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Autore: Mikalove822    06/02/2014    0 recensioni
Summer è una bella tagazza, ricca di 17 anni e con una buona pagella. Ma a lei non importa tutto questo, vuole solo essere felice con l'amore della sua vita. Ma non sa ancora chi è. E quando lo incontrerà lui dovrà scegliere tra lei e un altro uomo.
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi, Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il rumore era fastidioso e le orecchie mi si tappavano di continuo così infilai le cuffie e ascoltai un po' di musica. L'aereo non è mai stato il mio mezzo preferito ma era l'unico mezzo con cui potevamo arrivare a Londra. La musica è il mio mondo, ascoltandola mi sentivo in paradiso, una terra perfetta, ma c'era sempre qualcuno che mi interrompeva. "Summer, Summer dammi l'iPod devo ascoltare la musica." "Ma l'ho preso prima io!" "Non importa adesso tocca a me." E con un gesto me lo strappò via di mano insieme alle cuffie. "Mamma!" "Tesoro non ci posso far niente lo sai com'è tia sorella" Era sempre quella la risposta che mi dava mia madre. Odiavo mia sorella, anche mia madre la mia famiglia era uno schifo. Genitori separati e una sorella permalosa e antipatica. L'unica cosa per cui non mi potevo lamentare erano i soldi, ma quelli non fanno la felicità e il mio era un chiaro esempio. Perché ci dovevamo trasferire? Avremmo avuto una casa più bella ovvio, ma lontano da tutti gli altri parenti dai miei amici. Non la sopportavo questa cosa ma a mia mamma non importava a lei interessano solo i soldi. Mi stavo annoiando su quell'aereo privato dove non c'era un anima viva, non sapevo come passare il tempo così mi addormentai. Quando mi svegliai eravamo in fase di atterraggio così raccolsi le mie cose e, quando l'aereo toccò terra mi alzai. Un taxi ci portò nella nuova casa. Era grande, 2 piani, una piscina, una villa insomma.Quando mi svegliai la casa era piena di scatoloni in ogni angolo. Così presi i miei e li misi a posto nella mia camera.Passarono circa 2 ore e quando finii di sistemare la camera era stupenda. Era grande con le pareti lilla e il letto matrimoniale, la scrivania era fatta di vetro che riprendeva il colore delle pareti e l'armadio bianco gigantesco riusciva a contenere tutti i miei vestiti. Mio padre aveva fatto un buon lavoro aveva scelto lui come arredare la mia stanza. Peccato che era lontano 5 ore da qui. Pensando a lui e a tutta la mia orrenda famiglia mi rattristai così mi buttai sul letto piangendo sul morbido cuscino abvracciandolo forte. In quel momento mi serviva una persona che mi amasse più di ogni altra cosa, ma non conoscevo nessuno che provasse quei sentimenti per me. Almeno fino ad allora.
  
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