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Autore: telesette    07/02/2014    0 recensioni
[Sceriffi delle Stelle]
April non riusciva a credere alle sue orecchie.
Lampo aveva appena ammesso di tenere molto a lei, di volerle bene, e proprio quando lei pensava di non rappresentare nulla per lui.
Non aveva tenuto conto del fatto che Lampo potesse essere in soggezione, a che una ragazza come lei potesse trovarlo quantomeno interessante, e non immaginava che il suo fosse un silenzio dettato dall'imbarazzo e non dall'indifferenza...
Genere: Generale, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'In memoria di un'amica'
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In memoria di un'amica:

Nata a Chieti, il 4 marzo del 1977, Gina Ciriegi era una persona di animo semplice e molto creativa. 
Oltre a scrivere, sapeva creare delle bellissime riproduzioni e decorazioni angeliche. Molto brava anche col photoshop, con il quale sapeva creare delle immagini molto tenere coi personaggi di varie serie animate. Inguaribile e dolcissima romanticona, amante delle storie d'amore e dei finali lieti. Fedelissima conoscitrice dei vari capolavori di animazione DISNEY ( "Gli Aristogatti", "La Carica dei 101", "La Sirenetta", "Il Re Leone", e molti altri ancora ). Sognatrice e sensibile, nonostante le tante difficoltà della vita, sempre volta a rincorrere le tante piccole gioie che ogni persona desidera per sé: la serenità, la pace, gli affetti, l'amore... 
Gina si spegne il 7 marzo 2013 all'età di 36 anni, lasciando un grande vuoto nei cuori di molte persone ( me compreso ), e un dolore immenso in tutti coloro che la conoscevano per la persona meravigliosa che era. 
Di tutte le cose che ho ancora di lei, e della nostra bellissima amicizia nata su Facebook, senza dubbio rimane il ricordo delle nostre interminabili chiacchierate. C'erano così tante idee in lei, così tante storie da creare, perciò vorrei tentare di riportarle su queste pagine a nome suo. Nelle mani uno strumento, nella mente un pensiero, ma il cuore è quello che lega entrambi alla fantasia che abbiamo condiviso assieme. 
Ciao Gina!

***

 

Sceriffi delle Stelle ( 星銃士 Seijūshi Bisumaruku ) è tratto da un anime giapponese, rilasciato nel 1987 dallo Studio Pierrot alla World Events Productions ( meglio nota come WEP ), e da allora ribattezzato: Saber Rider and the Star Sheriffs negli Stati Uniti, e poi appunto "Sceriffi delle Stelle" nel passaggio di distribuzione in lingua italiana. 
In un futuro lontanissimo, la Terra e i pianeti colonizzati sono sotto la costante minaccia di creature aliene conosciute col nome di Dimensionali. Per far fronte alla minaccia, il Comando Centrale degli Sceriffi delle Stelle costruisce un gigantesco robot chiamato Rombo e incarica la figlia del Comandante Aquila, una giovane e affascinante bionda di nome April, di trovare e riunire i tre piloti in grado di sfruttare al meglio le prestazioni di Rombo. L'ufficiale in comando Spada d'Argento ( Saber Rider ), il pilota di veicoli spaziali Lampo Rosso Fireball ) e il cacciatore di taglie Colt si ritrovano così a lottare insieme, in un'atmosfera a metà tra il genere mecha e un esilarante arrangiamento dell'epopea western. 
La colonna sonora è celebre per gli arrangiamenti con brani azzeccatissimi di musica country, come la scoppiettante ballata della sigla introduttiva.

clicca qui sotto per vedere la sigla italiana:
http://www.youtube.com/watch?v=efAGYv8lkyY 

Sei importante per me
( immagini tratte da internet )

 

 

 

- April...

Lampo non sapeva neanche da dove cominciare.
April non voleva parlargli, non voleva neanche guardarlo, e tutto senza che lui ne sapesse il motivo. Ormai erano diversi giorni che andava avanti così: ignorandolo quando le passava vicino, tirando dritto quando la salutava, se non addirittura uscendo fuori dalle stanze quando lui entrava...
Che fosse arrabbiata, per il suo continuo sbuffare ogni volta che lei lo pregava di accompagnarla a fare shopping?
No, doveva trattarsi di qualcosa di molto più serio.
April non era tipo da dare eccessiva importanza alle cose fùtili, e certo non come pretesto per un simile comportamento.
Doveva trattarsi di una ragione molto seria, qualcosa di offensivo forse, o una parola che l'aveva ferita particolarmente.
Fatto sta che la ragazza aveva preso delle forti distanze, opponendogli un muro di silenzio, al punto che Lampo si sentiva profondamente e tristemente amareggiato.

- April, ti prego - mormorò. - Sono giorni che non mi parli più, che cosa ti ho fatto?

Silenzio.
Lampo si passò mentalmente una mano sulla nuca, cercando invano una spiegazione, mentre April continuava a fare orecchi da mercante.

- Davvero, non capisco...

Finalmente April si voltò a guardarlo.

- Non mi stupisce - esclamò lei, stringendosi nelle spalle. - In fondo, quando mai ti sei sforzato di capire qualcosa che non abbia le ruote e il motore?
- Eh ?!?
- Sono stanca, Lampo - sussurrò. - Non ho mai preteso di sostituire il tuo amore per le corse, non sono stupida, ma non posso aspettare in eterno una persona che non mi vuole!
- Cos... Aspetta, ma di che diamine stai parlando?

Lampo provò a trattenerla per un braccio ma, interpretando rabbiosamente quel gesto istintivo, April si liberò con uno strattone e gli rivolse un'occhiata a dir poco furiosa.

- Non ti azzardare a toccarmi - ordinò. - Non sono una macchina con una bella carrozzerìa lucida, ma una persona con dei sentimenti, e se tu sei così cieco da non accorgerti della differenza... Ebbene, fammi solo il favore di starmi lontano!

Ora Lampo cominciava pian piano a capire.
Il suo rapporto con April era cominciato praticamente per caso, fin dal giorno in cui si era ritrovato a salvarle la pelle da un attacco dei Dimensionali, e da allora non avevano fatto altro che stuzzicarsi a vicenda. Non ci voleva certo un genio per accorgersi del tenero che sussisteva tra loro, sia negli sguardi luminosi di lei che nelle rassegnate accondiscendenze di lui, solo che entrambi non avevano mai inteso definire la loro relazione nei dettagli.
Gli interessi di April erano le mode e i vestiti.
Per Lampo, invece, vi erano solo le corse e i motori.
Ogni volta che April si sforzava di avvicinarsi al mondo di Lampo, dando prova di sincero affetto e di buona volontà, lui sembrava non manifestare alcun particolare interesse nell'averla accanto o meno. Con il tempo, April era arrivata alla conclusione di non avere alcuno spazio nel cuore del ragazzo.
Lampo era troppo fissato con i veicoli spaziali e le macchine ultraveloci, per potersi anche solo accorgere dei suoi sentimenti.
O forse semplicemente non nutriva alcun interesse nel ricambiarli.
Certo, April non poteva "costringerlo" ad amarla... ma neppure sforzarsi di aspettare all'infinito, né tantomeno soffrire per un amore non corrisposto.
Tuttavia Lampo non era affatto insensibile all'amore, come lei invece sembrava giudicarlo.

- April, chiariamo una cosa, per favore - esclamò il ragazzo deciso. - Non so cosa posso aver detto o fatto, per suscitarti tutto questo disprezzo, ma ci tengo a sottolineare che non ho mai pensato a te come una "cosa"... E' vero: le corse e le automobili significano molto per me ma, fino a prova contraria, conosco bene la differenza che c'è tra una persona e una macchina?
- Non si direbbe, però - sottolineò lei impietosa.

Ora era Lampo a sentirsi profondamente offeso.

- Di' un po', credi veramente che non abbia a cuore nessuno?
- Non alzare la voce con me, signorino!
- Rispondi alla mia domanda - tagliò corto l'altro.
- Rispondimi tu, invece: ti ha mai sfiorato chiedermi di passare un po' più di tempo assieme, salvo le volte in cui sono IO a chiedertelo? Non mi pare!
- E questo cosa significa?
- Forse che non ti interessa la compagnia... o che la mia, in particolare, non merita la tua attenzione!
- Cosa te lo fa credere?
- Tu stesso - puntualizzò April. - Sei distante: non fai nulla per permettermi di avvicinarmi, come se non fossi importante, e allora...
- April, tu sei molto importante per me!

April sbarrò gli occhi incredula.
Possibile che stesse dicendo sul serio?
Se davvero era così, perché allora non dirglielo subito così apertamente?

- Lampo - mormorò.
- E' così, credimi - proseguì l'altro. - Mi rendo conto di essere un tipo difficile e con un sacco di difetti: sono pigro, distratto, confusionario e spesso non riesco ad esprimermi come vorrei... Ma ti voglio bene, e questa è la pura e semplice verità!
- Ma allora perché ti sento così distante, ogni volta che provo ad avvicinarmi a te? Perché mi fai sentire come se fossi la persona sbagliata al momento sbagliato?
- Forse perché sono io ad avere questa paura con te - spiegò Lampo. - E' difficile dire ciò che si prova, specie quando le parole possono ottenere l'effetto contrario, e ancor più difficile quando ci si sente inadeguati alla persona a cui si vuol bene!
- Ma...

April non riusciva a credere alle sue orecchie.
Lampo aveva appena ammesso di tenere molto a lei, di volerle bene, e proprio quando lei pensava di non rappresentare nulla per lui.
Non aveva tenuto conto del fatto che Lampo potesse essere in soggezione, a che una ragazza come lei potesse trovarlo quantomeno interessante, e non immaginava che il suo fosse un silenzio dettato dall'imbarazzo e non dall'indifferenza.
Aveva frainteso tutto.
Ogni cosa.
Tuttavia Lampo non aveva alcun tono di rimprovero nella voce bensì, avendo tirato in ballo la questione, sentiva ora il bisogno di essere sincero con lei sino in fondo.

- Lo so, mi rendo conto - ammise il ragazzo serissimo. - Avrei dovuto essere sincero con te molto tempo fa, dirti che mi piaci fin dall'inizio, ma non sapevo come... avevo paura che tu mi considerassi un libertino, un po' come Colt quando fa le sue smielàte dichiarazioni a venti o trenta ragazze diverse, e dunque che non mi prendessi neanche sul serio!
- Ma anche tu mi piaci - provò a dire April confusa. - Credevo di avertelo fatto capire in molti modi... Possibile che non te ne sei accorto?
- Beh, non proprio, insomma... Credevo più che altro di farti comodo, quando c'è da portare vestiti o accompagnarti in giro da qualche parte...
- Che scemo!
- Scusami - sussurrò l'altro, sinceramente dispiaciuto, nel cingerle entrambe le spalle con dolcezza. - Prometto che ti dirò sempre tutto, d'ora in avanti, soprattutto su quello che provo per te!
- Scuse accettate - sorrise April. - E tu... Puoi perdonarmi, per il mio comportamento?
- Tranquilla - fece Lampo rassicurante. - Non potrei mai avercela con te, neppure volendo!

April strinse gli occhi furbamente.

- E' un bene sentirti dire così - esclamò. - Sai, sono appena iniziati i saldi su Nuova Frontiera, e ho giusto bisogno di un cavaliere accompagnatore...
- Allora è fortunata, signorina - concluse l'altro, cogliendo al volo la luce maliziosa del suo sguardo. - Il suo cavaliere è qui, per servirla!

FINE

   
 
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