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Autore: alicew in wonderland    07/02/2014    2 recensioni
Dopo la cancellazione della serie ho deciso di scrivere quello che secondo me poteva essere il vero finale della storia: ovvero una serie intera!
Pubblicherò ogni episodio di venerdì, esattamente come se la serie tv fosse in onda in America rispettando anche le festività (Ringraziamento, Natale, Pasqua...).
La storia comincia esattamente oggi, 27 Settembre 2013, Mac e squadra sono al lavoro come sempre e un po' di cose sono cambiate: Mac è sposato con Christine e Danny e Lindsay hanno avuto il loro secondo figlio...
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Trama episodio XXVII: Mac è ferito e cerca di salvare Christine da un arresto cardiaco. Intanto, Christine è in un limbo dove incontra sua madre e quella di Mac, dalle quali apprende avvenimenti futuri, e, al risveglio, si accorge con Mac che l’incubo è solo all’inizio.
Il disastro aereo di Danny e Sheldon è più grave del previsto e Lindsay ha delle complicazioni e deve essere operata d’urgenza.
Anche Mac finisce in un limbo in cui fa degli incontri importanti e ha delle visioni del futuro.
Flack e Jamie vanno a catturare il terrorista islamico, ma le cose non vanno come programmato.
Il team CSI cambia per sempre…
Genere: Mistero, Science-fiction, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
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Venerdì 7 Febbraio 2014

EPISODIO XV: LIE TO ME

 
Mac era uscito di casa dal garage alla guida della sua nuova auto.
In casa Christine aveva appena riagganciato il telefono e guardava i gemelli dormire tranquilli nelle loro culle. Si diresse verso l’armadio alla ricerca di un abito da sera
«Sarà l’ultima volta J.J.! Poi dovrai lasciarmi vivere la mia vita!»
Scartò un abito nero e uno bianco, ne restavano uno viola e uno rosso. Guardò il cartellino appeso sul vestito rosso, scritto dalla sua stessa mano:
“Do not open until February 14”.
«È inutile mettermi l’altro! J.J. ha detto che è un ballo di gala! Non posso assolutamente indossare un normale abito!»
Lo indossò e si guardò allo specchio «Forse lo spacco è troppo eccessivo… Questo abito lo avevo comprato per una serata speciale con Mac non per J.J.!» scosse la testa e si diresse verso il bagno «È tardi per trovare un altro abito! Dovrò uscire così!»
Il rumore del citofono invase la casa.
Christine si mise di fretta qualcosa per coprire lo spacco che dal ginocchio le arrivava quasi alla fine della coscia
«Bambina mia! La prossima volta avvisami prima che ti devo tenere i bambini!» disse l’uomo entrando dalla porta
«Hai ragione papà! Però devo andare in un posto che Mac non doveva sapere e…»
«Non glielo hai ancora detto!»
«No!»
«Lo hai detto a sua madre! Pensi che se lo sia portato nella tomba?»
«So per certo che è così! Mac non mi ha dato cenni di sapere qualcosa! Io gli ho detto che avrei dovuto parlagli di una cosa importante già quando lo hanno scagionato dalla faccenda di Beirut, ma il lavoro e i vari accadimenti non ce lo hanno permesso!»
L’uomo sospirò «J.J. lo sa che questa è l’ultima volta? Prima non eri sposata e non avevi figli. Potevi permetterti di fare certe cose, ma ora…» sbuffò «Maledetto il giorno in cui hai cominciato!»
«Avevo diciotto anni! Cosa potevo saperne che la cosa sarebbe durata così a lungo?»
«Come ti sei vestita?»
«Con un vestito!»
«Quanto è lungo lo spacco?»
«Fai il poliziotto anche tu adesso?» domandò Christine irritata.
Il citofono suonò di nuovo.
Christine guardò chi era dalla telecamera
«È J.J.! Devo andare!»
 
Mac cercava Jo e Sheldon nella grande sala.
I due erano appartati in un angolo
«Non sono convinto di quello che stiamo per fare!» disse Sheldon
«Ci riusciremo vedrai! Li faremo incontrare!» sussurrò Jo «Christine si ritroverà a dover ballare con Mac!»
Si avvicinarono a Mac che li salutò «Vi ho cercati ovunque! Siete davvero eleganti ragazzi!»
«Grazie Mac! Anche tu però sei molto affascinante!» gli fece notare Jo
«Ti prego! Mi dispiace aver lasciato a casa Christine da sola!»
«Non sentirti in colpa! Sono sicuro che riuscirai a divertirti!» sorrise Sheldon
«Come mai al ballo di gala dell’FBI hanno invitato anche noi due?» chiese Mac a Jo
«Per la nostra ultima collaborazione! Ho insistito perché venisse invitata tutta la nostra squadra, ma non è servito!»
Da una porta secondaria entrò J.J. con Christine, lei si tolse l’impermeabile invernale rivelando lo spacco e la bellezza del vestito
«Sei davvero affascinante Whitney! O forse dovrei dire Whitney Taylor!»
«Sono qui per dire addio a questa vita J.J.! Non per fiondarmici dentro un’altra volta!»
«Perché non balliamo?» la invitò J.J.
Dall’altra parte della stanza anche Jo e Mac avevano cominciato a ballare
«Quando hai imparato a ballare il valzer?» chiese lei
«Al liceo! Dovevo portare fuori la mia prima ragazza!»
«Il ballo del liceo! Quanti ricordi sulla mia prima volta!» sussurrò Jo
«La prima volta che hai ballato?»
«Se vogliamo metterla in questi termini, sì!»
«Ah quella prima volta! Sì, anche per me quel ballo è stata la prima esperienza… non era programmato e quindi eravamo parecchio imbarazzati!»
Jo rise «Pensa che la mia prima volta è diventato, dopo qualche anno, mio marito!»
Mac rise con lei.
Jo intravide Christine ballare con un uomo biondo vestito con un abito grigio chiaro
«Il tango davvero non lo so ballare!» disse sentendo partire il brano «Perché non balli con tua moglie!» disse affiancando perfettamente Christine e il suo accompagnatore «Intanto potreste finalmente parlare!»
«Cosa ti dicevo Chris? Hai trovato qualcuno con cui ballare il tango!» sorrise J.J.
Mac e Christine si guardarono sorpresi, per la prima volta da quando si conoscevano si erano mentiti a vicenda.
«Vi stanno spiando da quando siete usciti di casa! La canzone è già iniziata! Se volete parlare, vi conviene farlo ora!» disse Jo «Io vado da Sheldon!»
«Coraggio Chris! È la tua occasione!» sorrise J.J. «Complimenti nei gusti per le donne, Tenente!»
«Stronzo!» gli sibilò Christine non abbastanza piano da non farsi sentire da Jo e Mac.
 
Mac guardò la moglie e per primo ebbe il coraggio di parlare
«Si può sapere cosa ci è successo?»
«Devi sapere la verità che tua madre ti ha tenuto nascosta e che, se la morte non le avesse cucito la bocca, tu già conosceresti!» gli prese le mani e cominciò a volteggiare con lui sulle note di una canzone vivace e allegra.
 
I took the perfect avenue, down the road to both of you
Did I go dutch?
This is too much!..
 
«Raccontami la verità allora!» disse Mac assecondando la musica con i suoi movimenti e arrivando a stringere di più a sé Christine, senza guardarla in viso
«Ho sempre avuto una doppia vita! Sono anni che va avanti così e speravo di uscirne una volta sposati!» gli si avvicinò a un orecchio «Non sono come “La rosa Bianca”!»
Mac trasalì e Christine sentì il suo cuore sobbalzare
«Sei un sicario del Governo degli Stati Uniti!»
«No! Un’agente sotto copertura dell’FBI! Ti posso dire le mie ultime missioni se vuoi! Così puoi farti un’idea di cosa faccio fuori dalla nostra relazione!» si staccò da lui «Potrai capire perché ti ho taciuto tutto per tre anni!»
«Non mi serve che tu me lo dica! Hai ucciso un malavitoso mentre eravamo a Chicago!» si mise dietro a lei e la guardò fissa negli occhi «Ti faceva male un braccio al funerale!»
«Quello è stato un incidente dato che è finito sotto un’auto! Poi ho salvato i bambini dello scuolabus con Erika!»
Mac trasalì un’altra volta «La moglie di Russell!?»
«Tu ancora non sai che Russell è morto! Il motivo per cui ci hanno fatto incontrare è semplice: se ci separiamo questa notte, tu non vedrai sorgere il sole e io tornerò a lavorare come prima! È da quando ti ho detto “sì” che sto cercando di assicurarmi che con te ci sia sempre qualcuno!»
Mac la fece piroettare sul posto e per un po’ continuarono a ballare senza dirsi altro.
In sottofondo avevano ancora quella canzone.
 
…I can’t separate your sins,
To me you’re acting like you’re twins…
 
Christine gli posò le labbra sul collo, un paio di volte, baciandolo. Mac inarcò la schiena arrivando a sollevarla da terra e facendola atterrare davanti a lui la baciò dolcemente sulla guancia.
 
..This is a mess,
Is this a test?...
 
Le coppie rimaste in pista erano davvero poche.
Christine allacciò la gamba sinistra a quella destra di Mac, scoprendo la sua coscia per intero.
 
…How many guesses do I get?
Till only one of you is left
You’re quite the same, …
 
Mac corse con la sua mano a coprire come poteva la vista agli occhi dei presenti.
 
If love’s the gain…
 
Christine si risollevò e si avvicinò con il viso al volto di Mac
«Qual è il tuo piano agente?» le chiese Mac a fior di labbra
«Perché ansimi? È la stanchezza oppure…»
«La seconda che stavi per dire! Come ci salviamo?» chiese Mac
«Semplice!» disse Christine abbassando la gamba ed eseguendo un'altra piroetta «In parte asseconderemo i miei capi!»
«Non mi va che tu rischi la vita! Non mi piace!»
«Guarda caso, ora sai come sto io tutte le volte che tu esci di casa! Ammetti di non averci mai pensato?»
Mac non seppe cosa rispondere e decise di continuare a ballare guidando con armonia Christine, lasciandosi pervadere dalle emozioni e decise di seguire le regole: non guardarla negli occhi.
 
Treating girls like a yo-yo is a no no of monumental kind
If playing with your string had lanced to be your thing
It’s easy to say to both, oh nevermind…
 
Sequenze interminabili con passi da otto o da sei: Camminata, Baldosa, Ocho, Giro, Molinete, Sacada avanti oppure indietro…
 
And get me wicked up
Shake it up
Tangled up
You could be breaking up, making up
Tangled up
You can’t be faking it,
Making it from my love
With all this tragedy, don’t get me tangled up…
 
Mac, intuendo che la conclusione del brano era vicina, fece scivolare Christine in avanti.
 
…Tangled up…
 
Lei allungò la gamba sinistra dietro e inarcò la schiena.
 
…Tangled up…
 
Lui dovette semplicemente spostare il piede destro, mantenere la gamba sinistra salda e sorreggere Christine con la mano destra chinandosi su di lei.
 
…Tangled up
 
Rimasero a guadarsi negli occhi per poco tempo perché Mac si chinò sulle labbra di lei velocemente.
 
Jo sorrise a Sheldon
«Ce la abbiamo fatta! Forse i capi di Christine si convinceranno che Mac non costituisce alcuna minaccia!»
«Hanno solo perso una loro agente!» disse Sheldon
J.J. sospiro «Accidenti Chris! Quelli un giorno, quando non ci saranno i vostri figli, vi faranno fuori!»
Jo sorrise guardandolo «Agente Harris, le posso assicurare che, al di fuori delle mura domestiche, non saranno mai soli!»
«Se vogliono possono farli fuori anche ora davanti a tutti! Basta un sicario del Governo! Secondo voi chi ha ucciso “La Primula Rossa”?»
Jo lo guardò «Stavate cercando di recuperare Christine!»
«Poi abbiamo saputo che i CSI, che inusualmente sono anche Detective, ci avevano preceduti! Mac Taylor ha veramente una faccia tosta! Si è messo nei casini in prima persona per salvare Chris!»
«Voi l’avete abbandonata a sé stessa una volta datale l’identità segreta!» sibilò Jo
«Era al sicuro!»
«E come mai la Primula l’ha catturata?»
Sheldon distolse la loro attenzione
«Cosa c’è al piano di sopra?»
J.J. sobbalzò «Se lo porta in camera da letto?»
«Agente Harris, sono marito e moglie! Cosa le fa pensare che sia una situazione anormale?» chiese Sheldon
«Se ci fosse un sicario nella stanza di Chris? Dove sono finite le mie chiavi?!» disse J.J. rovistando nella tasca della giacca e vi trovò un bigliettino:
“Sorry!
Chris”
 
Mac abbracciò Christine sotto le lenzuola
«Come vedi tra noi le cose non sono cambiate! Forse, ora che non ti devi più nascondere, puoi spiegarmi meglio la ragione per cui non mi hai detto nulla!»
«Non te l’ho detto per proteggerti!» disse lei con la testa poggiata sul suo petto
«Fino a poco fa, credevo fossi tu a necessitare protezione!» sorrise Mac «È qui che dormi dopo le missioni?»
«Veramente la mia camera è al piano di sopra! Questa è la stanza di J.J., quello che ballava con me prima che arrivassi tu!»
«Perché siamo qui?» disse coprendole le spalle con le lenzuola
«Perché ho un sicario o una trappola in camera!» Christine baciò le labbra di Mac «Siamo al sicuro ancora per un po’!»
Mac stava per baciarla a sua volta, ma il cellulare suonò e anche quello di Christine fece lo stesso.
Si separarono per raggiungere i cellulari sui comodini, uno opposto all’altro, e si misero a sedere
«È uno scherzo?» domandò Christine leggendo il messaggio
«Vogliono che lavoriamo insieme!» disse Mac guardando il suo display «Ci vogliono proprio separare!»
«D’accordo! Combattiamoli!»
«Vado ad esaminare la scena! Dove hai lanciato i miei boxer?» disse Mac nel buio
«Cercali! Sono fin troppo impegnata a trovare le mie cose!»
Christine scrisse poche righe su un pezzo di carta a J.J. e, aperto l’armadio accanto alla porta, passò dei vestiti a Mac
«Non intendo dover far fatica a lavare i vestiti di stasera!»
«Ti metti anche tu i vestiti di J.J.?»
«No guarda! Esco così in corridoio!» disse Christine ironica
«Ho sposato la versione femminile di Flack?»
 
Flack era appena arrivato sulla scena con Jaime e Danny
«Qualcuno dice “TGIF! Grazie a Dio è Venerdì!” io tutte le volte che vedo qualcosa del genere mi ripeto “TGINM! Grazie a Dio non sono io!”»
«Abbi rispetto, Flack! Anche questo poveraccio avrà una famiglia!» lo apostrofò Danny
«Lavoriamo con un agente sotto copertura dell’FBI! A quanto pare è parecchio brava a risolvere i casi in cui sono implicati animali come arma del delitto!» disse Jaime
«Una donna?!» chiese Flack
«Cos’hai contro le donne?» disse Peyton arrivando per esaminare il corpo
«Pensavo che di esperto per gli animali avrebbero chiamato un uomo! Avete presente gli scienziati pazzi che passano tutte le ore in laboratorio?»
«Cos’hai contro gli scienziati che passano le ore in laboratorio e perché dovrebbero essere pazzi?» domandò Danny
«Non si può proprio dire nulla!» si lamentò Flack
«Si possono dire cose che non offendono i  presenti, Don!» disse Jaime.
Mac e Christine scesero con Jo e Sheldon da un SUV nero Chevrolet della polizia
«Perché Christine è qui? Dov’è l’esperta?» chiese Flack
«Sono qui!» disse Christine
«State scherzando? Insomma, Christine è dell’FBI?» domandò sorpreso Danny al posto di Flack che era rimasto senza parole
«Io stesso l’ho scoperto questa sera! Cercate di non farci litigare! Ne va delle nostre vite!» spiegò Mac per sommi capi «Dov’è la vittima?»
«Ciao Mac!» salutò Peyton «Vieni con Christine a dare un’occhiata al nostro amico: Alexis Stanford!»
«Peyton! Non sembri molto sorpresa del fatto che Christine…» disse Mac camminando e chinandosi sul corpo
«Non sono sorpresa perché tu hai avuto sempre fidanzate particolari! L’unica donna comune, dopo Claire, era Aubrey Hunter!»
Christine aveva i guanti in lattice già infilati e spostava i lembi di pelle che si staccavano dal corpo della vittima «Tigre! Sono morsi di Tigre!» Mac la guardò affascinato lei se ne accorse e rise «Perché mi guardi così Mac?»
«Perché è subentrata un’altra te! Sento che non sei più uguale a prima! Soprattutto prima quando…»
«Questo omicidio vi ha proprio rovinato la serata!» sorrise Peyton divertita «A proposito, bei vestiti! Dovreste lanciare una nuova moda!» si alzò in piedi e diede un segnale ai Coroner «Se non c’è altro, io vado a fare l’autopsia!»
Danny sorrise a Christine «Felici di averti tra i nostri!»
 
Jo e Christine erano insieme a fissare Angela davanti al computer, che per ingannare il tempo parlava con entrambe
«Sono felice che Mac sia venuto a sapere la verità! Io non so per quanto avrei tenuto la bocca chiusa!» la ragazza premette invio e sullo schermo comparve un articolo di giornale di pochi giorni prima «Effettivamente, hanno rubato una tigre! Dicono anche che non riescono più a trovare un’aquila reale!»
«Chi ha rubato la tigre, è probabile che la userà ancora per un omicidio! Mi è capitata la stessa cosa in Egitto con un leone!» spiegò Christine «Avevano ucciso un milionario americano e io ho dovuto indagare! Alla fine ho dovuto sparare al leone!»
Jo rimase a fissare il computer «Come ci muoviamo?»
«Semplice! Io torno sulla scena per altri sopralluoghi per conto dell’FBI, tu e Mac andate a sentire i risultati dell’autopsia alle 15.00, Angela cerca analogie con casi simili a questo mentre Danny, Sheldon e Lindsay esaminano le prove raccolte stanotte! Volevo anche andare a casa dai bambini! Devo dare loro da mangiare e poi c’è anche il ristorante e…» sbuffò «Lo capite ora perché non voglio più questa vita?»
«Ora capisco io perché mi dicevi di capire Mac!» affermò Jo
«Chiamerò J.J. e gli chiederò di affiancarmi!»
«Prendi anche Flack e Jaime! Non si sono ancora abituati a vederti come agente sotto copertura!»
«Non durerà ancora a lungo, Jo! Cercherò di parlare con i miei capi! Ci terrei a precisare che non ho mai ucciso nessuno almeno non direttamente! Ho dovuto fare delle cose orribili: specialmente a Chicago e durante il mio primo incarico!»
Angela si voltò interessata «Hai sparato a qualcuno la prima volta? No aspetta! Lo hai accoltellato?»
«No! Era un bacio al veleno! Il mio primo bacio!» sorrise amaramente Christine andandosene
«Altro che Christine la proprietaria del ristorante! Se Horatio fosse ancora vivo cercherebbe in ogni modo di rubare la moglie a Mac!» sorrise Angela
«Se D.B. Russell sapesse che Christine è un agente dell’FBI…»
«Chi è D.B. Russell?» chiese Angela
«È ora che ti racconti del primo rapimento di Christine! Tutto è cominciato un anno fa…»
 
Lindsay passava al microscopio la sostanza oleosa trovata
«Danny! Vieni un po’ qui!»
Danny si avvicinò «Eccomi! Cosa succede?»
«C’è un DNA parziale che non ha riscontri nel CODIS e questa sostanza strana è miele e zucchero!»
«Ecco perché è così appiccicoso!» commentò Danny osservando lo spettrometro «Questo è morto perché lo ha ucciso una tigre, ma ha del miele zuccherato addosso… Voglio vedere cosa avrà da dirci Christine a tale proposito!»
Lindsay si voltò verso Danny «Io non potevo immaginare che Christine fosse… Come ha fatto a non togliersi dai guai da sola tutte le volte che c’è finita? Quella volta che è stata rapita l’anno scorso... e poi con la Primula per lei doveva essere uno scherzo!»
«Tra l’ottavo e il nono mese di gravidanza?» le ricordò Danny «A quanto pare la prima volta che l’hanno rapita era senza protezione dell’FBI! Mi domando di che razza di programma si tratti!» indicò l’ufficio di Mac difronte a loro «Ora che lei è fuori a indagare, Mac è irrequieto perché ha paura che possa succederle qualcosa!»
«Jo mi ha detto che Russell è morto e che Erika Russell è la partner di Christine!»
«Mac non ha paura di morire, ma ha paura di vedere morire le persone a lui care! In poche ore Christine lo ha messo davanti a un mucchio di problemi e sono troppi anche per uno come lui!»
 
Mac e Jo ascoltavano attentamente Peyton
«Sarò breve e coincisa! Alexis Stanford era sotto l’effetto di stupefacenti, era ubriaco e non ha sentito nulla! La causa della morte è un taglio netto della carotide in tre punti!»
«Tutto qui?» chiese Mac
«Senti, hai Christine che deve spiegarti le tracce che ha trovato Lindsay! Non so come il miele possa essere finito sui suoi vestiti! Se non mi credi, puoi sempre chiedere ad Isabella di tornare dal convegno in anticipo e dirle di ripetere tutti gli esami!»
«Sei piuttosto aggressiva!» le fece notare Mac
«Grazie di tutto Peyton! Sono sicura che Mac non intendeva offenderti in alcun modo! Ho ragione, Mac?» chiese Jo.
Mac in risposta uscì dalla sala delle autopsie.
 
Christine sentì lo sguardo di Flack sul collo
«Non ti fidi perché sto guidando io, o perché i miei rilevamenti sulla scena ti hanno sconvolto?»
«Hai solo sorpreso un po’ tutti con la notizia che, in un certo senso, sei nostra collega!»
«Me lo avrete detto chissà quante volte!» sbuffò Christine
«Perdona Don!» sorrise Jaime «In testa ha ancora un concetto archetipo della figura femminile!»
«Mac non sembra dispiaciuto! Appena vedrà che c’è una traccia in più da seguire sarà contento!»
Mac guardava la macchina fermarsi in garage e aprì lo sportello della moglie
«Dimmi che hai qualcosa!»
«Sì! Andiamo a parlarne nel tuo ufficio!» sorrise Christine «Voi potreste andare a comunicare tutto a Danny, Lindsay e Sheldon? Giusto per dimezzare i tempi!» e sparì con Mac dietro la porta antipanico
«Sai una cosa Jaime? Non mi dispiace la nuova Christine!»
 
«C’è una traccia di miele contaminato da un DNA umano! Ho mandato tutto a Lindsay che è risalita a un altro componente contenuto nel miele: succo di limone. Probabilmente c’è anche dell’acqua!»
La coppia entrò nell’ufficio di Mac
«Quindi a qualcuno piacciono salse particolari?»
Christine rise guardando Mac sedersi e guardare il computer. Gli accarezzò dolcemente i capelli e lo baciò sulla guancia
«Cosa combini?» chiese Mac sconcertato «Dovremmo lavorare e passare poi da casa a guardare come stanno i bambini e più tar…»
Christine gli aveva posato le labbra sulla bocca per farlo tacere
«J.J. si sta occupando di tutto il resto! Mi deve un po’ di favori è giusto che me li restituisca con gli interessi! L’unica cosa di cui non gli permetterò mai di occuparsi sono i bambini!» prese dalla borsa che aveva con sé un accendino e uno strano pacchettino e li posò sulla scrivania «Vuoi capire a cosa servono quegli ingredienti o no?»
«Christine! Siamo nel mio ufficio! Abbiamo un laboratorio per fare gli esperimenti!»
«Gli esperimenti su di te sono un altro discorso! Chiudiamo le tende!» sorrise mettendo l’azione in atto
«C’è anche una porta a vetri che non può essere oscurata!»
«Sotto la tua scrivania c’è tanto spazio! Facciamo tutto lì!»
Mac la guardò «Non conosco quello sguardo!»
«Lasciati guidare da me!»
 
Sheldon guardò Jo seduta nel suo ufficio e decise di entrare
«Come stanno la mia adorata fidanzata e il nostro bambino?»
«Bene! Vorrei sapere che fine ha fatto Mac…»  
«Vorrei saperlo anche io! Ho trovato una cosa interessante!» disse mettendo sul tavolo di Jo un fascicolo «Sembra che in questo posto usino parecchio miele zuccherato! Legalmente è un ristorante orientale…»
Jo si alzò in piedi e, prendendo il fascicolo, si mise a camminare per la stanza
«Sospetti che si tratti di una facciata?»
«Sicuramente è così!»
Jo annuì «Vado da Mac! Di sicuro deve essere nel suo ufficio!» e uscì lasciando Sheldon
«Aspettami!» la rincorse lui.
Jo, notando le tende chiuse, entrò nell’ufficio di Mac  di corsa e vide la sua testa fare capolino dal bordo della scrivania
«Mac, cosa fai sotto al tavolo?» domandò sorpresa avvicinandosi.
Mac si alzò in piedi con la camicia fuori dai pantaloni e spinse la sedia vicino alla scrivania
«Nulla, era caduto il portapenne!»
«La camicia mi suggerisce altro!» disse Jo prendendo la sedia con le mani «Se la sposto non troverò Christine, oppure sì?»
«Sì ci sono io!» sbuffò Christine uscendo e portando con sé un bicchiere di plastica con dentro qualcosa che Jo non riuscì a identificare e l’accendino «Questa roba è da buttare! L’esperimento ha funzionato!»
«A mie spese, sappiamo a cosa serve il miele zuccherato!» sbuffò Mac
«Era un’ipotesi la mia!» sorrise Christine «Tu mi hai lasciato fare! Sono sorpresa!»
«Non ha fatto poi tanto male… Ci vediamo a casa, come stabilito nel patto!» disse Mac accompagnandola alla porta.
Sheldon guardò Christine uscire e notò la camicia di Mac «Posso entrare?»
Mac lo fece passare
«C’è uno strano odore qui?»
«Sì! Abbiamo preparato una cera io e Christine con il miele e lo zucchero! Si usa per le cerette con il metodo Sugaring: mescolando acqua, zucchero e succo di limone al miele si ottiene questa cera con ingredienti naturali!» si sollevò un lembo della camicia «Non puoi capire che male faccia avere del tessuto che sfrega contro la pancia in questo momento!»
«Dì a Christine di non aprire un centro estetico per accrescere il reddito!» disse Sheldon guardando l’area arrossata
«Scusami per prima, Mac!» sorrise Jo
«Accetto le scuse! Non serve che vi dica che questo tipo di cerette sono tipicamente orientali e che le usavano già gli antichi egizi nel 1900 a.C.!»
«Noi abbiamo un posto dove usano parecchio questi ingredienti!» disse Sheldon indicando il fascicolo che aveva in mano Jo.
 
Danny, Lindsay e Angela ascoltavano Flack raccontare le ultime novità su Christine
«In conclusione, è peggio di Mac quando si tratta di indagare!»
Danny alzò entrambi i sopraccigli «Un peccato che voglia ritirarsi dalle scene!»
«Lo farei anche io, se il mio lavoro fosse rischioso quanto il suo!» confessò Lindsay
«State in silenzio! Sta camminando adesso in corridoio!» li ammonì Angela
Christine sorrise entrando in laboratorio «Sono passata a salutarvi! L’FBI ha detto che mi devo tirare indietro! Buon lavoro a tutti!» fece per andarsene «Ah! Fatevi spiegare da Mac come funziona la ceretta con il miele!»
 
Mac era in macchina con Jaime diretto verso il locale indicatogli da Sheldon
«Christine lo sa che abbiamo una pista?» domandò Jaime
«No!» rispose Mac senza distogliere l’attenzione dalla guida «Ti ricordo che gioca con un’altra squadra!»
«Ti voleva aiutare!»
«Ha detto lei che non voleva essere più coinvolta! Rispetto le sue volontà!»
Jaime guardò Mac posteggiare l’auto «Ha detto che non voleva più avere nulla a che fare con l’FBI, non con te!»
«Vogliamo entrare?» chiese Mac con insistenza.
Mac e Jaime scesero dall’auto ed entrarono in quello che era ufficialmente un ristorante arabo
«Desiderate?» chiese una signora con il velo al bancone all’ingresso
«Polizia di New York, stiamo cercando il proprietario. Abbiamo qualche domanda da fare!» disse Jaime mostrando il distintivo
«In merito a cosa siete qui?»
«Omicidio!» disse Mac esaminando uno dei tavoli con l’ultravioletto  e notando delle tracce «In genere non si usa la candeggina per pulire un tavolo in legno: lo rovina!»
«Cosa fa?» chiese irritata la donna
«Stia calma, abbiamo un mandato!» disse Jaime passando la busta alla donna «Ci può chiamare il proprietario?»
«Mio fratello è sul retro, ma è impegnato!»
Mac si mise a camminare nella direzione indicatagli dalla testa della donna. Jaime era rimasta nel ristorante.
Mac camminava in un corridoio stretto pieno di porte su ambo i lati, da dentro si sentivano voci femminili parlare in arabo e odore di miele speziato.
Aprì la porta che dava sul retro e si trovò davanti a una tigre legata con una catena e un uomo che la nutriva con dei pezzi di carne
«Polizia di New York!»
«Sapevo che sarebbe finita così!» urlò qualcosa in arabo e delle ragazze comparvero alle spalle di Mac assalendolo e legandolo.
L’uomo prese Mac e lo mise davanti alla tigre
«Lei ha fame e credo proprio che la carne fresca sia meglio della carne già macellata!»
«Devo dedurre che lei ha ucciso Alexis Stanford!» disse Mac sentendo qualcosa di appiccicoso sulle mani «Scommetto che quello che ho sulle mani è miele! Mi basta come campione per confrontarlo con quello ritrovato sulla scena! Per ultimo un suo campione di DNA e avrò la prova che lei si è ferito e ha usato la cera al miele come cauterizzante per il taglio!»
«Interessante!» esclamò l’uomo «Peccato che lei sarà morto! A mai più rivederci!»
Mac guardò l’uomo scomparire e poi guardò la tigre che lo stava studiando per attaccarlo.
L’animale spiccò un balzo, ma un’aquila, con sorpresa di Mac, comparve dal nulla avventandosi sul felino. L’aquila con gli artigli e con il becco riuscì a strappare un occhio dell’animale, si appollaiò su un cassonetto lì vicino e cominciò a mangiare.
La tigre continuava ad agitarsi e puntò di nuovo verso Mac. L’aquila ritornò ad avventarsi sul felino strappando anche il secondo occhio.
Mac guardò la scena stupito e l’aquila sembrò quasi ricambiare il suo sguardo. A un tratto, l’aquila si alzò in volo e scomparve.
Un colpo di pistola raggiunse la tigre che si stava per scagliare di nuovo su Mac
«“Ci vediamo a casa!” come no!»
Mac sorrise «Come hai fatto a sapere dov’ero?»
Christine si chinò su di lui liberandolo
«Grazie ad Angela, che mi ha detto che uscivi da solo con Jaime, e a J.J., che da quando lavoriamo insieme mi ha insegnato a dubitare di chiunque!»
Mac si alzò in piedi «L’hai vista l’aquila?»
«No! Perché c’era un’aquila?» si guardò in torno e poi sorrise a Mac «Vuoi arrestare tu il sospettato prima che lo faccia l’FBI?»
«Lo avete preso?»
«Flack e Jaime lo hanno preso!» disse Christine aiutandolo ad alzarsi «A proposito! Jo e Sheldon hanno finalmente fissato una data per il matrimonio! Lo sai che volevano una cerimonia semplice no?»
«Dunque qual è il giorno?»
«San Valentino!»
Mac rise «Potevano scegliere un giorno più tranquillo!»
«Tu cosa ne pensi di Flack e Jaime?» chiese Christine aprendo la porta che portava al corridoio
«Che concluderanno presto anche loro!» si fermò nel corridoio, stringendo la mano di lei «Tu cosa pensi di noi? Cambierà qualcosa ora?»
«Qualcosa, inevitabilmente, è già cambiato! Però da domani posso assicurarti una cosa: sarò semplicemente Christine Whitney Taylor! Moglie del Tenente Mac Taylor della polizia di New York, madre di due gemelli e gestore e proprietaria di un ristorante! I capi hanno capito! Sono libera! Beh, quasi!»
Mac sorrise «La più bella notizia che potessi ricevere oggi!»
«A parte arrestare il responsabile di un omicidio e far chiudere uno dei bordelli di New York! La vittima è per questo che è morta! J.J. è stato a casa sua e ha trovato un video che documenta tutto!»
«Anche Jo è stata a casa della vittima!» obiettò Mac
«All’FBI hanno più informazioni, specialmente sulle case non registrate!»
 
Jo aiutava Sheldon a riordinare le prove del caso in laboratorio
«Mac sta interrogando l’assassino!» Jo ruppe il silenzio tombale della stanza.
Sheldon la guardò e sorrise «Devo ammettere che Christine ci è stata di aiuto, anche se non abbiamo ancora capito se ci sia oppure no un’aquila a New York!»
«Mac dice di averla vista e che gli ha salvato la vita! Ha aggiunto anche che ci sarà al matrimonio!»
«Flack mi ha detto che finalmente farà la proposta a Jaime!» Sheldon prese in mano un paio di buste e le chiuse in uno scatolone «Era ora! Dopo un anno e mezzo passato insieme a rincorrersi!»
«Non ti sembra che invece Flack corra un po’ troppo? La conosce da meno di un anno!»
«L’amore non si può fermare Jo! Anche noi siamo un controsenso, se guardi bene le nostre origini!»
«Io del Sud e tu Afroamericano?  Sono una persona di larghe vedute! Avrei accettato di sposarti altrimenti?»
«No!» Sheldon le si avvicinò e la baciò dolcemente.
 
J.J. guardava il computer con Erika nella base dell’FBI di New York
«Chris è ufficialmente fuori dalle missioni pericolose! Sono contenta per lei!» sorrise Erika «Qualcosa non va?» aggiunse guardando J.J.
«Ricordati che non ci si libera mai completamente del passato! Chris un giorno dovrà farci ancora i conti! Spero solo che non si faccia male per colpa di Taylor!»
«Mac è un uomo d’oro! Tra me e James le cose non andavano più tanto bene!»
«A proposito, con chi lasci i figli mentre lavori?» domandò J.J.
«Con la mia vicina di casa!» sorrise scrutando l’amico e collega «Dimmi la verità: tu continui ad amare Chris come la prima volta che l’hai vista?»
«Sì! Quando avevamo diciotto anni, prima che tu ti unissi a noi, lei era spaventata e timorosa all’idea del suo primo incarico! Io le ho dato coraggio, io le ho detto cosa fare e come farlo!»
«È stata l’unica volta che Christine ha ucciso qualcuno volontariamente! Come mai tra voi non ha funzionato?»
«Dopo sei mesi lei ha voluto rompere perché, a suo dire, era meglio un’amicizia certa che una relazione incerta!»
Erika si mise a ridere «Sai, ripensavo al giorno in cui sono venuti da me Christine e Mac: nei loro occhi c’era qualcosa che non ho mai visto! Mac per lei non è un poliziotto o un ex Marine! È un uomo che sa essere presente e che la comprende! Sono certa che se anche tu fossi stato così anni fa, lei ti avrebbe dato un’opportunità!»
«Forse…» disse J.J. chiudendo il file di Christine «Però Christine mi ha detto una cosa, una cosa che ha senso: “Pensa al futuro!” ed è quello che voglio fare!»
 
   
 
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