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Autore: alhena83    05/02/2014    4 recensioni
"Akane aveva gli occhi pieni di lacrime. Ormai non aveva più intorno a se ne l'aria sognante e speranzosa da sposa ne la sua terribile aura blu di rabbia"
Ciao! Questa è la prima volta che scrivo una Fanfiction, anzi proprio la prima volta che scrivo una storia! Mi sono imbattuta su questo sito per caso, cercavo altre cose/storie su Ranma&Akane. Inutile dire che è il mio anime preferito. Ho letto anche diversi numeri del manga e nonostante siano passati parecchi anni è ancora la storia d’amore che preferisco. Non mi sono mai accontentata del finale del manga, e probabilmente non lo farò mai. Mi piace leggere le storie dei fan, anche se fin’ora non ho mai recensito niente. Ma vedrò di migliorare. Spero che la mia versione di quello che è successo dopo il mancato matrimonio vi piaccia!
Fatemi sapere!
disclaimer: Questi personaggi non mi appartengono, ma sono proprietà di Rumiko Takahashi; questa storia è stata scritta senza alcuno scopo di lucro.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Akane Tendo, Ranma Saotome
Note: Missing Moments, OOC | Avvertimenti: nessuno
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cap. 1 - il matrimonio è fallito!

Il Matrimonio è fallito!

 

Akane aveva gli occhi pieni di lacrime. Ormai non aveva più intorno a se ne l'aria sognante e speranzosa da sposa ne la sua terribile aura blu di rabbia.

Stremata ed in silenzio lasciò l'ormai distrutto dojo e si rinchiuse in camera sua. 

Lentamente sfilò il suo bel vestito. Nonostante avesse subito parecchi danni nella lotta, aveva ancora il suo candido fascino.

Lo appese al muro, dove era solita custodire la divisa scolastica.

Dopo un sospiro carico di tristezza, si infilò una vestaglia e corse in bagno.

Aspettava direttamente nell'acqua che la vasca si riempisse. Poi si adagiò sul fondo, trattenendo il respiro.

Voleva rilassarsi e fermare tutti i pensieri che le passavano per la testa. Voleva dimenticarsi di tutto intorno a se. Ma la solita immagine di Ranma continuava a stare lì, fissa nei suoi pensieri.

 

Nel frattempo anche Nabiki aveva lasciato il dojo in cerca di un po’ di pace e di sua sorella. Non trovandola in camera, la cercò e la trovò in bagno.

Nabiki "Eccoti finalmente! Ti stavo cercando."

Akane "Direi che mi hai trovato. Non posso avere un po’ di pace nemmeno mentre faccio il bagno? Vuoi vendere anche questo momento al miglior offerente?"

Colpita ed affondata. Nabiki ebbe un momento di esitazione e ruppe la sua coltre di ghiaccio.

Nabiki "Scusami Akane. Non volevo che le cose andassero così. Pensavo che vedendovi così felici, i vari pretendenti rinunciassero ad intromettersi tra te e Ranma."

Ad Akane scese una lacrima. Amava Ranma ma non riusciva, specialmente adesso, a pensare ad altre cerimonie così. Voleva essere una sposa, amata e desiderata. Non certamente un oggetto del contendere di un branco di matti.

Akane "Nabiki vorrei un po’ di tempo per riprendermi da questa brutta esperienza. Pensavo di andare via per qualche giorno, magari alle terme"

Nabiki "Splendida idea sorellina! Vuoi che venga con te? Ho sentito parlare di un posto belliss..."

Akane "No! Voglio andare da sola! E già che ci sono, vorrei che mi prestassi i soldi!"

Nabiki non credeva alle sue orecchie. Sua sorella, così timida e riservata, voleva partire da sola. Lei che non si allontanava mai da sola. Forse questa volta l'aveva proprio combinata grossa con la storia degli invitati al matrimonio.

Nabiki "Ok. Allora di che somma parliamo?"

Akane "150.000 Yen"

Nabiki "gulp" "Ok. Passa più tardi in camera mia e provvederò..."

Con un velo di tristezza Nabiki torno verso camera sua, pensando al discorso di Akane.

 

Ranma era davvero distrutto. Tutto era successo così rapidamente, sembrava uno strano sogno, anzi un brutto incubo.

La sua giornata era cominciata male, è vero, ma poi, quando aveva visto Akane così bella e raggiante nel suo abito bianco, per un momento il suo cuore si era fermato. Aveva davvero pensato che, anche se con l'inganno dei genitori, forse avrebbe potuto finalmente acconsentire al matrimonio. Proprio perché LEI lo voleva.

Ma poi il tracollo della situazione. Happosai che combina guai. Tutti contro tutti. Le varie fidanzate ed i pretendenti di Akane. Già, Akane, doveva parlare con lei.

Si guardò attorno ma nel dojo non c'era. Non avvertiva più la sua aura combattiva, ma nella concitazione dei combattimenti non ci aveva fatto caso.

Corse verso casa e si diresse immediatamente verso la porta con la paperella gialla. La aprì senza chiedere il permesso, proprio come aveva fatto qualche ora prima. Però stavolta non vi trovò Akane.

La stanza aveva un freddo silenzio.

Si guardò attorno e notò subito il vestito da sposa appeso alla parete. Crak ... era il suo cuore che si spezzava. Quel povero vestito adesso gli sembrava uno straccio. Non rendeva più "divina" la sua Akane. Daltronde anche il suo smoking aveva subito un trattamento simile. Si guardo allo specchio. Che cosa le aveva fatto?! Doveva trovarla e scusarsi. Lei lo avrebbe offeso. Lui le avrebbe gridato i soliti "complimenti" e tutto sarebbe tornato "forse" come prima. Corse in corridoio ed inciampo in una ragazza.

Alzò lo sguardo sperando di vedere gli occhi cioccolato di Akane... ma invece era Nabiki.

Nabiki "Già… non era me che cercavi come una furia vero?"

Ranma rosso in viso abbasso ancora di più lo sguardo.

Ranma "Scusa Nabiki. Sto cercando Akane. Sai dove posso trovarla?"

Nabiki "Si, per 1.000 Yen!"

Ranma "Nabiki non è il momento! Devo parlare subito con lei!" " Devo scusarmi..."

Nabiki "Ranma non credo che adesso voglia parlare con nessuno. Non ha praticamente voluto parlare neanche con me. Ed io ho già provato a scusarmi"

Ranma non credeva alle sue orecchie. La fredda Nabiki era stata la prima a scusarsi con Akane. Ed Akane, che perdona sempre tutto e tutti, non aveva voluto parlare con lei. La situazione era più grave del previsto.

Ranma "So che mi spedirà in orbita su Marte se mi avvicino adesso. Ma se non le parlo penserà che non mi importi di quello che è successo."

Nabiki "Allora corri! E' a fare il bagno!"

Ranma "Corro! No aspetta un attimo... Così mi ucciderebbe. Forse è meglio aspettare che torni in camera"

Nabiki aveva già la mano sulla macchina fotografica che porta sempre in tasca, per ogni evenienza. Era sfumata una succulenta occasione!

 

Ranma si sedette sul pavimento di fianco al letto di Akane. Tutto in quella stanza la rappresentava. Tutto parlava di lei. Ogni oggetto, ogni libro. Akane era solare, come una bella giornata di primavera. Akane era il suo sole. Come poteva averle fatto anche questo torto. Come aveva fatto a perdere di mano la situazione.

Lui la voleva. Lo sapeva da tanto tempo. Ancora non si era ripreso dal dolore di quello che era successo sul monte Hooh.

Però in cuor suo non si sentiva pronto, sentiva ancora di più il peso della sua maledizione. Non voleva sposarla da mezzo uomo. Voleva essere completo.

E negli interminabili minuti di attesa. Fissando il pavimento e lanciando qualche sguardo triste all'abito da sposa appeso, si fece largo dentro di se l’idea.

Ranma "Chiederò scusa ad Akane, con la promessa che riorganizzerò io il matrimonio appena sarò tornato normale. Ho deciso! Domani partirò per la Cina!"

 

 

 

   
 
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