Viaggio Aereo
Sakura
era una giovane studentessa delle superiori. Anzi, aveva ormai
ultimato la maturità, ottenendo il massimo dei voti. Era orfana
fin da piccola e aveva sempre pensato alla scuola come ad un modo per
riscattare la sua posizione sociale. Non che per lei fosse un grande
sforzo – aveva sempre amato studiare – ma si operava in tutti i
modi per conseguire ottimi voti. Passava intere nottate a studiare...
Così
quella mattina, quando la preside Tsunade la convocò, non fu
affatto sorpresa. Sapeva che avrebbe vinto la borsa di studio ancor
prima di dare gli orali.
La
ragazza si incamminò verso lo studio della preside, e bussò
alla porta. La donna le concesse di entrare, sedeva su di
un'imponente poltrona, dietro un'altrettanto voluminosa scrivania. La
stanza era arredata vezzosamente, piena d'ogni sorta di souvenir e
oggetti fatiscenti, ma Sakura non vi presto attenzione.
Sedette
sulla sedia di fronte alla donna e aspettò in silenzio che
l'altra parlasse.
-Sei
stata accettata ad Oxford- disse con voce fredda.
-Oh...
davvero?- rispose Sakura con finta sorpresa -ma, ma è
magnifico...!-
-Purtroppo,
essendo tu orfana e dunque non potendo tu provvedere personalmente
alle spese del viaggio, dovrai accontentarti di un biglietto in
classe economica... non possiamo offrirti di più.- aggiunse la
preside.
-Capisco.
Non si preoccupi, signora preside.- A Sakura non importava granché
del viaggio... l'importante era la meta: Oxford.
-Per
favore, preparati per questa sera alle 18. il viaggio è lungo,
quindi il volo sarà notturno.-
-Certamente,
signora.-
Sakura
si alzò e si diresse verso la porta. Sorrise sotto i baffi
pensando alla valigia già pronta nella sua stanza.
-Ah,
dimenticavo...-
La
preside fermò Sakura che era ormai alla maniglia.
-Il
giovane signorino Uchiha deve prendere il tuo stesso volo.-
-Molto
bene.-
Sakura
era pensierosa. Ricordava di aver sentito quel nome... “Uchiha”.
Ma dove? Afferrò la valigia e si diresse al pian terreno. Si
sedette ed iniziò a sfogliare distrattamente un libro,
soffiando ogni tanto per far volare una ciocca di capelli che la
infastidiva, ma che puntualmente ricadeva birichina davanti agli
occhi di giada.
-È
arrivato il tuo passaggio.- la informò la preside sbucandole
alle spalle.
-Oh!
Ehm... ok.-
La
giovane si incamminò verso l'entrata. Una splendida limousine
scura l'attendeva mansuetamente. “Wow” pensò la ragazza.
L'autista l'aspettava immobile accanto allo sportello. Appena la
vide, aprì la portiera pregandola di accomodarsi.
La
preside la fermò prima che lo facesse.
-Dimenticavo
di dirti che ti accompagnerà il giovane Uchiha.- le disse.
“Veramente
me l'ha già detto prima...” pensò Sakura.
-Ehm...
grazie di tutto, allora.- la preside stava invecchiando e a Sakura
non parve giusto rinfacciarle quell'errore.
Sedette
e la portiera si richiuse subito.
-Uchiha...
chi sarà?- si domandò ancora confusa cercando di
ricordare dove avesse già sentito quel nome.
-Un
ragazzo affascinante, ricco e terribilmente sexy...- le rispose una
voce.
Si
girò di scatto. Un giovane era sdraiato comodamente sul sedile
accanto al suo. Come aveva fatto a non accorgersene?
I
capelli neri ricadevano a ciuffi sul volto di porcellana, e il
dolcevita aderiva ai pettorali definiti...
Sakura
sospirò. L'Uchiha parlò.
-Non
avrai creduto che scomodassero una limousine ...- la squadrò
da capo a piedi con cipiglio sospettoso -.. per te?-
Sakura
non rispose.
-Ehm...-
cominciò -Saresti tu il giovane Uchiha?- chiese timidamente,
persa nei suoi occhi scuri.
Il
ragazzo vide riflesso nei suoi occhi il desiderio che ella provava.
“Un'altra...”
si disse.
-No,
sono il grande puffo. Sono qui in missione segreta... shhhh!-
La
ragazza lo guardò accigliata.
-Avvicina
le tue orecchie alla mia vecchia bocca, ti svelerò la grande
missione...-
La
ragazza non si mosse, interdetta. Era forse impazzito?
No,
Sasuke semplicemente si divertiva con le persone, la cosa che
preferiva era scatenare reazioni con i suoi comportamenti...
-Ma
prima controllerò che tu non sia un'emissaria di
Gargamella...- e si avvicinò a lei.
-Sarà...-
le sussurrò all'orecchio -un'analisi approfondita...- disse
sottolineando con voce suadente l'ultima parola.
Sakura
lo guardava sconvolta. “Ma se neanche ti conosco???”. Ma allo
stesso tempo non riusciva a muoversi...
Ora
erano molto vicini...
-Signorino
Sasuke,- disse la voce dell'autista -signorina,- aggiunse rivolto a
Sakura -siamo a destinazione.-
“Sasuke
Uchiha, eh?” pensò Sakura
-Scendiamo
subito!- rispose Sasuke -A meno che tu non voglia... concludere-
aggiunse sottovoce.
-Certo
che no!- rispose Sakura
Scesero
dall'auto e si prepararono ad imbarcarsi sul volo per Oxford.
-Si
diverta Signorino!- disse l'autista -sono convinto che diventerete
amici.- aggiunse amorevole.
Quando
se ne fu andato, Sasuke si avvicinò a Sakura.
-Ottimi
amici- puntualizzò.
Sakura
si voltò e si diresse verso il check-in.
Sedettero
su due posti in prima classe.
-Prima
classe?- chiese Sakura sconvolta -Ma avevo richiesto un biglietto in
terza...!-
-Te
l'ho fatto cambiare- aggiunse il grande puffo semplicemente -Da solo
mi sarei annoiato...-
A
Sakura questo “principino” proprio non andava giù... ma si
rendeva conto di quanto fosse montato?
Sedettero
e allacciarono le cinture.
-Grazie-
bisbigliò.
-Allora,
dove eravamo rimasti?- chiese con noncuranza Sasuke.
-Rimasti?
Proprio ad un bel niente...-
-Se
qui ti imbarazza, possiamo andare in bagno...-
Sakura
cambiò colore.
-Senta,
non so chi lei sia...- disse seccata.
Sasuke
si voltò verso una signora che aveva seguito con attenzione la
vicenda.
-Fa
solo scena, l'ho già assaggiata...- disse tranquillamente.
Le
onde omicide che gli sfioravano la pelle delicata lo costrinsero a
voltarsi verso la fonte. Una Sakura furiosa.
-Tu,
lurido schifoso...-
-Ehi,
ehi, calma puffetta...- disse Sasuke divertito.
-COME
MI HAI CHIAMATO? SE OSI RIVOLGERTI NUOVAMENTE A ME, SE SOLO OSI...-
-Cosa
farai se oso, puffetta?- la punzecchiò lui
-RIDUCO
IL TUO FACCINO DA DONNETTA AD UNA POLTIGLIA, E POI TI FACCIO INGOIARE
I COGLIONI!-
-Ok,
ok, allora sto buono, puffetta...- Sasuke sorrise -Ho capito,
calmati. A proposito, credo che abbia capito anche tutto il resto dei
passeggeri...-
Sakura
si voltò e si accorse che tutti la fissavano.
-Scusate,
stavamo solo... provando... uno spettacolo...- mormorò poco
convinta.
-Si,
ceerto.- disse la signora di poco prima -Comunque sono d'accordo
sulla faccia da donnetta...- aggiunse strizzando l'occhio a Sakura.
Sasuke
si ritirò in un dignitoso silenzio a quelle parole, per la
gioia di Sakura.
Più
tardi Sasuke si addormentò, anche se la cosa risultò
sospetta a Sakura dato che suoi “zzzZZzz” somigliavano molto a
dei “puffetta”.
Se
ne andò in bagno e chiuse la porta. Poi si diede una vigorosa
sciacquata al viso.
Quel
ragazzo era insopportabile! Sicuramente il rampollo di qualche
famiglia straricca...
Odiava
che persone simili fossero tanto fortunate, mentre lei aveva dovuto
lottare con i denti per ottenere quel poco che aveva. Chiuse le
palpebre. “Sasuke Uchiha”. Dove l'aveva sentito?? Non riusciva a
collegare... Si morse un labbro nel tentativo di ricordare, ma
nulla...
Sentì
bussare alla porta.
-Arrivo,
ho quasi fatto- e si asciugò il volto umido.
Quando
aprì la porta qualcosa la spinse ed entrò. Il giovane
Uchiha era entrato e aveva chiuso la porta alle sue spalle. Ma Sakura
aveva capito il suo gioco, ed era decisa a non farlo giocare ancora.
Si divertiva a tormentare psicologicamente le persone, e lei non le
avrebbe dato la soddisfazione di sembrare confusa... mai.
-Non
pensavo che le secchione fossero tanto carine...- disse sorridendo il
giovane Uchiha.
-Mpf...
se si dovessero contare le cose che non pensi...- rispose acida lei.
Il
ragazzo la squadrò... ora sembrava più sicura di sé.
-Su,
non cercare di cambiare discorso...- le disse avvicinandosi -Non
vorresti rendere veramente interessante questa notte in aereo? Non
c'è nessuno a controllarci...-
-Tienimi
fuori dalle tue fantasie erotiche... ma per favore, quella nel bagno
dell'aereo è la più vecchia del mondo...- rispose
sarcastica Sakura.
-Questo
perché è sempre di moda...-
-Purtroppo
per te sono un'anticonformista...-
Sasuke
sorrise seguendo chissà quali pensieri.
-Ah,
si? Beh... se hai qualche richiesta particolare, proponi pure...-
disse sorridendo falsamente.
Sakura
capì la fraintendibilità della frase che aveva
pronunciato, in quel particolare contesto. Sbuffò.
-Si,
ho qualche richiesta: fatti da parte, ho sonno, voglio tornare al mio
posto...-
-Mi
piacciono le ragazze di carattere.- mormorò lui facendosi più
vicino.
-E
a me piacciono i ragazzi, quindi non credo tu abbia molte chanche,
faccia-da-donnetta.-
Sasuke
ridacchiò a quell'affermazione.
-Vuoi
una controprova?- e prima che la giovane potesse ribattere si gettò
su di lei e la baciò forzatamente. Lei mantenne le labbra
serrate, anche se quel contatto non le dispiaceva affatto... L'Uchiha
sembro capire questi suoi pensieri, perché continuò con
più dolcezza. La giovane smise di serrare le labbra, ma non le
aprì, così il giovane passò al collo.
-Hai
fatto un grosso errore a smettere di baciarmi le labbra... ora posso
gridare aiuto...- gli fece notare la giovane. Il ragazzo si staccò
da lei e la fissò.
-È
un bieco tentativo di farmi continuare sulle labbra?- chiese
maliziosamente.
Per
tutta risposta ricevette uno schiaffo sonoro.
-Ehi!-
disse massaggiandosi la guancia arrossata.
-Non
toccarmi mai più.- intimò la giovane.
-Così
mi fai eccitare ancora di più...-
La
ragazza sospirò.
-Questa
volta chiamerò veramente aiuto.-
Il
giovane si guardò i piedi.
-Ok,
se non vuoi... se davvero non vuoi... se proprio non vuoi...-
-No,
non voglio.
-Beh,
allora possiamo tornare di là...-
Detto
questo uscirono dal bagno.
Due
vecchie signore li additarono, indicando la faccia arrossata del
ragazzo e il respiro pesante della giovane.
“Ma
tu guarda se mi devono prendere per una...”
-Credo-
disse Sasuke interrompendo i suoi pensieri -che abbiamo dato un po'
troppo nell'occhio, puffetta.-
-Abbiamo..?
Chi è entrato nel bagno delle donne?-
-Entrambi..-
Sakura
non rispose e si sedette. Sospirò, di nuovo, sentendo la
pressione di uno sguardo sulle spalle. Non dovette girarsi per sapere
che si trattava della signora di poco prima. Si rese conto di aver
appena confermato tutti i suoi possibili sospetti.
-Allora...-
cominciò l'Uchiha -Nonostante tutto quello che abbiamo
passato, non so ancora chi sei.-
-Il
mio nome è Sakura Haruno.-
-Il
mio già lo sai... E come mai sei in viaggio per Oxford, Sakura
Haruno?-
-Ho
vinto la borsa di studio del mio liceo, la...-
-...borsa
di studio per l'Oxford College.- completò lui.
-Come
lo sai?- chiese la ragazza sorpresa.
-Sai,
quando prima ti ho detto di essere il grande puffo?? Non ero serio.
Il mio nome è Sasuke Uchiha. È stata la mia famiglia ad
offrire quella borsa di studio... mi meraviglio che tu non l'abbia
capito, visto che è intitolata a “Uchiha Sasuke”.-
-Che
cosa??-
-È
stato il mio regalo di compleanno.- spiegò -Meglio, vuol dire
che ti ho già ripagata, per prima...- sorrise.
Me
non sembrava affatto soddisfatto, semmai preoccupato... “Non posso
crederci... Ma che ho in testa? Mi hanno detto che aveva vinto una
borsa di studio, la secchiona... Quante borse di studio possono dare
in una scuola per Oxford? Ma sono scemo?” pensò “Cavolo,
ho promesso di non combinare guai ad Oxford, e invece ho già
importunato una studentessa, e non sono neanche arrivato... Itachi mi
ucciderà. E io che credevo di non rivederla mai più,
cavolo!”
Trasse
un lungo sospiro.
-C'è
qualcosa che non va, Sasuke Uchiha?-
-Beh,
andremo allo stesso college.- disse, poi si voltò dall'altra
parte.
Campagna
di Promozione Sociale - Messaggio No Profit:
Dona
l’8‰
del tuo tempo alla causa pro
recensioni.
Farai
felice milioni di scrittori.
(Chiunque
voglia aderire al messaggio, può copia-incollarlo dove meglio
crede)
Si accettano richieste di pairing, spero solo
di potervi accontentare tutti!