Questo
è un missing moment ambientato alla fine dell'episodio otto
(“Seventeen candles”), uno dei miei preferiti,
soprattutto per la conversazione tra Chuck e Blair sul terrazzo
*_*
E' una tipica fic sul rapporto di amore-odio tra i due, un po'
come quelle su James e Lily di HP, quindi non aspettatevi nulla di
impegnativo...Sono sotto esame e non ho molta fantasia XD Comunque se
avete voglia lasciatemi un commento, positivo o negativo che
sia!
Buona lettura.
_ Flea _
* * * * *
“Kill the butterflies”
Il
gioielliere posò sul bancone una custodia rivestita di stoffa
lucida, e la aprì con un gesto ossequioso.
La collana era
meravigliosa: diversi pendenti d'oro circondavano un cuore tempestato
di diamanti, che brillavano alla luce artificiale del neon.
Non
che nutrisse dubbi sul suo buon
gusto, ovviamente.
“Vuole conoscerne il prezzo?”
Domandò l'uomo. “Di certo capirà che è un
pezzo unico, e la quantità e qualità delle pietre
contribuiscono a...”
“Non ce n'è bisogno”
Lo interruppe. “La compro”
* * * * *
“E'
bellissima” Blair non riusciva a smettere di ammirare quel
capolavoro, riflesso nello specchio insieme al resto della sua
immagine. Un'immagine dall'acconciatura ormai rovinata e dal rossetto
sbavato, ma senza dubbio soddisfatta.
“Scommetto
che è il miglior regalo che tu abbia mai ricevuto per un
compleanno”
La sua espressione felice si tramutò
all'istante in una smorfia. “Già. Peccato che sia stato
tu a comprarmelo, Chuck”
Il
ragazzo si allungò per recuperare la camicia, gettata sul
pavimento insieme al resto dei suoi vestiti. “Dovresti
ringraziarmi, invece di continuare a blaterare su quanto sia cattivo.
Anche se devo ammettere che i
tuoi insulti sono piacevoli da sentire, mentre facciamo sesso”
“Sei
disgustoso” Sibilò, irritata, ringraziando il fratello
di Kati per la sua stupida passione per i cuscini. Ne afferrò
uno che giaceva ai suoi piedi, e lo lanciò con una forza che
neanche sapeva di possedere.
L'arma impropria colpì il
Verme Schifoso in pieno viso, ma Blair non osò sperare di
averlo deturpato per l'eternità.
“Trova un altro modo
per sfogare i tuoi istinti” Le consigliò Chuck,
apparentemente impassibile nonostante le labbra contratte. “Posso
consigliartene un paio, se vuoi”
“Mi sembra di essermi
già sfogata abbastanza” Rispose lei, cercando di
sistemarsi i capelli. “Mi sembra di essermi già sfogata
abbastanza con te”
Si affrettò a puntualizzare, voltandosi.
“L'avevi già
detto dopo quel piacevole viaggetto sulla mia limousine, se non
sbaglio” Chuck le si avvicinò, stringendole la vita.
“Eppure hai ceduto di nuovo...Stai perdendo colpi”
“Non
sono io che non ho dormito e ho qualcosa che si agita nello
stomaco” Le labbra di
Blair si piegarono in un sorrisetto compiaciuto. “Se non altro
ho imparato qualcosa, stando con te. E non è quello a cui stai
pensando”
“Non sto pensando proprio a nulla”
Chuck si separò bruscamente da lei, infilandosi la giacca con
un gesto stizzito. “Perché come amante fai davvero
schifo, se ci tieni a saperlo”
“Posso dedurre che hai
ucciso le farfalle, quindi?” Incrociò le braccia,
fissandolo con un sopracciglio inarcato.
“Non credere che
sparirò così in fretta dalla tua vita, Waldorf, e
soprattutto dal tuo letto” Spalancò la porta della
stanza, subito invasa dalla musica assordante e dal vociare degli
invitati. “Mi basterà spendere altri 250.000 dollari da
Tiffany”
“Vaffanculo, Chuck” Sussurrò,
osservandolo mentre si faceva strada fino al tavolo degli alcolici.