Film > Frozen - Il Regno di Ghiaccio
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Autore: AmberCrisis    05/02/2014    4 recensioni
"Stretta fra le mie braccia, sorridi teneramente, le mie lacrime si congelano sul tuo volto, il tuo sorriso fra le lacrime, sembra quasi brillare scontornato da perle preziose che risaltano le tue bellissime lentiggini."
Cosa scaturisce la rabbia di un cuore? quale dolore può celarsi dietro un comportamento cattivo?
Ci si attribuisce un appellativo ma quanto questo realmente ci appartiene?
Cosa ha portato Hans a diventare il cattivo?
Genere: Drammatico, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna, Het | Personaggi: Anna, Elsa, Hans, Nuovo personaggio
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Ho ancora un ricordo amaro di quella candida neve,
volevo solo di aiutarti e invece ti ho persa, in un secondo,
Avevi sempre il sorriso in volto, sempre, per tutti, era il dono più bello che potessi fare agli altri; lo avevi anche in quel momento, mentre ti tenevo stretta fra le mie braccia nella tempesta.
 
Giocavamo con la tua bambola preferita, ricordi? Quella con i lunghi capelli biondi raccolti in una treccia e gli occhi zaffiro brillante, le donasti un nome elegante, Elise: l’amavi,  sebbene con il tempo si fosse rovinata. Dicevi di amarla perché fu un mio dono, la stringevi sempre con cura…
Se solo quella tempesta maledetta non te l’avesse strappata di mano quel giorno.
 
Siamo dodici fratelli, i nostri volti sono simili, nessuno negherebbe un legame di sangue, potremmo trascorrere il tempo tutti insieme ma in questa grande casa ci siamo solo io e te mia dolce Hanne, siamo gli ultimi di tanti fratelli eppure è come se fossimo soli, tuttavia sono felice così, mi basta stare con te, mi basta vederti felice per esserlo altrettanto.
Sebbene tu sia più grande di me, non posso fare a meno di volerti proteggerti, un giorno sarai una donna bellissima, i tuoi occhi chiari e le lentiggini che ti decorano il volto ti renderanno sempre più bella ma per ora rimani sempre la mia piccola e dolce Hanne.
 
Ricordo quel giorno, quando giocando con la neve, la tempesta portò via dalle braccia la tua Elise fin sopra l’albero in giardino.
Se solo la tempesta non ci fosse stata, se solo mi avessi aspettato mentre accorrevo con la scala per recuperartela, se solo tu non fossi stata così testarda… se…se… tanti se.
 
Ero andato a prendere la scala, non avrei mai immaginato che la tua testardaggine potesse arrivare a tanto, per te Elise era più di una belle bambola, era come una sorella, un’amica per me e per te così sei corsa disperatamente in suo aiuto. Hai sempre avuto un’attitudine all’avventura e si, lo ammetto eri brava ad arrampicarti ma non avresti potuto contro una tempesta.
Quando ti vidi sopra l’albero intenta ad afferrare i biondi capelli di Elise, quando il tuo corpo teso si contrasse al mio urlo agghiacciato facendoti perdere l’equilibrio, il mio cuore raggelò.
Troppo velocemente, ero troppo distante.
Non ho ricordi nitidi di quel momento, la neve offuscò tutto, ma non posso dimenticare quel rumore agghiacciante,  non posso dimenticare l’attimo in cui te ne sei andata, per sempre, per Elise.
 
-Stretta fra le mie braccia, sorridi teneramente, le mie lacrime si congelano sul tuo volto, il tuo sorriso fra le lacrime, sembra quasi brillare scontornato da perle preziose che risaltano le tue bellissime lentiggini.
Mi sussurri che va tutto bene, mentre il freddo ti portava via da me, troppo velocemente.
Ti prego, non andare via,
non dirmi addio,
ho bisogno di te,
non sono forte abbastanza per lasciarti andare,
ti prego Hanne,
ti prego…
….Riapri gli occhi.-
 
Sono passati anni da quel giorno, sono anni che il mio cuore è “congelato” e il tuo sorriso non è più qui per scaldarmi, i nostri fratelli hanno provato a capire, o meglio in parte, alcuni mi odiano ma ne hanno tutte le ragioni, non posso biasimali, tu eri la dolce Hanne, volevi bene a tutti anche quando affetto non ne ricevevi e io non ero forte abbastanza per proteggerti, ti ho lasciata andare, è colpa mia.
Mi dispiace Hanne.
 
Oggi per la prima volta lascio la nostra casa Hanne, ti confesso che sono un po’ agitato, spero vada tutto bene, conto di fare una buona impressione all’altro regno, sai, ho fantasticato di incontrare qualcuno con cui passare il resto della vita,  sarebbe anche un buon modo per scappare dal passato, odio la nostra casa e i ricordi che esso comporta, non posso tornare a casa Hanne, perdonami.
 
Quanto tempo è trascorso dal mio arrivo? Mi sembra di essere giunto ad Arendelle da davvero pochi istanti eppure la mia vita è stata già sconvolta.
E’ buffo, è strano Hanne, come puoi essere tu?
Gli occhi chiari e brillanti, le lentiggini che decorano il viso, un sorriso splendido, se avessi potuto crescere penso che saresti stata bella così, ma non puoi essere tu vero?
Sento una fitta al cuore ma allo stesso tempo provo gioia, non sei tu ne sono consapevole, eppure non riesco a fare a meno di sorridere, sorridere con te, sebbene non sia davvero tu, stai cercando di dirmi qualcosa?

“…Anna”
 
E’ il suo nome, capelli raccolti in maniera elegante, è aggraziata ma allo stesso tempo buffa e spensierata, sembri proprio tu.
Credo che il mio cuore non abbia sussultato in questo modo da secoli.
 
 
Tanti sorrisi nascosti.
 E’ così allegra e davvero non riesco a non essere felice, i sorrisi si trasformano in danze, le danze in canzoni per poi diventare altri sorrisi, non sei tu, lo so, ma racchiude tutto ciò che amavo di te.
Posso vero Hanne? non sono un folle vero?
Non posso perderti ancora, voglio stare con te per sempre, voglio stare con lei per sempre. Voglio tornare ad essere felice.
 
“vuoi sposarmi?”
 
Quel sorriso sarà sempre la risposta più dolce per me.
Sei stata tu a farmi dono di questo, vero Hanne?
 
 
 
 
 
 
 
 
Non vedo l’ora, per la prima volta la mia vita può cambiare, sono così felice, felice che canterei per giorni.
Eppure all’improvviso è comparsa lei, se solo quell’incubo fosse finito nella tempesta di anni fa. Non è possibile, non di nuovo, lei è di fronte a me, capelli biondi, occhi zaffiro: Elise. No, non è questo il suo nome, Elsa. Così dice di chiamarsi.
 
Ancora il tempo scorre furiosamente in maniera insostenibile, troppo veloce come quella volta, e ancora ti perdo.
 
“Ti prego non andare”
Penso nel profondo del mio cuore, ma il tuo sguardo è serio, o meglio si riflette in lei, non farò lo stesso errore, non urlerò più nella tempesta il tuo nome, stavolta ti darò fiducia, stavolta non ti perderò, non ancora.
Stringo la sua mano un ultima volta prima che raggiunga nuovamente Elise, sarò forte per lei, sarò forte per te non posso mostrarmi debole, non piangerò non ancora, ma ti confesso che ho paura Hanne, non andare via, resta con me.
 
Fiducia, mi sto impegnando, dico sul serio ma provo una fitta al cuore, sento crescere dentro di me qualcosa… non è amore, è qualcosa di più doloroso…
Hanne, perché hai scelto ancora Elise?
 
Non posso sopportare questo sentimento, non posso sopportare questa rabbia… provo a concentrarmi ma è tutto inutile, non riesco più a reprimere i miei sentimenti.
Quegli zaffiri ti hanno  portata via da me già una volta e non posso sopportarlo ancora.
Porrò fine a tutto questo, prenderò Elise per te In questo modo tornerai da me, vero?
Ma se invece fosse necessario riscrivere la storia?
In quel caso non sarai tu a scomparire di nuovo nella bufera.
 
L’ho visto nei tuoi occhi Hanne o meglio, l’ho visto in quelli di Anna.
Non sono abbastanza importante vero?
Ti perderò ancora per Elise non è così?
 
Non posso soffrire ancora, non posso lasciare che succeda di nuovo, Elise sarà sempre più importante di me e non posso sopportarlo, cadrai sempre da quell’albero, per lei.
Volevi rimanere con me?
Anna vuole rimanere con me?
Non finchè c’è Elise, Elsa.
Non posso permettere che scelga lei, non posso perdere qualcosa di così prezioso per me un’altra volta.
Distruggerò Elise, lo giuro e ti terrò per me, riscriverò quel triste finale che si era perso nella neve.
 
 
Sei qui davanti a me, l’ho capito sai, non puoi stare con me, le hai permesso di farti del male, di nuovo e non posso sopportarlo, stai per andartene, di nuovo, per lei, davvero cosa posso fare?
Non mi guardi con amore sebbene tu ci creda, sei ferita, stai morendo, ma ancora pensi a proteggerla, ancora sei preoccupata per lei.
 Ti ho persa ancora, e non posso sopportarlo.
Ti odio Anna, ti odio, volevo salvarti, almeno te. Ti ho persa ancora in quella bufera, per Elise, e non riesco a sopportarlo.
sceglierai sempre Elise…Elsa vero? Darai sempre la vita per lei lasciandomi solo, giusto?
Ti odio Hanne, ti odio Anna.
ho il cuore a pezzi. Mi hai abbandonato di nuovo, per lei.
 
 “oh Anna, se solo qualcuno ti amasse davvero”
 
Ero credibile, vero? Non puoi più ferirmi, stavolta sarò io a farlo.
Ti odio Anna, ti odio per avermi abbandonato.
 
Hanne, quel giorno lo so, avrei dovuto salvarti ma non sono stato abbastanza forte e nemmeno adesso lo sono… e se fossi sempre stato io quello da salvare?
E’ così deplorevole non dovrebbe essere così ma in fondo al mio cuore, sospetto che sia ciò che aspettavo da anni: essere salvato, dai ricordi, dal dolore, da te.
Sono solo, ancora. E’ colpa mia.
 
Mi dispiace davvero, ma non posso permetterti di ferirmi ancora,
addio Hanne, addio Anna.
Alla mia dolce sorella che per sempre sorriderà nel mio cuore e a te, Anna, non posso confessarlo ma ti amavo.
-Hans
 
  
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