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Autore: BenHuznestova    12/06/2008    6 recensioni
“Che bizzarra casualità!
Se Julia è l’estate,Ivanov è il più cupo inverno.
Se la fanciulla è un saettante folletto,Yuriy è certo uno spettro.
Se ella regala un battito vivo a chi la osserva,egli subito lo smorza,come soffio gelato su di una debole fiammella.
Buffo che due simili entità,due così contrastanti esistenze guidino i loro passi sulla medesima strada,in un identico giorno di estate di una stessa città..ma anche il Fato ha i suoi limiti e non si limiterà che a questo..o forse no?"
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Boris, Julia Fernandez, Kei Hiwatari, Raoul Fernandez, Yuri
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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..:*°Como perro y gato//Как собака и кот°*:..

..:*°Prólogo//
Пролог°*:..

-Io esco,ci vediamo!-
-Aspetta sorellina,vengo anch'io!-
-Non se ne parla neanche!-
-Perché?!-
-Perché,se non vado errando,qualcuno dovrebbe avere un appuntamento con una graziosa ragazza..correggimi se sbaglio!-
-Whaa,è vero!!-
-Bene,allora io vado!-
-Sorellina,non lasciarmi da solo!-
-Ma insomma Raul,sei una vera piaga!Andrà tutto bene,non stare a preoccuparti come tuo solito!Inoltre Matilda è una ragazza talmente dolce..-
-Ma è il mio primo appuntamento!Non so che fare!-
-Prima o poi si deve pur cominciare,no?Bonne chanche,fratellino!-
-Sorellina,aspett..-
Si chiuse prontamente la porta alle spalle per poi sgattaiolare giù per la rampa di scale..Raul era veramente incorreggibile,alla fin fine neanche il campionato mondiale era riuscito a guarirlo completamente dalla sua insicurezza..bhe,però come dargli torto,era al suo primo appuntamento,per di più con la ragazza dei suoi sogni..
"No,no e no.Non sacrificherai il tuo UNICO pomeriggio libero per correre in soccorso di quel pasticcione.Che provi a cavarsela da solo,una volta tanto!"
Appena uscita dall'edificio trovò ad accoglierla il tiepido sole di un Maggio giapponese appena inoltrato.Fece una piroetta allargando le esili braccia bronzate come a voler rapire quel tepore,quella luce,quella brezza leggera che già sapeva di mare,che già sapeva d'estate.

Estate!

Come piccolo folletto impazzito,o forse più come fata dorata,spiegò le ali in un volo leggero come il suo piccolo cuore che fremeva e batteva veloce nel petto scandendo i passi di quella breve corsa d'estate.

Ninfa lucente,spiritello infuocato..questa era Julia Fernandez,microcosmo incandescente pronto a risvegliarsi e a bruciare sotto il delicato tocco di quei raggi solari tanto amati.

Si,Julia amava l'estate la dolce brezza,la pigra calura,le cicale nei pomeriggi afosi,la tenue luce dorata che il sole spargeva sulla città donando a tutto uno splendore ed una luminosità accecante e sonnacchiosa.Si poteva anche dire che Julia fosse lo spirito stesso dell'estate:per i suoi capelli castani spruzzati d'oro che le vorticavano attorno al viso sconvolti dal dolce tocco di un venticello dispettoso,per i bei occhi macchiati di prato e smeraldo,per le dolci labbra rosee simili ad un cuore sulle quali vi era sempre dipinto un sorriso..per quella pelle liscia come pesca,levigata dal sole e dalla salsedine,per quella meravigliosa e incontenibile voglia di vivere che la sua luminosa terra,la Spagna,le aveva donato…..per queste e per molte altre piccole cose che chiunque poteva scorgere a colpo d'occhio,come lo scintillio di una gemma preziosa,solo osservando la graziosa ragazza correre sospinta dal vento per le candide strade di Tokio.
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-Dio,tutto questo caldo è insopportabile!-
-Cosa c'è,Huznestov?Paura che ti si fonda il cervello?-
-A te invece il sole deve aver sciolto la lingua,Hiwatari,non è da te essere così loquaci!Come mai ancora fra i piedi?-
-Tranquillo,microcefalo,nessuna visita di cortesia.A dire il vero pensavo aveste già levato le tende..-mormorò tra sé il giovane meticcio osservando l'appartamento semispoglio che lo aveva ospitato per la finale.Per tutta risposta il russo sospirò,buttandosi su di una poltrona.
-Sinceramente,speravo di farlo il prima possibile..prima di essere ucciso da questa dannata afa!-
-Il solito esagerato-s’intromise Sergej facendo il suo ingresso nella stanza-in realtà non vuole ammettere di essersi affezionato al caldo e accogliente suolo giapponese..-
-Si,come un condannato al suo boia,Ser-sbuffò sudato e accaldato il Falborgblader-a dir la verità qui dentro non sono certo io quello che indugia a partire..-lasciò cadere la frase scoccando un’occhiata eloquente al corridoio alle sue spalle da cui era appena arrivato il biondo.In quello stesso istante,quasi fosse stato richiamato dalle parole del giovane,fece la sua comparsa la figura dritta e severa dell’soggetto sottointeso del discorso.
-Ma guarda chi è riemerso dall’Ade..-sogghignò Boris asciugandosi la fronte madida di sudore.L’altro non lo degnò di uno sguardo,intento ad armeggiare con la zip di una felpa grigia.Mormorò solo un telegrafico-Esco-per poi aggiungere un distratto-ciao,Kai.-scorgendo per caso le scarpe del giovane sul pavimento del salotto.Questi lo ricambiò con un ignorato cenno del capo e con un cipiglio scuro degli occhi ametista.
-Dove vai oggi?-miagolò Boris con la soddisfazione di veder riconosciuto quanto appena dichiarato.Dall’altro non venne alcuna risposta.
-Attento a non essiccarti,comunque-lo stuzzicò con una punta di acidità-fa davvero troppo caldo per i tuoi standard.-un sorriso appena accennato.Subito congelato da una gelida occhiata fuori stagione.
-A stasera-sentenziò voltandosi-ci si vede,Kai-uscì chiudendosi la porta alle spalle,lasciandosi dietro i visi di tre ragazzi preoccupati e perplessi.

‘Preoccupati..e per cosa,poi?!’questo pensò mentre,con un gesto brusco,richiamava l’ascensore al piano.

Certo,doveva ammettere che non era da lui un comportamento simile:cosa lo spingeva ad uscire tutti i pomeriggi e a vagare senza meta con quel caldo abbacinante,lui che aveva sempre odiato il sole,l’estate e via dicendo?E poi cos’era quella riluttanza a partire,quell’improvviso attaccamento a quel luogo a lui così insopportabile ed estraneo?Non ne aveva la minima idea,ecco la risposta,ma da quando il campionato era terminato in quel modo tanto inconcludente,dentro di sé aveva sentito nascere l’esigenza di ottenere qualcosa da tutto quello che era successo,un senso di incompletezza che andava immediatamente riparato..altro comportamento fuori dalla norma per lui che mai si era affidato a delle semplici sensazioni,basandosi sempre e solo esclusivamente sul ragionamento e su azioni programmate a tavolino..una delle tante novità che lo avevano sorpreso come l’afa improvvisa di Tokio ma che tuttavia non lo avevano fatto desistere dal perseguire il suo irragionevole obiettivo.

Ebbe un ripensamento solo quando si ritrovò fuori,nell’ampio parcheggio dell’albergo,appena dopo essere stato investito da un’inaspettata ondata di caldo.Annaspò per qualche secondo,rimpiangendo la fresca penombra della stanza climatizzata..davvero,cosa si era messo in testa?

Si concedette un debole sorrisetto,forse Boris ci aveva preso:sarebbe morto essiccato prima di avere la possibilità di lasciare lo spiazzo asfaltato..

………….o forse no?Si ricompose,cercando di riaversi dalla nausea e dal capogiro che lo avevano colto poco prima:socchiuse gli occhi feriti e abbagliati dall’inaspettata luminosità e si tirò il cappuccio della felpa sulla testa;dunque abbassò la zip di quest’ultima e infilò le mani nelle tasche dei jeans scuri.Quando finalmente riuscì a mettere a fuoco l’ambiente dalle tinte giallognole attorno a lui,lanciò un’ultima occhiata alla finestra della sua stanza,dalla quale un’accaldata sagoma dai capelli violetti si era appena allontanata,colta sul fatto.Scosse il capo quasi divertito e si incamminò col passo lungo e impeccabile che lo contraddistingueva per quella che sembrava una comune stradina secondaria.

Questo era Yuriy Ivanov,il lupo solitario e scontroso di San Pietroburgo,una figura che nessuno si sarebbe mai sognato di incontrare in una situazione simile,così grossolanamente estrapolato dal proprio contesto..

Magro,estremamente longilineo,figura elegante e composta dall’incedere impeccabile…inesorabile.
Inesorabile,già..quasi come l’inverno delle sue amate steppe russe che,correndo su pianure e città,su colline e su coste,avvince nelle sue gelide spire tutto ciò che incontra,rendendo sterile ogni cosa su cui si posa..

Una descrizione perfetta di ciò che Ivanov effettivamente era:una personalità fredda e razionale,un cinismo senza pari intrappolati in un corpo sottile ma fin troppo resistente,celati dietro un volto affilato ed efebico dalle guance strette da nordico,impreziosito da inquietanti laghi di zaffiro che nulla lasciavano trapelare della spaventosa tempesta interiore del loro proprietario.Questi,a loro volta,con il loro scintillio severo e le sopracciglia perennemente aggrottate,esprimevano il loro completo e totale disprezzo per tutto ciò su cui si andavano a posare,accentuato da una piega sottile e dura delle labbra d’avorio che,su quel volto quasi femmineo e dal pallore malato,somigliavano all’errore di un pittore,al crudele squarcio su di una bella tela.

Socchiudendo le palpebre contro un odiato sole straniero a cui contrapponeva lo sterile battito di un cuore avvinto dal ghiaccio,si limitava ad avanzare,l’inesorabilità di un fantasma,sferzata gelida nella calura estiva.

“Che bizzarra casualità!

Se Julia è l’estate,Ivanov è il più cupo inverno.

Se la fanciulla è un saettante folletto,Yuriy è certo uno spettro.

Se ella regala  un battito vivo a chi la osserva,egli subito lo smorza,come soffio gelato su di una debole fiammella.

Buffo che due simili entità,due così contrastanti esistenze guidino i loro passi sulla medesima strada,in un identico giorno di estate di una stessa città..ma anche il Fato ha i suoi limiti e non si limiterà che a questo..o forse no?

Egli è dispettoso e burlone ma anche crudele e impietoso,ama giocare col cuore degli uomini,annientare le loro certezze..già ma per quanto insistente egli possa essere,non può neanche sperare di riuscire ad avvicinare due universi così lontani,due creature così differenti..e se invece vi riusciste,vi chiedete?Quesito più che lecito!

Bhe,signori miei,non riesco davvero ad immaginare cosa potrebbe accadere in una simile eventualità,anzi preferirei di gran lunga dileguarmi,piuttosto!..ma voi,voi rimanete pure se vi va,pazienti spettatori degli eventi;qualunque cosa ci riservi il Destino,siamo sicuri si tratterà di una rappresentazione impeccabile che speriamo avrete la bontà di cogliere per quella sua sottile burla qual è.

Buona-mi auguro-lettura.”

 

..:*°Como perro y gato//Как собака и кот°*:..

   
 
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