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Autore: TinaTiva99    04/02/2014    3 recensioni
Vi siete mai chiesti che potere abbiano i sogni?
Possono ispirare? Possono far prendere grandi decisioni?
Da due sogni può nascere una nuova speranza?
Beh, sta a voi scoprirlo ... andate a leggere ;)
La mia prima long... rigorosamente TIVA!
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Anthony DiNozzo, Un po' tutti, Ziva David
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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After you'll never let you go








... “I'm fighting for you, Ziva”…
... “I know” …


I loro visi si avvicinavano sempre di più, le loro labbra erano ad un palmo di distanza. Stava succedendo tutto molto in fretta, troppo in fretta. Ma questo accadeva perché per una volta anche Ziva aveva seguito il suo cuore, lasciando che la ragione si disperdesse da qualche parte remota nella sua mente. Stavano per ottenere tutto ciò che avevano aspettato ed ardentemente sperato per otto lunghi anni: un bacio; un solo piccolo bacio, ma che allo stesso tempo avrebbe regalato ad entrambi grandi emozioni, proprio quelle che loro attendevano. Però qualcosa li bloccava, quella bassa ed insignificante vocina che diceva “dopo non potrete più lasciarvi andare”. Ma Ziva non voleva avere rimpianti, così si avvicinò lentamente al viso di Tony, il quale non poté fare altro che assecondarla. Si baciarono a lungo, come se volessero riempire quegli otto anni del loro amore represso, ma che ora aveva finalmente visto la luce. Dopo un po’ si separarono e si guardarono negli occhi per un tempo che sembrava interminabile ma che, allo stesso modo, li rendeva incapaci di smettere tutto questo.
Quella vocina si faceva ancora strada dentro di loro, fino ad arrivare alla bocca di Tony:

“Ora come faccio a lasciarti qui?” disse con una nota di disperazione nella voce.
“Come stavi per fare due minuti fa, Tony” rispose Ziva cercando di rimanere lucida.
“Le cose cambiano in due minuti” disse Tony.
“… Tony …” disse Ziva “lo sai che non c’è altra soluzione … non voglio rendere tutto ciò ancora più difficile.”
“In questo modo rendi tutto più difficile, Ziva. La cosa più semplice da fare è che tu torni a casa con me. Con me, Ziva. Non meriti di restare qui da sola a deprimerti per colpe che non hai. Ti aiuterò a risolvere tutto, te lo prometto. E lo sai che quando mi metto in testa di fare una cosa la faccio, soprattutto se qui si parla di te. Ti devo ricordare fino a dove sono arrivato qualche anno fa? Non voglio dirti addio di nuovo, ti prego.” Disse Tony mentre ancora la teneva per i fianchi.

Ziva abbassò lo sguardo, cercando di non far uscire le lacrime.

“Ti prego, Ziva, guardami.” Disse Tony alzandole la testa, “Io ho bisogno di te”.

Ziva lo guardò e lasciò che quelle lacrime silenziose le rigassero il viso.

“Non posso …” disse abbassando di nuovo lo sguardo.

Tony aveva notato la sua insicurezza, non voleva fare davvero tutto questo da sola. Sembrava spaventata da tutto quello che sarebbe potuto accadere.

“Tu vorresti tornare, ma …” cominciò Tony.
“Non posso continuare a fare l’indifferente davanti a tutto il dolore che ho provocato, a tutte le persone che ho ucciso … te l’ho detto, Tony.” Disse Ziva.
“Ziva quello faceva parte del lavoro. Quando hai ucciso Ari stavi togliendo la vita a tuo fratello, ma allo stesso tempo la stavi salvando a Gibbs; avevi anche un ordine da eseguire, non avevi scelta! E così con gli altri … tu hai ucciso quelle persone, si, ma non dimenticarti che hai dato la possibilità di vivere in modo migliore a tutte le altre.” Disse Tony  “Quindi se è per questo che provi rancore torna a casa con me e risolveremo tutto.” Continuò. “ E se hai paura di soffrire di nuovo, perché so che uno dei motivi di questa tua scelta è anche questo, beh … dovresti sapere che, se ci sono io al tuo fianco, ciò non potrà mai accadere.” Concluse Tony.

Nel frattempo Ziva aveva rialzato lo sguardo e aveva gli occhi fissi in quelli di Tony. Si era letteralmente persa nel suo sguardo.

“Almeno pensaci, ti prego. Posso restare ancora qualche giorno …” le disse Tony.

Ora sorrideva, si sorridevano.





 
 
Il suono della sveglia era persistente nella testa di Tony, che, non riuscendo più a sopportarlo, si mise seduto sul letto e la spense. Si mise le mani sulla faccia, come in segno di rassegnazione; rassegnazione a quello che stava vivendo, a quello per cui stava soffrendo. Non poteva essere un sogno … non poteva sopportare anche questo. Mentre cercava di lasciarsi quei pensieri alle spalle si alzò dal letto e si preparò per andare alla base. Quando stava per chiudere la porta dell’appartamento gli ritornarono alla mente quei dolorosi pensieri … come diavolo poteva superare tutto questo?!






























Note

Ciaooo!
Ecco la mia prima long!! Finalmente :D
Dunque, qui ovviamente si parla dei TIVA ... l'astinenza che si fa sentire!
Come avete letto, Tony ha fatto un sogno - non so dire se sia bello o brutto, io mentre scrivevo ero depressa - e, quindi, toccherà anche a Ziva!  Chissà .... forse questi sogni li porteranno a prendere decisioni importanti? Quando e se queste decisioni verranno prese, come reagirà la squadra? Tra un po' lo scoprirete ;) Non vi anticipo molto :P
Questo primo capitolo è un po' cortino... spero di riuscire a farmi perdonare con i prossimi.
Dovrei riuscire ad aggiornare una volta alla settimana... Grazie a chi leggerà e a chi commenterà  :-)
Prima di lasciarvi faccio una piccola dedica alla mia P... ok evitiamo soprannomi, a Ludovica ... che mi sopporta sempre e che sta diventando una buona fan di NCIS, e soprattutto di Ziva (anche TIVA ovvio) :D

A presto
TinaTiva

 
  
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