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Autore: The Devil    12/06/2008    7 recensioni
Naruto è l'erede al trono di Konoha...cosa accadrebbe se un pirata decidesse di rapirlo appena nato e di trattarlo come il peggiore degli schiavi??
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Altri, Naruto Uzumaki, Orochimaru, Sasuke Uchiha
Note: Alternate Universe (AU), OOC | Avvertimenti: nessuno
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Il rumore dei fulmini copriva il baccano dei marinai che caricavano degli oggetti a bordo della nave in possesso del re per una partenza improvvisa e urgente anche se il mal tempo  non consigliava la navigazione.

Una carrozza si era fermata davati alla rampa di accesso al Galeone , lo sportello bianco si aprì e un uomo che pareva molto più giovane rispetto alla sua reale età scendeva frettolosamente dal mezzo di trasporto tipico del diciassettesimo secolo, dietro il re comparve una donna con in braccio un neonato, costoro erano rispettivamente: Minato Namikaze e Kushina e Naruto Uzumaki, coloro che facevano parte del ramo principale della famiglia reale.

I due (perché Naruto non poteva camminare essendo ancora piccolo) si diressero correndo sopra la nave e in seguito verso le stanze che erano riservate a loro, Kushina posò il bebè nella culla che avevano fatto trasportare li

“Minato i pirati cercheranno di predere Naru-chan?”

Chiese la regina dai capelli di fuoco volgendo lo sguardo verso il marito, lei di natura era molto coraggiosa soprattutto se si trattava dell’incolumità dei suoi parenti; il Namikaze fece un piccolo sorriso alla donna dicendo

“non lo so cara, che la fortuna ci assista”

Disse dolcemente abbracciando la moglie e carezzandole i lunghi capelli, volse lo sguardo al bambino che ora risiedeva nella culla, alcuni ciuffi biondi coprivano apena la fronte e gli occhi ,in quel momento coperti dalle palpebre, rispecchiavano il celo più limpido,aveva tre tagli paralleli per ogni guancia, poco più sotto all’altezza dell’ombelico un tatuaggio circolare faceva la sua apparizione sulla pelle bronzea del piccolo esserino che dormiva calmo nel giaciglio

¿_¿-¡_¡

Erano ormai giorni che la nave reale navigava in cerca di nuovi porti  dove trovare riparo per poco tempo. Ma fino ad allora nessun avvistamento di terra quando poi un grido squarciò il silenzio che segnava sulla barca

“NAVE PIRATA IN AVVICINAMENTO!!”

Tutti andarono in allarme e il Re corse sul ponte principale, un altro Galeone si avvicinava, questo però non aveva bandiera, con il binocolo videro che al timone v’era il pirata più spietato di tutti era conosciuto da tutti come Orchimaru, possedeva una pelle tanto bianca da sembrare neve, a confermare questo era la temperatura corporea del capitano era molto bassa e ,chi aveva il privilegio di toccarlo, pareva tastare un pezz di ghiaccio; gli occhi gialli avevano un che di tenebroso ed erano capaci di gelarti sul colpo; i capelli lunghi possedevano il colore dell’ebano, erano sempre slegati e schiacciati dal tipico cappello che spettava al capitano, un ghigno sadico dipinto  ebbe il potere di far passare un brivido lungo la spina dorsale di marinai della nave di Konoha.

I pirati arpionarono i fianchi del Galeone e saltarono sopra la barca avversaria sguainando le spade.

“ATTACCO!”

Gridò lo stesso tipo che aveva avvertito dell’avvicinamento degli altri, sul ponte principale del Galeone Reale era saltato anche il capitano Orochimaru, Minato ha subito cercato di allontanarlo dalle stanze private

“su Minato-san se mi tiene lontano vuol dire che tiene qualcosa di importante nelle sue stanze…no?”

Chiese con voce serpentina arretrando di un passo e tendendo la spada verso il re, questi ancora più arrabbiato respinse l’attacco ma fu costretto ad arretrare, sentì dietro di se la ringhiera e Orochimaru tentò un attacco verso il viso del biondo, questi lo schivò spostando il capo di lato, il capitano pirata con un calcio fece volare l’altro verso l’oceano e sentì lo spostamento dell’acqua come segno della caduta di Minato, un nuovo ghigno nacqua sul perfido viso del serpente e si diresse verso le stanze del re, aprì con un calcio la porta e trovò dentro Kushina seduta sul letto con in braccio un bambino biondo

“bene, allora è questo il famoso Naruto, l’erede al trono di Konoha, l’avete marchiato? Bravi l’avete condannato”

 Orochimaru strappo Naruto dalle braccia della donna e lo guardò con sguardo malefico, schiocco le dita e due dei suoi alleati presero la regina e gli impedirono qualsiasi movimento

“buttatela in acqua, farà compagnia al marito e agli squali”

Rise mentre la donna venne portata via e gettata nelle acque fredde dell’oceano.

“Ora ,piccolo Naru-chan, verrai con me, sono sicuro che diventerai un pirata perfetto”

Tornato sul suo Galeone andò in cantina e posò il bambino in una cassa che conteneva una coperta.

“il fato è stato crudele con te..mostro”

Sussurrò uscendo dalla stanza, sbattè la porta e il bambino si svegliò iniziando a piangere

¡_¡-¿_¿

Anni. Anni erano passati dal giorno in cui Naruto venne strappato dalla sua famiglia ormai morta, sull’Oto lui era solo uno sguattero, anzi un mostro, forse entrambi; però non si sentiva solo, sapeva che di li a poco qualcuno sarebbe arrivato a fargli compagnia e poi insieme se ne sarebbero andati dopo aver ucciso Orochimaru.

Un giorno si svegliò con il suo solito buon umore e corse in cucina per prendere il tozzo di pane che gli spettava, un bambino di 7 anni poteva passare inosservato ma nessuno su quella nave volgeva lo sguardo appena entrava, Naruto non si spiegava il perché di tutti quegli sguardi, a salvarlo un grido

“NAVE IN VISTA CAPITANO!”

Tutti i marinai del galeone andarono sul ponte principale Orochimaru guardò affascinato la bandiera che possedeva la nuova preda

“è la nave Uchiha”

Disse, tutti a quelle parole andarono in visibilio e iniziarono a preparare i mezzi per colpire il bersaglio, quando saltarono sul ponte principale il capoclan degli Uchiha li aspettava già

“Buon Giorno Fugaku-san”

Salutò Orochimaru con il suo solito ghigno, l’interpellato fece un piccolo inchino col capo in segno di rispetto

“Siete venuto per Itachi?”

Chiese invece il capitano Uchiha, il nemico dagli occhi serpentini rispose

“no, sono venuto per l’altro, Uchiha Sasuke”

Gli Uchiha erano persone a volte spregevoli, alcuni li ritenevano saggi solo perché adottavano il proverbi ‘se non puoi batterlo unisciti a loro’, appena riuscivano ad avere le prove della superiorità di altri si trasformavano in schifosi leccapiedi fino a che non avrebbero saputo precisamente come uccidere il nemico.

A testimoniare questo ragionamento fu la dimostrazione dell’assenza di affetto di Fugaku verso suo figlio Sasuke, un bambino di soli 7 anni che non aveva difese contro le guardie del padre, questi lanciò il figlio di fronte al pirata e disse

“eccolo, potete andare”

Orochimaru ghignò stordì il moretto più piccolo e scese da quella nave saltando sull’Oto, buttò il nuovo ‘bottino’ nella cucina dicendo

“eccoti un amico mostriciattolo, ora i lavori che farai saranno dimezzati”

Rise con quella sua bocca dalla lingua biforcuta, chiuse la porta della cucina ed ordinò ad un suo marinaio

“affonda qualla nave”

{Cambio Luogo}

Naruto vide la porta della cucina aprirsi e far comparire Orochimaru che butto sul pavimento un bambino svenuta dai capelli neri

“eccoti un amico mostriciattolo, ora i lavori che farai saranno dimezzati”

Disse il moro più grande ridendo per poi uscire, il piccolo biondino si avvicinò al coetaneo  chi carezzò la testa e prendendolo per il pettò si avviò verso la stanzetta che era riservata agli sguatteri, uno sgabuzzino con un letto a castello, Naruto posò il suo nuovo compagno sul letto e si inginocchiò per terra guardando il viso rilassato del bambino moro

-chissa di che colore sono i suoi occhi-

Si chiese il biondino guardandolo come incantato, dopo poco il sonno le prese e si addormentò.

Sasuke si svegliò dopo poco e si guardò in torno confuso  e vide un bamino biondo addormentato con la testa sulle braccia ed inghinocchiato per terra, gli carezzò la testa gentilmente per svegliarlo, Naruto aprì gli occhi lentamente per poi stropicciarsene uno con un pugetto, il moro restò incantato dai bellissimi occhi blu dello sguattero e gli carezzo quei capelli che avevano rubato al sole la sua lucentezza

“ciao io mi chiamo Naruto”

Salutò il suddetto con un sorriso raggiante sul bel viso invitando il moro a fare lo stesso con lo  sguardo

“io mi chiamo Sasuke Uchiha, dove siamo?”

Chiese poi il moretto guardandosi nuovamente intorno

“questa è la mia stanza, penso che diventerà anche la tua”

Poi ad un tratto Naruto si ricordò di una cosa

“devo andare a portare il rum agli...”

Non fece neanche in tempo a finire che qualcuno urlò

“MOSTROOOOOOOOOO!”
L’Uchiha guardò con confusione il biondino che adesso appariva piuttosto spaventato

“chi è questo mostro?”
Domandò Sasuke, vide la porta aprirsi di scatto e mostrare un ragazzo dai capelli viola e gli occhi neri

“MOSTRO! –prese naruto per il colletto della maglietta- DOV’È IL MIO RUM?!?”

Gridò il nuovo arrivato, il moro guardava spaventato la scena chiedendosi come poteva essere che quel bambino tanto gentile fosse un mostro?

“s-scusa Ukon-san, mi ero addormentato”

Sussurrò spaventato, sul viso del violetto si dipinse un ghigno

“bene, andiamo a parlare con Orocimaru-sama ti va?”
lanciando uno sguardo odioso a Sasuke uscì dallo sgabbuzino  tenendo Naruto a testa in giù preso per un piede.

Dopo una mezzoretta Naruto tornò in camera senza maglietta e con la schiena sanguinante, Sasuke lo guardò stupito e chiese

“perché sei un mostro?”

“non lo so”

Sussurrò Naruto prendendo un  paio di bende sul comodino e cercando di farle passare sulla schiena e sul petto

“cosa ti ha fatto Orochimaru?”
domandò ancora il moro, l’Uzumaki lo guardò con un sorriso divertito

“non penso che lo vuoi sapere veramente “
“invece si!”

Rispose fermamente sasuke con la sua aria fredda

“mi ha punito; e sai…lo farà ancora se non andiamo subito a pulire il ponte”

Rispose con un sorriso triste prendendo una scopa e uno straccio dirigendosi verso le scale

“convine che vieni anche tu”

Consigliò il biondo  aprendo la porta e uscendo sulla piazzola sotto lo sguardo carico di odio dei marinai.


ecco fatto il prologo, non mi uccidete ç_ç
  
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