci sai riconoscere. > aveva piegato la testa nella tua direzione e ti stava sorridendo.
Avevi alzato le spalle ed eri tornata al tuo libro.
< Hermione.. >                     
Ti eri girata ed eri rimasta senza parole.
Fred aveva appoggiato le mani sul tuo viso e ti aveva baciata con ardore cercando di infonderti tutto il suo amore.
 
Ti svegli di soprassalto, era tutto un sogno.
 Qualcosa però ti blocca, un braccio intorno alla tua vita ti tiene legata al divano. Ti volti lentamente, Fred ti sta fissando, un sorriso timido appare sulla sua bocca.
< Pronta per una nuova giornata? > ti bacia sulla fronte, aspettando una risposta.
< Certo. > e lo baci, riversando in lui tutta la tua felicità.