Angolo Autrice:
Prima fic in un nuovo fandom, spero apprezziate questa flash dai toni dolci. Ho sempre trovato che il loro rapporto sia troppo tenero, per questo ho voluto cimentarmi in questa piccola storia che parla proprio di loro due. Grazie a chi troverà il tempo di leggerla e, se vuole, anche recensirla.
 

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Stava là sul suo trono, seduta ad ascoltare con estrema noia il resoconto della raccolta annuale di grano zuccherino che Aspro Bill aveva redatto. Per carità, adorava essere la principessa di Sugar Rush; ogni volta che un bambino la sceglieva come pilota non poteva fare a meno di saltellare dalla gioia, ma le mancava essere uno spirito libero, come quando correva per la sua ex casa, schivando il liquido acido che ogni tanto fuoriusciva dai bordi del lago di Coca Light. Erano passati alcuni mesi dall’ultima volta che il suo amico dalle mani squadrate non le faceva visita e questo la rattristava. Da quando l’aveva salvata, non aveva avuto un attimo di tregua, Turbo aveva creato non pochi problemi al suo regno; si sentiva sola, nonostante ora potesse contare su altri amici.
Sbuffò, mugugnando leggermente, odiava stare ferma per più di due minuti e l’assenza di argomenti divertenti non faceva che rendere il tutto ancora più pesante da sopportare. Andò alla finestra, tanto Bill aveva rinunciato a richiamare la sua attenzione, sapeva che ogni suo tentativo sarebbe stato vano. Iniziò a guardare le colline dai colori brillanti, mentre l’odore di fragola di bosco le impregnava il naso. Non si accorse neanche che qualcuno dall’aria trasandata era entrato nella sala, era troppo presa ad osservare il via vai di cittadini che organizzavano tutto il necessario per le gare del giorno seguente.
“Come mai quel muso lungo?” disse, strofinandole i capelli corvini facendola sobbalzare “Guarda che se qualcuno ti da noia, lo mangio in due bocconi”.
La piccola ragazzina si girò, incontrando lo sguardo dolce del suo amico. Non era affatto cambiato dall’ultima volta che si erano visti: tuta logora, capelli arruffati ed un tenero sorriso impacciato, degno dei più letali supercattivi.
“Ehi, qua nessuno mi da noia, , sarebbero dei pazzi a sfidare la campionessa in carica di Sugar Rush” rise, dandogli un pugnetto sul braccio, per poi sciogliersi subito dopo in un abbraccio caloroso “Oh Ralph, ce ne hai messo di tempo a venire”.
Gli rimase attaccata per uno, forse due minuti. Anche se era dura da ammettere, le era mancato da morire. Il suo orgoglio e la sua riluttanza a rivelarglielo vennero però subito traditi dal lieve rossore che comparve sulle sue guance.
“Una piccola corsa? Sono migliorata un sacco! Dai, ti prego!” domandò, sfoderando il suo miglior sorriso, tutto pur di convincerlo.
“Va bene, ma niente teletrasporti dovuti il tuo glitch, intesi?” si raccomandò, toccandosi la pancia come se il ricordo bastasse a nausearlo. Lo prese per mano, provando a tirarlo via con sé.
“Non ti prometto nulla!” urlò, correndo a prendere il suo casco, mentre il suo miglior amico cercava di starle dietro.