Fanfic su artisti musicali > One Direction
Ricorda la storia  |      
Autore: Oned_iwantseeyou    06/02/2014    0 recensioni
«E se poi mi dimentichi? Non potrei accettarlo»
«Come potrei mai dimenticare l'amore della mia vita?»
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Sono sempre stato un tipo che ama dire le cose faccia a faccia, piuttosto che scrivere stupidi sms, ma il mio fidanzato non la pensa come me. Io rispetto le regole, ma lui no. Io amo leggere e studiare, ma lui tutto il contrario. Io amo il mio fidanzato e il mio fidanzato ama me. Già , il mio fidanzato, mi fa ancora strano dirlo, è da qualche mese che ci siamo messi insieme eppure il sentimento che provo per lui è più forte dell'intero universo e anche se è pieno di difetti, non m'importa, lui è perfetto così com'è.
 

Mi ricordo ancora il nostro primo incontro, due anni fa, a scuola.

Camminavo per i corridoi deserti di quella scuola, avevo fatto tardi, ma non avevo per niente voglia di entrare in classe per fare cinque ore di lezione.

Sentii delle urla provenire dalla classe 3^ C, dato che volevo perdere tempo mi soffermai ad ascoltare.

«Tomlinson, questa è l'ultima volta che lo ripeto, se continui a disturbare la lezione ti caccio fuori».

«Prof, ma è lei che disturba la nostra vita». Rispose quello.

 

«Io ti avevo avvertito Tomlinson.» Disse lei buttandolo fuori e sbattendo la porta.

Lui non mi aveva ancora visto e iniziò ad indietreggare, sempre più veloce, per poi scontrarsi con me.

«Oops» Disse.

«Ciao» Risposi.

Quelle sono state le prime parole che ci siamo detti, e non me le scorderò mai. E da quel giorno, che per la prima volta il mio verde ha incontrato il suo azzurro, non ci siamo più lasciati. Pian piano che passavano i giorni ci sentivamo sempre più uniti, finchè non arrivò il giorno che mi cambiò completamente la vita.

Stavamo camminando per le strade di Doncaster, parlavamo del più e del meno. Lui sapeva che ero gay, ma io non sapevo ancora se anche lui lo fosse. Da alcuni atteggiamenti si capiva, tipo dalla sua camminata, dalle sue pose e a volte dai discorsi che prendeva, per esempio quanto fosse bello il cantante degli The Script, la sua band preferita. A volte, però sembrava del tutto etero, parlava con tutte le ragazze dell'istituto, le abbracciava e a volte le baciava, e il mio cuore faceva crack. Sì, perchè Louis mi piaceva dal giorno in cui per la prima volta i miei occhi si incastrarono nei suoi.

Comunque sia mentre camminavamo e io fissavo continuamente le sue labbra, mentre diceva parole che per me non avevano senso, finchè non si fermò e mi guardò.

«Ho qualcosa sulle labbra per caso?». Disse interrompendo i miei pensieri.

«N-no, scusa mi ero fermato a pensare.» Dissi mentre cercavo di ricomporre le parole in modo da formare una frase di senso compiuto. Ero proprio entrato in uno stato di estasi.

«A cosa pensavi?» Disse curioso.

«A te, a me, a noi»

«In che senso?»

«Ho paura che dopo il tuo diploma di quest'anno non ci sentiremo più » Dichiarai con le lacrime che minacciavano di scendere.

«Anch'io ci penso spesso, non voglio dirti che non ci sentiremo più, solo che anch'io ho paura. Sai dato che i miei si stanno separando,mia madre non vuole più restare qui a Doncaster, vuole trasferirsi a New York, a casa di mia zia Trisha, io le ho chiesto se potevo rimanere qui, ma lei ha risposto che Zayn, mio cugino, è da solo, è l'unico maschio della sua famiglia, così io gli dovrò fare compagnia. Mi dispiace Harry, te lo volevo dire con più calma, ma non ho potuto farlo, il diploma è tra qualche mese, e mi devo preparare.»

Appena finito di parlare abbassò il capo, e una lacrima ci sciovolò sul viso. Era la prima volta che vedevo Louis piangere, e mi si spezzò il cuore, non solo per le sue lacrime, ma perchè mi avrebbe lasciato solo.Lui era due anni più grandi di me e quell'anno si sarebbe dipolomato e mi avrebbe lasciato solo.

In quel momento mi volevo solo sotterrare, volevo scappare via da tutti e da tutto, ma prima che potessi fare qualcosa, Louis alzò il capo, iniziò a massaggiare, con entrambe le mani, i miei ricci. Lentamente si avvicinava a me, finchè non ridusse la distanza che ci divideva, fino a poi abbatterla definitivamente. Mi stava baciando. Il mio migliore amico mi stava baciando. Non ci credevo. Era un sogno, aveva delle labbra morbidissime e non volevo staccarmi da lui, ma purtroppo lui lo fece. Restai immobilizzato per qualche secondo, poi connessi le labbra al cervello e dissi:

«Perchè?»

«Ho bisogno di te in questo momento. Harry mi sei sempre piaciuto, ma avevo paura di dirtelo.» Disse sfoggiando un sorriso a trentadue denti

«Louis. Anche tu mi piaci, da un bel po', ma non pensavo che tu ricambiassi questo sentimento. E non sai quanto io sia felice in questo momento.»

«Anche io Haz, anche io» Disse riavvicinando le sue labbra alle mie dandomi il bacio più bello che io abbia mai ricevuto.

In quel momento eravamo felici.

 

Da quel momento la mia vita cambiò, eravamo io e lui, solo io e lui, e cercavamo di goderci quei pochi mesi che ci restavano per stare insieme, prima che lui se ne andasse da me , forse per un po', forse per sempre.

Andai a casa sua, qualche giorno dopo sarebbe partito e io non ero psicologicamente pronto.

Ad aprirmi fu sua sorella Lottie

«Ciao Harry, cerchi Louis?»

«Ehm si, è in casa?»

«Certo, te lo chiamo. Intanto accomodati.»

«Grazie» Dissi, mentre la biondina saliva al piano di sopra.

Dopo qualche minuto i miei ricci vennero toccati da qualcuno. Louis. Saprei riconoscere il suo tocco ovunque.

«Ehi» dissi girandomi.

«Ehi, Amore. Tutto bene?»

«Si, più o meno»

«Amore, anche io sono triste, ma bisogna affrontare la vita con il sorriso, in fondo non ci lasceremo, almeno non nel cuore.»

«E se poi mi dimentichi? Non potrei accettarlo»

«Come potrei mai dimenticare l'amore della mia vita?»

«Vorrei così tanto poterti venire a trovare, ma non posso, mia madre non può permetterselo»

«Mi dispiace Haz, ma ricorda che non saremo mai lontani»

E quel momento le parole non servirono più, qualche sguardo, qualche carezza e capii, il nostro amore era più forte di tutto e non sarebbe mai stato diviso.

 

Un paio di giorni dopo ero lì nella sua macchina, ad accompagnarlo a quel maledetto aeroporto che ci avrebbe diviso per sempre. Ero seduto accanto a lui, non facevo altro che stringergli forte la gamba, avevo paura, molta paura, paura di perderlo, pura di non riuscire a andare avanti, paura di tutto, paura di tutti, paura di me, paura di lui, paura che non saremmo più stati un noi.

Arrivati all'aeroporto, lo accompagnai fino al Check-in e ci baciammo intensamente, ci baciammo fino a che non perdemmo  il fiato, ci baciammo con tutta la forza e la passione che avevamo, perchè quella era l'ultima volta, lo sapevamo, non sarebbe più tornato, l'azzurro non si sarebbe incartato più nel verde, il verde non si sarebbe più incastrato nell'azzurro, non ci saremmo più baciati, non ci saremmo più abbracciati, ma non ci saremmo più lasciati, almeno nel cuore.

«Tutti i passeggeri per il volo per New York, sono pregati di recarsi all'imbarco, grazie»

«Non mi lasciare».

 

Un ultimo bacio

«Oops» Disse.

«Ciao» Risposi.

  
Leggi le 0 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: Oned_iwantseeyou