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Autore: tempebrennan    07/02/2014    2 recensioni
Mentre Quinn deve fare i conti i suoi sentimenti per Rachel, Santana è stata messa in punizione da Schue per aver fatto ubriacare Sue: deve fare da tutore alla nuova arrivata Sugar, che le farà scoprire qualcosa di se e di Brittany che le cambierà la vita.
"E non si può giocare né col futuro né col destino".
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash, FemSlash | Personaggi: Brittany Pierce, Quinn Fabray, Rachel Berry, Santana Lopez, Sugar Motta | Coppie: Brittany/Santana, Quinn/Rachel
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sei seduta nell'ambulanza e tutto attorno a te è bianco.

Luci confuse, sirene assordanti: sembra tutto distante, eppure sta accadendo così vicino che ti senti stravolta.

Sugar è sdraiata sulla barella coperta da un lenzuolo, il volto cereo: dal suo petto spuntano fili colorati collegati ad un apparecchio che emette fastidiosi bip. Una maschera l'aiuta a respirare, il suo torace si abbassa ed alza ad un ritmo irregolare.

Le sue palpebre chiuse si muovono rapide come se fossero in fase REM. Sembra agitata nonostante sia praticamente addormentata.

Reclini la testa sul vetro freddo. Brittany ti stringe la mano ed incastra la fronte nell'incavo della tua spalla.

“Ho paura S” mormora.

Le tue nocche le sfiorano la guancia gentili. “Anch'io B, tanta”.



La barella scompare dietro le porte automatiche accolta da un medico e un'infermiera, tu e Brittany siete costrette a restare nella sala d'attesa.

Vuoi tenerti occupata e spedisci un messaggio a tua madre spiegandole che resterai da Brittany per la notte.

Vale princesa, voy a llamar a Lisa” esclama e riattacca.

Brittany ritorna con due caffè e il suo telefono in mano.

“San ho detto a mia madre che avrei dormito da te stanotte, ha detto che chiamerà tua madre” ti informa Brittany sedendosi.

Oh no.

“Britt, mia mamma sa che sono a dormire da te!”.

Vi guardate per un istante e scoppiate a ridere.

Brittany ha questo effetto su di te, ti fa dimenticare per qualche istante dove ti trovi, illumina il tuo piccolo mondo.

Ma lei è il tuo mondo, e non è nemmeno tanto piccolo.

Ti sporgi in avanti e la baci sulle labbra furtivamente, dedicandole poi un sorriso timido.

“Dio che schifo!”.

Ruoti la testa in cerca della proprietaria della voce: non ci metti molto ad individuarla. È una signora grassa sulla cinquantina, infagottata in una pelliccia ed imprigionata in un paio di leggins stretti.

Il tuo viso si trasforma in una smorfia e senti Brittany stringerti delicatamente il ginocchio.

“Chiedo scusa?”

“Siamo in un ospedale, non nella vostra camera da letto. Queste.. queste.. sconcerie” la sua voce è quasi schifata “fatele dove nessuno vi può vedere”.

Un moto di tristezza ti investe e le lacrime ti lucidano gli occhi.

Perchè si permettono di giudicare i tuoi sentimenti?

“Non..non abbiamo fatto niente di male” balbetti cercando di non piangere.

“Ah no? Vi stavate baciando! C'è tanto di male mia cara, tanto. Dio, ma nessuno vi ha mai detto niente? Ma non vi preoccupate, è solo una fase: non avete trovato l'uomo giusto”.

È una doccia gelata.

Brittany non è una fase, è la tua unica certezza. Il tuo universo vacilla come un malato in preda alla febbre ma Brittany è la sola cosa che ti tiene ancorata alla realtà: vi siete perse ma vi siete sempre trovate, perchè le anime gemelle si trovano sempre, attratte come i due poli opposti della calamita.

“Io amo Santana” afferma Brittany con voce sicura.

La donna fa una risata di scherno. “Ma sei stupida tesoro?”.

No.

Nessuno da della stupida a Brittany.

Ti alzi furiosa.
“Non si permetta mai più di dare della stupida alla mia meravigliosa fidanzata. Lei non sa chi siamo noi, le nostre storie, nessuno lo può sapere!” Sei letteralmente fuori di te. “I sentimenti non si controllano, io non riesco a non amare Brittany”. La tua voce trema leggermente. “Ai vostri occhi sarebbe normale se lei fosse un maschio vero? Beh, sappia che non è ciò che Brittany ha fra le gambe che mi ha fatto innamorare di lei. Ma voi non lo capite giusto? Voi vedete solo che è una donna”.

Ed è vero.

Hai avuto qualche difficoltà ad accettare Sugar ma non Brittany; in fondo ne sei sempre stata innamorata, per te è stato quasi automatico. Ma non hai mai pensato che a qualcuno potrebbe dare fastidio perchè semplicemente a te non ha mai dato fastidio sentire le labbra di Brittany sulle tue, le sue mani sul tuo corpo, le sue dita dappertutto.

Se vaya. Y no se atreva nunca jamas a juzgar!”.

La donna apre la bocca per replicare ma fortunatamente un medico chiama “Brown!”, così si dirige verso il bancone della sala d'aspetto, non prima di avervi guardato un'ultima volta.

Ti risiedi dopo qualche istante, dopo esserti assicurata che la donna sia sparita.

Il tuo respiro è corto e veloce, un nodo ti stringe lo stomaco ed hai voglia di piangere.

“San..”.

Prendi il volto di Brittany fra le mani e posi la tua fronte sulla sua, labbra separate di pochi millimetri.

Te quiero Britts. Ti prego, non lasciare mai che nessuno influenzi ciò che sei”.

Brittany sorride. “Mai. Ti amo Santana”.

Vi state ancora baciando quando, un paio di ore dopo, un medico chiama “Lopez – Pierce!”.

Vi scambiate uno sguardo perplesso. Sugar ha entrambi i vostri cognomi!

“Come lo spieghiamo?” domandi a Brittany.

Lei fa spallucce.

 

 

Un'infermiera vi introduce nella stanza di Sugar. Vostra figlia è ancora addormentata ma ancor più pallida di qualche ora prima.

“Ragazze Sugar ha ripreso conoscenza per un attimo ed ha dato i vostri nomi e cognomi. Siete parenti?”.

Impallidisci mentre Brittany risponde tranquilla:” Siamo parenti strette della signorina”.

“Ovvero?” domanda il medico.

“Davvero?” sibili invece tu, sentendo improvvisamente caldo.

“Siamo molto legate, non ha idea quanto. Sugar è molto speciale per entrambe”.

Il medico attende un momento prima di dire:” Una figlia insomma”.

“Esattamente!” esclama Brittany con entusiasmo.

L'uomo sfoglia una cartella, poi spiega che Sugar ha perso molto sangue e dunque necessita di una trasfusione.

“La signorina Sugar ha un gruppo sanguino molto raro, AB negativo. Servirebbe qualcuno che possa donarle il suo sangue nella prossima mezz'ora.. ad esempio lei, Brittany”.

Brittany sorride radiosa e ti chiedi cosa le frulli nella testolina bionda.

“Ho quel gruppo sanguigno, in effetti” dichiara.

“Eh?” dici a voce un po' troppo alta.

Ma il medico sembra non curarsene. “Mi segua, la prego. Non ci metteremo molto”

“Non è nostra amica, è molto di più” protesti.

Brittany ti bacia sulla guancia e segue il medico in una stanza attigua.



Ti avvicini cauta al letto e ti siedi. Aspetti qualche istante, poi timorosa afferri la mano di Sugar e la stringi.

“Sugar, ti prego. Non farmi scherzi d'accordo? Mi dispiace, non ho fatto molto per riprendermi Brittany ma almeno ci ho provato no? Proprio stasera mi ha detto che mi ama!”.

Tiri su col naso nel tentativo di fermare le lacrime.

“Forse se tu non fossi entrata nella mia vita, nella nostra vita, non mi sarei mai accorta di tutto ciò che mi sto perdendo con lei. Voglio un futuro con voi due. Ti prego, non farmi questo”.

Ma Sugar non si sveglia, non reagisce.

“Sugar Lopez – Pierce!” tuoni “Svegliati immediatamente!”.

La porta si spalcanca di colpo.

“Amore che succede? Ti ho sentito gridare”.

Le braccia di Brittany circondano forti il tuo esile corpo come altre mille volte hanno fatto. Ti sta proteggendo.

Ti costringe a girarti nel suo abbraccio e la tua testa si incastra nell'incavo del suo collo.

“Britt..” piagnucoli.

“Ci sono io amore, non me ne vado”.

Piangi finchè la tristezza e la paura non sono scivolate via.

Osservi un'infermiera collegare una sacca di sangue al braccio esile di Sugar.

“L'hai salvata Britt. Hai salvato Sugar” sussurri meravigliata.

Brittany annuisce contro i tuoi capelli.



Il tuo corpo è abbandonato nella poltrona, hai dormito per quasi un'ora. Ti svegli, Brittany è ancora accanto a Sugar e le tiene la mano.

“Novità?” domandi.

Lei scuote il capo. Apri le braccia: Brittany fa il giro del letto e vi si tuffa senza indugio.

Appoggia il suo peso dolce sul tuo torace, le braccia attorno al tuo collo e le gambe strette attorno al tuo bacino.

I tuoi polpastrelli viaggiano per i suoi fianchi come un vagabondo e si fermano sull'elastico dei pantaloni; anzi, vorrebbero fermarsi ma non ci riescono, scavalchi quelli e gli slip.

“Santana ho bisogno di te” mormora Brittany.

E tu fai l'amore con lei.

 

 

Un impercettibile colpo di tosse ti costringe ad aprire gli occhi. Non è Brittany, riposa ancora sul tuo corpo.

Realizzate entrambe che è Sugar e vi districate immediatamente.

“Sugar?” domanda Brittany.

Le labbra secche di Sugar si distendono in un sorriso stanco.

“Ciao mamma. Ciao mami”.

Mi amor” esali quasi di riflesso.

Cerca di parlare ma non ci riesce. Brittany la tranquillizza con una carezza sui capelli.

“Che giorno è?”.

“Sono le quattro di martedì mattina Sugar” le dici.

“Devo..devo dirvi una cosa” ansima Sugar “Devo andare.. andare via. Manca una.. una tessera e il.. futuro sarà.. ahia” si lamenta.

Solleva le spalle ma Brittany la trattiene gentilmente.

“Non vai da nessuna parte signorina” la rimprovera “Dobbiamo incontrare qualcuno? Insomma.. se tu sei veramente nostra figlia e tutta quella storia dei Fisici è vera..”.

“Chimici, tesoro” la correggi gentile.

“.. che ci dica che sei finalmente al sicuro”.

Sugar prende un ampio respiro e vi spiega che in effetti deve incontrare il suo “capo”, una sorta di angelo che la proteggerà fino al vostro matrimonio.

“Angelo?”. Sei sempre più convinta di trovarti nel bel mezzo di una puntata di Streghe.

“Lo chiamiamo così ma non è un vero angelo”.

Brittany annuisce come se per lei fosse la cosa più ovvia del mondo.

“Dove dobbiamo incontrarlo?”.

Sugar fa un cenno verso la porta ed il medico che si è occupato di lei fa il suo ingresso nella stanza.

“No aspetti. È lei l'angelo?” domandi stupita.

L'uomo annuisce.

Alzi gli occhi al cielo:” Rinuncio a capirci qualcosa” brontoli.

“Lo sapeva del gruppo sanguigno giusto?” sorride Brittany “Era sicuro che avessi l'AB negativo”.

“Mi hai scoperto. Sono stato costretto, era una corsa contro il tempo”.

La testa ti gira vorticosamente e ti siedi sul letto, più precisamente sul piede di Sugar che si lamenta.u

“Ahia!”.

“Sugar non parlare, non vedi che stiamo parlando con questo signore?” la rimproveri.

Il dottore si schiarisce la gola. “Avete rischiato grosso stasera. Stavate per mettere i vostri interessi davanti a vostra figlia, sapevate l'intera situazione!” sbotta “Ha rischiato di morire! E voi avete rischiato di mandare in frantumi il destino. Ci sono eventi che, per quanto proviamo a forzarli, non intaccheranno mai e poi mai il futuro: eravate destinate a stare insieme, da anni. Il destino non aspetta ragazze, mai”.

Sei preoccupata, odi non avere il pieno controllo della situazione. Cosa dovete fare adesso?

Sugar svanirà così come è comparsa? Quanto dovrete aspettare prima di rivederla?

Guardi Brittany ma lei è assorta nei suoi pensieri.

“Quindi?” domandi con coraggio dopo qualche istante “Stiamo insieme adesso, amo Brittany e Sugar è salva?”.

Il dottore corruga la fronte e appoggia il mento sul pugno chiuso, chiude gli occhi ed inclina la testa di lato. Sembra un monaco in meditazione.

Brittany si volta per abbracciare Sugar, come se fosse un addio.

“Dottore?” chiami con più forza.

Lui apre lentamente gli occhi.

Improvvisamente capisci anche tu: non appena lascerete questa stanza Sugar uscirà dalla vostra vita.

Ti rifiuti di piangere: in fondo eri affezionata a quella stramba ragazzina con gli occhi verdi che ti ha fatto innamorare di Brittany.

Deglutisci a fatica e prendi un profondo respiro.

L'uomo annuisce.

“Potreste lasciarmi sola con Sugar per favore?” implori.



Ti siedi sul letto e accarezzi la sua fronte.

“Mi hai fatto prendere un colpo” esordisci.

Non è nemmeno quello di cui vuoi parlare ma devi pur sempre rompere il ghiaccio.

“Mi dispiace” si scusa lei mortificata “Non riuscivo più a respirare, come se il tempo bloccasse i miei polmoni”.

Le sorridi.

“Ti devo delle scuse Sugar. Non ti ho creduto e ho quasi combinato un disastro. È stata una delle sensazioni più brutte della mia vita e non voglio provarla mai più”.

Una lacrima scorre lungo la tua guancia e la asciughi col dorso della mano.

Trovi il coraggio per una domanda che ti preme molto.

“Cosa sarebbe successo se..?”.

“Non lo vuoi davvero sapere” ti interrompe Sugar.

Ti basta. Sei terrorizzata al pensiero di una possibile lontananza forzata di Brittany.

“Posso dirti però che sei stata brava. A volte il destino fa di testa sua nonostante noi proviamo a cambiarlo. Questa volta abbiamo vinto noi perchè ci abbiamo creduto, non abbiamo mai mollato. Quando hai cantato Adele alle Regionali beh, hai capito che non ti saresti posta limiti per metterti con Brittany”.

Abbassi il capo sul pavimento.

“Fare l'amore con lei è stato come metterti a nudo.. in tutti i sensi” ghigna. La fulmini con un'occhiataccia ma poi ascolti interessata.
“Fare l'amore è donarsi completamente ad una persona, altrimenti sarebbe solo sesso. Ti spogli, fai quello che devi fare, ti rivesti e te ne vai no? L'amore è più lento, prende le cose con calma: e alla fine tu e l'altra persona vi coccolate e pensate a cosa avete fatto e..”.

“Stai camminando su un terreno pericoloso bambina” la ammonisci più imbarazzata che arrabbiata.

“Silenzio mami. Ho ragione oppure no?”.

Sbuffi.

Ti chini e le posi un delicato bacio sulla fronte.

“Ti voglio bene Sugar. Ci vediamo presto”.

Entra anche Brittany e le lasci il suo momento di privacy: avete ancora pochi minuti.

“Adesso potete andare” dice il dottore.

“Così? Basta chiudere la porta e tutto sarà finito?” chiede Brittany confusa.

Non si capacita di come si possa scrivere fine soltanto sbattendosi dietro le spalle un'anomina superficie di legno.

“Come possiamo dimenticare ciò che siamo state?” rincara.

Dio, quanto è intelligente.

“Non lo dimenticherete Brittany, fidati di me”.

Ma il viso dolce di Brittany è contratto in una smorfia. E se Brittany non crede ad un angelo non può credergli nessuno.

“Ci sarà un buco nelle nostre vite?” incalza Brittany.

Sono le stesse domande che tormentano il tuo cuore ma che non hai avuto il coraggio di porre.

“Tutto dimenticato? Santana ed io staremo insieme fino al matrimonio ed alla sua nascita ma d queste settimane non ricorderemo niente?”.

La sua voce è arrabbiata.

“Britt..”.

“No S, voglio capire” ribatte lei nervosa.

Sugar ed il medico si scambiano uno sguardo e Sugar annuisce con il capo.

“Non esattamente. Voi ricorderete di una ragazzina, Sugar Motta, che si è unita al Glee Club prima delle Regionali e che vi ha aiutate ad mettervi insieme; non saprete mai che era vostra figlia venuta dal futuro”.

Brittany si morde un labbro in silenzio.

“Continuo a non capire. Come ci dimenticheremo della parte 'sono vostra figlia'? Una botta in testa come nei film?” scherzi.

Le braccia di Brittany ti circondano la vita, la tua testa ricade sulla sua spalla.

“Vi basterà semplicemente uscire” spiega il medico.

No he entendido”.

“Non vi è dato sapere come funziona. Sarebbe soltanto un nuovo ma evitabile problema” dice Sugar e per qualche motivo le credi.

Per qualche minuto nessuno parla.

Tu non sei mai stata fan degli addii, li trovi tristi ed inutili.

“Beh allora..buona fortuna tesoro” augura Brittany, capendo che è giunto il momento di farsi da parte.

“Ciao amorcita. Ci vediamo fra qualche anno” mormori.a

L'ultima cosa che Sugar esclama in questa vita è:” Nemmeno fra troppi anni!”.

Brittany si gira sconvolta e ti sussurra nervosa:” Dobbiamo stare attente a quando facciamo sesso allora?”.

Scoppi a ridere e la baci timidamente ma quando ti stacchi lei sembra ancora preoccupata, così le dai un buffetto sul naso.


 

Prima di uscire guardi un'ultima volta verso Sugar e agiti la mano in segno di saluto.

Poi volti e, intrecciando le dita con quelle di Brittany, ti dirigi verso casa, i capelli lungo il volto per nascondere le lacrime che inesorabili scendono copiose. 


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L'angolo dell'autrice.
Ehm si, scusate il ritardo! Lo studio prende veramente un sacco di tempo! Grazie a tutti, specie a coloro che trovano il tempo di lasciarmi due righe! A presto :)
 

  
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