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Autore: Mania    04/02/2014    4 recensioni
{ RumBelle ● Flashfic - 499 parole }
«Per una sciocchezza del genere? Non ce n’è bisogno. Sono lieto che ti faccia compagnia», e ad ascoltare quell’ultima frase a Belle parve di scorgere altro a intessersi sotto il primo strato, a celarsi a un primo impatto frettoloso. Quel dono era un modo per non farla sentire mai da sola, ma anche per essere lui – indirettamente – ad esserle sempre accanto, ad essere tra i suoi pensieri portati a lei da quelle melodie suonate dai vinili.
Genere: Introspettivo, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Belle, Signor Gold/Tremotino
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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PROLOGO

C A P I T O L O   U N I C O ▬
Storie nei libri, nella musica e soprattutto nella vita


{ Se la musica è l'alimento dell'amore, seguitate a suonare,
datemene senza risparmio, così che, ormai sazio,
il mio appetito se ne ammali, e muoia. }
Orsino – «La dodicesima notte» di Shakespeare




Il giradischi disperdeva nell’aria una deliziosa melodia, qualche ricciolo di nota a rendere preziosa la lenta composizione e fremiti a donarle allegria nel suo nuotare nella brezza leggera che entrava dalla finestra, lasciata semiaperta per bearsi della primaverile temperatura.
L’amore per i libri era cosa radicata in lei, aveva sempre fatto parte del suo essere e non ricordava nemmeno se vi fosse stato un momento della propria vita in cui non avesse provato quell’ardente desiderio per la lettura. Invece, cosa nuova e scoperta recente, era la musica e la sua perfetta combinazione con la sua primaria passione.
I vinili ancora da sistemare, erano stati appoggiati sul ripiano di un tavolo della libreria, in attesa che Belle trovasse loro un posto. Erano un regalo, come il giradischi, fattole da Rumplestiltskin per sentirsi meno sola quando si perdeva tra gli scaffali e storie altrui, affondando lo sguardo in vite lontane – e forse anche un’altra scusa per averle mentito, per non aver tenuto fede alla promessa di non vendicarsi di Regina. Un meraviglioso regalo, si corresse mentalmente, grazie al quale ora muoveva passi al ritmo di musica e vi scopriva dentro altro scorrere di esistenze, nei reflussi e nelle composizioni vi vedeva il defilarsi di racconti impressi su spartiti e nelle parole di altre canzoni le udiva mischiarsi ai suoni degli strumenti. E si ritrovava ad affiancare ai volumi che sistemava tra i ripiani, quelle stesse melodie di cui riempiva le sue giornate – e anche a se stessa, e alla propria vita, riconduceva canzoni con cui sentiva affinità, pezzi in cui la malinconia le rendeva lucidi gli occhi e altri in cui le palpitazioni dell’amore le definivano un sorriso tanto caldo da sembrare imperituro sulle labbra rosse.
«Noto che è stato apprezzato», la voce di Rumplestiltskin giunse a dar testimonianza del suo arrivo silenzioso – o forse, Belle era troppo presa dalla musica per avvertire l’avvicinarsi dell’uomo.
«Rumple!», sorridente, si voltò nella sua direzione mostrando la radiosità con cui il suo volto era illuminato in quella giornata riempita da colori tramutati in note e storie racchiuse in esse. «Sì, moltissimo. Nuovamente grazie», gli si avvicinò, accarezzando il dorso della mano che teneva il bastone al quale il Signor Gold si appoggiava, lasciando le proprie dita stringersi alle falangi di lui in una presa delicata – dolce, come lo era lo sguardo con cui lo osservava.
«Per una sciocchezza del genere? Non ce n’è bisogno. Sono lieto che ti faccia compagnia», e ad ascoltare quell’ultima frase a Belle parve di scorgere altro a intessersi sotto il primo strato, a celarsi a un primo impatto frettoloso. Quel dono era un modo per non farla sentire mai da sola, ma anche per essere lui – indirettamente – ad esserle sempre accanto, ad essere tra i suoi pensieri portati a lei da quelle melodie suonate dai vinili.
«È ora di pranzo, che ne dici di accompagnarmi?» propose Belle, muovendo un paio di passi verso l’uscita senza spegnere il giradischi.
«Eccellente idea, Belle», asserì offrendole il braccio ricambiando il suo sorriso.





M A N I A’ s  W O R D S
È quasi fluff questa flash - ed è una flash, sono 499 parole spaccate!
Oh, un'altra RumBelle ♥ Ma l'ho già detto che sono l'amore questi due? Lo ridico nel caso. Sarebbe così semplice scrivere angst su di loro, ma volevo qualcosa di un po' più dolce e quotidiano, ecco, perché non posso sempre farmi del male.
Intanto la raccolta di cui avevo accennato in precedenza è sempre più in stato avanzato, quindi spero di riuscirla a pubblicare nel giro di una settimana - ah, sì, sarà Captain Swan, perché sono la mia otp delle otp e ho bisogno di sfogare i miei feels. Ma sicuramente tornerò anche a scrivere RumBelle, perché appunto adoro infinitamente anche loro, mi deve solo arrivare l'ispirazione!
Bene, non ho altro da aggiungere, se non che spero che vi possa piacere ♥ E vi prego di lasciarmi una recensione, anche piccina picciò, per farmi sapere le vostre impressioni.

Mania■


  
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