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Autore: nuvole_e_popcorn    04/02/2014    2 recensioni
Lily Luna aveva sempre la malsana intenzione di abbracciarlo e strozzarlo contemporaneamente.
Scorpius aveva sempre quell'insana voglia di rapirla al mondo intero e tenerla per sé.
«Hey! -esclamò Lily incrociando le braccia al petto -avete qualche problema col mio amico qui?» assomigliava spaventosamente a Ginny Potter quando inarcava il sopracciglio a quel modo, tutto il tavolo dei Grifondoro si zittì all'istante e quasi tutti abbassarono il capo, Lily ghignò: «Come pensavo».
«I cactus ci stanno invadendo, sai?» disse Lily cominciando a perdere di nuovo conoscenza.
«Non farmi più prendere uno spavento del genere Lentiggini » la apostrofò, guadagnandosi un'occhiataccia, tutto pur di farla stare sveglia. E fu allora che sentì il sussurro, pronunciato da una voce infantile:
«Un giorno voglio amare anch'io così tanto una persona».
Genere: Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Lily Luna Potter, Scorpius Malfoy, Un po' tutti | Coppie: Lily/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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Capitolo primo

Cactus are invading us… or are they not?

 

«Lily» la avvertì suo padre; la conosceva bene quella faccia, puntinata di lentiggini che gli stava a indicare che sua figlia stava per dire qualcosa di assolutamente insensato.

«Ma papà! -esclamò la ragazza -e se i cactus stessero davvero per invaderci?» eccola lì; Harry Potter si era rassegnato ormai da anni all'idea che la sua unità figlia non possedesse alcuna sanità mentale; a dire il vero Lily assomigliava spaventosamente a sua moglie Ginny, specialmente quando si arrabbiava, i tre uomini di casa rigavano dritto con quelle due pazze scatenate per casa. Non dite a sua moglie che ha detto così!                             «Tesoro -la rimbrottò il padre -hai sentito una parola di quello che ho detto?» Lily si scrollò nelle spalle.

«Hai detto che qualche Dissennatore si è allontanato senza permesso da Azckaban papà -rispose la ragazza inarcando un sopracciglio -certo che ti ho sentito» poi, improvvisamente lo abbracciò; Albus di fianco a lui sorrise: sua sorella, stranamente sapeva sempre la cosa giusta da fare per tranquillizzare loro padre. «Tranquillo -gli stava sussurrando infatti -faremo attenzione» Harry annuì, ricambiando l'abbraccio e poi la lasciò andare. La sua bambina stava crescendo, non era più quella peste che con le treccine rosse che le rimbalzavano lungo la schiena lo raggiungeva di corsa ogni volta che tornava a casa. Era cresciuta, ed era stato tutto troppo veloce. 

«Dai -li incitò, dando una pacca sulla spalla al suo secondogenito -muovetevi o perderete il treno». James, il suo primogenito, si era diplomato l'anno prima e ora stava intraprendendo una carriera come star del Quiddich, aveva già preso il posto di Cacciatore nei Cannoni, sicuramente Albus avrebbe fatto qualcosa che aveva a che fare con le pozioni, materia che prediligeva, mentre la grande incognita era Lily che della sua vita sembrava aver deciso cosa fare, ma raramente ne parlava con loro: era un tipino indipendente la sua terzogenita, pensò mentre vedeva i suoi figli dirigersi verso il treno fumante, ignari del pericolo che incombeva sulle loro teste; ma per ora erano solo congetture, era inutile stare a preoccuparli.

//oo//

«Spicciati Lils!» esclamò Albus guardandosi alle spalle, Lily trascinava a fatica il baule (pieno di vestiti) che si portava appresso. La sorella gli riservò un'occhiataccia, ma non potrestò. Suo fratello era il suo migliore amico, così come lo era James, Lily amava tutti i suoi cugini tranne quelle tre topi di biblioteca di Rose, Molly e Lucy e comunque anche a loro voleva molto bene.    

«Dai molla qua scricciolo -fece una voce vellutata alle sue spalle, mentre il peso del baule sembrava sparire -mammina non ti ha insegnato che non si perdono gli adulti di vista quando si è in mezzo alla folla, sei fortunata che ti abbia trovata prima che ti perdessi». Lily Luna aveva sempre la malsana intenzione di abbracciarlo e strozzarlo contemporaneamente e tendeva a diventare particolarmente infantile in sua presenza. 

Scorpius, dal canto suo, aveva sempre quell'insana voglia di rapirla al mondo intero e tenerla per sé. Le sorrise angelico, facendole l'occhiolino e guadagnandosi una linguaccia, prima che la ragazza lo precedesse sul treno lasciandolo sul binario con anche il suo baule. Sorrise, passandosi una mano tra i capelli biondissimi e seguendola a ruota. 

//oo//

Lily sbuffò, acchiappando nuovamente il boccino che aveva lanciato in aria: era in uno scompartimento con Lucy, Molly e Rose (che l'avevano costretta a stare con loro perché dovevano parlare, eppure ora si erano perse a chiacchierare di chissà quale libro assurdo che avevano letto durante le vacanze) e decise di alzarsi e andare in ricognizione alla ricerca del carrello dei dolciumi: aveva fame. 

Non si preoccupò neanche di avvisare le tre compagne di scompartimento. Mentre camminava lungo il treno cominciò a sentire spaventosamente freddo, si fermò e si sfregò le braccia nude cercando di riscaldarsi, che strano, sembrava essere sceso improvvisamente il gelo. I quattro primi anno che stavano ridacchiando sguaiatamente nello scompartimento accanto al quale era appena passata si erano messi a tacere. Qualcosa non andava e Lily non poteva seriamente lasciare quattro primi anno completamente incapaci da soli, tornò indietro e aprì lo scompartimento: erano tutti rannicchiati in un angolo, terrore puro era dipinto sui loro visi infantili, la guardarono spaventati tre bambini e una bambina, senza riconoscerla, allora la ragazza li raggiunse e si spostò il ciuffo liscio dal viso, sorridendo cercò di rassicurarli:

«Hey -disse -mi chiamo Lily Potter -i quattro ragazzini sgranarono gli occhi -andrà tutto bene, mi potete dire perché siete così spaventati?» domandò, ma nessuno dei tre fiatò, ma quello che sembrava un po' meno spaventato degli altri indicò il finestrino, quasi completamente appannato. Lily si avvicinò e cercò di distinguere le forme fuori dal treno. Improvvisamente le si gelò il sangue e si gettò di lato nascondendosi agli occhi della creatura che stava passando in volo lì di fianco. Lily la tenne d'occhio per qualche istante e poi lanciò un'occhiata ai ragazzini annuendo e cercando di calmarli con lo sguardo. 

La creatura era passata così uscì dal suo nascondiglio e raggiunse i ragazzini, cercando di ricordarsi le parole che sua madre e suo padre avevano usato per spiegarle cosa doveva fare quando c'era un Dissennatore in giro, con intenzioni molto probabilmente poco gentili. 

Si accovacciò accanto a loro: «Ascoltatemi bene -disse, perentoria -quello là fuori è un Dissennatore, credo che ve ne siate accorti. I Dissennatori si cibano delle nostre anime, ci strappano via i nostri ricordi felici se non siamo abbastanza forti da trattenerli con noi. Mio padre, Harry, trovò un pensiero felice, ma mi ha spiegato che non basta un solo pensiero felice dovete aggiungere a quel pensiero felice tutti gli altri e i Dissennatori non potranno farvi del male. Mi avete capita?» i tre ragazzini annuirono e Lily si alzò, estrasse la bacchetta e rimase ferma immobile al suo posto, pronta a combattere se necessario.

//oo//

Rose alzò di scatto lo sguardo sulle sue due cugine: Molly e Lucy erano abbracciate e cercavano di farsi coraggio a vicenda, ma si leggeva in faccia il terrore che provavano, provò a pensare a come muoversi nella situazione in cui si trovavano, di sicuro sarebbero state più al sicuro rimanendo nello scompartimento lei, Lucy, Molly e… la porta dello scompartimento si aprì e ne entrarono Albus e Scorpius trafelati. 

«Lily!» esclamò il primo in preda al panico guardandosi intorno. 

«Lily non è qua, Al» disse serafica Lucy, che proprio non capiva perché tutti fossero sempre alla ricerca di quella scapestrata di sua cugina. «Dov'è, Rose?» domandò quest'ultimo ignorando la cugina. 

«Io… Al non lo so è uscita prima che scendesse il gelo… sono… sono Diss-» non riuscì neanche a finire la parola. Al annuì tetro, chissà dove si era cacciata sua sorella, quella sconsiderata! Rose lanciò uno sguardo a Scorpius che sembrava il più sconvolto tra i due, si guardava attorno preoccupato ed era già pronto ad uscire dallo scompartimento alla ricerca della rossa, un'ondata di gelosia la colpì e trovò il coraggio di acchiapparlo per un polso e di trattenerlo, la fissò come se fosse pronto a commettere un omicidio.

«E' meglio restare uniti -proferì, incapace di fissare il suo sguardo di tempesta e immergendosi nelle acque più sicure degli occhi verdi di Al -saremo più al sicuro» Scorpius si strattonò via dalla sua presa e sibilò:

«E a tua cugina non ci pensi?»

«Lily è benissimo capace di badare a se stessa e molto probabilmente sarà con Teddy» ribatté acida Rose, Al la guardò come istupidito, davvero sua cugina stava dicendo quello cose? Poteva essere Rose, la bambina con cui era cresciuto così priva di cuore? Fu allora che lo sentirono, l'urlo.

//oo//

«Oh giusto la mia fortuna!» imprecò Lily quando la porta dello scompartimento si aprì e ne entrò un Dissennatore, i bambinetti erano ancora stretti tra di loro e Lily ringraziò il cielo, se stavano buoni e zitti, forse c'era qualche possibilità che nessuno si facesse male. 

Harry che la faceva dondolare sull'altalena… Ginny che le intrecciava i capelli… James che le regalava la sua prima, vera scopa… Albus che l'aiutava in pozioni… Rose che la rimproverava perché era di nuovo finita in detenzione… Scorpius che le incantava i capelli di tutti i colori solo per dispetto..

«EXPECTO PATRONUM!» pronunciò con decisione; dalla punta della sua bacchetta uscì un rivolo di luce e davanti ai suoi occhi si materializzò la figura, slanciata, di un ghepardo che cominciò a respingere il Dissennatore, Lily sorrise vittoriosa, mentre quello perdeva impercettibilmente terreno, ma fu allora che arrivò un altro Dissennatore a dare man forte al primo. Allora lanciò l'urlo strozzato che sperò l'avrebbe salvata. 

//oo//

Avvenne tutto troppo velocemente: Rose si ritrovò a terra, scaraventata dalla forza con cui Scorpius si era liberato dell'intralcio che gli impediva di correre fuori dallo scompartimento: lei. Al le lanciò un'occhiata obliqua e seguì l'amico fuori, mentre calde lacrime le scendevano lungo le guance e né Lucy né Molly osavano muoversi da dov'erano. 

Scorpius correva a perdifiato, ma l'urlo non si era più sentito in che direzione andare? Albus era alle sue calcagna, ma doveva muoversi, finalmente vide la luce di un enorme lupo farsi strada tra i corridoi cacciando indietro i due Dissennatori, corse in quella direzione e trovò Teddy Lupin bacchetta tesa all'entrata di uno scompartimento dove stavano dei bambinetti che si stringevano terrorizzati e solo allora la vide, un rivolo di sangue fresco le usciva da una ferita sulla testa, i lunghi, lisci capelli rosso scuro erano sparsi sul suo viso e il corpo giaceva in una posizione quasi fetale. I suoi occhi, quei bellissimi occhi color nocciola (gentile concessione di sua madre) erano chiusi. Scorpius strattonò la presa di Al, che sembrava immobilizzato dal terrore: sua sorella era a terra, svenuta, con una ferita in testa… lui non l'aveva protetta come avrebbe dovuto… lui aveva fallito. 

Teddy sentì lo spintone che Scorpius gli provocò e si voltò pronto a rimbrottarlo, ma quando lo vide, inginocchiato accanto a sua cugina ad occhi sgranati terrorizzato mentre le scostava gentilmente i capelli dal viso e si osservava la mano rossa di sangue, improvvisamente tutto l'odio che aveva per quel pallone gonfiato serpeverde scemò, si rivide nella stessa situazione se Victoire fosse quella stesa a terra priva di sensi e un sorriso amaro gli increspò le labbra. 

Scorpius si guardò la mano rossa e come se non riuscisse a collegare i pezzi del puzzle… prese gentilmente il capo di Lily e se lo poggiò in grembo: «Al! Non stare impalato lì! Correte a cercare aiuto!» Al sembrò riprendersi e cominciò a correre alla ricerca di qualcuno che potesse aiutare. Sentì la mano di Teddy stringergli la spalla e solo allora si accorse che stava piangendo: lui Scorpius Malfoy, stava piangendo… 

«Scorp… -aprì gli occhi e vide quei grandi, bellissimi occhi color nocciola fissi su di lui, Lily alzò lentamente una mano a sfiorargli la guancia -stai piangendo…» normalmente Scorpius avrebbe negato, ma era troppo felice di sentire la sua voce, seppure roca, le carezzò il viso incapace di trattenersi. 

«I cactus ci stanno invadendo, sai?» disse Lily cominciando a perdere di nuovo conoscenza.

«Non farmi più prendere uno spavento del genere Lentiggini » la apostrofò, guadagnandosi un'occhiataccia, tutto pur di farla stare sveglia. E fu allora che sentì il sussurro, pronunciato da una voce infantile:

«Un giorno voglio amare anch'io così tanto una persona».





Allora com'è??? E solo il primo capitolo, ma mi farebbe piacere sapere che ne pensate!Un bacione

  
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