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Autore: Kisshou    14/06/2008    3 recensioni
La notte arriva sempre. È inevitabile. Come la morte. E nessuno può scegliere la sua morte. Solo lui. Solo Haku
Genere: Generale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Haku, Sakura Haruno
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: Spoiler!
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La notte arriva sempre.

È inevitabile.

Come la morte.

 

Haku viveva di questo. Di convinzioni e di poche speranze.

La vita non era stata giusta con lui.

Non era giusta per nessuno.

 

La notte arriva sempre.

È inevitabile.

Come la morte.

 

Haku viveva di questo. Di sogni, esili e soavi come l’ultimo canto di una rondine.

E un giorno, in cui il suo sangue schizzò l’asfalto del ponte, qualcosa finì.

Un’altra vita si spense.

Un’altra candela consumò la sua fiamma.

 

La notte arriva sempre.

È inevitabile.

Come la morte.

 

Haku morì per questo. Perché la morte non si può rallentare, ma si può scegliere. E lui scelse di morire per qualcuno.

Haku non sapeva, semplicemente ignorava, che al mondo esisteva l’odio. Forse lo intuiva. Forse lo sospettava.

 

 

La notte arriva sempre.

È inevitabile.

Come la morte.

E nessuno può scegliere la sua morte.

Solo lui.

Solo Haku

 

 

 

 

Sakura Haruno stava seduta sul suo letto.

Lo sguardi perso, fuori dalla finestra, fissava i campi ghiacciati dalla brina,deboli angeli di freddo che si posavano nell’erba.

I pensieri della ragazza erano rivolti a una persona …a un ragazzo conosciuto tanto, troppo tempo prima.

L’aveva conquistata, affascinata, intristita. Il suo viso angelico … così puro, innocente. Così diverso.

Era stato certamente un colpo di fulmine per la rosa che, preoccupata delle condizioni di Sasuke, non aveva potuto indagare su questo sentimento.

Proprio così. Si era innamorata di Haku. E lei, così falsa, timida, depressa da nascondere a Naruto e agli altri questo sentimento. Era così strano … non era nella sua logica.

E quando l’aveva visto steso per terra, morto, cos’ dannatamente perfetto anche nella morte, si era sentita pervadere dall’orrore.

Perché la vita ti può togliere il doppio della morte.

Era primavera, ma la neve aveva preso a scendere, a danzare. I fiocchi candidi si rincorrevano in deboli sospiri di vento, e si posavano leggiadri sul volto rilassato di lui.

Perché l’amore era così crudele? E che male aveva fatto quel povero ragazzo per meritare un destino simile?

Quel giorno aveva nevicato in primavera. Era stato detto che era Haku che, dal cielo, piangeva. E le sue lacrime si tramutavano in sottili fiocchi di neve. Sakura pensò che in cielo quel ragazzo avrebbe finalmente avuto tutto quello di cui era stato privato sulla terra.

“ Sarai felice per l’eternità, Haku.” Pensò Sakura rivolgendosi al cielo. Ella era sicura che tra le nuvole, lassù, da qualche parte, ci fosse il suo piccolo angelo che la proteggeva sempre.

Al pensiero sentì gli occhi inumidirsi. Le lacrime le strisciarono lungo il viso, le inumidirono le labbra,tanto che la ragazza poteva assaporarne il gusto amaro. Amaro, come il destino di quel ragazzo.

 

 

La notte arriva sempre.

È inevitabile.

Come la morte.

Ma la morte non la si può controllare.

Non la si può programmare.

Ma al mondo, c’è anche la vita.

  
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