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Autore: HamishWatsonHolmes    06/02/2014    2 recensioni
Una notte, Haymitch Abernathy decide di fare un giro per i vagoni del treno diretto a Capitol City, che trasporta lui, i due tributi dal distretto 12 ed Effie Trinket. Ma, attraverso l'irruzione in una delle camere da letto, vedrà qualcosa che cambierà la sua vita in un modo che lui non si sarebbe mai aspettato...
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Effie Trinket, Haymitch Abernathy
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Haymitch era sdraiato sul letto, nella piccolissima stanza assegnatagli nel Distretto 13. Le

regole in quel luogo umido e angusto erano ferree, e sembravano essere fatte apposta per dargli sui nervi. Una delle peggiori era quella che vietava categoricamente l'alcool. Era stato costretto alla sobrietà e adesso era nel bel mezzo di una crisi d'astinenza. Non aveva neanche voglia di alzare un dito, quindi chiuse gli occhi e ripensò ad una sera. Non una sera a caso, ma la sera in cui tutto accadde.

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Effie Trinket era seduta davanti allo specchio in camera sua, l'unica luce presente era quella di una piccola lampadina alla sua destra. Si struccava con cura, una cura quasi maniacale, come se fosse stata creata una coreografia apposta per quel rito. Era tanto presa dalla cura del suo viso, che non si accorse di Haimytch che, silenziosamente, entrò nella stanza e le sussurrò nell'orecchio:” Ciao, Splendore.” Effie trasalì e, quando si riprese, rispose:

“Haymitch Abernathy, dove sono finite le buone maniere?”

“Non lo so, ma se le trovi, puoi tenertele.”

Haymitch non la aveva mai vista senza trucco e parrucca, e, improvvisamente, gli si aprì un mondo. Sentì in sottofondo gli angeli che cantavano alla vista di così tanta bellezza.

“Sei bellissima.”

“Haymitch, sei di nuovo ubriaco?”

Fu estremamente sorpresa quando notò la completa assenza della puzza d'alcool che lo caratterizzava. Aveva una voce estremamente seducente, e lei stava per cedere alle sue lusinghe. Anche lei trovava bellissimo lui. Adorava quei capelli biondi e disordinati che arrivavano alle spalle, ma ricacciò indietro immediatamente questi pensieri. Se lui avesse anche minimamente sospettato la cosa, sarebbe stata la fine.

Nei primi anni del loro “rapporto”, i due si erano odiati alla follia. Haymitch odiava Effie per i suoi modi di fare e la sua vocetta stridula, e lei odiava lui per la sua totale noncuranza delle buone maniere e il suo alcolismo. Erano l'esatto opposto l'uno dell'altra, ma, negli ultimi anni, avevano cominciato a sopportarsi. Tutte quelle morti di tutti quei poveri ragazzi li avevano avvicinati. Anno dopo anno erano costretti a vedere i tributi a loro assegnati perire nei peggiori dei modi, e trovavano conforto l'uno nell'altra. Sapevano che l'altro provava le stesse cose, aveva gli stessi timori, e ogni 12 mesi quelle paure ritornavano.

Effie si alzò e si aggiustò la vestaglia. Anche se era solo Haymitch, non voleva apparire disordinata in nessuna circostanza. Lui, notando quel gesto, sogghignò, le afferrò le mani e la strinse a sé, nonostante lei si dimenasse con tutte le sue forze. Alla fine cedette, e ricambiò l'abbraccio.

“Haymitch, promettimi una cosa.”

“Qualunque cosa. Tranne smettere di bere. Nessuna donna potrà mai farmi smettere di bere!”

“No, non era questo che volevo. Promettimi che qualunque cosa accada, qualunque cosa ci facciano, staremo sempre insieme,che potremo sempre fare affidamento sull'altro.”

“Questo ed altro, Splendore.”

Pronunciata questa frase la baciò. Era un bacio sincero, non uno di quelli dati a caso. Haymitch trattenne il suo viso tra le sue mani, e a lei non parve dispiacere. Quel bacio durò una trentina di secondi, ma sembrò interminabile.

“Ci sarò sempre per te, Splendore.”

Decisero di sdraiarsi sul letto, esageratamente grande per una sola persona, ricoperto di cuscini di Effie. Si addormentarono abbracciati e furono svegliati solo dal rumore dei freni del treno diretto a Capitol City. Haymitch aveva dimenticato di essere su quell'aggeggio e di essere diretto a quell'orribile città. Aveva anche dimenticato quei due ragazzi seduti nella sala da pranzo. Si sentì terribilmente in colpa per non averli ricordati, ma non voleva lasciare quel letto, lasciare quella giovane donna sdraiata accanto a lui, che, anche se solo per una notte, lo aveva fatto sentire più felice di quanto non fosse mai stato.

“Ti amo.” sussurrò lui quando fu sicuro che Effie lo avrebbe sentito.

Lei rispose quasi immediatamente con un:” Ti amo anch'io, Haymitch.”
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Haymitch riaprì di scatto gli occhi. Sapeva che Effie aveva creduto in lui tutto il tempo, non aveva mai smesso, e lui l'aveva tradita. Adesso stava lì nella sua stanza a pensare a sé stesso, invece di essere là fuori per mantenere la sua promessa. Ma Effie sapeva che era solo questione di tempo, che il suo uomo dai capelli biondi e gli occhi blu sarebbe arrivato per lei, perché lui sarebbe stato sempre lì per lei. SEMPRE.










 Note: Questa è la mia prima fanfiction su EFP. So che non è esattamente un'opera d'arte, ma penso che questo sia il meglio che posso fare. Vi prego, scrivetemi cosa ne pensate, anche se sono commenti negativi. Voglio migliorare per poter rendere la scrittura il mio lavoro un giorno. -HWH
  
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