Lullaby Sorrow
Niente è più amaro del dolce ricordo di un triste sorriso,
del sapore di un perduta illusione,
il tenero gusto di un
bacio accennato,
il fuoco rovente di
una passione ormai andata,
fulgida fiamma di attimi
gloriosi,
divampa,divora,distrugge,consuma
non lascia nulla in cambio
se non ceneri dolenti intrise di lacrime,la
morta bellezza di un animo infranto,
pallidi brandelli di soffici labbra,
il canto morente di un cuore agonizzante,che in
tetri sussurri ci narra le storie di un amore
annientato.
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Due anni.Due lunghi anni.
Eppure gli ultimi mesi paiono trascorsi ad una velocità
allucinante,come se qualcuno per puro gusto di
tormentarmi,avesse premuto un accelleratore invisibile.
Salgo lentamente le scale che conducono alla mia stanza.
Quanto bei ricordi.Quanti notte magiche,ho
trascorso in comagnia del mio angelo,quanti momenti indimenticabili destinati
ad essere conservati in eterno come gioielli preziosi,conservati all'interno
del mio cuore.
Com'ero felice allora.Mi pareva
di vivere una favola.Eppure anche la più dolce delle fiabe doveva avere un suo
finale,un finale fatto di lacrime di tristi ricordi
racchiusi nel mio cuore.
Avrei dovuto lasciarmi il passato alle spalle.Da domani,domani quando niente sarà più come prima,la mia vita cambierà
per sempre.
Dovrei essere felice.Ma allora perchè tremo di
paura?Perchè vorrei che ci fosse Edward a tenermi per
mano e consolarmi?
Sospiro.Speranze.Inutili e dolorose speranze.Mi avvio
verso il letto quando una figura nella penombra
colpisce i miei occhi.
Non è possibile.
-Edward-mormoro con voce spezzata.Il buio mi avvolge.
Mi risveglio tra le sue braccia.
Non può essere vero.Il suo volto,il
tuo volto così vicino al mio...Che dolce incubo.
Osservo il tuo viso,l’espressione
dolce e contrita dei tuoi occhi,il sorriso ironico che non ti abbandona quasi
mai,perennemente impresso sul tuo volto da angelo.
Sembra passato soltanto un giorno.Ore,da
quando baciavo le tue labbra perfette,da quando passavo le mie mani calde e
goffe tra i tuoi capelli bronzei,eternamente scompigliati nel loro usuale
disordine.
Mi sento stringere il cuore.
Una parte di me desidera che tu sia soltanto un illusione.
Perchè allora significherebbe che sono morta.Oppure impazzita.
Ma non mi interessa.Non più di
tanto.Non se posso stare accanto a te.
Eppure tu rimani immobile,intento
ad osservarmi preoccupato e premuroso come sempre.
-Bella,Bella stai bene?-sembri
dispiaciuto.
Le tue braccia mi sostengono delicate,come
se fossi fatta di fragile porcellana.
Oh Edward...Le lacrime mi bagnano gli occhi.Non devo
cedere.Non adesso.
-Edward-sbiascico-Che ci fai qui?-
-Volevo vederti..-mi rispondi
sorridendo.
-Ti pare così assurdo?-il tuo sorriso sghembo che tanto
adoravo non abbandona le tue labbra neanche per un istante.
Il mio cuore prende a battere frenetico,le
gambe mi tremano come se fossero gelatina.
Non è cambiato niente.L'effetto che mi fai è ancora in
grado di trasformarmi in una ragazzina impacciata.
La tensione è quasi palpabile.
-Come stanno gli altri?-chiedo
con voce smorzata.
-Stanno tutti bene,come al
solito tra l’altro-sorridi ironico.-Alice e Jasper si sono trasferiti per
un po a Denali.Rose ed Emmett invecie frequentano
-Immagino-cerco di sorridere,ma il massimo che riesco a
produrre è una patetica smorfia.
Di tutto pur di non chiedere il vero
motivo della tua visita.Di tutto pur di
evitarlo.
Codarda..
Sembri intuire il mio pensiero.
I tuoi occhi non mollano i miei neanche per un istante,come se volessero con la semplice forza dello sguardo
penetrare la barriera della mia mente.
La mia immunità al tuo potere è sempre stata una cosa che
non sei mai riuscito a sopportare.
Lo desideravi disperatamente.
-Mi fai impazzire-mi mormoravi
a metà tra il giocoso e il malinconico.
-Davvero?-
Sbuffavi.Il semplice osservarti era in grado di farmi
rabbrividire ti piacere.
-Certo..E lo sai.Altrimenti non
te ne approffitteresti così tanto-Ridevi.Amavo tutto
di te.
Il suono della tua risata cristallina,il
divertimento nei tuoi dolci occhi ambrati sempre capace di farmi arrossire
violentemente ,e l’assoluta spensieratezza che pareva dovesse durare in
eterno.
-L’effetto che mi fai è
ancora in grado di sconvolgermi-premevi il tuo volto sul mio collo,ed ispiravi
lentamente a mo di dimostrazione,le tue labbra mi sfioravano delicate,le tue
mani mi carezzavano teneramente i capelli.
-Non sai cosa darei per poterti leggere nel pensiero.A
volte la curiosità si fa quasi insopportabile.-sospiravi.
Eppure non c’è ne è mai
stato bisogno.
Il mio viso non ha mai avuto segreti per te,come il mio cuore.
Eri tu quello che ti divertivi a recitare la parte del
ragazzo misterioso.Sfuggente e bellissimo.
Un dio,al cui confronto io
sciatta e semplice umana annichilivo.
-Dunque stai per sposarti..-
Mi irrigidsco,ma tu mi sorridi rassicurante.
Non c’è un filo di gelosia,ne
d’accusa nelle tue parole.E questo è quello che mi ferisce di più.
Perché mi rendo conto d’essere
davvero così poco importante per te.Non mi
ami.
O
forse si.Forse sei così testardo ed altruista da non volermelo dimostrare.
-Allora lo sai..-Annuisci.
Il tono della mia voce è pateticamente flebile,come il dolore che il solo pronunciare simili parole è in
grado di provocarmi.Tutto in me è patetico.
Ancora oggi non so perché fra tante,ti
sia intestardito proprio con me,un banale ed insignificante essere umano.
-Non voleva essere un’accusa,Bella-mi
sussurri dolce.
No,certo che non lo è.Non te lo
permetteresti mai,non è vero Edward?
Sei sempre stato intransigente riguardo al tuo
autocontrollo.
Ed ora più che mai,mi trovo a
rimpiangere il fatto di non essere riuscita a farti dimenticare le tue stupide
regole.
Ora,probabilmente non avrò mai
più l’occasione per farlo...
-Bella-mi ammonivi-Non rendere tutto più difficile-
Difficile.Non hai idea di quanto fosse
difficile per me,sgraziata umana tentare di sedurre te,l’irragiungibile
vampiro.
Non l’hai mai immaginato.
-Alice l’aveva previsto.-continui.-E anche se non
l’avesse fatto,non avrei potuto ignorare i
pettegolezzi che circolano più che liberamente-sorridi.
Sai quanto mi imbarazzino certe
cose.Nonostante tutto un leggero rossore mi imporpora
le guancie.
-Non si fa che parlare d’altro-aggiungi-La
figlia dell’ispettore fidanzata a solo diciannove anni-scuoti la testa
divertito.
-Gia-È la notizia dell’anno.Ovunque fervono i preparativi per
il gran evento.Il mio matrimonio.
Dovrebbe essere il giorno più felice di tutta la mia
vita.Dovrebbe.
-Dimmi perché?-mi chiedevi.Sempre
la stessa domanda.
Parevi trovare insopportabile l’idea di non
riuscire a penetrare ogni mio singolo pensiero.Volevi avere tutto
sottocontrollo.
A volte mi domando se ti sia innammorato di me solo per
questo:la mia immunita ai tuoi poteri telepatici.
Ma no.No,per quanto assurdo ed
innammaginabile eri realmente interessato a decodificare ogni mio più piccolo
stato d’animo,non importava quanto banale ed insignificante che fosse.
-Perché questo posto..-mi
domandavi affascinato,il tuo sguardo dorato brillava d’accesa
eccitazione.
-Cos’è che lo rende così speciale ai tuoi occhi?-
Alzavo le spalle.Non sapevo cosa rispondere.
Io stessa non ero del tutto sicura
del perché amassi così tanto quel luogo,un parco decadente ed abbandonato.
Le erbacce ed i fiori selvatici che lambivano lo steccato
marrone e si insinuavano tra le fessure rugginose di
vecchi giochi che proiettavano alla luce crepuscolare ombre malinconiche.
-Perché tu non lo trovi
magnifico?-
Sorridevi.
-In effetti ha un che di magico...-lasciavi vagare lo sguardo
dall’’altalena sgangherata al vecchio scivolo ricoperto
dall’edera e dai rampicanti.
-Ha un aurea misteriosa.Molto suggestiva.Mi ricorda le ambientazioni dei racconti gotici
che ai miei tempi andavano tanto di moda.-ti soffernavi un istante,intento a rivivere chissà quale vecchio ricordo.
-Quella dove la giovane eronia di solito veniva sbranata da qualche orribile mostro-ridevi,snunando
leggermente i denti bianchi e perfetti,scostandoti dalla fronte una ciocca
ribelle,inconsapevole che con quel semplice gesto il mio cuore prendeva a
pulsare più rapidamente.
-Però non mi hai ancora risposto..-
Sospiravo.
-Non so come spiegartelo..-sussurravo.
-Non vorrei sembrarti strana dicendo una cosa del genere,ma la verità è che non lo so nemmeno io.Mi prenderesti per
pazza se ammettessi che è il mio incoscio a trovare questo posto
incredibilmente bello?-
-Non particolarmente-abbozzavi un sorriso ironico,i tuoi occhi però non mollavano i miei,ardevano curiosi in
attesa della spiegazione.
Pareva che non ci fosse nessuno oltre
noi due.Ed in effetti era vero.
In que parco eravamo completamente soli,potevamo
quasi convincerci di essere gli unici esseri umani sopravvissuti in tutto il
mondo.
-È come dire..il tempo che mi
affascina.-balbettavo,incerta delle mie stesse parole.
Eppure appena le pronununciavo,mi
sembrava che all’improvviso avessero un senso.
-Qui sembra quasi che scorra per conto proprio.Come in
una favola-Una favola eterna,ci tenevo a precisare.
Ma quella parola in realtà,così
carica di sottintesi e di illusioni infrante,era per me solo fonte di dolore e
di rabbia.
-Mi pare quasi che il resto del mondo cessi di esistere,e non restassimo altro che noi,gli ultimi esseri umani
sulla faccia della terra.-
Mi passavo una mano tra i capelli,imbarazzata da tutto
quel mio parlare e dai miei pensieri folli ed irrazionali.
-Mmmm un po’ catastrofico come desiderio-mormoravi
pensieroso.
-Anche se non sarebbe male
liberarsi da tutte le Jessica Stanley del pianeta-
-E dai Mike Newton-aggiungevo,facendoti ridere,io stessa
non resistevo per più di qualche istante al suono melodioso della tua dolce
risata.
-E
dai Mike Newton-confermavi sorridendo
Adoravo trascorrere a quel modo i nostri pomeriggi.
Era il nostro piccolo posto segreto,come
la radura,eppure in un certo senso più intimo ed intrigante,così vicino al
centro abitato di Forks,eppure così lontano,come se appartenesse ad un'altra
dimensione,una dimensione che ero certa aveva un che di magico,quasi
appartenesse al regno fatato.
Ci dondolavamo per ore ed ore.Lentamente,il tempo nel nostro piccolo parco sembrava scorrere con
straziante dolcezza.
Ed
in realtà non facevamo altro.
Aveva un che di ipnotico quel
lento e misurato dondolare.
Alcune sere mi accontentavo semplicemente di osservare la
tua immagine illuminata del crepuscolo,i deboli raggi
del sole che creavano giochi di luci ed ombre fra i tuoi riccioli ramati,la
pose molle delle tue gambe e l’espressione fintamente annoiata del tuo
viso,che aveva un che di...erotico. Quasi volessi farmi
impazzire.
E
ci riuscivi.
Con il semplice gesto della mano,poggiata
sulla cordicella metallica dell’altalena,o la posa ciondolante della
testa, anche se i tuoi occhi non mollavano i miei neanche per un secondo,il tuo
sguardo che pareva incatenato sul mio corpo come lo era il mio al tuo.
-Bella,Bella,che devo fare con
te?-mi chiedevi sorridendo.
Ricordi...Sempre e solo ricordi.Che
triste ironia.Io,che affettuosamente prendevo in giro
mia madre per le avventatezze dei suo amori.
Come ridevo,giocasamente mi
beffavo di lei,sentendomi superiore nella mia ingenuità.
A volte mi divertivo a leggere ad alta voce alcuni dei
miei componimenti preferiti.
E spaziavo da Shakespeare ad Odivio e a Cicerone,da Baudelaire a Catullo.
Tutta assorta decantavo i loro
versi per ore,la mia voce flebile che si disperdeva nel vento,,ma mai troppo
debole per te,che parevi non stancarti mai d’ascoltarmi,attendevi
paziente,come incantato dal suono delle mie parole.
Com’era facile
allora.Com’ero felice.Ma non poteva durare per sempre.Lo sapevo.
Eppure era così semplice.
Mi bastava osservare la tua bellissima immagine,ascoltare te,che decantavi i miei versi preferiti,che
sorridevi mentre leggevi i dolci poemi d’amore di Romeo e Giulietta,le
lettere segrete così intrise di passione tra Eloisa e il suo bel Abelardo,il
dramma di Amleto ed il dolore di un Ofelia tradita,un Ofelia dal cuore
spezzato,destinata ad essere ricordata in eterno come la dama incoronata di
fiori,che galleggiava morta trasportata dalle gelide acque.
Era una delizia.La tua voce musicale ed intonata pareva
dissipare tutti i miei dubbi,il semplice ascolarti,il
semplice guardarti mi faceva stare bene.Felice.
Com’ero sciocca.Ed
illusa.Eppure non potevo combattere contro me
stessa,non potevo smettere d’illudermi,illudendomi che il nostro amore
sarebbe semplicemente bastato,che tu mi avresti amato in eterno,per sempre.
Speranza.È stata la speranza a distruggermi più di
qualunque altra cosa.
-Bella?-mi chiami preoccupato.
-Bella?- Un fastidioso ticchettio mi invade
le orecchie,finchè non mi accorgo che sono i miei denti,che battono frenetici
contro le mie labbra,tremano come tutto il mio corpo.
Chiudo gli occhi.Fa troppo male ricordare.Perchè,mi domando.
Perchè il nostro amore non poteva durare in eterno?Non
meritavo anch’io di avere un lieto fine per la
mia favola?
Serro le labbra secche ed aride in una morsa ferrea nel
tentativo di ricacciare indietro i singhiozzi del pianto,quei
singhiozzi che non ho più il coraggio di riversare.
Eppure le lacrime scendono inevitabili.Vili traditrici.
Calde lacrime che marchiano il mio
volto come se fossero roventi.
-Bella?- Ti avvicini a me,lento
e cauto come al solito,con una mano mi carezzi lievemente le guancie
bagnate,soffermandoti dolce sulle mie lacrime salate.
Mi stai consolando Edward?
-Per favore non piangere-il tuo sussurro è pieno di
dolore e di rammarico.
-Non sopporto di vederti così-continui a carezzarmi.
Come se non sapessi di farmi impazzire..Non
ti rendi conto che mi stai torturando?Non lo capisci?
Il dolore di averti così vicino..Le
tue labbra così vicine alle mie…
Baciami...Baciami..Ti prego,baciami...
Non faccio in tempo a chiedertelo.Le tue labbra si posano
delicate sulle mie,il tuo dolce profumo mi investe
nella sua irresistibile fraganza e mi fa perdere il controllo,non rimango altro
che una marionetta fra le tue braccia,incapace di articolare un pensiero
coerente,incapace di provare alcun senso di colpa.
Continuiamo a baciarci.In modo tenero,lento,passionale,un
bacio capace di colmare il terribile vuoto dopo tanti mesi di lontananza.
Un bacio che racchiude al suo interno
la magia del ritrovarsi.
Lontananza..Perchè se
n’era andato?Perchè?
Ma
non ho la voglia di rifletterci.Lascio sfumare quel pensiero.È così bello abbracciarti
un'altra volta.
Da troppo tempo ormai non provavo un
emozione del genere,la gioia e la frenesia assoluta,il desiderio
travalicante che è in grado di annullare completamente la tua volontà.
Ragione,razionalità,cosa sono se
paragonati a quel turbine di sentimenti controstanti che ti invade al tocco
dell’altro,la sensazione di galleggiare ad un metro sopra terra,di
sentire il tuo cuore che batte frenetico come a voler uscire dal petto,come a
voler sfondare le barriere di carne e sangue che lo separano dal mondo.
Ci spostiamo verso il letto.
Il mio corpo sembra dotato di volontà propria,le mie mani continuano a carezzarti fameliche,come se il
semplice toccare la tua pelle di ghiaccio fosse in grado di darmi quelle
rassicurazioni che per anni mi hanno dilaniato il cuore.
Non mi accorgo di quando con un
tonfo sordo atterriamo sul materasso.
Non mi accorgo delle mie mani che si infilano
rapide sotto la sua camicia,indugiano sul suo torace scolpito
nell’acciao,ne delle sue labbra che mi baciano con così tanta passione
come non avevano mai fatto in passato.
Mi sento bruciare,tanto lo
desidero,tanto farei qualsiasi cosa per affrettare quegli istanti,strappare gli
ultimi bottoni della sua camicia,sentirmi il meraviglioso contatto delle nostre
pelli,la sua fredda,la mia rovente,l’una sopra l’altra.
-Edward..-
Sto tremando.Ma non di dolore.Mi
sento morire.Ma in fin dei conti morire tra le sue
braccia non è poi un a fine così terribile.
Potrei anche abituarmici.Sorrido.
-Bella..-mi ammonisci.Cosa c'è Edward?Non ti piace?Non lo desideri anche tu?
Poso le mia bocca sul suo
collo.Il sapore delizioso della sua pelle è impesso sulle mie labbra.Un sapore capace di trasmettermi brividi di piacere.
Solo un altro bacio...Un piccolo
morso...
Ti irrigidisci.
Mi fermi.Intrappoli le mie braccia in una morsa d'acciaio,mentre i tuoi occhi mi osservano pensierosi.E preoccupati.
È forse rimorso ciò che ti oscura il volto da angelo.
Sospiro.Sempre il solito,vecchio
ed intransigente Edward.Ma non mi dispiace.
Anche così,con tutti i tuoi
difetti mi hai sempre fatto impazzire.Non ho mai smesso d'amarti.
Bastava un tuo sguardo,un
semplice sorriso,ed il mio cuore prendeva a volare.
-Bella-mi chiami.Sembri seriamente dispiaciuto.
E
forse allora comprendo l'assurdità della nostra situazione.
Il mio corpo sopra il tuo,le
coltri del letto disfatte,la tua camicia parzialmente slacciata...Mi osservo.
Osservo le mie guancie arrossate,il
mio corpo tremante,il desiderio e l'eccitazione che sembrano avvolgermi come un
profumo.
Il tuo profumo...
Con Jacob non era mai stato così..Con
lui quando mi baciava…
Il pensiero di Jake mi colpisce con la forza di una
pallottola.
Mi lascia stordita,mentre mi
rendo conto di chi sono le labbra che ho appena baciato,di chi sono le braccia
che mi stringono e mi sorreggono la notte prima del mio matrimonio.
Il mio futuro marito...Un gemito
strozzato mi sfugge dalla labbra.
La rabbia e l’orrore mi divorano assieme al
disprezzo per me stessa e al senso di colpa.
Spregevole!Mostro!Come posso fare questo al mio futuro
marito,un uomo che mi amato e confortato senza
riserve,senza pretendere nulla in cambio.
Mostro,mostro,mostro.Il peggior
tradimento.Non avrei mai creduto di essere egoista
fino a questo punto.Così debole.Così crudele.
La mia passione,la mia
eccitazione...Sono un essere disgustoso.Non merito il suo amore.Povero Jake.
Eppure nonostante tutto non riesco
a pentirmi di ciò che ho fatto.
Il desiderio di baciare Edward,di
stringerlo a me,di carezzarlo...È troppo forte.Incontenibile.
Dovrei odiarlo.Ma non ci riesco.Perchè?Perchè,mi chiedo.Perchè non riesco ad essere felice con ciò che il
destino mi ha regalato?
La risposta è semplice.Non lo amo.
Non come ho amato Edward.Non come tutt’ora,seppur
odiandomi,lo amo.
Non mi accorgo di tremare finchè le braccia di Edward non mi carezzano preoccupate.
La paura e la colpa bruciano come sale sulle ferite.
Stupida,stupida,stupida.
Eppure la rottura del contatto fra di
noi mi lascia il sapore di un senso di perdita,il distacco è più doloroso di
quanto immaginavo.
Dolore che reprimo con maligna rapidità.
No..No..
-Bella stai bene?-non rispondo.
Cosa dirò a Jacob?Come potrò mai avere il coraggio di guardarlo
in faccia?
-Bella?-mi implori.Ti osservo.
Il tuo volto pare dilaniato tra la gioia e la sofferenza,la preoccupazione che è tanto
evidente nei tuoi occhi è a malapena in grado di distogliermi dai miei
pensieri.
-Bella mi dispiace..-ti
scusi,anche se ormai non serve a niente-Ti giuro,non era mia intenzione fare
una cosa del genere-
Fai per riavvicinarti,ma io ti allontano.
-No-
Perdonami,Edward.Perdonami.Ma
non ce la faccio.Non un'altra volta.
Mi hai rifiutata.E benchè faccia
male,benchè sia doloroso so che è la scelta migliore.
Non sarei in grado di sopportare di nuovo il tuo
amore.Non per vedermi strappare tutte le speranze quando inevitabilmente te ne andrai.
È meglio così.In fin dei conti,come
ti divertivi sempre a dire,sono semplicemente umana.
Sorrido.Non hai mai avuto idea di quanto odiassi questa frase.
Ogni volta che ti osservavo,che
osservavo il tuo volto perfetto ed immortale,il dolore si faceva
insopportabile.
Io ero umana,fragile,debole.Destinata
ad invecchiare,nel migliore dei casi.
Ma prima o poi,indipendentemente
dalla fortuna del mio destino,sarei morta.Era inevitabile
E tu lo sapevi vero?
Volevi proteggermi da tutto.Da tutto tranne
da me stessa,dalla sorte incerta della mia stessa natura.
Ironico vero?Non ti pare un controsenso?
Se davvero mi amavi così tanto
perché non trasformarmi,perché non rendermi forte ed invincibile,intoccabile da
tutti i mali del mondo?
Io lo volevo.Lo desideravo in maniera disperata.Avrei
dato tutto pur di stare per sempre accanto a te,il mio
dio.
Eppure tu non hai mai ceduto.Hai preferito perdermi,anziché
donarmi l’immortalità.
Forse il tuo amore per me non era poi così forte come
sostenevi.In fin dei conti sei tu quello ad aver avuto i
superpoteri ed il resto.
Io ero solo umana.Fragile,come
le poche sicurezze che tentavo freneticamente di ottonere.Sicurezze
che tu ti ostinavi a negare.
-Non sai cosa chiedi-mi mormoravi
arrabbiato.
-Non hai idea di cosa significa.Non ti permetterò mai di
gettare al vento la tua anima,solo per inseguire uno
stupido sogno senza senso.Tutto quello che vedi di
noi-si batteva il pugno sul petto,i suoi occhi eternamente dolci e teneri nei
miei confronti,si trasformavano in due pozzi di nero fuoco.
-Tutto quello che credi di sapere su di
noi è soltanto un’illusione.Ben
congeniata certo.Siamo costretti a farlo.Ma rimane sempre e solo questo,Bella.Niente di più,lo capisci?-
Seguivano litigi rabbiosi.Litigi che si concludevano sempre allo stesso modo.
Io che scoppiavo in lacrime,e tu
che fuggivi via,testardo ed ostinato,irremovibile nelle tue condizioni.
Odiavo quei momenti.Odiavo litigare con te,eppure non potevo farne a meno.Nutrivo,avvolta ancora nelle
mie infantilistiche speranze,che un giorno sarei riuscita a farti cambiare
idea.
Così non è stato.Questo è ovvio.Ma
non tanto ovvio allora.
Non quando dopo i nostri furiosi litigi tu tornavi da me,pentito e silenzioso e mi abbracciavi dolcemente,baciandomi
il viso bagnato di lacrime e sussurrandomi che mi avavi ancora.
Che non avresti mai smesso di farlo.
Bugie.Perchè sennò mi avresti lasciato andare?
Perchè hai permesso che un altro,interferisse
nel nostro amore?
Forse non eri sicuro.Sicuro di desiderarmi per sempre,di potermi sopportare in eterno.
Eppure Edward,il mio amore non
bastava per entrambi?Io ti amavo,ti amo,così tanto,in maniera così
disperata,così distruttiva e dolorosa,da non curarmi del male che il mio folle
sentimento mi autoinfligge.
Ti amo,ma non è abbastanza.Non
ora,non più.Devo essere forte.
Sopprimere i sentimenti che provo per
te.Per loro,la mia
famiglia che mi attende gioiosa.Per lui,per Jacob.
Non merita un trattamento del genere.Non merita una
moglie che desidera un altro.
Ignoro le lacrime che vorrebbero sgorgare dai miei occhi
arrossati.Ignoro i singhiozzi,la mia gola arida e
secca che si contrae in una smorfia di dolore,le carezze e le parole
d’amore che vorrei sussurrarti,ma che mi costringo a reprimere.
-No-ripeto decisa.Sembri capire.
Ti vedo aumentare la distanza fra noi,distanza
che si è trasformata in barriera,i tuoi occhi mi osservano doloranti,e sento il
mio cuore che si fa a pezzi.
Dio perdonami,ma non riesco a
non amarlo.Fa così male.
-Perché sei venuto Edward?-imploro.
-Perché adesso?Ad una notte dal mio matrimonio con Jake.Dopo che mi
hai lasciato,dopo che ero quasi riuscita ad andare
avanti..-mi interrompo.
Fa troppo male ricordare.Sia a me,che
a lui.
-Prometti che non mi lascerai mai-
-Mai-Mi baciavi.Le tue labbra sapevano persuadermi più delle tue
parole
-Io ti amo Bella.-me lo sussurravi così pieno di
convinzione,la tua voce era intrisa della stessa
identica dolcezza che aleggiava nei tuoi occhi.Mi facevi sentire amata.
In un modo in cui nessun altro ci
riesce.
-Sei la cosa più importante per me.La cosa più importante
di tutta la mia esistenza-
Altri baci,altre carezze..Ed
altre promesse che non hai mantenuto.
Bugie.
-Jacob mi ha baciato-
-Lo so-
-Non mi ha costretto,Edward.Io..-
Cosa potevo dire?Che sì,avevo ceduto?Che sì,non ero
abbastnza forte,che appena lui spariva per qualche giorno mi gettavo tra le
braccia di un altro?
Verità.Ma la verità era che non
lo sopportavo più.
Non sopportavo più,questa
situazione sul filo del rasoio,i continui litigi,le incertezze che mi
logoravano.
Volevo una risposta.Per sempre.
-Edward-mi interrompi.
-Lo ami?-
I tuoi occhi non sono mai stati così freddi.La tua voce mai così tagliante.Non
con me.
-Io..Io non lo so-
Il tuo volto sembrava una statua di ghiaccio.
Mi osservavi pensieroso,la
sofferenza pareva dominare nel nero del tuo sguardo.
Rimanemmo in silenzio non so per quanto.Tu immobile e bellissimo,una
statua vivente,io sciatta ed insicura,fragile e patetica umana
-Edward..-ti avevo sussurrato.-Perdonami-
Parevi sorpreso.Sinceramente sconcertato.
-Non c’è niente da perdonare
Bella-mi avevi mormorato con voce più dolce e delicata.
Rabbia.Ero stata invasa dalla rabbia.Pura
rabbia che mi avvelenava il cuore.
-Come puoi dire questo?Come puoi
accettarlo così tranquillamente?-ringhiavo.
-Non valgo niente per te?NON MI AMI?-avevo gridato le
ultime parole,un grido di rabbia e di disperazione.
Le lacrime mi avevano inondato gli occhi.Mi ero
accasciata sul pavimento,i singhiozzi mi scuotevano le
spalle e mi facevano tremare.
Non mi amava.Come poteva amarmi se il mio tradimento
significava così poco per lui?
-Bella?-ti eri inginocchiato accanto a me,ma io non riuscivo a guardarti.Avevo paura.Mi disprezzavo.
-Bella,per favore guardami-
E ti avevo osservato.Avevo osservato il tuo volto
sofferente e preoccupato,l’espressione stanca
dei tuoi occhi,le occhiaie ancora più profonde e violacee del solito che
parevano simili ad ustioni,i capelli rossicci ed umidi,che ti cadevano sulla
fronte e ti oscuravano gli occhi.
Eri ancora più bello del solito.Un angelo morente,dalle ali spezzate.
-Bella-mi avevi detto mentre con
la punta delle dita mi carezzavi la guancia.Non osavi abbracciarmi.
-Non dubitare mai del mio amore per te-mi avevi implorato-Qualsiasi cosa succeda io non smetterò mai
d’amarti.Ricordatelo..-
Avevi preso a carezzarmi più dolcemente,le tue dita mi
sfioravano delicate le labbra.
Mi osservavi come se fosse
l’ultima volta in cui ci saremmo visti.
-Sembra un addio....-
Non mi avevi risposto.
Mi ero alzata di scatto.Il rumore del mio stesso cuore mi
rimbombava nelle orecchie.
Avevo stretto le sue braccia fino a sbiancare.
-Edward,dimmi che non è un
addio.-ringhiavo.Supplicavo.Imploravo.
-Dimmelo.-Avevi distolto lo sguardo.
La voragine si era riaperta.Sprofondavo.In un pozzo buoi
e senza fondo.
No,no,no,no,no,no,no,no,no.Nooo,no,no.Non
poteva succedere.Non un'altra volta.
Ti prego non farmi questo.
Non mi ero accorta di piagnucolare,ne
di ripetere un incessante cantilena di no.
Non mi ero accorta delle braccia di Edward che mi
sostenevano,ne delle sue labbra a un centimetro dalle mie orecchie che mi
sussurravano parole rassicuranti.Parole che non riuscivo ad
udire.
-Ti amo Bella-mi avevi
mormorato.Mi amava.E allora perché,perché non mi
prometteva di rimanere al mio fianco per sempre.
-Se mi ami..-avevo
iniziato.-Dimostramelo.Combatti per me-
-Come?-
-Mordimi-
Avevi stretto i pugni.
-Ti prego Edward-
-No-Era un no
secco,rabbioso,implacabile.Definitivo.
Ti avevo implorato.Mi sarei gettata in ginocchio.Ma non sarebbe servito a niente.
-Fallo..Non lasciare che venga
tutto distrutto...-
Ma non era servito.Eri impassibile.E ne
le mie minaccie,ne i miei singhiozzi,ne le mie urla isteriche erano riuscite a
farti cambiare idea.
-Non posso Bella.Mi dispiace ma
non posso-sembravi disperato.Ti avevo visto prenderti la testa tra le mani,il tuo bellissimo volto contratto nel dolore,gemevi senza
versare una lacrima.
-Edward-ero spaventata.Non l’avevo mai visto così.Così fragile e
disperato.
Quel giorno avevo varcato il punto di non ritorno.E se
neanche questo era servito a niente.
Se
gli avevo inflitto tutto quel dolore e nulla era cambiato...
-Lui è meglio per te-avevi sussurrato.Così piano che
quasi sperai d’averlo immaginato.
Ma quando osservai l’espressione dei tuoi occhi seppi che stava accadendo.
Mi avevi abbracciato,ma io mi
ero scansata.Ero nel panico.
-No,Edward.No,non puoi..Non puoi
fare una cosa del genere-
-Bella,mi dispiace..-Voleva farlo.L’avrebbe
fatto.Come l’ultima volta.Aveva promesso ma non
sarebbe servito.
-No-avevo urlato.Avevo iniziato a piangere
-Ti prego Edward..Non puoi..Me
l’avevi promesso..Non puoi farlo-
Mi avevi baciato le lacrime.Mi avevi abbracciato,mi carezzavi i capelli le guancie e ripetevi incessante la
tua cantilena di scuse.
-Mi dispiace,mi dispiace,mi
dispiace-Sembravi sul punto di piangere.
-Edward..-avevo implorato per un
ultima volta.
Ti eri allontanato.Stavi per andartene.E
io non avrei potuto far nulla per fermarti.
-Mi dispiace Bella..Perdonami se
puoi-
-Edward..ti prego-mi avevi zittito.Con un dito,mi avevi carezzato le labbra e mi avevi baciato.
Un bacio d'addio.Un bacio che sapeva di
lacrime e dolore.
-Addio Bella.-avevi posato per
un ultima volta le tue labbra ghiacciate sulla mia fronte.
Con la mano avevi indugiato sulla piega morbida della mia
guancia,mi avevi toccato con una dolcezza infinita ed
io mi ero sentita svenire.
-Addio-
-Sii Felice-l'ultima parola era solo accennata,un suono indistinto,un ultimo triste sorriso ed eri
svanito.
Come una creatura fatata.Un fantasma silenzioso ed eri
scivolato via dalla mia vita,eri svanito portando con
te il mio cuore.
Una fiaba.Una fiaba gotica.E tu non saresti tornato mai
più.Per sempre.
Fino ad oggi.
-Perché sei tornato Edward?-ti sussurro.
Non ti nascondo il mio dolore.
Non tento di celare l’immane
sofferenza che pronunciare quelle semplici parole era in grado di
provocarmi.
Ma
tu non mi rispondi.Cosa cerchi nei miei occhi?
Cosa vuoi,cosa sei tornato a
fare quando con te ti eri portato via ogni singolo brandello della mia anima?
-Due anni Edward..Due anni.Hai
idea di quanto due anni siano dannatamente lunghi per
un essere umano come me?-
-Senza Jacob,sarei morta-ammisi.Ma
era una bugia.Io ero gia morta.
Non esteriormente,ma dentro,nel
cuore.Una morte cento volte peggiore di quella fisica.
Quando il corpo muore,lo spirito
può trovare la sua pace.
Ma che pace c’è per uno spirito morente
intrappolato in un corpo che avrebbe avuto tanto ma tanto tempo,prima di potergli concedere il desiderato oblio.
Hai detto che mi amavi.Eppure mi
hai abbandonata.
-Perchè Edward?Perchè hai scelto proprio questa notte?Sai
per quanto ti ho aspettato?Non ho mai smesso di
sperare-Mai.
Avevo conservato quell'esile speranza fino alla fine.
-Tra tutti i giorni che avresti potuto
scegliere...Proprio questa notte-Jake.Cosa avrei potuto dirgli?Come potevo spiegare?
C'erano forse giustificazioni per ciò che avevo fatto?Ad
un giorno dal nostro matrimonio.
-Se non per negarmi un briciolo di felicità,perchè?Per torturarmi?-scoppio a piangere.
Il mio mondo sta andando in pezzi.Come
se non fosse altro che uno stupido castello di carte.
Talmente fragile che una brezza di
vento è stata in grado di distruggerlo.Un
castello di carte.
È il massimo che sono riuscita a
costruire.Un patetico mondo fatto di pie speranze.
-Mi dispiace-sussurri gemendo.
-So che non è una valida giustificazione,ma ti giuro che mi dispiace.-sembri dispiaciuto,addolorato-
Non volevo rovinare il tuo matrimonio.Credimi se ti dico che non farei mai qualcosa per renderti infelice o per
privarti della vita che meriti. Non è mai stato nelle mie
intenzione te l’assicuro-
Scuoto la testa.
-E
allora perché?-ti domando disperata.
-Perché-ammetti angosciato-non ero disposto a lasciarti
andare senza vederti un ultima volta-distogli lo
suardo addolarato
Quelle parole mi distruggono.Non trattengo lo stupore che
mi invade.Ne la rabbia.
Perchè in fin dei conti è solo
colpa tua,se è finita così.Sei tu che mi hai abbandonato.
Sei tu che mi hai spezzato il cuore lasciandomi con
quella ridicola frase d'addio"Vivi la vita..Siì
felice"
Ma non lo capivi?Io non sarei mai potuta essere felice
senza di te.
-Perchè mi hai lasciato?-
-Come hai potuto,Edward?-La mia
voce risuona triste e distorta.Spezzata come non lo era mai
stata prima d'ora.
Distogli lo sguardo.Eppure
riesco lo stesso a vedere l'espressione agonizzante impressa sul tuo volto da
angelo.
-Perchè Edward?-pronuncio il tuo nome riversando
su quell'unica parola tutta la mia sofferenza.
Come hai potuto tradirmi in
questo modo?
Singhiozzo.Piango perchè non mi rimane
altro.Ho solo le mie lacrime,e il mio dolore.
Mi abbracci senza dire una parola.
-Shhhhh...Andrà tutto bene..Shhhh-ripeti
con voce vellutata questa patetica cantilena,come canticchiando la mia vecchia
ninnananna.
Non hai idea di quanto mi sia mancata.Quanto abbia sentito la mancanza di addormentarmi sentendo le tue
braccia fredde stringersi al mio petto,
le tue labbra delicate che mi sussurravano nelle orecche tenere melodie.
Eri sempre così perfetto.Il mio angelo custode.
-Che cosa ho sbagliato?-ti chiedo in un sussurro.Dimmelo Edward.Ti
prego.Lo voglio sapere.
Tu mi osservi sconvolto.Sembri triste...Ed arrabbiato.
-Bella-scandisci lentamente ogni parola.-Non è stata colpa tua-
Ma,non è vero.È stata colpa mia.Io non ero abbastanza.
Per questo mi hai lasciato.Non ti meritavo.Non ti ho mai
meritato.
-Bella-mi chiami,ed io ti guardo
impotente.
Mi perdo nel nero dei tuoi occhi,incapace
di sostenere il tuo sguardo infuriato,eppure allo stesso tempo tremendamente
dolce,così carico d'amore e di sofferenza
-Bella ascoltami,per favore-mi costringi ad ascoltarti.Mi
costringi a sentire tutte le patetiche bugie che ti escono dalle labbra.
Che mi amavi.Che ero una persona unica e speciale.Che tu non meritavi un angelo come me.
Bugie.Ma era così facile crederle.Così bello incantarmi al suono della
tua voce,all'espressione contrita dei tuoi occhi.
E forse,forse qualcuna delle
cose meravigliose che mi sussurravi,le pensavi veramente.
-Non hai idea della persona eccezzionale che sei-mi dici.
-Credimi-mi ripeti carezzandomi le labbra-Grazie il mio
potere-ammetti-Posso leggere le menti della persone
che mi circondano,penetrare i loro pensieri così spaventosamente superficiali
ed egoisti-abbozzi un sorriso.
-Ma
non ho mai incontrato una persona come te.Tu sei unica-
-Tu meriti di meglio,Bella.Meriti
una vita felice.La tua anima è troppo buona per condannarla
ad un'esistenza di tenebre-me lo ripetevi in continuazione
Quanto ti odiavo,allora.
Quanto mi disperavo nel
tentativo di farti cambiare idea.Il paradiso non aveva significato senza di te.
Avrei volentieri rinunciato alla mia anima,pur di stare al tuo fianco per sempre.Ma
tu non me l'hai permesso.
Hai scelto al mio posto.
Sospiro.Non serve a niente rimuginare sul passato.Tu hai
scelto il tuo futuro,ed io il mio.
Ed
è Jacob che domani mi aspetterà sorridente stringendo tra le mani i simboli
della nostra eterna unione.
Eppure vorrei che ci fossi tu al suo posto.
Vorrei avere te,scintillante e
magnifico nello smoking nero,le tue labbra così vicine alle mie,i tuoi
scompigliati riccioli rossi ad incorniciare il tuo volto perfetto,bello e
radioso,scintillante come se avessi mille diamanti incastonati tra la pelle.
Come quel giorno alla radura.Quel giorno durante il quale
c'eravamo dichiarati il nostro amore.
Quando per la prima volta mi avevi baciato,per la prima volta mi ero sentita morire a contatto con il
tuo corpo ghiacciato,rilucente d'arcobaleni sotto la splendida luce del sole.
Ricordi.Sempre e soli ricordi.
-A cosa pensi?-scuoto la testa.
Ci amavamo così tanto.Ma non era abbastanza.Non avremmo mai avuto il nostro lieto fine.
La nostra favola era destinata ad un triste finale.Un
finale fatto di addii e di amari ricordi.
Ricordi che sarebbero rimasti
per sempre seppelliti nel mio cuore.
-Come ci siamo ridotti
così,Edward?-
Sorridi triste.
-Non era destino...-Eppure so
che anche a te fa male.
Anche tu avresti voluto che finisse in un altro modo.
Anche tu vorresti essere al posto di Jacob domani,le tue mani dovrebbero posarsi sulle mie,le tue braccia
stringermi e confortarmi.
-Ma non è giusto-sussurro-Non doveva finire così-
-Dispiace anche a me,Bella.Dispiace
anche a me-
-Prometti che rimarrai con me-
-Per tutto il tempo che mi vorrai-
-Attento perchè ti vorro per sempre-
-Per sempre-
-Dovrei andare-mi mormori cauto.
Distolgo lo sguardo.Il vecchio orologio sul comodino
segna la mezzanotte.
Mezzanotte.Sono trascorse ore.
Quanto tempo sono rimasta
immobile a fissarti,ad osservarti,come una di quelle principesse rese schiave
da un qualche incantesimo.Ma ora è arrivata la
mezzanotte.
La magia è destinata a finire.Cenerentola deve ritornare
al suo castello,la lussuosa carrozza si trasforma in
una zucca,i cavalli scintillanti in minuscoli topolini,la bella principessa in
una sguattera qualunque.
-Bella?-mi chiami.
-Resta-sussurro.
Mi guardi confuso,le tue labbra
si piegano come a volermi dare una spiegazione.
-Bella-inizi esitante,ma io ti
interrompo.
-Resta..Solo per stanotte-Ti sto
implorando.
Voglio dormire abbracciata a te.Per un
ultima volta.
Svegliarmi con il freddo sulla pelle,il
tuo profumo sul mio corpo come un bacio d'addio.Solo un
ultima volta.
Ti distendi accanto a me,abbracciandomi.
Il tuo corpo è freddo e rigido,l’espressione
contrita del tuo volto ti rende simile ad una maschera di ghiaccio.
-Ti prego-bisbiglio con voce
roca-Rilassati-
Ti rilassi.Mi avvolgi con le tue braccia,la
soffice coperta ci ricopre entrambi,mi stringo al tuo corpo freddo e gelido
sperando di non addormentarmi mai,di rendere questa notte eterna,un incanto,una
fiaba senza fine.
-Vuoi che ti canti la tua ninnananna-mi chiedi
teneramente.
-Si-rispondo fiocamente-Mi farebbe piacere-
Ti stringo le braccia.E tu prendi a sussurrarmi la mia
dolce ninnananna,proprio come ai vecchi tempo.
Come se non fosse cambiato niente.Come se io fossi ancora un innocente ragazina,e tu il mio vampiro perdutamente innammorato.
Magia.Non esiste niente di più bello.Nessun dolore,nessuna sofferenza vale come questi istanti.
Istanti in cui ancora una volta sento
il mio cuore riprendere a pulsare,frenetico,privo di vita,come se non ci fosse
mai stata la solitudine,la perdita,il rimpianto.
Solo io ed Edward.Per sempre.
Continui a caticchiarmi la mia ninnananna.Vorrei
resistere,ma sono stremata.Sono stanca.Tanto stanca.
-Ti amo Bella-mi sussurri.-Siì felice con Jacob.Siì
felice per entrambi-
Mi addormetai tra le sue braccia sapendo che la mattina
dopo non l'avrei più rivisto,sapendo che sarebbe
scomparso,come un essere fatato,
ai primi raggi di una nuova alba e di lui non sarebbe
restato altro che un ricordo.
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