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Autore: Lady White Witch    06/02/2014    2 recensioni
E rise. Una risata cristallina, bella, serena, che per almeno quella serata fece dimenticare all'inglese, in parte, il motivo della sua tristezza.
E che, per una serata, fecero sorridere sinceramente anche Francia, felice di essere riuscito, per una volta, a salvare Inghilterra dai suoi stessi demoni. Ed era una dolce vittoria, perchè Arthur non si era mai lasciato salvare. Da nessuno. Tanto meno da lui.
Genere: Angst, Fluff, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Francia/Francis Bonnefoy, Inghilterra/Arthur Kirkland
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Phrases of love.'
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( Disclaimer - L'immagine, così come i personaggi trattati nelle seguente fiction, non mi appartiene, ma è tratta da un'artista di DevianArt.)

 
Ti fermo alle luci al tramonto e ti guardo negli occhi

E ti vedo morire
Ti fermo all'inferno e mi perdo perché
Non ti lasci salvare da me
Nego i ricordi peggiori
Richiamo i migliori pensieri
Vorrei ricordassi tra i drammi più brutti
Che il sole esiste per tutti

(Tiziano Ferro - Il sole esiste per tutti)


Erano ormai le 3 del mattino e il pub Lord Raglan era ormai sul punto di chiudere. Tra la gente che pian piano se ne andava e quelli che a fatica riuscivano a non crollare dal sonno c'era un ragazzo biondo, che ancora era appoggiato al bancone di legno scuro bagnato di alcool, e nelle penombra del locare, che era invaso dalla puzza quasi asfissiante degli ubriachi, continuava a bere.
Sotto gli occhi di un barista che sembrava conoscerlo da sempre, e che lo guardava preoccupato come un padre fa con il figlio, allo stesso tempo scrutava gli altri clienti del suo pub  nella penombra del locale per evitare che rovesciassero per sbaglio qualche tavolino, mentre cercavano di andarsene a casa.
''Angleterre  - sospirò rassegnato un altro buono, entrando, nonostante l'ora, nel pur semi vuoto, vedendo come si era ridotta l'altra Nazione - Possibile che ogni 4 Luglio sia sempre la stessa storia?''
'' Hic... shut up, stupid frog! - gli ringhiò contro Inghilterra, mentre ordinava l'ennesimo bicchiere di whisky della serata - Hic... non sono fatti che ti riguardano!''
Francis scosse la testa, come se stesse spiegando ad un bambino capriccioso una cosa troppo difficile per lui da capire.
'' Cherì, non lo potrei mai fare, lo sai. Non fino a quando il barista - aggiunse, indicando con un cenno del capo l'anziano che stava di fronte a loro, oltre il bancone, e che li fissava amichevole. Quante volte aveva assistito ad una scena simile? - Continuerà a chiamarmi appena alzi un pò troppo il gomito.
Arthur sbuffò, irritato. 
'' Nessuno ti costringe, frog. Me la so cavare benissimo da solo.''
'' Oui, mon cherì. Lo so. Sei ancora un teppistello, anche se ti dai arie da gentleman. Non ti ricordi l'Invecible Armada?'' 
'' Tsk. Certo che me la ricordo, pervert! - fece sprezzante l'inglese, non nascondendo, tuttavia, un sorriso compiaciuto - Da allora Spagna non ha più avuto il coraggio di salire su una nave. E mi ricordo benissimo anche la Battaglia di Trafalgar.''
Ecco, quella, il francese, avrebbe preferito che non se la ricordasse.
'' Oui - ammise controvoglia - Non te la cavasti tanto male lì. Ma solo perchè il tuo ammiraglio giocò sporco.''
'' Se ti piace pensarla così,
frog - ghignò Arthur, quasi come se fosse tornato l'antico pirata e condottiero di un tempo - Lord Nelson fu un grande, ancora di più di quel tuo piccolo generale. E fino alla Prima guerra mondiale fui il padrone assoluto dei sette mari.''
'' Già... il mare è sempre stato il tuo ambiente naturale, Angleterre. Sai, mi sarei sempre aspettato che prima o poi  ti sarebbero spuntate fuori le branchie.'' 
'' Beh - gli rispose l'altro - io mi sono sempre aspettato che tu cominciassi a mangiare insetti e a saltare da una parte all'altra come una rana.''
E rise. Una risata cristallina, bella, serena, che per almeno quella serata fece dimenticare all'inglese, in parte, il motivo della sua tristezza.
E che, per una serata, fecero sorridere sinceramente anche Francia, felice di essere riuscito, per una volta, a salvare Inghilterra dai suoi stessi demoni. Ed era una dolce vittoria, perchè Arthur non si era mai lasciato salvare. Da nessuno. Tanto meno da lui.
   
 
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