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Autore: JuLLs_G    04/02/2014    3 recensioni
Nel corso degli anni la mia vita era diventata davvero pesate e prima che arrivasse Harry era arrivata al punto di rottura. Il peso che sopportavo era talmente tanto che mi ero spezzata. Come una farfalla che si spezza sotto al peso di una ruota. Quando lui era arrivato al mio fianco finalmente avevo aperto i miei occhi e avevo permesso a quella parte distrutta di spiegare le ali e volare via. Non potevo più accontentarmi di sognare il paradiso, ora lo dovevo cercare.
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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1. CANNONBALL

Londra. Non so per quanto tempo sognai di andarci ed ora eccomi qui. Quando accettai di trasferirmi però non mi immaginavo accasciata a terra, per l'ennesima volta, con una lametta tra le dita e un braccio grondante di sangue.

Non mi dimenticherò mai la chiamata della direttrice di H&M del mio vecchio paese, il primo colloquio fatto al telefono e la fatidica domanda: “ cosa vuoi fare, dove vorresti lavorare?”, io non esitai neppure e risposi Londra. Volevo davvero andarci. Poi venni assunta, impacchettata e spedita qui come un pacchetto regalo, anzi no, ero stata sparata come una palla di cannone. Sperimentazione la definivano, io però preferivo chiamarla buttarmi nella tana del lupo.

Non vi è neppure da dire che sono stati tre mesi infernali, tra clienti pazzi e orari snervanti. Non parlavo con nessun collega se non con Rita, anche lei mandata dal mio stesso negozio in Italia una settimana prima di me.

Ancora prima che il contratto scadesse trovai un impiego in una piccola palestra vicino a casa, così non ebbi neppure il tempo di assimilare l'idea del licenziamento che mi trovavo già con la mente occupata.

Guardai l'ora nel telefono e mi diressi al bagno, buttai le braccia sotto l'acqua fredda per ripulire lo scempio che avevo creato, coprii tutte le tracce e indossai il mio maglione di tre taglie più grosso. Scesi in cucina e mi preparai la mia enorme tazza di caffè, la mia droga mattutina, e mi diressi in palestra con la mia tazza tra le mani. Uscita di casa l'aria gelida mi fece rabbrividire, mi strinsi nel cappotto e iniziai a camminare, nemmeno in pieno inverno avrei preso la macchina per percorrere quel breve tragitto a costo di sembrare una che vuole morire assiderata, la passeggiata è d'obbligo.

Arrivata in palestra posai la mia borsa sotto al bancone della reception e lanciai la giacca sulla mia poltroncina sulla quale mi buttai di peso dopo pochi secondi.

La porta dell'ufficio si aprì e fece capolino la testa di Simon aca mangusta perversa aca capo rimbambito.

 

“ Ciao Julls! Sei incantevole questa mattina. Hai pensato alla mia proposta della cena insieme?”, mi chiese provandoci con me talmente sfacciatamente da far venire il voltastomaco.

 

“ Ei, ti trovo in grandissima forma. Per la cena non posso proprio, devo badare a dei cuccioli abbandonati di emmm... topo di fogna!”, risposi sfoderando il sorriso più finto che riuscii a fare.

 

“ Si ok molto spiritosa, comunque ieri si è iscritto un nuovo cliente, si chiama Harold. Se vedi una faccia nuova è lui, vedi di trattarlo nei dovuti modi, visto i fior di quattrini che spende per venire nella nostra palestra, che ti ricordo essere una delle più prestigiose e riservate del paese.”. Non ero di certo una sprovveduta che mandava a quel paese i clienti, sapevo come dovevo trattarli. Ma che diamine aveva questa mattina?

 

Annuii senza considerarlo troppo nel tentativo di liberarmi di lui. Nella palestra non si vedevano quasi mai facce nuove, i clienti erano tutte persone sofisticate con la puzza sotto al naso, poteva venire anche la regina e nessuno sarebbe mai riuscito a saperlo.

Volevo davvero sapere chi era questo Harold, quasi sicura che mi sarei imbattuta nel solito riccone rompiscatole.





SPAZIO DELA MONGOPLETTICA CHE SCRIVE...
Sono tornata! Si ok nessuno saprà chi sono, ma ok. Faccio un piccolo riassunto. Questa storia l'ho scritta una vita e mezza fa, poi per varie ragioni l'ho cancellata e ora la sto mettendo nuovamente in una versione modificata, rivista e spero migliorata. Questo primo capitolo lo si può definire più un prologo visto la brevezza(?), si mi sto rimbambendo, ma spero comunque che a qualche anima buona piaccia. Sempre se qualcuno cagherà questa ff e mi volesse insultare personalmente mi troverete qui: https://twitter.com/JuLLs_G_ . Con questo buona lettura, un bacio Julls.

  
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