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Autore: Fallingforyou    05/02/2014    1 recensioni
1994: Carrie Bradshaw è passata da liceale a Scrittrice di fama internazionale. Non vive più con suo padre e sua sorella Dorrit in Connecticut ma nella città che l'ha stregata, intrigata e imparato ad amare da subito: New York. Dopo otto anni la sua vita è cambiata radicalmente, e adesso dovrà stare a pochi passi dal suo passato. Riuscirà a vincere l'ennesima sfida contro Sebastian Kydd?
Genere: Generale, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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See you, again.

 

Erano passati otto anni dall'ultima volta che Carrie era stata a Castelbury. Ritrovarsi nuovamente in quella piccola città che le é stata stretta per anni non la faceva sentire a suo agio, nemmeno se la causa era una rimpatriata con tutta la Classe 1986. Erano cambiate un sacco di cose da quando Carrie era andata via, ma sopratutto era lei la prima ad essere cambiata. Da quando si era trasferita a New York aveva detto addio a troppe cose, aveva oltrepassato poche volte il confine del Connecticut dopo il trasferimento. Aveva chiarito con suo padre e lui aveva accettato le sue decisioni. Dopo il matrimonio di Larissa e il suo licenziamento da Interview aveva trovato un piccolo lavoro partime e la primavera successiva era entrata alla N.Y.U., aveva sbaragliato la concorrenza e dopo la laurea aveva pubblicato il suo primo romanzo, diventato un bestseller pochi mesi dopo.

 

Castelbury era rimasta uguale. I cambiamenti che aveva subito erano visibili solo nella periferia, mentre il centro della città era rimasto lo stesso di otto anni prima. Stesse case, stessa piazza, stesse aiuole e lo stesso Fast Food dove, dopo le lezioni alla Castelbury High School, si incontrava con Mouse, Maggie e Walt. Quanto entrò nel piccolo locale notò che gli interni avevano ancora lo stile anni '80 di una volta, sentì la scia dell'olio fritto dalla cucina e notò che le cameriere indossavano ancora la stessa divisa abbinata ai colori dell'insegna e ai rivestimenti delle poltroncine. Storse leggermente il naso per l'odore di fritto. Fai un piccolo sforzo si ripeteva mentre con passo deciso si avvicinava al tavolo dove erano seduti i suoi vecchi amici.

«le uniche cose ad essere cambiate qui dentro siamo noi!» esclamó sorridendo raggiante ai suoi vecchi amici.

«voi più di me» intervenne Maggie «io sono rimasta intrapolata qui» concluse, muovendo la mano e mostrando l'anello all'anulare destro.

«Dio, Mag. Ti devo mille scuse, proprio non ce l'ho fatta» Maggie si era sposata con Pete e alla fine aveva trovato un posto come insegnante alle materne, mentre la pancia iniziava crescere.

«Carrie, non ti preocupare! L'importate é che siamo finalmente tutti e quattro insieme. Come ai vecchi tempi!» sorrise, portando un braccio intorno alle spalle di Walt, una mano su quelle chiuse a pugno sul tavolo di Mouse e lo sguardo su di lei. «quanti anni sono passati dall'ultima volta che ci siamo seduti tutti insieme su questo tavolo?»

«sette anni e sei mesi» esclamò Mouse, che ancora una volta aveva dimostrato le sue capacità nel calcolo. Carrie si trovò a pensare come dopo tutto quel tempo ognuno di loro si era costruito la propria vita: Mouse era diventata professoressa ad Harvard, Maggie moglie e maestra a tempo pieno, Walt aveva creato una sua linea di vestiti e lei era diventata una famosa schittrice.

«allora, come mai questa rimpatriata?» chiese Walt curioso a Maggie.

«niente di che, la scuola ha deciso di fare riunioni simili da qualche anno e la nostra Classe è stata quella che ha avuto più successo, quindi la nuova direttrice ha programmato per gli studenti - che quest'anno saranno di diploma - dei corsi di orientamento nell'Aula Magna, e noi dovremo assistere raccontando la nostra esperienza. Tutto qui»

«per quanti giorni?» chiese Carrie.

«tre, forse cinque giorni. Poi concluderemo con un mega festa» si esaltò Maggie, non era cambiata per niente.

«ci saremo tutti? Mancherá qualcuno?» Carrie avrebbe tanto voluto evitare di fare, per l'ennesima volta nella sua vita, quella domanda a uno dei suoi amici.

«Sebastian?» specificò Mouse.

«sono così prevedibile?» domandò, tormentandosi le mani.

«per certi aspetti non sei cambiata affatto» assentì Walt.

«ci sarà anche lui» la informò Maggie che, interessandosi dell'organizzazione, era stata incaricata di chiamare tutti, proprio tutti gli alunni della Classe 1986.

«okay, non succederà niente. Ormai è passata una marea di tempo» esclamò, cercando di convincere più se stessa che gli altri che Sebastin Kydd era finito nel dimenticatoio. Dopo qualche bicchiere di birra, vari stuzzichini e aneddoti sulla vita di ognuno si salutarono dandosi appuntamento per la mattina seguente nell'Aula Magna della Castelbury.

_______________________

 

Carrie la mattina successiva cercò di trovare un outfit formale e adeguato per la giornata. Quando aveva aperto l'armadio della sua vecchia stanza era andata incontro a un milione di ricordi. Alcuni immensamente belli, altri dolorosi e difficili da dimenticare. Frugando nella valigia aveva preso un tubino nero non troppo elegante, un giacca color pastello e delle decoltè in tinta. Poi era entrata in macchina e dopo solo dieci minuti si era ritrovata a vagare fra i corridoi della Castelbury. Passò davanti al suo vecchio armadietto, alla vetrina delle premiazioni e alla libreria degli annuari, conosceva ancora a memoria ogni angolo di quella vecchia scuola.

«scusa, sai dove si incontrerá la Classe 1986 questa mattina?»

Carrie si raddrizzò dopo aver preso la bottiglia d'acqua dal cassetto del distributore. Trattenne il respiro e si voltò verso il ragazzo, ormai uomo -con la voce troppo familiare- che le aveva chiesto informazioni.

«Bradshaw?»

«Ciao, Sebastian!» esclamò. Aumentò leggermente la presa sulla bottiglietta d'acqua «é nell'Aula Magna» concluse, Carrie stava già mettendo un certa distanza... «sei cambiata -e sei ancora più bella- come stai?»

Carrie si voltò a metà strada, si passò una mano sul vestito -nervosa- per sistemare una piega che vedeva solo lei «bene... Ehm, tu?»

«...alla grande», lei annuì «Carrie, io... Mi dispiace»

«non ti preoccupare Kidd».

Il primo giorno di orientamento era andato bene. Tutti raccontarono un po' com'era iniziata la loro carriera e diedero consigli ai più curiosi. Carrie scoprì un po' di cose sulla vita di tutti suoi ex compagni. West per esempio era diventato giocatore professionista di basket, Donna aveva iniziato a lavorare come avvocato di cause matrimoniali, aveva combiato la sua filosofia sulla questione sesso e aveva una relazione fissa già da tre anni -"strano prima se arrivavi a tre settimane bisognava appendere un chiodo" scherzò Maggie-, e l'azienda di Sebastian si era estesa anche in Europa.

 

«Carrie» Sebastian la raggiunse nei parcheggi e la fermò prima che entrasse nella vecchia Mercedes dei Bradshaw. «possiamo prendere un caffè?»

«.... Io ho da fare»

«ho letto il libro, sai?» insistette, bloccando la portiera «non  pensavo fosse stato così difficile dirmi addio, ma nemmeno tanto facile dimenticarmi»

«che intendi?»

«Mag mi ha detto di te e Adam»

«Sebastian.... Senti, ti conosco e ho capito che qualcosa non andava da come hai urlato il mio nome. Siamo andati tutti avanti, siamo cresciuti e abbiamo raggiunto i nostri obbiettivi. Uno dei miei obbiettivi é stato racchiudere tutto quello che provo per te nelle pagine di quel libro. Scrivere di te, di noi, di tutto ciò che c'è stato, é stata una liberazione. Perché quando ho scritto la parole fine nella penultima pagina ho spezzato quel filo che mi teneva legata al tuo ti amo e ti amerò sempre. Non ho mai saputo cosa significasse per te quel sempre, se fosse un lasso di tempo indeterminato o meno, o se un giorno saresti tornato a New York. Abbiamo visto quanto é stato difficile stare insieme, che per tutti i passi avanti che abbiamo fatto ne facevamo altrettanti indietro. Ma cosa potevo fare? Cosa posso fare? Quando ti avrei rivisto? Sono semplicemente andata avanti»

«non ho più amato veramente nessun altra»

Io penso di amare ancora te, voleva dirgli Carrie. Ma si limitò a scuotere la testa e «devo andare».

Sebastian lasciò andare la presa sulla portiera e Carrie accese il motore della macchina.

«quel filo non l'hai spezzato» sussurò Sebastin mentre guardava la macchina uscire dai parcheggi.



Angolo Auttrice:
Ciao ragazze!
Lo scorso sabato ho visto l'ultimo episodio della seconda stagione, che a quanto pare sarà anche l'ultima :(
E allora mi sono messa a scrivere un specie di Viaggio nel Futuro.
Spero vi piaccia, e sappiate che non mi sono dimenticata della Storia su Jamie! Ho solo poco tempo da dedicare alla mia fantasia e mai un attimo di privacy, l'unica che avevo era durante il viaggio in pullman, ma non posso più sfogarmi su Google Drive perchè il mio telefono è in assistenza (potete capire la disperazione!). Ma non vi preoccupate che anche quello arriverà, presto :)

un bacio, Delia!




 
  
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