Quel
giorno, infatti, i Saiyan e le loro famiglie avevano deciso di fare una
piccola
rimpatriata e Bulma aveva organizzato un grande pranzo a cui avevano
partecipato la famiglia di Goku e, naturalmente, la sua.
Goten,
subito dietro di lui, aggiunse:
«Non abbiamo ancora letto niente, ma sembra
interessante!»
«Non
sembra interessante,
Goten… lo
è.»
puntualizzò Trunks, mettendosi le mani ai fianchi.
«E
tu che ne sai? Abbiamo solo letto le parole nomi
e significato, poi hai
voluto
stampare la pagina senza leggere altro. Non sappiamo con precisione di
cosa si
tratti! Quindi, come possiamo sapere se è
una cosa interessante?» si arrabbiò allora il
più giovane.
«Oh,
Goten, ma allora non vuoi proprio capire! Ho letto soltanto la prima
riga, ma
mi è sembrato di capire che i nostri nomi vogliono dire
qualcosa, oltre al significato
proprio del nome. Significano qualcos'altro, capisci? Ed è
per questo che di
certo è una cosa
interes... » Trunks
si fermò e guardò l'amico di sottecchi
«Goten? Hai capito ciò che ti ho detto?»
Esibendo
un sorriso imbarazzato, Goten si portò una mano dietro la
nuca, nella tipica
espressione del padre:
«Ehm, scusa Trunks, forse non ho afferrato bene il
concetto…»
Il
giovane Brief si schiaffò una mano sulla faccia; intanto,
Goten continuò, con
più grinta:
«E
comunque io non ho letto la prima riga, non me ne hai dato il tempo!
Come ti ho
già detto, ho visto solo le parole
nomi e significato, ma
non sapevo che si
riferissero a noi!»
«Allora
perché hai detto che sembrava una cosa interessante, se non
sapevi neanche di
cosa si trattava?» domandò così Trunks,
mettendo in difficoltà l'amico.
«Beh,
ecco… perché l'hai detto tu.»
«Goten, io ho detto che è
una cosa interessante, non che sembra!»
«Basta
litigare, ragazzi!» intervenne allora Bulma, portandosi tra i
due giovani
Saiyan; poi, il suo sguardo fu attirato da ciò che teneva in
mano il figlio.
«Di
cosa hai detto che si tratta, Trunks?»
Trunks
sospirò e consegnò il foglio a Bulma,
ripetendo:
«Ci
sono scritti i nostri nomi e il loro significato. Però,
siccome riguarda tutti
noi, ho preferito stampare tutta la pagina per poterla leggere
insieme… Sarà
più divertente! Vedi? In questa colonna» e
indicò il lato sinistro del foglio
«ci sono tutti i nostri nomi. Mentre in quest'altra ci sono i
rispettivi
significati.» e indicò l'altro lato, piegato in
modo che i significati non
potessero essere letti.
Bulma
contemplò per qualche istante i nomi scritti a sinistra,
quando le venne
strappato il foglio dalle mani.
«Chichi!»
strillò la turchina, girandosi di scatto e riappropriandosi
del foglio.
«Scusa,
ma io sono curiosa! Ho sempre desiderato sapere cosa significasse il
mio nome…»
si scusò la mora.
«Urca,
allora tra poco sapremo il significato dei nostri nomi!»
intervenne Goku,
entusiasta, poi la sua espressione divenne dubbiosa «Anche se
ancora non riesco
a capire come facciano i nostri nomi a voler dire
qualcosa…»
«Sei
davvero un idiota, Kakaroth.»
Il
Son sbuffò, leggermente infastidito dal solito tono di
superiorità tipico del
vecchio nemico:
«Vuoi
spiegamelo tu, Vegeta, visto che sei il Principe dei Saiyan?»
In
evidente difficoltà, Vegeta cominciò a borbottare
qualcosa, cercando di
escogitare un piano per non passare lui da idiota. Per sua fortuna,
intervenne
prontamente Gohan:
«Come
posso spiegarti, papà? E' come se i nostri nomi avessero
più significati.
Ovvero, il primo è il significato proprio che ha ogni nome,
ossia il nome in
sé; tutti gli altri possono essere detti come significati
secondari, in quanto
non servono per distinguere quel determinato nome o, in altre parole,
quel
determinato essere, in quanto significano un'altra parola.»
Ci
fu qualche attimo di silenzio, poi parlò Vegeta:
«Ecco,
proprio ciò che volevo dire.»
«Veramente,
io non ho capito granché…» mormorò Goku,
grattandosi la nuca.
«Beh,
poco importa.» intervenne sbrigativa Chichi; poi, si rivolse
all'amica, che
teneva in mano il foglio «Per favore, Bulma, puoi leggere il
significato dei
nostri nomi?»
«Non
ho capito molto della spiegazione di Gohan, comunque so che tra poco
sapremo
cosa significano i nostri nomi!»
Aprendo
lentamente il lato destro del foglio, si apprestò a leggere
il primo nome e il
rispettivo significato:
«Goku,
il primo sei tu; però questo è il tuo nome
Saiyan. Dunque, Kakaroth significa…»
Bulma scorse con lo sguardo sul lato destro poi, con una smorfia,
continuò «… Carota?!»
Ci
fu un silenzio generale, interrotto solo poco dopo dalla risata di
Vegeta, che
risuonò per tutta
«Carota?! Kakaroth
significa Carota?!»
riuscì a dire, prima di
cominciare di nuovo a sganasciarsi «Che smacco, Kakaroth! Per
un'inutile terza
classe come te non poteva che esserci un nome peggiore!»
Goku
si grattò il capo, commentando:
«Beh,
a me Carota piace… Le
carote sono
buone! Sì, magari chiamarsi Carota
non è il massimo, ma io mi accontento…»
«Non
è il massimo?!» ripeté
Vegeta, sconcertato «Cosa può
esserci di peggio che chiamarsi Carota?»
«Vegetale.»
continuò Bulma, con un mezzo
sorriso.
Vegeta
alzò un sopracciglio. Dopo qualche attimo, sul suo volto
ritornò il sorriso di
beffa precedente e si rivolse al vecchio rivale:
«Il
tuo nome Terrestre non è migliore: Vegetale.
No, direi che non lo è affatto! Un insulso nome per un
insulso guerriero
inferiore come te!»
«Veramente…»
s'intromise Bulma, arrossendo lievemente e mordendosi un labbro
«… Vegetale
è il significato del tuo
nome, Vegeta; non di quello di
Goku.»
Il
Principe dei Saiyan sembrò cadere in un profondo baratro,
privo di aria e di
luce.
Aprì
leggermente la bocca per parlare e, tremante, azzardò:
«Vegetale…
sarei io?»
Bulma
annuì, cercando di non ridere.
Il
Principe abbassò la testa, in segno di sconfitta, e si
accasciò a terra.
«Vegetale…»
continuava a mormorare tra
sé, con lo sguardo basso.
La
piccola Bra, che era stata attentamente ad ascoltare tutto, si
avvicinò al
padre, per rassicurarlo:
«Papino,
non fare così. A me Vegetale piace.
Sai che la mamma fa un brodo vegetale buonissimo?»
Il
Principe si voltò verso la piccola, con un'espressione
ancora più scioccata.
«Ci
mancava pure il brodo…» mormorò poi,
tra sé e sé, riabbassando lo sguardo.
Bulma
sospirò e ritornò a leggere il foglio:
«Beh, andiamo avanti. Adesso c'è il significato
del
mio no…»
«Eh
no, Bulma!» la fermò Vegeta con sguardo deciso,
alzandosi di nuovo in piedi
«Adesso mi dici il significato del nome Terrestre di
Kakaroth! Sicuramente sarà
più insulso di Carota,
addirittura
più di Vegetale!»
Bulma
fece spallucce e decise di accontentare il marito.
«Ecco, l'ho trovato!»
L'attenzione
tra i presenti aumentò e ci fu silenzio.
«Goku significa… Leggendario
Re delle Scimmie.»
Ci
fu ancora silenzio, dopo di che intervenne proprio il diretto
interessato:
«Urca,
che bel nome! Addirittura un Re! Devo ringraziare nonno Gohan per
avermi
chiamato così!»
La
vena sulla tempia di Vegeta cominciò a pulsare.
I
suoi pugni si chiusero di scatto e presero a tremare, furiosamente.
Le
labbra si dischiusero in un ghigno arrabbiato.
Il
Principe non riuscì più a controllarsi e
strillò, furibondo:
«Leggendario Re delle Scimmie?
Kakaroth
un Re? Un Leggendario Re? Un Leggendario Re delle Scimmie?»
Goku
rabbrividì appena scorse lo sguardo carico d'ira del rivale.
«Vegeta,
calmati…» tentò di dire, ma fu
interrotto dal Principe, che continuò:
«Io
dovrei essere il Re! Il Leggendario Re! Il Leggendario Re degli
Scimmioni! E
invece a chi è toccato questo titolo? A un guerriero
inferiore, a una terza
classe, a una nullità come te, Kakaroth!»
«Dai, Vegeta, è solo un nome…»
«Solo
un nome?» ripeté l'altro, con ira
«Kakaroth, il nome è qualcosa di importante,
di fondamentale! Grrr, è tutta colpa di mio padre, il Re
Vegeta! Ne sono certo,
ha voluto chiamarmi come lui per farmi un dispetto! Lui era una
nullità, mi ha
venduto a Freezer, ha chiamato il mio pianeta "Vegeta"! Come lui, e
come me! Il pianeta Vegetale, il Re
Vegetale e il Principe Vegetale!»
Gli
altri lo guardavano stupiti, senza parole.
Vegeta
lasciò ricadere le braccia lungo i fianchi e i lineamenti
del viso si
rilassarono. Abbassando lo sguardo, mormorò:
«Non
riesco a vivere con questa consapevolezza. No, non ci
riesco.» poi si rivolse a
Goku «Kakaroth, fammi fuori! E' una questione
d'onore.»
«Vegeta,
cosa cavolo stai farneticando?» sbottò Bulma,
portandosi con le mani ai
fianchi, davanti a lui «Non ti sei mai arreso davanti a
niente! E ora più che
mai, non puoi arrenderti davanti uno stupido nome! Rimani pur sempre
Vegeta, il
Saiyan che mi ha conquistata e che amo…»
«Bulma,
lascia perdere le tue smancerie. Tu non puoi capire: per me questa
è una
terribile sconfitta!»
«E
tu ti lasceresti battere da Goku? Dal tuo eterno rivale?»
provò allora la
donna, certa di far centro nel punto debole del marito.
Vegeta,
infatti, si riprese:
«Se
Kakaroth mi batte, sarà una tremenda sconfitta, ancora
più grande dell'insulso
significato del mio nome… No, non posso farmi battere da
un'inutile terza classe
come te, Kakaroth! Non devo neanche pensare una cosa simile!»
Bulma,
soddisfatta, accennò un lieve sorriso e
ricominciò a scorrere con lo sguardo i
nomi, fino a soffermarsi di nuovo sul suo.
«Sono
felice, Vegeta, che tu abbia capito che il nome non è la
cosa più importante.»
disse, apprestandosi a leggere il significato del proprio nome.
«Allora,
Bulma? Che hai letto?» s'intromise Chichi, vedendo che
l'amica continuava a
fissare il foglio, con occhi sgranati.
«Aspetta,
ci dev'essere un errore.» mormorò la turchina,
rileggendo il suo nome e il
rispettivo significato.
«No,
sicuramente ho sbagliato riga.» cercò di
convincersi, leggendo ancora una
volta.
«Mammina,
cosa significa il tuo nome?»
chiese la piccola
Bra, incuriosita.
Bulma
deglutì e restò a fissare il foglio, sbigottita.
«Mutandine da femmina.»
disse infine,
arrossendo.
Goten
e Trunks non riuscirono a trattenere le risate, mentre Vegeta la
schernì
prontamente, sogghignando:
«E' soltanto uno stupido nome, non ricordi?»
«Almeno
per una volta ho vinto io.» Chichi si avvicinò a
Bulma e le poggiò una mano
sulla spalla; poi chiuse gli occhi e, con aria superiore,
continuò:
«Tu
hai una bella casa, hai tanti soldi, hai un bel lavoro…
però non hai un bel
nome. Mi sa che per una volta ti batto in qualcosa. Dai, dimmi qual
è il
significato del mio nome.»
Bulma,
ormai perse le speranze, si apprestò svogliata a leggere il
significato del
nome dell'amica.
Intanto
Chichi, pregustando già la vittoria, guardava sorridente la
turchina,
aspettando una risposta.
Al
contrario di quanto si aspettava
«Invece
ti batto anche qui, Tette o Capezzoli, come preferisci essere
chiamata.»
«Tette, hai detto?
O… o Capezzoli?
N… no, non può essere vero.»
balbettò, sconvolta.
Goku
si avvicinò alla moglie, sorridendo:
«Amore,
non potevi che avere un nome migliore! Lo sai, il tuo seno è
davvero squisito
quando noi due, ecco… hai capito, no?»
Chichi
si voltò verso il marito e diventò tutta rossa:
«Goku, stai zitto! Non
capisci che per una donna è imbarazzante?»
«Scusa
Chichina, ma non ti arrabbiare… non è colpa mia
se il tuo
nome significa certe cose…»
«Goku, sei un testone!» urlò
più forte Chichi, nervosa «E'
imbarazzante che tu parli dei nostri momenti intimi! Che hai
capito?»
«Bulma, per favore, puoi vedere il significato del mio nome?» chiese allora Gohan,
curioso.
«Oh, subito. Allora… Pasto.
Il tuo nome significa Pasto.»
«Urca,
Gohan! Che bel nome!» esclamò Goku, felice
«Non sei contento, figliolo?»
«Ehm,
certo papà, non posso lamentarmi…»
Gohan arrossì leggermente e si portò una
mano dietro la nuca «… però non mi
sembra un granché come nome, se devo essere
sincero.»
«Bulma,
io? Qual è il significato del mio nome?»
domandò il giovane Goten, fremente.
«Uhm…
Parte inferiore del cielo.»
rispose
la turchina, sorridente «Questo sì che
è davvero un bel significato!»
Goten
annuì, convinto:
«Sì, anche se quello di mio fratello mi piace di
più!»
«Mamma,
adesso dimmi il mio!» esclamò Trunks.
«Subito.
Scommetto che ti ho scelto proprio un bel nome,
Trunks…» annuì Bulma, con un
sorriso, che svanì appena lesse il significato
«… Calzoncini?!»
«Come?
Hai detto… Calzoncini?!»
Bulma
annuì e sospirò.
«Ma…
mamma, papà! Non potevate chiamarmi…
diversamente?»
«Ehi,
io non c'entro niente!» si difese subito Vegeta
«Quando sei nato ero nello
spazio ed è stata tua madre a chiamarti
così!»
«Mammina,
adesso tocca a me!» affermò Bra, curiosa.
«Bra,
il tuo nome significa… Reggiseno?!»
«Anche
in questo caso, prenditela con tua madre.» disse subito il
Principe dei Saiyan
«E' stata lei a scegliere il tuo nome.»
La
piccola Bra, prima pensierosa, si aprì in un enorme sorriso:
«Che bello, mi chiamo come quei cosi morbidi e
colorati che indossi sempre tu!»
«E…
sei contenta?» azzardò Bulma.
«Certo!»
annuì la bambina «Mi piacciono tanto e non vedo
l'ora di diventare grande per
indossarli anche io! Così sarò come te,
mamma!»
Bulma
non poté trattenere un tenero sorriso, poi però
il suo sguardo diventò cupo.
Si
guardò intorno.
«Non
è possibile. Io, il Principe dei Saiyan… il mio
nome significa Vegetale! No,
è una cosa inaccettabile.
Non riesco ad andare avanti così, con questa dura
consapevolezza.»
«Tette… o Capezzoli, addirittura! Adesso, quando
penserò al mio nome, non
potrò fare a meno di ricordare questi brutti
significati!»
«Calzoncini… il
mio bellissimo nome,
significa Calzoncini! La mia vita
non
sarà più quella di una volta, oh, no se non la
sarà.»
Bulma
ripensò al suo nome.
«No,
non riesco ad essere me stessa!» disse stizzita, strappando
il foglio «Una vera
sfortuna aver trovato questo maledetto foglio!»
All'improvviso,
si ricordò di una vecchia invenzione.
«Ascoltate,
ho un'idea!» gridò all'improvviso, piena di
felicità «E se dimenticassimo ciò
che è successo oggi?»
Gli
altri la guardarono con un misto di incredulità e speranza.
«Tempo
fa ho creato una macchina in grado di far perdere la memoria
più recente!
Potrebbe fare al caso nostro!»
«Brava,
mamma!» urlò Trunks, al colmo della gioia.
«Sì,
così non ricorderò il significato del mio nome e
vivrò felice come sempre!»
gridò euforica Chichi, abbracciando forte il marito.
Vegeta
si fece pensieroso. Dopo qualche attimo, sul suo volto apparve un lieve
sorriso
e, con sguardo deciso, esclamò:
«Mi
dispiace dimenticare che Kakaroth significa Carota…
ma meglio così, pur di non ricordare il significato non
appropriato del nome
Goku e l'insulso significato del mio nome!»
«Bene.
Allora andiamo tutti in laboratorio… Tra poco,
dimenticheremo…»
«Accidenti!»
imprecò, cercando inutilmente di forzare la serratura con le
chiavi «Ho preso
le altre!»
Sbuffando,
Bulma rimise in tasca le chiavi e afferrò le buste,
dirigendosi verso la porta
sul retro.
Attraversando
l'enorme giardino, notò qualcosa a terra.
Appoggiò
di nuovo le buste e si chinò a raccogliere il pezzetto di
carta.
«Gliel'ho
ripetuto un sacco di volte, a Bra, di non buttare cartacce in
giardino…» si
ritrovò a dire «Poi… uh?»
Bulma
si concentrò per riuscire a leggere la scritta logorata.
«… Mutandine da femmina…»
Strano.
Chissà perché quelle parole le ricordavano
qualcosa.
La
donna si portò una mano al mento, pensierosa. Ne era
quasi certa, ormai.
«Caspita!
Le mutandine!» strillò, per poi tapparsi subito la
bocca con una mano e
guardarsi assiduamente intorno, con la speranza che nessuno l'avesse
sentita.
Si
alzò in piedi e velocemente si mise in tasca lo strano
foglietto, per poi
riafferrare le buste e raggiungere la porta sul retro, aprirla e
appoggiare i
suoi acquisti nel corridoio.
Sospirando,
sbirciò il suo orologio da polso.
«Sì,
dovrei essere ancora in tempo. I negozi chiudono tra un po'.»
e si diresse di
nuovo fuori.
Attraversò
di nuovo il giardino e chiuse il cancelletto; si mise una mano in tasca
e
recuperò il pezzettino di carta.
Lo
osservò ancora e si avvicinò a un raccoglitore.
Sorrise.
«Questa
sera ho promesso a Vegeta una lunga nottata in sua compagnia
e… mi ero promessa
un bel regalo, che avrebbe fatto di sicuro piacere anche a lui: un bel
paio di
mutandine nuove… e sexy…»
mormorò, sicura che nessuno l'ascoltasse; poi
gettò
il pezzetto di carta nel raccoglitore e riprese il cammino verso il
centro.
«Uhm…
Chissà che ci faceva quel foglietto nel mio giardino e,
soprattutto, di che
cosa si trattava… Beh, l'importante è che mi
abbia fatto ricordare questa
commissione. Una vera fortuna averlo trovato!»
Ciao a
tutti! ^^
Innanzitutto,
premetto che non ho mai letto storie simili, però l'idea mi
sembra talmente semplice che, se ne avessero già scritte, vi
pregherei di farmelo sapere! ^_-
Per chiunque non avesse mai saputo dei significati dei nomi dei personaggi di Dragon Ball (non credo che siate in molti ^^'), potete trovarli nei siti dedicati a quest'anime. ^^
Lo
so, magari il finale non è dei migliori, ma è
l'unico che sia riuscita a trovare in tempo per oggi... Sì,
perchè c'è un motivo se proprio oggi ho
pubblicato una fanfiction! ^^ Esattamente un anno fa mi sono iscritta
al sito e ho pubblicato la mia prima storia! :D
Spero solo che questa one-shot vi abbia divertito! ^_-
Ora
è il momento di salutarvi, comunque vi ringrazio di aver
letto e, come sempre, se lascerete un commento sarei davvero contenta! :D
Baci
da Sweetgirl91