14/06/2008
9 recensioniPrimo spinoff tratto dalla mia fic ~ Sorriso ~ con pairing SasuHina.
Questa fic tratterà di un incontro tra Neji e Temari.
Spero vi piaccia!
Questa fic tratterà di un incontro tra Neji e Temari.
Spero vi piaccia!
~ Tentazione ~
I suoi attenti occhi cerulei calcolarono rapidamente il rapporto tra luce e tempo per impostare la macchina con sicurezza.
Dopo essersi assicurato di aver preso un inquadratura pulita - per ricorrere il meno possibile a interventi sul computer - scattò l'ennesima foto alla provocante modella stesa sul letto scenico dalle lenzuola rosse.
Fisico formoso coperto da un tentatore abito nero, capelli biondi lasciati sciolti sulle spalle e grandi iridi blu scuro.
Tutto di Temari ispirava lussuria e sensualità.
Era una delle modelle più famose di quell'ultimo periodo, alla quale si attribuivano pagine e pagine di cronaca rosa e gossip - il più recente riguardava sulla sua presunta relazione con l'attore emergente Sasuke Uchiha - ma a Neji Hyuuga quello non interessava.
Lui voleva solo portare a termine il suo lavoro nel modo più perfetto possibile e dimostrare a tutti - in primis a sé stesso e a suo zio - di essere il miglior fotografo in circolazione.
In quel modo sarebbe diventato famoso e, con l'indipendenza economica, avrebbe portato con sé la piccola Hinata, liberandola da quell'uomo che sarebbe dovuto essere suo padre.
Con quel primo lavoro importante era sicuro di riuscirci.
" Come ti chiami?", la bionda si stiracchiò felinamente sul lenzuolo carminio, guardandolo divertita.
" Neji.", rispose lui semplicemente, continuando a ritrarla in foto.
" Mmm... Neji...", ripeté. " Sei proprio carino, sai?"
Il moro la ignorò, continuando il suo lavoro.
Temari aveva una 'cattiva' fama.
Era una donna stupenda, che sapeva chiaramente come usare il suo cervello e la sua incredibile bellezza per volgere le situazioni a suo favore.
Nell'ambiente si vociferava già da tempo che per ottenere tutti quei successi si era concessa più volte al direttore di una rivista di moda.
Forse quelle voci non erano poi così false, ma a Neji non interessava.
Quello che Temari faceva non era affar suo, ma se quello avrebbe ostacolato il suo lavoro si sarebbe trovato costretto a reagire - ricevere per intero quel pagamento per lui era troppo importante.
Aveva bisogno di quei soldi più di ogni altra cosa al mondo.
Per Hinata avrebbe fatto di tutto.
Tolse la macchina fotografica dal cavalletto per cambiare obiettivo, chinandosi a raccoglierlo dalla sua borsa.
Non aveva nessun assistente. Non ne aveva bisogno e inoltre, il suo carattere non gli avrebbe permesso di tenere ottimi rapporti con chiunque si fosse messo ad aiutarlo.
Smontò il primo obiettivo e mentre stava montando il secondo due candide braccia cinsero il suo collo.
Sentì subito un dolce profumo penetrargli le narici e due morbidi seni premuti contro la sua schiena.
" Nejikun... mi annoio...", miagolò la modella. " Mi pare che lei abbia fatto abbastanza foto..."
" Non ho finito.", rispose freddamente, cercando di dimenticare quel corpo tentatore. " Sfrutterò al massimo anche questi ultimi tre quarti d'ora."
Si alzò, costringendo la donna a staccarsi.
Ma Temari non si arrese di fronte a quello 'stoicismo', nessun uomo era mai riuscito a resistere in quel modo al suo fascino e sentirsi rifiutata la portava a cambiare radicalmente i suoi piani. Se prima voleva tornarsene a casa a riposarsi, in quel momento voleva solo ottenere l'attenzione dello Hyuuga.
Lo abbracciò di nuovo, strusciandosi contro di lui.
" E se... ci prendessimo una pausa... insieme?"
Il fotografo rimase impassibile per quanto il suo corpo gli permettesse - era pur sempre un uomo fatto di carne e tentazioni.
" Dobbiamo lavorare.", mormorò.
" Io avrei un altro lavoro, Nejikun...", accostò le sue labbra rosse all'orecchio del moro. " Verrai ben pagato..."
La modella sapeva benissimo che quello era il tasto su cui premere.
Aveva pensato rapidamente al perché Neji non cedesse al suo fascino e i punti erano due, o era omosessuale o impegnato.
In entrambi i casi la giusta leva era il denaro.
Lei conosceva bene il potere della moneta e lo Hyuuga doveva cedere.
" Mi ritrovo cos-", le parole gli morirono in bocca facendo nascere un leggero gemito mal trattenuto di fronte alla mano della bionda intrufolata nei suoi pantaloni.
Cercò di scostarla senza ferirla ma quei tocchi leggeri lo stavano facendo impazzire.
Una follia che non avrebbe portato a nulla di buono se non a quei due corpi persi del loro piacere, attorniati da quelle lenzuola scarlatte come il peccato.