-Bill,non essere testardo,io dico che non devi uscire da solo oggi,- gli consigliò Nancy,sperando che almeno quella volta l’avrebbe ascoltata.
Ma Bill,come sempre, era  solito fare e agire di testa sua nel bene e nel male,e non si smenti’ nemmeno in quella occasione,pur avendo colto nella voce della sua ragazza uno stato di agitazione,paura,ansia e preoccupazione per lui e la situazione che si era creata,e che continuava ad alimentarsi sempre più con il passare dei giorni,delle ore ormai da diversi mesi.
Bill la fissò  notando il suo volto pallido segnato da spaventose occhiaie causate da notti insonni,e sospirò per interminabili secondi che gli sembrarono eterni,interminabili,sentendosi  tremendamente in colpa.
Si,soffriva e si sentiva colpevole per ciò che stava accadendo,per il dolore e la paura che stava arrecando a tutti i suoi cari,ai suoi amici,alla sua fidanzata che da li’ a poche settimane sarebbe diventata sua moglie,davanti al mondo intero.
Ma orgoglioso come era,decise di mostrarsi duro e inflessibile agli occhi di tutto e tutti,come se potesse vivere una vita intera a controllare tutto ciò che lo circondava, sentimenti compresi.
-Starò attento tesoro te lo prometto-le disse sorridendo,interrompendo quel silenzio che si era creato nel salone della loro villa,dove Nancy ormai viveva stabilmente da più di un anno insieme  a Bill,l’uomo di cui era follemente innamorata da qualche anno.
-Io dico che dovresti chiamare almeno Tom,ascoltami per una volta per favore-lo supplicò la ragazza prendendogli la mano e stringendogliela forte,trasmettendoli con quella stretta tutta la preoccupazione e la disperazione che sentiva dentro.
Bill capi’,percepi’ le emozioni e le paure della sua fidanzata ma non cedette,era orgoglioso testardo e inflessibile.
Tre difetti che potevano aiutarlo distruggerlo,a seconda delle circostanze del destino .Il suo.
-Nancy,stai tranquilla,farò presto devo andare soltanto a fare una commissione e tornerò presto da te amore mio,ok?-le disse sicuro di se,con il suo solito tono deciso di chi non ammette ulteriori repliche o consigli.
La ragazza decise di non insistere,pregando che andasse tutto bene,anche quella volta.
Bill sorrise soddisfatto mostrandosi forte e sicuro di se,convinto che tutto andasse bene,aveva comunque dei bodyguard al seguito,non era proprio del tutto solo.
-Ciao tesoro,a più tardi- la salutò abbracciandola e baciandola dolcemente,accarezzandole il volto lasciandola in quell’enorme salone sola con le sue paure,i suoi dubbi,e l’immenso amore che le riempiva il cuore e le permetteva di andare avanti e superare tutto,sempre accanto all’uomo che era per lei diventata linfa vitale,elemento imprescindibile della sua vita e di cui non riusciva a fare a meno.
-Ti prego,fa che non accada nulla!-pregò silenziosamente la ragazza sperando che le sue preghiere venissero esaudite anche quella volta.----------------------------------------------------------------------------------------------------
Bill entrò nella sua Audi,insieme ai suoi  due bodyguard,e ordinò all’autista Frank,di condurlo in centro per recarsi nella gioielleria più esclusiva della città per fare una sorpresa alla sua donna.
Sorrise al pensiero della felicità che avrebbe regalato alla sua dolce metà,immaginando già il dolce sorriso che si sarebbe dipinto sul suo volto e il luccichio nei suoi occhi verdi intensi e profondi.
Giunse a destinazione dopo una buona mezz’ora a causa del traffico e scese dall’auto scortato dai bodyguard avvicinandosi alla lussuosa gioielleria.
Una ragazza nascosta a pochi metri dietro un muretto osservava la scena divertita con un sorriso sinistro che non prometteva nulla di buono e uno sguardo carico di cinismo,frustrazione e odio.
Provava un immenso odio per la vita,per l’ambiente circostante,per le persone che lei considerava ipocrite e opportuniste - ma soprattutto nutriva l’ odio più atroce e folle per lui,per Bill Kaulitz,il ragazzo a cui aveva deciso di farla pagare,nella maniera più subdola e plateale che esistesse.
Decise di compiere la sua vendetta,e iniziò ad assaporarne il gusto, quando ,consapevole della sua cattiveria e delle sue azioni decise di compiere una telefonata importante.
Il telefono a casa di Nancy iniziò a squillare facendo svegliare la ragazza che si era addormentata sul divano,provata dalle lunghe notti insonni che si ripetevano,puntualmente,senza darle tregua causandole un forte stress e un senso di fiacchezza durante il giorno.
Prese malamente,facendo quasi cadere a terra il cordless riposto sul tavolino di cristallo del salotto.
-Pronto?-rispose annoiata e scocciata al tempo stesso da quella telefonata,e piùin generale da quelli squilli snervanti.
-Stavi dormendo principessina?-la canzonò una voce dall’altro lato del telefono,ridendo sguaiatamente facendo alzare di scatto la ragazza dal divano,non appena,grazie a quella risata la riconobbe.
-Cosa vuoi ancora?-le urlò piena di paura e rabbia.
-Augurarti buona fortuna,e farti tanti auguri-le disse riattaccando di colpo,lasciandola stupita e basita.
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Bill dopo quasi un’ora usci’ dalla gioielleria soddisfatto,con un pacchetto tra le mani quando diverse fan lo accalcarono per chiedergli un autografo.
La rockstar si mostrò gentile e disponibile con tutte,concedendo foto e autografi senza sottrarsi quando ad un tratto Bill urlò e spalancò gli occhi terrorizzato prima  di accasciarsi per terra privo di sensi,causando il panico e lo sconcerto tra le sue fans e i presenti in quel luogo affollato e caotico.
E fu proprio nel caos che una ragazza fuggi’ velocemente,senza essere particolarmente notata,mischiandosi con la folla.
Uno dei bodyguard si chinò per prestargli soccorso,e nel tentativo di sollevarlo dall’asfalto si accorse della tragedia che si stava consumando.
Gli occhi dell’altro bodyguard e delle ragazze si spalancarono di terrore e sconcerto,quando il bodyguard nel ritrarre la mano se la ritrovò impregnata di sangue.
Il giovane era stato accoltellato e il sangue si stava estendendo a macchia d’olio lungo sua t shirt  nera.
Vennero chiamati i soccorsi e le ragazze vennero fatte allontanare,grazie all’aiuto della polizia che giunse prontamente sul posto allertata dai presenti che erano ancora visibilmente sotto choc e senza parole.
Dopo pochi minuti arrivò l’ambulanza e portarono via Bill,cercando di salvarlo dalla sua condizione disperata.
La pressione era bassissima, e i battiti al minimo,la ferita era profonda: era stato colpito in prossimità del cuore
Dall’altro lato  della strada Selen sorrideva soddisfatta:la sua vendetta si stava compiendo.
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