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Autore: Kiji    08/02/2014    0 recensioni
Questa fanfic è una fiaba, scritta per immaginare i nostri amati idol in vesti un pò diverse dal solito. In questo caso ho preso i JYJ e li ho trasformati nei tre porcellini. La storia, un pò modificata, parlerà di amore, fratellanza e bontà. Spero che nel mio piccolo riuscirò a farvi emozionare :D anche se di poco...
Genere: Fluff, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Jaejoong, Junsu, Yoochun
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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C'era una volta, nel folto bosco incantato, tre porcellini che, ignari del mondo civile, vivevano allegramente insieme ai loro cugini in una grande casa dorata. Junsu era il maggiore, colto e pragmatico. Di rara intelligenza, ricco di spirito e solido nelle proprie convinzioni.
Jaejoong era più libertino, interessato a conquistare tutte le creature magiche di quel bosco incantato. Bastava un suo sorriso per illuminare quei vicoli bui, oscurati dagli alberi rigogliosi. L'ultimo fratellino porcellino era Yoochun, scherzoso e poco serio, il burlone della famiglia.
Il suo principale impegno giornaliero, era guardare le foglie muoversi negli alberi, sentire il profumo dei fiori ed i suoi continui scherzi carichi di allegria. Eppure, quella casa non era completa senza i cugini porcellini. Changmin, così piccolo paffuto e dolce con quelle guance rosso fuoco. Tenero e sincero, mostrava a tutti la sua innocenza, non sapendo cosa fosse l'invidia, la gelosia o la rabbia.
Di contro Yunho era più sveglio. La sua furbizia era pari solo al suo nobile cuore che sempre si prodigava per le persone meno fortunate. Accadde un giorno, il più sfortunato di tutti, che qualcosa in quella pacifica casa avvenne Era inverno, il fuoco era troppo forte ed in un attimo, quella magnifica casa dorata prese fuoco. Magnanima, rilasciò i suoi abitanti ancora scossi e turbati.
- Junsu come faremo adesso senza una casa? - Infreddolito, Changmin chiese speranzoso a quel modello da seguire un consiglio che risolvesse i loro problemi troppo grandi.
- Troveremo un rifugio. - Disse senza esitazione, ma tutto ciò che li circondava, era troppo piccolo per una famiglia così grande ed unita.
-Siete sempre stati una famiglia per noi sebbene fossimo solo cugini, per noi siete veri fratelli. Eppure, abbiamo deciso di partire. Voi tre senza di noi, riuscirete a trovare certamente un riparo migliore. Addio e grazie di tutto. - Quando Yunho, che da tempo voleva vedere il mondo, disse quelle parole, i tre fratelli porcellini non capirono e rimasero molto tristi per quella scoperta. Ma ancora li lasciarono partire consapevoli che quella decisione non poteva essere cambiata.
Sconsolati, in quella piccola frazione della roccia, tremavano dal freddo mentre decidevano ciò che era più opportuno fare da quel momento in poi.
- Fratelli, costruiremo una casa di paglia, sarà calda e protettiva, ci farà vivere comodamente e sarà facile da costruire.- La voce di Yoochun, forte e carica di coraggio, si diffuse presto in quella piccola rientranza di roccia.
- Sei pazzo, costruiremo una casa di legno, sarà bella ed accogliente e tutte le donne del bosco saranno estasiate a vederci in quella magnifica costruzione. - Ancora Jaejoong parlò con foga e quasi convinse il fratello che però, pensando alla fatica della costruzione, presto venne dissuaso da quel duro proposito.
-Non è possibile, la paglia è la soluzione migliore. - Con uno sguardo di sfida, i due non demordevano convinti che la propria idea fosse la migliore.
- Vi sbagliate entrambi, le vostre costruzioni cadranno, non vi sosterranno in questo inverno così rigido e presto il lupo SM vi troverà e vi divorerà vivi. Per questo vi propongo di costruire una casa in mattoni, solida e senza crepe. In questo modo potremo proteggerci e vivere beatamente la nostra vita senza timore. -
Junsu coinvolse molto i suoi fratelli. Eppure non riuscendo a comprendere la verità delle sue parole, si opposero fermamente a quella decisione troppo esagerata. Il sole spuntò presto e i tre fratelli porcellini
litigarono ancora.
- Basta, andate e capite da soli che la mia realtà è la migliore. - Junsu, senza esitazione si voltò e iniziò a camminare, sempre più distante da quei fratelli che ormai non condividevano più la gioia del vivere uniti.
Separandosi senza dire una parola, iniziarono a costruire e costruire. La prima tra tutte, fu pronta la costruzione di Yoochun, grande e spaziosa, così coperta di fieno che una reggia sembrava poco competitiva eppure, sempre così fragile. Anche Jaejoong finì presto la sua opera, modesta ma elegante.
Le migliori assi di legno che riuscì a trovare, combinate tra loro con grazia e maestria. Entrambi, rinchiusi nelle loro case ormai pronte, osservavano da lontano il fratello lavorare, così duramente da soffrire insieme anche se ormai distanti.
Passarono i giorni e le piogge si fecero più intense ma Junsu non smise di lavorare fino a quando completò la sua opera. La casa di paglia, che resistette per così tanti giorni, sembrava a Yoochun la dimora perfetta.
Il letto era comodo e grande, così diverso da quello che possedeva nella casa dorata. Tutto in quelle mura, lo facevano sentire tranquillo e rilassato, ma ben presto la sua vita cedette ancora. Un ululato squarciò il cielo, la SM era vicina. Quando il lupo si avvicinò, annusando quel fabbricato così frugale, rise di gusto.
- Finalmente anche io posso nutrirmi. - Non bastò tanto. Un semplice soffio, ispirato dai suoi grandi polmoni grigi su sufficiente a far crollare la sicura abitazione del piccolo porcellino indifeso. Correndo più che poteva per il bosco, iniziò a chiamare a gran voce il fratello vicino.
- Jaejoong, ti prego Jaejoong salvami. - Il fratello non si fece attendere molto e aprì subito la porta sconvolto per l'aspetto inorridito di Yoochun.
- Il lupo mi ha attaccato. La SM verrà anche qui. - Eppure Jaejoong sottovalutò la potenza di quel mostro, sicuro che la propria casa avrebbe retto. Le assi, impregnate di pioggia, iniziavano a scricchiolare, ma i due fratelli ignari, sembravano non accorgersene. Passò una notte, il sole sorse nel cielo quando la SM arrivò.
Ancora, un forte sospiro e la casa crollò come pareti di carta e subito la risata di scherno non si fece attendere. Jaejoong e Yoochun corsero più che potevano verso l'unico appiglio alla loro salvezza.
-Junsu,aprici Junsu abbiamo bisogno di te. -Senza esitare, si affacciò alla finestra guardando i propri fratelli nel panico.
- Avete capito il vostro errore? - Con un cenno di conferma, spalancò la porta ai due fratelli, impedendo al lupo di avvicinarsi. Soffiò una volta, soffiò due volte, ma i mattoni non cedevano, eppure ormai il lupo non riusciva a rassegnarsi.
- Mi vendicherò!- Urlò di rabbia. Contenti, i tre fratelli porcellini, ormai al sicuro, festeggiarono con gioia.
- Adesso siamo di nuovo insieme, nessuno ci separerà. - Cantando in coro. Si addormentarono ridendo, al sicuro in quella casa che poteva dargli protezione.
Il sole salì nel cielo ed una nuova minaccia non si fece attendere.
I tre fratelli porcellini, iniziarono la propria vita, dimenticando il vecchio lupastro SM e la sua minaccia urlata nel vuoto. I giorni passavano, e la loro unione si faceva più forte quando, una notte uno dei tre tardò ad arrivare.
- Junsu, credi dovremmo andare a cercarlo? - Jaejoong era spaventato, ma ancora di più quel fratello maggiore sentì addosso il peso di quel mistero.
- Resta qui, è compito mio trovarlo- Uscendo nella notte, Jaejoong lo guardò andare via, sperando di poter riabbracciare presto i suoi fratelli porcellini.
Junsu camminava frettoloso, facendo risuonare i suoi passi nel terreno secco della sera.
- Yoochun, ti prego torna a casa. - Urlava nella notte, ma nessuno rispondeva al suo richiamo. Solo a quella risata, che si perse nel folto del bosco, iniziò a capire.
- Finalmente sei arrivato, tuo fratello ti aspettava. - Il lupo SM sbucò dietro un albero
ancora più cattivo dell'ultima volta.
- Dov'è? Se gli hai fatto del male, giuro che me la pagherai. - Junsu strinse il pugno, tanto da farsi male quando vide il fratello minore, legato e imbavagliato.
- Come vedi sta bene, ma non posso prometterti che sarà così per sempre. - Rideva quel lupo, mentre lo sguardo disperato dei fratelli vagava nel buio cercando una soluzione.
- Prendi me, uccidimi e mangiami se credi, ma lascia andare mio fratello. - Junsu piangeva mentre diceva quelle parole, ma non era triste. La SM guardò confuso quel porcellino coraggioso, toccato dal suo ardore e dal suo amore per un fratello troppo ingenuo.
 – Va bene, lascerò andare i tuoi fratelli. Ma tu diverrai il mio pasto! – Con un cenno d’affermazione, una lenta lacrima scese nel suo viso guardando per le ultime volte il fratello colmo di riconoscenza. Il lupo, slegando Yoochun, lo lasciò andare, tenendo per sè quel porcellino morbido e succulento.
- Scappa Yoochun e non voltarti. Torna alla nostra casa e vivi una vita serena. Non essere triste, perchè io ti vorrò sempre bene. Anche se non sarò al vostro fianco, non disperate. Lavorate sodo e siate giudiziosi.
Dall'alto, vi guarderò e tiferò per voi. Ora va prima che il lupo ci ripensi. -Yoochun, che inizialmente non riusciva a muoversi, venne spinto da suo fratello, cadendo a terra in quel fragore rimbombante. Senza pensarci, scappò più che poteva, senza voltarsi mai indietro.
- Sono rimasto e cedo la mia vita per salvare quella dei miei fratelli, giura che li lascerai in pace e andrai via da questo luogo dopo avermi addentato la mia carne. - Con una solenne promessa, Junsu chiuse gli occhi prima di sentire quell'immenso dolore e spirare per sempre.
In quella piccola casetta nel bosco, Yoochun piangeva ininterrottamente quando arrivò tra le braccia di Jaejoong. Il fratello capendo il suo dolore, si unì al lamento di sofferenza ma ancora, sopravvissero.
La loro vita continuò a scorrere, lenta ed ogni giorno, guardando il cielo, si impegnarono nel proprio lavoro, con forza e dedizione. Quando il vento saliva veloce verso il cielo, mormoravano senza indugio quelle semplici parole.
"Grazie fratello."
FINE
  
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