Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |      
Autore: Naydidisha    03/02/2014    0 recensioni
Una raccolta di prompt, uno per ogni lettera dell'alfabeto.
Una raccolta di frasi e piccoli racconti su pensieri e momenti in terza persona, sia dal punto di vista di Scorpius Malfoy, sia da quello di Rose Weasley, che attraverso le piccole cose, i momenti difficili, i segreti ed il tempo, capiscono cosa vuol dire amare.
Genere: Fluff, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Rose Weasley, Scorpius Malfoy | Coppie: Rose/Scorpius
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

I found you,

and I won't let you go.



 

A. Ascoltare.

Non aveva intenzione di ascoltare le continue rassicurazioni di sua madre, così come le frasi sprezzanti di suo padre.
Lui la amava, e qualunque cosa loro avrebbero detto, non avrebbe smesso di farlo.

B. Burrobirra.

Non avrebbe mai avuto il coraggio di invitarla a bere una burrobirra al 'I tre manici di scopa', ad Hogsmeade.
Ero troppo timido anche solo per posare lo sguardo su di lei, figurarsi chiedere una cosa del genere.

C. Ceppo.

Solo pochi giorni, ed avrà luogo il ballo del ceppo.
Era sommerso dagli sguardi affamati delle sue spasimanti, ma il suo pensiero andava sempre a lei, altrettanto tormentata da ragazzini appiccicosi.
Se solo sapesse che lei non ha occhi per altri se non lui...

D. Doccia.

L'acqua che scorre calda sul suo corpo si porta via insieme allo sporco tutte le preoccupazioni. Si immerse nelle sue fantasie, abbandonandosi al tepore.
Quanto vorrebbe condividere quel calore con lei.

E. Errore.

Sua madre non faceva che ripeterglielo.
'Hai fatto un errore!'
'Hai fatto un errore!'
Ma Scorpius lo sapeva, sapeva che amarla non è stato un errore. E sapeva che almeno in questo, suo padre lo appoggiava.

F. Fiore.

Lei, che porta il nome di un fiore; ed i suoi capelli, del medesimo colore della passione; e lei stessa, così aggraziata e delicata, come lo è la rosa.

G. Grifondoro.

Come tutta la sua famiglia prima di lei, fu smistata in Grifondoro, la casa dei puri di cuore.
Come potevano anche solo essere compatibili? Ma non aveva alcuna intenzione di demordere.

H. Hogsmeade.

È di nuovo il fine settimana, e come ogni fine settimana agli studenti è permesso uscire da Hogwarts per trascorrere un po' di tempo a Hogsmeade, un villaggio vicino ad Hogwarts. Ogni fine settimana, un ragazzino biondo entra nel rinomato negozio di dolciumi, Mielandia, e compra un lecca-lecca. Nessuno sa che si ripromette ogni volta di regalarlo alla sua amata. Ma, come ogni fine settimana, esso raggiunge una scatola piena di dolci, che egli non ha mai avuto il coraggio di donarle.

I. Improvviso.

È stato tutto così veloce.
È bastato uno sguardo, e una scossa percosse il cuore dei due ragazzini, e all'improvviso, se ne accorsero.

L. Labbra.

Le sue labbra color pesca sembravano così morbide e vellutate, e il suo viso dai lineamenti delicati le facevano risaltare.
Un'immagine gli balenò in mente, ed il suo viso si imporporì.

M. Malfoy.

Qualunque cosa avrebbe fatto, lui rimaneva sempre un Malfoy, come lei sarebbe rimasta una Weasley.
E Weasley e Malfoy sono due parole che faticano a stare nella stessa frase.

N. Nascosto.

È dura tenerlo nascosto. I sentimenti che ella prova per Scorpius vorrebbero scappare e invadere il mondo (o, quantomeno, il ragazzo biondo), ma le conseguenze sarebbero state catastrofiche.

O. Odio.

Gli sguardi lanciati, i gesti compiuti, i rapidi scambi di parole, le frasi spese da una famiglia per l'altra, come le lettere intrise di disprezzo; l'odio reciproco tra i Malfoy ed i Weasley si poteva percepire in tutte le loro interazioni.
È brutale quanto un sentimento così deleterio impedisca all'amore di fiorire.

P. Potter.

Rose non faceva che sentire la costante pressione dei genitori, estremamente convinti di vederla, in un vicino futuro, in abito bianco, ad avanzare verso James Sirius Potter, o eventualmente, Albus Severus Potter, con un vistoso bouquet di rose tra le mani ed un sorriso raggiante dipinto in volto.
Ma, nei sogni della ragazza, ella avanzava verso qualcun altro.

Q. Quidditch.

Rose faceva una fatica immensa. Era una regola non scritta di Grifondoro: mai tifare per altre squadre, SOPRATTUTTO Serpeverde.
Che agonia doversi trattenere ogni volta che alle partite di Quidditch, Serpeverde conquistava punti.

R. Rosso.

Riteneva meraviglioso il colore dei suoi capelli. Un caldo, splendente rosso, che caratterizza da sempre la famiglia Weasley, in perfetto contrasto con la sua pelle candida, ornata da piccole lentiggini. Il colore che, come il suo nome, rimandava alle rose.
Il colore di cui si tingevano le gote del biondo quando l'immagine della rossa faceva capolino nei suoi pensieri.

S. Scappare.

“Dobbiamo scappare.
Dobbiamo nasconderci.
Dobbiamo allontanarci dall'odio che le nostre famiglie provano l'un l'altra.
Abbiamo bisogno di amarci.”

T. Terrore.

Rose non era mai stata quel tipo di ragazza. I suoi quaderni di scuola erano candidi, liberi da futili scarabocchi; ma il suo diario, oh, no, quello no.
Non dimenticherà mai il terrore provato nel vedere suo fratello Hugo sul punto di aprire proprio quella pagina del prezioso diario.

U. Uscire.

Prese tutto il coraggio che aveva.
Avanzò verso di lei.
Senza neanche badare alle amiche che le erano intorno, glielo chiese.
E la risposta lo lasciò senza parole.

V. Ventre.

*Flash-Forward*

Le mani scivolano con delicatezza a cingere il ventre tondeggiante della donna, e le labbra tiepide vi posano un leggero bacio.
Poi, vi sussurrarono affettuose parole, volgendosi in un sorriso.

Z. Zenzero.

*Flash-Forward*

Un caldo profumo di zenzero e cannella invade la casa, quando la donna dai capelli ramati apre il forno.
Meno di un minuto e due bambini, uno dai capelli rossi, e l'altra biondissima, fissano la madre con sguardo ammiccante. La donna poggia qualche biscotto su un piattino, che porge poi al bambino.
-Fate attenzione, sono molto caldi.- dice, con tono preoccupato.
Poi, sussurrando volutamente ad alto volume: -Portatene uno anche a papà.-.
L'uomo biondo seduto sul divano, che ha ben udito il “sussurro”, la guarda.
Ed è bastato uno sguardo, per dirsi quanto si amavano.

 

 

 


^Note dell'autrice^

Salve a tutti, prodi lettori!
Vi avverto, questa nota sarà piuttosto lunga... ^^” chiedo perdono ^^” liberissimi di non leggerla.
Per i coraggiosi che si avventureranno a leggere anche le note, beh...
Per coloro che mi conoscono già (pochini), inizio subito con un grande SCUSATEMI se non ho più aggiornato! D':
Le mie vecchie storie rimarranno in sospeso. Forse le riscriverò, lo deciderò in seguito.

Passando a questa nuova storia, o meglio, raccolta: ho deciso che in questa fanfiction, Rose sarebbe stata una Grifondoro, e che, anche se io non lo credo, che i rispettivi genitori di Rose e Scorpius avrebbero ucciso la propria prole, venendo a sapere cosa provavano l'un l'altra. Volevo dare un tocco drammatico alla loro storia, renderla un amore travagliato. Spero di aver reso bene anche il loro futuro, e di aver trasmesso qualche emozione.
Si alternano momenti molto fluff ed altri altrettanto tristi, lo so, ma era quello che volevo ottenere.
Inoltre, col titolo volevo rendere l'idea della tenacia e della forza, della determinazione con cui cercano a tutti i costi di rimanere l'uno con l'altra.
Spero di non aver fatto alcun errore. ^^” Nel caso, mi scuso, e segnalatemelo senza riserve.
E spero di averla inserita nella giusta categoria! cwc
Se siete arrivati fino a questo punto, vi ringrazio tantissimo! Vi meritate un monumento...
Grazie ancora e un abbraccione,
Nay ☆ 

  
Leggi le 0 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Naydidisha