Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |      
Autore: Mady    13/06/2008    4 recensioni
Nella tenue luce di un’ immensa stanza illuminata solo da poche candele, un bambino sui cinque anni, dai capelli color dell’ oro e un viso d’ angelo dai lineamenti delicati...
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
amami

Nella tenue luce di un’ immensa stanza illuminata solo da poche candele, un bambino sui cinque anni, dai capelli color dell’ oro e un viso d’ angelo dai lineamenti delicati, giocava con quello che doveva essere un giocattolo di prima qualità. Uno di quelli fatti a mano, costosi, uno di quelli che non tutti i bambini possono permettersi. Da solo nella sua stanza, piena di tutte le meraviglie che un bambino potesse desiderare, il piccolo Draco giocava compostamente e silenziosamente. La sua giornata era rigidamente divisa in unità di tempo, una tabella che il padre aveva stilato per lui. Mezz’ ora veniva riservata alle attivitàstupide, al gioco, inutile perdita di tempo; molto più tempo veniva invece speso per l’ educazione impeccabile del piccolo putto biondo, che fin da piccolo era stato abituato a chiamare i genitori “padre” e “madre”, da cui l’ unico segno d’ affetto mai ricevuto era stata una pacca sulla schiena ogni volta che dimostrava rispetto ed impeccabile educazione. Quel bambino, che fin da piccolo era stato privato dell’ amore dai genitori, si era ormai rassegnato a cercare qualcos’ altro negli occhi gelidi del padre. L’ approvazione era quanto di più umano avesse mai conosciuto, quindi si sforzava il più possibile, per quanto potesse fare un bambino di cinque anni, di compiacere i suoi genitori. Fin da quando aveva memoria, vestiva in abiti eleganti, parlava correttamente ed educatamente, era sempre dritto e composto in qualunque situazione si trovasse,                       “ Come si addice a un vero Malfoy ”. quello era stato il massimo che il padre gli avesse mai detto e lui, da bravo bambino qual’ era, si era sentito sempre onorato di ricevere quelle parole. Le accoglieva con gioia ricambiando con uno sguardo pieno d’ amore che, se a Narcissa faceva un po’ tenerezza, in Lucius creava una sensazione di nausea e ribrezzo.

Così era cresciuto il piccolo Malfoy. Tra una lezione di portamento e uno sguardo gelido del padre. Così aveva sofferto alla vista di quegli occhi duri ed inespressivi. Così aveva rinunciato alla sua infanzia. Così aveva rinunciato alla sua vita mettendola nelle mani del padre, diventando il burattino di un uomo austero e vuoto, solo per sentirsi un po’ più accettato in quella famiglia dove non aveva mai ricevuto amore. Aveva deciso di smettere di sperare in un bacio o in un abbraccio, di smettere di sognare le notti d’ inverno nel suo letto, quando aveva freddo, che la mamma venisse a rimboccargli le coperte, aveva smesso di immaginare che la sera, prima di cena, mentre giocava sul tappeto della sua stanza, il suo papà entrasse sorridente, lo prendesse in braccio e giocasse con lui. Aveva smesso di cercare di sentirsi amato. Aveva preferito chiudersi dentro se stesso e lasciare il posto ad altri sentimenti, che non fossero più  la solitudine e la ricerca di qualcosa. Del resto lui aveva tutto, non aveva bisogno di stupidi abbracci o carezze. Abbandonò tutte queste fantasie da stupidi, da idioti, per essere finalmente un “vero Malfoy”. Ormai aveva capito. Era solo un'altra persona in quell’ enorme casa sfarzosa.  Non era mai stato il loro piccolo bambino, ma solo l’ erede. Un discendente che doveva dimostrarsi degno del nome che portava, la cui preparazione era iniziata sin da piccolo. Poi più niente.

Eccolo lì il piccolo Draco, ritratto nelle foto ritto e superbo sotto la figura imponente di suo padre, con la bocca inclinata, in una smorfia che doveva essere un sorriso, e gli occhi duri e inespressivi. Lo specchio della sua anima che si affaccia nel vuoto interiore di un undicenne, ormai spento.

Eccolo il degno erede della famiglia Malfoy, così uguale a suo padre persino nei modi di fare, negli  atteggiamenti …  Il principe dei serpe verde così cattivo e spietato eppure così elegante in ogni passo, in ogni movimento. Angelo nero dal cuore maligno, demone biondo dall’ animo vuoto … fragile adulto mai stato bambino.

 Cuore di un sedicenne non ancora contaminato dall’ odio irreversibile, ma solo toccato dal buio più profondo e dal rancore verso coloro che hanno vissuto quello che per lui era stato solo un sogno. Piccolo Draco fragile e sensibile, che non versava una lacrima perché  non era dignitoso, e teneva tutto dentro, dentro dove il sangue si mischia con le lacrime e le porta in circolo per impedirgli di sgorgare dagli occhi. Occhi che aspettano ancora di vedere l’ amore.

  
Leggi le 4 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Mady