Quella Notte, per Fionna era un vero e propio inferno: forse per la tempesta, forse per Cake, o forse per quello che le spettava fare domani... Aveva aspettato tanto quel colloquio con Gumball, in cui doveva dirgli tutto.
Continuava a girarsi, a sistemare il cuscino e le coperte ma niente. Il gatto stava dormendo ai piedi del letto, la ragazza voleva svegliarla, me esitò: "Suvvia, Fionna, non dirmi che devi svegliare un gatto incinta solo per farti abbracciare!"
In realtá voleva, ma...
Fatto sta che si alzò dal letto: andò in cucina, giocò con BeeMo, ma anche lui, alla fine crollò sfinito.
Guardò l'ora: le 03.47...
Incredibilmente, sentì bussare:
- Fionna, Cake!
Stupita, scese la scala di legno e aprì la porta.
Ecco il vampiro sorridente con la solita camicia a quadretti rossa a maniche corte e il suo jeans con le sue converse nere...Tutto fradicio, compresi i capelli neri, che, specialmente in quel momento, avrebbe voluto smuovere.
- Marshall? Che ci fai qui?
- Ero ad un Nuvola-Party, ma puoi immaginare cosa è successo con questa tempesta.
Fionna aveva la bocca aperta.
- Mi fai entrare o no?- disse il moro alzando il sopracciglio.
Fionna scosse la testa e disse:- Si... Si... Certo. Entra. Aspetta qui: accendo il fuoco e prendo dei vestiti...- disse agitando l'indice-... Si... Finn dovrebbe aver lasciato dei pantaloni.
Il viso di Marshall Lee era illuminato dalla luce arancione del fuoco.
- E tu, perché sei sveglia?
Fionna si sedette a terra con le gambe incrociate:
- Non lo so: forse per domani, forse per Cake o forse per la tempesta.
Il vampiro rise sonoramente:- Per la tempesta ahahah... Non eri un'eroina?
- Molto divertente, Marshall... Mi spavento perché mi ricorda quando mamma mi ha lasciato nella foresta.
Il vampiro non si sentiva così mortificato da 500 anni.
- Con Ashley, a proposito, come va?
- Piff- sbuffò facendo svolazzare una ciocca di capelli neri- Mi ha lasciato. Di nuovo.
Fionna sorrise per trattenere una risata.
Il moro fece una faccia seccata, poi disse:- E Cake?
Fionna arrossì: - Volevo svegliarla...- il vampiro alzò il sopracciglio.
*Sospiro*
- Per farmi abbracciare.
Incredibilmente, Marshall Lee non rise, ma disse, avvicinandosi alla ragazza fluttuando:- Che problema c'è? Ci sono io!
*** Silenzio assoluto, l'unico rumore era lo scoppiettio del fuoco***
Il ragazzo posò la mano fredda e bianca sulla guancia rosea della ragazza. Si avvicinavano sempre di più e poi, il bacio.
Per un maledetto istante, Fionna pensò a Gumball... Poi la sua mente si oscurò: le loro labbra si incontravano, piccoli morsi che Marshall dava alla lingua di Fionna.
Andarono a dormire, Marshall abbracciato a Fionna. Ogni volta che un tuono faceva correre un brivido sulla schiena della ragazza, Marshall la rassicurava:- Tranquilla, la tempesta finirà presto.