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Autore: _miky_    07/02/2014    16 recensioni
Sequel di “Ci sei stata sempre e solo tu”.
Sana e Akito dopo non poche difficoltà sono finalmente riusciti a dichiararsi e a trovare il loro giusto equilibrio.
Ma come in tutte le relazioni dovranno affrontare nuove sfide, nuove gelosie e nuovi problemi.
Riusciranno a rimanere uniti e a superare gli ostacoli che il futuro gli riserverà?
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Akito Hayama/Heric, Nuovo Personaggio, Sana Kurata/Rossana Smith | Coppie: Sana/Akito
Note: OOC | Avvertimenti: Triangolo
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CAPITOLO 01 ● AMARSI
 

Le vacanze estive ormai erano giunte al termine e il fatidico momento di ritornare tra i banchi di scuola, al lavoro e di ricominciare la solita routine giornaliera era arrivato.
Il quartiere quella mattina era abbastanza tranquillo se non fosse stato per le continue grida di una ragazza dai capelli rossi.
“Lo sapevo! Ieri sera non dovevo stare sveglia fino a tardi a guardare quello stupido programma! E ora come al solito sono tremendamente in ritardo!” urlò Sana correndo da una stanza all’altra.
“Quando sei pronta la signora Shimura ha preparato la colazione!” le disse la signora Misako mentre si dirigeva in cucina.
“Colazione? Colazione?! Come posso pensare di fare colazione quando tra meno di un’ora ho un esame da recuperare!” pensò Sana mentre si infilava una comoda camicetta.
La ragazza recuperò velocemente la sua borsa e scese le scale.
“Finalmente ti sei decisa a scendere, ecco mangia qualcosa!” sorrise la madre di Sana mentre sorseggiava una tazza di thé.
“Non posso! Devo assolutamente correre all'università!” affermò la figlia guardando le lancette dell'orologio appeso in cucina.
“Come pensi di poter sostenere un'esame senza nemmeno mettere qualcosa sotto i denti!” la rimproverò la signora.
“Ok… Mangio una brioches e bevo un succo! Mamma, dov’è Rei?” le chiese mordendo un boccone.
“Non lo so, sarà in camera sua! Ma non eri in ritardo figliola?” le rispose.
“Eccomi Sana! Stavo finendo di prepararmi” disse Rei entrando in cucina.
“Per fortuna sei arrivato! Riesci ad accompagnarmi all’università?” domandò velocemente Sana.
“Va bene, ma non riesco a venirti a riprendere perché ho un impegno con Asako!” affermò Rei prendendo le chiavi della macchina.
“Va bene! Allora partiamo immediatamente che tra meno di quindici minuti iniziano ad interrogare!” rispose Sana prendendo Rei per un braccio.
“Buona fortuna Sana!” esclamarono le signore Misako e Shimura.

***

“Buongiorno Akito! Dormito bene?” chiese Natsumi preparando la colazione.
Il ragazzo scrollò semplicemente le spalle mentre si versava in una tazza il caffè appena preparato dalla sorella.
“Vedo che non sei di molte parole… Come al solito!” lo prese in giro intanto che addentava un biscotto.
“Non sei in ritardo per il lavoro?” domandò Akito con un ghigno.
“Santo cielo com’è tardi! Devo scappare!” rispose urlando mentre guardava l’orologio da polso.
Natsumi si diresse velocemente in bagno per lavarsi i denti e darsi un’ultima sistemata, dopodiché salutò Akito contenta che suo fratello da lì a poco avrebbe aperto una palestra.
“Sono circondato da persone ritardatarie… Chissà se Sana sarà arrivata puntuale all’esame. Ieri sera quando l’ho chiamata voleva finire di vedere quello stupido film! Ecco parli del diavolo…” pensò Akito mentre sorseggiava il suo caffè.
Aprì il messaggio e lesse “Ti ho mai detto che i tuoi occhi illuminano di immenso? <3”.
Il ragazzo sorrise e le scrisse velocemente “Buongiorno Kurata! Di cosa hai bisogno?”.
Pochi minuti dopo  il suo cellulare suonò nuovamente: “Puoi passarmi a prendere all’università finito il colloquio?”.
“Solo perché ho l'occasione di vederti prima =P In bocca al lupo!”
“Era un’offerta che non potevi rifiutare! Crepi! :*” seguito immediatamente da un ultimo messaggio che diceva “Ah, Buongiorno Amore!”.
Finito il caffè si diresse in bagno per prepararsi, finalmente uno dei suoi sogni si sarebbe realizzato: avrebbe aperto una palestra di Katate.

***

“Eccomi Hisae! Hanno già iniziato?” esclamò Sana raggiungendo in corridoio l’amica.
“Finalmente sei arrivata, mi stavo preoccupando! Comunque è appena entrata una ragazza” rispose Hisae.
“Per fortuna! Sono agitatissima” affermò sedendosi.
“Anch’io! Ma almeno siamo insieme!” sorrise Hisae stringendole la mano.
“Hisae Kumagai!” urlò un'insegnante pochi minuti dopo.
“Eccomi!” esclamò Hisae alzandosi.
“Buona fortuna!” affermò Sana incrociando le dita.
Dopodiché appoggiò la sua borsa sulla sedia appena lasciata libera dall’amica e prese in mano il suo libro di psicologia. Sfogliava velocemente le pagine, fermandosi solamente nei punti in cui non si ricordava qualche nome.
Era molto nervosa: continuava infatti ad arricciolarsi i capelli e a mordersi il labbro inferiore, per non parlare del continuo movimento del suo piede.
Era un atteggiamento abbastanza irritante.
“Nervosa?” chiese sorridendole un ragazzo moro.
“Si vede tanto?” rispose la ragazza alzando lo sguardo.
“No… Almeno che tu muova così assiduamente i tuoi piedi in ogni occasione!” scherzò il ragazzo.
Sana a quell'affermazione scoppiò a ridere e il ragazzo le chiese se poteva sedersi accanto a lei.
La rossa annuendo spostò la sua borsa per terra.
“Io sono Marco!” si presentò il ragazzo.
“Sana” sorrise la ragazza porgendogli la mano.
“Dai, basta ripassare!” le disse chiudendole il libro.
“Sei anche tu qui per l’esame?”
“Si e non ho intenzione di aprire alcun libro. Ormai quello che ho studiato è qui dentro!” affermò Marco indicandosi la testa.
“Sei molto sicuro di te” gli disse.
“Dovresti esserlo anche tu, infondo è solo un esame come tutti gli altri. Prova a pensare che stai semplicemente facendo uno scambio di pareri o spiegando a qualcuno i tuoi interessi. Devi sapere padroneggiare la conversazione!” le spiegò stiracchiandosi.
“Ci proverò… Grazie!” rispose la ragazza rimanendo colpita da ogni singola parola.
Non l’aveva mai vista sotto questa luce.
Marco le sorrise domandandole “Allora, come sono andate le vacanze?”.
“Molto bene... Le tue?” gli disse semplicemente mentre portava all'indietro una ciocca di capelli.
“Fantastiche! Questo fine settimana terrò un concerto con la mia band in un pub, vuoi venire?” le chiese.
La ragazza inarcò un sopraciglio, non si aspettava quell’invito improvviso.
“Que-questo fine settimana?” domandò titubante.
“Sana! Ho preso 29!” esclamò Hisae andando incontro all’amica e interrompendo la loro conversazione.
“Brava Hisae!” affermò Sana girandosi.
“Io ora vado. Ricorda: padroneggia la conversazione!” la salutò Marco alzando in aria un pugno.
“Ciao…” rispose la ragazza.
“Chi era quel ragazzo?” domandò curiosa l’amica.
“Non lo so sinceramente. Si è avvicinato a me chiedendomi se ero nervosa… Dopodiché ha iniziato a darmi qualche consiglio sulla sicurezza” le disse mentre lo guardava chiacchierare con alcuni suoi amici.
“Sana Kurata!” urlò la stessa insegnante di prima.
“Sana io ora devo correre in negozio!” affermò Hisae.
“Ok, ci sentiamo più tardi!” rispose Sana.

Uscita dall’università Sana sorrise nel vedere l’automobile del suo ragazzo fuori dal cancello: le era mancato.
Aveva voglia di stare con lui tra le sue braccia, per poter sentire quel suo profumo intenso che la faceva sentire a casa tutte le volte.
Corse velocemente incontro ad Akito ed entrando in macchina lo abbracciò forte a sé.
“Sono felicissima, ho preso 30!” esclamò Sana.
“Non vorrai far piovere Kurata!” ghignò il ragazzo.
Amava vedere quei bellissimi occhi esprimere gioia e felicità. Sentire il suono di quella splendida risata accompagnata da quel meraviglioso sorriso che gli donava ogni giorno.
“Non mi merito qualcosa? Non so, qualche regalino!” gli disse Sana mentre gli faceva la linguaccia.
Akito accarezzò quelle morbide guance, le più morbide che aveva mai toccato.
A quel gesto e a quel pensiero non seppe resistere e il ragazzo le strappò l’ennesimo bacio, accolto piacevolmente dalla sua ragazza.
Le loro lingue danzavano e giocavano fra di loro mentre le loro mani accarezzavano delicatamente i loro visi. Amavano entrambi quei generi di baci, perché in un attimo riuscivano ad esprimere la passione che provavano l’uno per l’altra.
“Ottima scelta!” gli rispose Sana staccandosi dalle labbra del suo ragazzo per riprendere fiato.
Akito con un ghigno accese il motore e partì.
“Tu quando inizi ad insegnare?” domandò sorridendogli.
“La prima lezione si terrà martedì pomeriggio!” rispose il ragazzo.
“Wow, sul serio! Posso venire a vederti?!” esclamò immediatamente Sana.
“Non se ne parla nemmeno!”
“Perché no? Dai, non farò casino!”
“Ti conosco Kurata!”
“Non ti distrarrò” affermò la ragazza guardandolo con occhi dolci.
“Promettimi che non farai le tue solite pagliacciate!” si arrese dopo poco.
“Promesso!” rispose incrociando le dita sulla bocca e sorridendo.
Drin Driin Driiin… Suonò il cellulare della ragazza.
“Pronto. Si tutto bene… Ok, glielo dico. Si, si. A dopo!” rispose Sana per poi chiudere la telefonata.
“Ecco… Stasera ti andrebbe di venire a cena a casa mia? Rei mi ha appena detto che deve fare un annuncio speciale” gli disse.
“Ok, per che ora?” affermò arrivato a casa.
“Intorno alle 20:00” disse scendendo dalla macchina.
“Ok! Che strano…”
“Cosa? Perché quella faccia? Mi spaventi” esclamò preoccupata.
“Non mi ricordavo di aver lasciato la luce accesa… Aspettami qui!” le disse entrando in casa.
La ragazza annuì pensando “Speriamo non ci sia nessuno. Queste situazioni mi mettono l’ansia… Ma perché non arriva? Ormai sono passati più di cinque minuti!”.
Vedendo che il suo ragazzo non decideva a ritornare decise di entrare anche lei nell'abitazione.
“Hayama?! Dove sei?” urlò Sana arrivata in salone.
“Suo padre e sua sorella non ci sono” si disse fra sé e sé constatando che nessuno le rispondeva.
Dopo essere entrata in tutte le stanza del piano terreno salì le scale esclamando “Hayama se questo è uno scherzo non è divertente!”.
Improvvisamente sentì due mani toccarle il viso: una le aveva chiuso gli occhi e l’altra le aveva tappato la bocca.
“Kurata” le sussurrò all’orecchio Akito.
“Hayama… È successo qualcosa?” sobbalzò la ragazza.
“No!” rispose il ragazzo.
“E allora perché mi fai spaventare!” si agitò Sana.
“Tieni gli occhi chiusi e seguimi” le ordinò Akito.
Sana annuì e lentamente il ragazzo accompagnò la ragazza in una stanza.
“Dove mi stai portando?” gli chiese curiosa.
“Ora vedrai!” affermò aprendo una porta.
Fece entrare la sua fidanzata e dolcemente le sussurrò “Apri gli occhi”.
Immediatamente obbedì e vide la bellissima sorpresa che il suo ragazzo le aveva appena preparato: le candele profumate oltre a creare l’atmosfera di luce soffusa, circondavano la vasca riempita d’acqua e di bollicine di sapone.
“Wow Aki! Da quando sei così romantico?!” affermò ammirando la stanza.
Il ragazzo le spostò leggermente i capelli che le ricadevano sulla spalla per poterle baciare liberamente il collo, intanto che Sana voltandosi verso di lui si lasciava trasportare dalla situazione.
I suoi occhi romantici gli sorrisero maliziosamente e immediatamente azzerò la distanza tra le loro labbra, accarezzandogli i morbidi capelli biondi.
Le loro lingue calde giocavano tra loro a rincorrersi e a stuzzicare la loro passione che si risveglio all’istante.
Le loro mani esploravano il corpo dell’altro togliendosi quei vestiti ormai diventati di troppo, volevano sentire il calore che l’un l’altro emanavano.
Akito in un attimo le accarezzò la gamba e gliela sollevò, in un istante erano diventati una cosa sola.
Sana e Akito.
Akito e Sana.
Due persone così diverse, ma unite dallo stesso sentimento.
Due cuori legati da dell’emozioni troppo forti, incontrastabili e travolgenti.
I loro respiri ad ogni spinta diventavano sempre più eccitati e irregolari.
Ma ad Akito questa unione non bastava, voleva sentirla ancora più sua e così la prese in braccio appoggiandola al muro.
Sana con le sue gambe gli circondò il bacino, lasciandosi trascinare da quelle meravigliose sensazioni che solo lui era capace di fargli provare.
I battiti dei loro cuori aumentavano sempre di più e in poco tempo raggiunsero il culmine del piacere insieme.
Successivamente si immersero nella vasca profumata e Sana appoggiò la sua testa sul petto di Akito, mentre quest’ultimo le sfiorava delicatamente il braccio.
“Ti amo…” gli sussurrò chiudendo gli occhi.
Era felice.
Felice veramente.
Felice di tutto.
Felice di essere tra le braccia di Akito.
Felice di vivere quell’amore con lui.
Felice di respirare la sua stessa aria.
Felice di sentire i battiti del suo cuore.
Semplicemente felice.
“Ti amo anch’io Amore” le rispose baciandole il capo.
Si sentiva completo.
Completo perché era insieme a lei.
Completo perché poteva stringerla forte a sé.
Completo perché poteva toccarla.
Completo perché poteva baciarla.
Completo perché poteva essere sé stesso senza troppe spiegazioni.
Completo perché sapeva di essere capito.
Completo da quell’amore che lo rendeva felice e vivo ogni giorno.
Sana cominciò ad accarezzargli il petto e a lasciarli una lunga scia di baci partendo dal collo.
“È una provocazione?” le domandò con un ghignò.
La ragazza non rispose.
Si limitò a torturargli le labbra mentre la sua mano scendeva sempre più giù.
Solo quel tocco lo faceva impazzire.
E in un attimo si ritrovarono a fare quello che sapevano fare meglio: amarsi.


SPOILER:
“È quasi ora di cena, ti accompagno a casa?” le domandò il ragazzo chiudendo la palestra.
“Ok, comunque ho una grande notizia da darti!” esclamò allegra la ragazza.
“Oh mamma…” affermò Akito terrorizzato da quest’ultima frase.
“Come sarebbe oh mamma?” si imbronciò Sana.
“Come siamo permalose oggi. Dai dimmi!” le disse accedendo la macchina
.




Ciao a tutte!
Come promesso ecco il sequel di "Ci sei stata sempre e solo tu " ( http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2330554&i=1 ).
Finalmente Hisae e Sana hanno recuperato l'esame e durante questo evento la ragazza conosce Marco: un ragazzo che frequenta anche lui la sua stessa università.
Sana e Akito trascorrono un pomeriggio di fuoco! ahaha Dopotutto come dice Sana era da un po' di giorni che non si vedevano per colpa dello studio.
Forse ho reso Akito un po' troppo romantico nell'ultima parte... Però è anche vero che come si vede nel complesso della scorsa storia ma soprattutto l'ultima scena dell'ultimo capitolo, Sana ha la capacità di far uscire il lato migliore del ragazzo. Inoltre Akito in quest'ultimo capitolo si sente completo e sé stesso. *.*
Cosa avrà da dire Rei alla famiglia?
E nello spoiler che notizia avrà Sana? Dico solo una cosa: povero Akito! n.n
Beh spero che deciderete di seguire e recensire questa FF!
Soprattutto spero che riesca a coinvolgervi e ad appassionarvi come la precedente!
Io incrocio le dita e cerco di dare il meglio di me! ^.^
Un bacione,

Miky


 
  
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