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Autore: SamWeasley    06/02/2014    3 recensioni
Sono tornata con un'altra storia con protagonista Fred! E anche qui ovviamente non muore! Non potrò mai accettare la sua morte!!!!
Viene salvato da una ragazza (che non è Hermione!)
Dal testo:
“Smettila di arrossire” le disse Fred, sorridendo.
“Non posso” rispose “sono timida”
“Ti ho sentito parlare con George tutto il tempo che avete passato qui, non sei timida. Sono io, vero?”
“Dovevamo ammazzare il tempo. Non sei tu che mi fai arrossire” rispose, arrossendo di nuovo.
“Ok, ti crederò. Se è vero, non arrossiresti di nuovo se ti chiedessi un bacio” disse, ridendo.
La ragazza arrossì per la decima volta negli ultimi dieci minuti. “Cosa? Perché dovrei baciarti?”
“Sei arrossita. E io voglio un tuo bacio.”
Spero la leggiate!
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Famiglia Weasley, Fred Weasley, Nuovo personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Intorno a lei era tutto grigio. Grigio come il cielo quando sta per piovere. Quel grigio che le faceva sempre venire un brutto mal di testa. Ma non le importava, non quella volta. Riusciva a vedere solo il rosso dei capelli del ragazzo di cui era innamorata dal primo anno, 5 anni, 8 mesi e un giorno prima. Era nel mezzo di una battaglia ma si sentiva sicura, solo perché lui le era vicino.
Fortunatamente lo stava guardando, così poté accorgersi del muro sul punto di esplodere proprio dietro di lui. Il rosso non prestava attenzione, rideva per una battuta del fratello.
“Fred! Sta attento!” urlò la ragazza, saltando verso di lui, sperando solo di riuscire a spostarlo.
Ce l’aveva fatta, erano salvi. Ma la sua gioia durò meno di un secondo, perché lui perse conoscenza proprio sotto i suoi occhi. Non riusciva a pensare. Non sapeva cosa fare. Penso di materializzarsi con lui, ma aveva paura di spaccarlo. Ma erano in mezzo a una guerra, gli incantesimi venivano lanciati sopra le loro teste e il suo spaccamento non era il problema peggiore.
Così pensò intensamente alla Sala Grande e in un attimo furono lì, tutti interi.
Fred era ancora incosciente ma la ragazza riusciva a sentire il cuore che gli batteva deciso nel petto.
Si alzò e corse a cercare Madama Chips.
“Fred Weasley è di là, incosciente. Credo che abbia picchiato la testa” spiegò velocemente, tornando alla battaglia.
Ma non c’era una battaglia, non più. C’era solo la voce amplificata di Tu-Sai-Chi che chiedeva a tutti di smettere di combattere. Voleva solo Harry Potter.
Decise di tornare indietro e di vegliare su Fred finché non si fosse svegliato.
Si sedette vicino al ragazzo e gli prese la mano fra le sue. Esattamente in quel momento arrivò la signora Weasley che, vedendo il corpo del figlio, scoppiò a piangere.
“È vivo” sussurrò la ragazza, con una lieve speranza nella voce.
“E tu saresti?” chiese la donna, sedendosi dall’altro lato del figlio.
“Jade, Jade Gerald. Stava per essere sepolto da un muro. L’ho spinto via, ma ha picchiato la testa per terra e ha perso conoscenza” spiegò la ragazza in lacrime.
“Non è colpa tua, gli hai salvato la vita. Si sveglierà sorridendo, come sempre” cercò di consolarla la donna, abbracciandola forte.
 
La battaglia era finita, così come la guerra, il lato buono aveva vinto, ma Fred continuava a essere incosciente. Col passare dei giorni le speranze della sua famiglia cominciavano a svanire. Ma Jade e George non mollavano, sapevano che si sarebbe svegliato. Passavano le giornate al suo capezzale, lasciandolo solo per mangiare. George trascorreva lì anche le notti, mentre Jade andava nella sua stanza cercando di dormire. I Weasley l’avevano accolta in famiglia, come avevano fatto con Harry e Hermione, solo perché aveva cercato di salvare la vita a Fred. Nessuno sapeva dei suoi sentimenti, solo George. Ne avevano parlato un pomeriggio in camera dei gemelli.
 
La terza notte dopo la battaglia George era veramente stanco, non dormiva da tre notti.
“Vai a dormire nella mia stanza per qualche ora. Rimango qui io. Se succede qualcosa, vengo a svegliarti” gli disse Jade.
“Ok, credo di averne bisogno” disse il gemello, dandole il bacio della buonanotte.
La ragazza prese la mano di Fred tra le sue, come aveva fatto in Sala Grande, e decise di leggere a voce alta il libro che stava leggendo. Nella migliore delle ipotesi Fred si sarebbe svegliato per dirle di smettere.
 
“Cosa stai facendo? Perché stai leggendo per Fred Weasley?” disse all’improvviso una flebile voce.
Pensava di esserselo immaginato, Fred era incosciente.
Ma la mano del ragazzo si strinse attorno alla sua.
“Scusa, io… pensavo che sarebbe successo questo” cercò di scusarsi la ragazza.
Lui alzò gli occhi verso di lei e sussurrò: “Non scusarti, angelo custode. La tua voce mi ha svegliato.”
Lei arrossì e balbettò qualcosa come: “Devo dirlo a George.”
Ma la sua mano la strinse ancora di più, fermandola.
“Non andartene, ho bisogno di averti vicina.”
Arrossì di nuovo, era ormai più rossa dei suoi capelli, e disse: “Ho promesso a George che l’avrei avvertito se ti fossi svegliato. Vado su e sarò di ritorno in meno di un minuto”
“Rimani qui con me, lascialo riposare. So che ha passato tutto il suo tempo qui, ha bisogno di dormire. Andrai a dirglielo tra un’oretta o due”
“Ok.”
La ragazza si sedette di nuovo sul letto di George e guardò Fred.
“Come mi hai chiamato prima?” chiese.
“Angelo custode. È quello che sei. Mi hai salvato la vita, due volte, e la tua voce mi ha svegliato. Quindi sei il mio angelo custode” rispose lui, a voce più alta.
Lei arrossì di nuovo. “È un sogno” pensò.
La mano allacciata a quella del ragazzo era gelida, come se il sangue non riuscisse a circolarci, il suo cuore batteva all’impazzata solo perché lui le stava parlando, come quella volta sul treno, la prima volta che si erano incontrati.
“Scommetto di sapere chi sei” disse lui “Jade Gerald, Tassorosso, sesto anno, nata babbana. Sei cambiata da quel giorno sul treno. Sei più bella adesso”
“Ti ricordi di me?” chiese lei, incredula.
“Certo! Come potrei scordarmi di una ragazza speciale come te?”
Arrossì di nuovo, pensando che la sua faccia fosse quasi viola in quel momento.
“Smettila di arrossire” le disse Fred, sorridendo.
“Non posso” rispose “sono timida”
“Ti ho sentito parlare con George tutto il tempo che avete passato qui, non sei timida. Sono io, vero?”
“Dovevamo ammazzare il tempo. Non sei tu che mi fai arrossire” rispose, arrossendo di nuovo.
“Ok, ti crederò. Se è vero, non arrossiresti di nuovo se ti chiedessi un bacio” disse, ridendo.
La ragazza arrossì per la decima volta negli ultimi dieci minuti. “Cosa? Perché dovrei baciarti?”
“Sei arrossita. E io voglio un tuo bacio.”
Jade si avvicinò e gli posò un delicato bacio sulla guancia.
“E questo lo chiami bacio? Quanti anni abbiamo? Cinque?” chiese Fred, continuando a ridere.
Jade afferrò il coraggio a due mani e lasciò un innocente bacio sulle sue labbra. Stava per ritrarsi quando la mano del ragazzo raggiunse la sua nuca e la tenne vicina, approfondendo il bacio.
Lei aprì leggermente le labbra per permettere alla sua lingua di entrare e assaporò il bacio che aspettava da tanto tempo.
“Questo è un bacio” disse lui, lasciandola tornare sul letto di George. Le sue guance andavano a fuoco, le sue labbra erano distese in uno stupido sorriso e migliaia di Ungari Spinati le volavano nello stomaco.
Non riusciva a dire niente, poteva solo pensare che lui non provasse lo stesso. Per lui era solo un altro dei suoi scherzi, un altro misfatto, non un vero bacio.
“Non ti è piaciuto?” chiese, ansioso.
“Sì. Stavo solo pensando”
“Agli Ungari Spinati che hai nello stomaco? Potrebbero incontrare i miei. Magari diventerebbero amici”
“Cosa?” chiese, incredula.
“I tuoi draghi potrebbero incontrare i miei e potrebbero stringere amicizia” spiegò semplicemente lui.
“Hai i draghi nello stomaco?”
“Merlino, che domanda stupida! Certo che ce li ho. Ho baciato te!”
 
“Vado a dire a George che sei sveglio” disse Jade, rompendo il silenzio che si era creato tra di loro.
“Ok” disse Fred “ma sei innamorata di me o di George?” chiese, seccato.
“Di te” rispose lei, lasciando la stanza.
Salì le scale, diretta alla camera che era appartenuta a Bill e Charlie, due dei fratelli maggiori di Fred. Bussò leggermente alla porta prima di entrare. George stava dormendo, ma fu semplice svegliarlo.
“ Va tutto bene?” chiese, alzandosi e vestendosi.
“Fred è sveglio” rispose Jade, con un gran sorriso.
Le labbra di George si allargarono in un sorriso ancora più grande mentre correva al piano di sotto.
Jade si buttò sul letto ripensando alle parole di Fred. Aveva i draghi nello stomaco come lei. Si ricordava del loro primo incontro sull’Hogwarts Express. Le aveva detto che era bella e speciale. Le aveva chiesto se era innamorata di lui o del gemello con una punta di gelosia nella voce. Non sapeva cosa credere. Sembrava che Fred fosse innamorato di lei.
 
Minuti, o forse ore, più tardi George bussò alla porta e le disse che Fred voleva vederla.
Così si alzò e tornò nella stanza di sotto, dove il ragazzo la stava aspettando con un gran sorriso sulle labbra.
“Dov’eri? Mi sei mancata!”
Lei arrossì e rispose: “Ero di sopra. Pensavo che George volesse passare del tempo con te”
“Giusto. Ma io avrei preferito stare con te”
“Hai picchiato la testa veramente forte per dire certe cose”
“Perché? Io sono innamorato di te, non di George!”
“Non sei innamorato di me, a malapena mi conosci! Ti senti in debito perché ti ho salvato la vita, non è la stessa cosa. George è il tuo gemello, e lo sarà per sempre!” cercò di farlo ragionare la ragazza.
“Ferma” le disse “ti conosco abbastanza per sapere che sei innamorata di me. Mi hai salvato la vita due volte e la tua voce mi ha svegliato. Credo che sia destino. E ti ho notato subito quando ci siamo incontrati quel 1 settembre 1992. Ho sentito subito una specie di legame tra di noi, ma non riuscivo a spiegarmelo. Ora so cosa significava. Siamo anime gemelle, accettalo.”
 

Angolo autrice:

In questi giorni, facendo pulizia nel computer, ho trovato qualche vecchia ff che ho deciso di pubblicare! Come vedete c'è sempre un filo conduttore: almeno uno dei gemelli è protagonista! 
Non c'è niente da fare, li adoro!
Chiedo scusa se qualche passaggio non suona tanto bene in italiano, ma originariamente era scritta in inglese (sfida personale, riuscita malissimo). 
Spero vi piaccia lo stesso!
Recensite quanto volete!

Sam_

ps. se vi è piaciuta, andatevi a leggere anche le altre mie storie! 
   
 
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