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Autore: mikyintheclouds    04/02/2014    2 recensioni
Nonostante la sua maschera da bad ass, Alex è una ragazza fragile. Piccolo momento ispirato alla 2x07.
Genere: Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Alexandra Udinov
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Faccio un respiro profondo.
Ho asciugato le lacrime, mi sono rifatta il trucco, indosso la mia maschera da ragazza forte, decisa e apro la porta.
Il profumo di Amanda che aleggia nella stanza mi invade le narici.
Sono pronta ad affrontarla, pronta a tornare da Yuri, perché solo io posso farlo parlare. Non piangerò questa volta.
Le spiego le mie ragioni, le mie ipotesi, il mio piano perfettamente architettato.
Riuscirò a portarlo dalla nostra parte, dalla mia parte, come quando ero piccola e lui si fidava di me ed eravamo amici. Ne sono sicura. Nessuno lo conosce meglio di me. Sono così fiduciosa di quello che voglio fare che a stento trattengo un certo entusiasmo.
Amanda si alza lentamente e si avvicina a me.
Vado avanti a parlare, spavalda, ma il suo sguardo non mi piace, i suoi occhi non mi piacciono.
“Yuri è stato eliminato.” Dice semplicemente, con la sua voce fredda, cinica, distaccata.
Le parole mi muoiono in gola, il respiro si ferma per un instante, il cuore manca un battito.
‘Eliminato’.
Quelle poche lettere riecheggiano beffarde dentro di me.
‘Eliminato’.
Guardo Amanda con occhi sgranati, stupita.
“Cosa?” Chiedo sperando, stupidamente, di aver capito male.
Fa una specie di discorso sulla sua personale idea di giustizia, vuole convincermi che l’ha fatto per il Paese, per me, per proteggermi, perché sono una di loro.
In tutto questo abbasso la testa delusa, sconfitta, non la voglio ascoltare.
La mia maschera da donna sicura, coraggiosa e indipendente cade e riemerge la bambina fragile cui è stata strappata l’infanzia, l’orfana che ha dovuto conoscere l’orrore del mondo troppo presto e, malgrado cerchi con tutte le forze di resistere, mi si riempiono gli occhi di lacrime, la vista mi si appanna mentre con un filo di voce imploro che non sia vero, che sia solo un brutto scherzo.
“Yuri, no. Non è un nemico, è Yuri.” Dico come se fosse ovvio, con un tono tremolante.
Mi guarda con finta comprensione, la stronza. “Imparerai.”
Mi dispiace Amanda, ma io non sarò mai come voi.
Esco da quella stanza e cammino, come in trans, attraverso quegli angusti corridoi, così bui, così cupi, il rumore dei tacchi ad ogni mio passo mi culla nel dolore.
Vado nella mia camera e mi sdraio sul letto, ferita, delusa.
-Yuri non era un nemico- Mi ripeto tra le lacrime, come una bambina che vuole avere ragione a tutti i costi.
Giocavamo insieme a pallone, ci nascondevamo nel nostro rifugio segreto quando combinavamo qualche disastro, ridacchiando complici.
Ci siamo anche scambiati un bacio, una volta. Di quelli innocenti, tra bambini.
Non può essere il nemico. Era solo confuso. Ma io sono Alex, la sua Alex, e l’avrei fatto ragionare.
Mi sento prigioniera tra queste mura, come quando papà mi mandava in punizione nella mia stanza senza la cena e passavo la serata arrabbiata a fissare il soffitto.
Vorrei semplicemente tornare a quel periodo, prima di quella notte, quando il mondo era un bel posto ed eravamo felici. Quando potevo correre libera, senza la paura di essere seguita ad ogni passo. Quando potevo giocare e ascoltare la mia musica e non pensare assolutamente a niente stesa tranquilla in giardino con il sorriso sulle labbra.
Cullata dalle mie stesse lacrime chiudo gli occhi, mi addormento e lo sogno.
Un bel bambino vivace, con gli occhi azzurri e i capelli biondi. Ricordo che avevo una cotta per lui.
 “Yuri, no.” Urlavo felice, ridacchiando mentre guardavo il mio amico arrampicarsi con mosse agili sull’albero. “Ti farai male.” “Vieni anche tu, Alexandra. La vista da quassù è meravigliosa.” E lo seguivo fiduciosa, perché era mio amico e non mi avrebbe mai fatto del male.
Lo raggiungevo e insieme guardavamo il sole tramontare all’orizzonte, le guance arrossate, incuranti del freddo.
“Quando sarò grande voglio vedere cosa c’è la in fondo.” Diceva allegramente puntando il dito verso un punto indefinito, gli occhi che brillavano e il sorriso stampato sul volto.
“Posso venire con te?” Chiedevo.
“Certo. Tu sei la mia migliore amica Alex. E lo sarai per sempre.” Rispondeva cingendomi le spalle con un braccio.
“Anche tu sei il mio migliore amico. Saremo amici per sempre.” Replicavo sorridendo soddisfatta, mentre, in quel momento di pace, la vita non poteva essere migliore.
 
 
 
 
 
Ciao! Piccola one-shot ispirata all’episodio 2x07 (è la prima volta che guardo la serie e sono arrivata li =P). Spero vi piaccia, fatemi sapere =)
 
  
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