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Autore: no_light_    08/02/2014    5 recensioni
Zayn è un ragazzo triste, si sente solo anche in una stanza con mille persone. Il suo animo è nero, non è capace di provare ed esprimere i suoi sentimenti.
Ma poi il primo Gennaio una persona cambierà la sua vita, il suo modo di essere e sei mesi dopo, il primo Luglio, si ritroverà a mettere in discussione se stesso.
Riuscirà mai a cambiare?
Riuscirà finalmente a provare qualcosa per qualcuno?
La risposta è nel suo cuore, deve solo essere capace di ascoltarlo e di lasciarsi andare per una volta.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Liam Payne, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Salve!
Sono tornata con un’altra os ziam ahah Scusatemi ma quei due mi ispirano troppo, e tutto questo è nato dopo aver ascoltato No light, no light e Spectrum dei Florence+The Machine.
Spero vi piaccia e non aggiungo altro visto che sono ventiquattro pagine di delirio ahah
Buona lettura!
 
 
 
Centottantuno giorni.
Zayn guarda il calendario e, come di consueto, segna una crocetta rossa.
E’ il primo luglio.
Non ci può credere che sei mesi siano già passati.
Dopo centottantuno giorni puoi dire con certezza di conoscere qualcuno? Dopo centottantuno giorni puoi affermare di aver capito i sentimenti di un’altra persona?
Sono tutti interrogativi che il ragazzo si pone, anche se sa che la risposta la avrà solo quella notte.
Come sempre un messaggio arriva verso l’ora di pranzo, provocandogli un sorriso dolce che non è decisamente da lui.
 
Da: Lee
 
Stasera solito posto solita ora? x
P.s. Sarà bellissimo ricordare i vecchi tempi con te.
 
Il sorriso improvvisamente abbandona il volto del moro non appena si sofferma sulle ultime parole di quell’sms.
Non vede l’ora di passare tutta la notte con lui, ma ha timore che le parole che pronuncerà lo faranno scappare a gambe levate. Ha il terrore di perderlo, di non vederlo mai più, di ritornare nella sua oscurità perenne.
Perché è l’oscurità l’unica certezza che ha accompagnato Zayn per tutta la vita fino a quando, sei mesi prima, proprio grazie ad essa ha conosciuto il modo per poterla scacciare, per poter ritrovare la luce.
 
Il buio.
Zayn è immediatamente attirato dalla stanza più appartata e buia della casa abbandonata dove i suoi amici hanno deciso di trascorrere la serata.
Un certo Niall ha organizzato una festa nella vecchia casa abbandonata nella foresta di Sherwood.
Quel paesaggio è suggestivo, molto bello, ed è per questo che Harry ha deciso di trascinarlo lì. Inizialmente non si è divertito molto, ma è bastato bere quasi una cassa intera di birra per cambiare idea.
Non è completamente ubriaco, è solo un po’ allegro, e vuole passare del tempo solo. Per questo si è inoltrato nelle stanze della casa e ha trovato quella più nascosta, entrandoci subito.
Si sente a suo agio, su quel materasso un po’ impolverato, mentre la fioca luce della Luna penetra dalle tapparelle un po’ distrutte dal tempo.
Dove c’è il buio c’è la sua casa. Il suo animo è talmente oscuro, privo di emozioni belle, che alla luce si sentirebbe spaesato.
La solitudine è la sua tranquillità, che viene spezzata dal rumore della porta mezza sgangherata che striscia sul pavimento ancora intatto. L’unica cosa ancora sana lì dentro.
-Ciao-
Una voce dolce e un po’ roca distoglie la sua attenzione dalle nuvole scure che coprono il cielo notturno.
E’ il primo gennaio. Bel modo di cominciare l’anno nuovo. Solo, in contemplazione di un cielo cupo come il suo cuore, niente di anormale insomma.
Ma quel saluto forse potrà essere un modo per cominciare a cambiare. Non ha mai amato conoscere gente nuova, gli basta Harry, ma non può fare a meno di girarsi verso la parte opposta della stanza.
E quando incontra un viso poco illuminato, ma che gli sembra perfetto, si convince ancora di più di aver preso la giusta decisione.
Quello che riesce a vedere sono dei capelli tirati su con un po’ di gel, due occhi marroni un po’ lucidi, forse a causa dell’alcool, e un corpo davvero niente male.
Tutto ciò gli piace.
-Ciao-
Non gli chiede il suo nome, non gli importa, vuole soltanto che lui si sieda accanto a lui, che continui a guardarlo con quegli occhi così magnetici e profondi.
-Posso?-
Come se avesse letto i suoi pensieri il ragazzo gli chiede proprio se può sedersi accanto a lui, su quelle molle un po’ troppo graciline per mantenere il peso di entrambi, e accetta senza esitazioni.
Immediatamente sente il calore che quel corpo irradia.
Da vicino i suoi particolari gli appaiono ancora più nitidi. Si sofferma sul colore dei capelli, né castani né biondi, ma una via di mezzo; sulla voglia con una forma inusuale che ha alla base del collo; sulle braccia muscolose al punto giusto, proprio come piacciono a lui, e sulla piuma che ha tatuata sull’avambraccio destro; solo alla fine su quegli occhi che quasi lo intimoriscono, sono troppo profondi e ha paura che possano guardargli dentro, guardare il marcio che ha nel suo corpo, nella sua anima.
-Vorrei baciarti-
-E’ perché sei ubriaco. Se mi conoscessi vorresti solo scappare, fidati di me-
Gli risponde prontamente. Non gli permetterà di premere le labbra sulle sue, ma non interromperà il percorso che quelle mani grandi e morbide hanno intrapreso sul suo corpo.
Vuole quei tocchi, e vuole che gli parli.
-Perché lo stai facendo?-
Il castano sorride e la Luna perde tutta la luce, già precaria quella notte, che agli occhi di Zayn ha sempre avuto rilievo. In quel momento, infatti, l’unico brillio che coglie è quello dei due occhi che lo stanno guardando come se non fosse sbagliato, come se fosse un’opera d’arte perfetta, senza i difetti che in realtà lo caratterizzano.
-Lo hai detto tu, sono un po’ ubriaco. Ma lo farei anche da sobrio. Anzi no, forse da sobrio avrei continuato a fissarti per l’intera serata e non avrei avuto il coraggio di seguirti e di dedicarti tutte le attenzioni che vorrei facendo il primo passo-
La mano dello sconosciuto si posa sul suo viso e le carezze che gli lascia sono da brividi. Nessuno mai ha avuto delle attenzioni così particolari per lui, neppure i suoi genitori, e proprio perché lui non conosce cosa sia l’affetto, cosa sia l’amore, si scosta e lo fissa quasi terrorizzato, tuttavia celando ogni tipo di emozione.
-Cosa vuoi?-
Decide di essere diretto, deve capire se anche quel ragazzo vuole un rapporto puramente fisico, perché se ha intenzione di lasciarsi andare ad amorevoli carinerie ha sbagliato persona.
Nonostante questo, però, quei gesti risvegliano qualcosa dentro di lui e prende l’iniziativa, quasi buttandosi addosso a quel corpo perfetto, facendo cozzare la sua schiena sul materasso un po’ troppo duro.
Ma non si baciano, nemmeno per sbaglio, nemmeno sulla guancia.
Fanno solo sesso, Zayn non è nemmeno troppo dolce, ma Liam ha troppo alcool nelle vene per provare dolore quando entra in lui.
Affonda in quel ragazzo così bello anche stravolto dal piacere, madido di sudore. Non esiste, non può un umano rasentare quel livello di perfezione.
Per questo, quando entrambi raggiungono l’orgasmo, il moro si accascia al suo fianco e per la prima volta non scappa dopo essere stato con qualcuno, semplicemente contempla il soffitto perché sa che non riuscirebbe a trattenersi e bacerebbe lo sconosciuto se lo sfiorasse anche solo con la coda dell’occhio.
-Dovremmo rifarlo, sul serio. E credo anche che tra poco riacquisterò la ragione-
Ridacchiano e, dopo un tempo indefinito, si rivestono.
-Io domani sarò qui. Non lo dirò a nessuno, sarai l’unico a saperlo-
Ed è questo, accompagnato ad un occhiolino, il saluto che Zayn rivolge al ragazzo che ricambia con un sorriso, ricomponendosi ed uscendo qualche minuto dopo.
 
Si riscuote e ritorna alla realtà.
Non ha ancora risposto al messaggio, così rimedia subito.
 
A: Lee
 
Certo dolcezza. Alle nove sarò lì.
P.s. Tutto è bellissimo con te.
 
-Stai parlando con Liam, vero?- domanda un sorridente Harry.
Zayn si volta verso di lui e annuisce semplicemente, non riuscendo a cancellare il sorrisino ebete che si è impossessato nuovamente delle sue labbra.
Del riccio non si è mai vergognato, anzi è sempre stato l’unico a conoscenza ‘dello sconosciuto’ che vedeva ogni sera dopo la festa di inizio anno.
Harry, infatti, ha capito tutto sin dall’inizio e Zayn non ha provato nemmeno a negare, semplicemente gli ha spiegato tutto, liberandosi anche di un peso. Parlare di quel rapporto così strano con qualcuno, infatti, lo rendeva meno squallido.
Perché sì, all’inizio quella storia era nata come un qualcosa di squallido, un rapporto puramente fisico che solo con il passare dei giorni e delle settimane si è trasformato in quello che è oggi.
‘Ma cosa è oggi?’ ed è di nuovo questo pensiero che tormenta la mente del moro che è certo dei suoi sentimenti, ma incerto su quelli dell’altro. Forse non è nemmeno pronto ad affrontare quel discorso, forse quella non è la notte giusta, ma cerca di farsi forza e sposta la sua attenzione su altro.
 
-Wow, è passato un mese da quando ci conosciamo. Come vola il tempo- sussurra Liam sdraiandosi accanto a Zayn, osservando la Luna piena che quella notte troneggia nel cielo inglese.
-E’ vero. Lo sai, in questi due giorni ho sentito la tua mancanza- ammette il moro posando lo sguardo ovunque, tranne che sul ragazzo al suo fianco.
Ed è proprio lui che prende l’iniziativa e lascia piccoli baci sul collo di Zayn che sospira e non lo allontana.
Per la prima volta si lascia baciare, non reprime quelle attenzioni che ha sempre desiderato, e rabbrividisce così tanto che ribalta le posizioni e si ritrova sopra di lui.
Decide di essere più dolce, di non fare sempre il solito tipo fisico, a cui i sentimenti non importano, e gli sfiora il collo, succhia leggermente la pelle già arrossata a causa della voglia.
Ma quelle labbra rosee non le sfiora nemmeno per sbaglio. Per lui il bacio è un gesto troppo intimo e non se la sente di infrangere le regole che si è imposto. Ha baciato solo due persone in vita sua, e bacerà quel ragazzo quando sarà sicuro dei suoi sentimenti.
Spoglia lentamente il castano che non rimane con le mani in mano e, passandole ovunque su quella pelle ambrata per cui stravede, lancia i vestiti alla rinfusa, formando una piccola montagnetta sul pavimento.
I loro respiri si fanno più pesanti e Zayn posa due dita su quelle labbra che vorrebbe baciare, ma fa finta che questo desiderio non esista.
La lingua del castano avvolge quelle dita, lentamente e completamente. E’ un modo per reprimere la voglia di fare nuovamente il primo passo, di avventarsi su quelle labbra che sembrano morbide e irraggiungibili.
Quando sente che è abbastanza per entrambi, Zayn sfila le dita e, dopo aver preparato con cura il ragazzo, entra dentro di lui. Non è come le altre volte, sente un qualcosa di diverso; essere lì in quel momento, con lui, è l’unico posto dove vuole essere, dove si sente felice.
E per la prima volta uno spiraglio di luce lo colpisce in pieno, e la ritrovata felicità lo smuove talmente tanto che, come un ragazzino, ansima vicino al suo orecchio.
-Dì il mio nome-
Non si rende conto di quello che fa.
-I..Io, non so come ti chiami-
Risponde tremolante e solo in quel momento entrambi si ricordano che dopo un mese non si sono ancora detti come si chiamano.
E’ una cosa strana, il che la rende una cosa da loro.
-Zayn.. mi chiamo Zayn- sussurra.
-Io Liam-
Liam.
Quel nome gli rimbomba nella mente; detto da lui in quel momento poi sembra una musica celestiale.
Ma sente di impazzire quando Liam, come se fosse nel bel mezzo di una maratona, ansima ripetutamente il suo di nome nell’orecchio.
Vengono nello stesso momento, sussurrando uno il nome dell’altro, ed è quella notte che Zayn, osservando quel volto, è come se vedesse la luce.
E’ come se unendosi abbiano scatenato un’esplosione di luce, come se fossero due stelle del firmamento che brillano.
Quella stanza spoglia sembra aver riacquistato ogni colore e, oltre ad essere la prima notte che si addormentano insieme, è anche la prima notte in cui Zayn non ha paura, in cui la speranza torna a farsi largo nel suo cuore.
 
Il terzo mese di conoscenza, poi, ha portato tanti cambiamenti nella vita di Zayn e Liam, cosa che scopriranno solo la sera in cui si comportano in modo diverso, tralasciando il sesso.
 
Liam è annoiato, per questo arriva in anticipo nella loro stanza. Sa che Zayn sarà lì solo tra un’ora, ciò che non sa però è che lui è già seduto sul loro letto.
Come sempre sta osservando la Luna, cercando di vederla dai pochi spiragli lasciati dalle persiane.
Liam è stupito, ma poi sorride e desidera ardentemente poterlo vedere alla luce del Sole un giorno. E’ convinto che sarebbe più bello, ma anche che lo aiuterebbe a confidarsi con lui perché non è stupido e si è accorto che qualcosa non va in quel ragazzo.
Ma c’è un’altra cosa che il castano non immagina nemmeno, infatti non sa che Zayn è arrivato lì in anticipo per cercare di prepararsi un discorso decente per poter raccontare a Liam la storia della sua vita.
Ma lo dimentica non appena incontra le iridi sorprese del ragazzo con cui vive delle emozioni inspiegabili che nessun altro sa’ regalargli.
-Ehi, come mai sei qui?-
-Potrei farti la stessa domanda- risponde Liam cercando di smorzare la tensione e per cancellare l’imbarazzo che tra di loro non è mai esistito prima di quella notte.
-Siamo sarcastici questa sera? Sono qui perché volevo condividere una cosa importante con te e volevo anche prepararmi un discorso decente prima del tuo arrivo, ma a quanto pare improvviserò-
Mente Zayn, infatti lui è lì dalle sette, quindi da circa due ore, e aveva un discorso logico in mente che ha scordato quando il suo sguardo ha incontrato quello del ragazzo perfetto a cui dirà solo la verità riguardo il suo passato.
-Oh, mi dispiace. Sono venuto qui prima perché non volevo seguire con Louis l’ennesima partita di calcio. Odio quello sport-
-Forse quando ti parlerò di me scapperai a gambe levate, oppure rimpiangerai la tanto odiata partita. Sono così complicato-
L’entusiasmo abbandona il viso di Liam che diventa improvvisamente serio, raggiungendolo su quel materasso che sembra aver preso la forma dei loro corpi per quante notti hanno passato sdraiati su di esso.
-Tu non sei complicato, meriti solo un po’ di comprensione-
Sono quelle parole che colpiscono l’animo un po’ meno scuro di Zayn, e comincia a parlare a raffica senza distogliere nemmeno per un secondo lo sguardo da quegli occhi profondi di cui ormai si fida.
-Io non amo stare con la gente, mi sento a disagio, per colpa dei miei genitori. O meglio, dei miei genitori naturali. Da ventuno anni vivo con la famiglia di Harry, quindi la considero anche mia, perché i miei veri genitori non mi hanno voluto. Mi hanno abbandonato da neonato, ma per fortuna non sono mai stato solo, infatti poche settimane dopo i signori Styles hanno fatto la mia conoscenza e hanno deciso di adottarmi. Forse lo hanno fatto perché ero solo un innocente fagottino che ancora non parlava. Con loro vivo benissimo, Harry e Gemma sono i miei fratelli naturali perché non potrei considerarli diversamente.
Il mio problema è che non riesco ad amare qualcuno perché nessuno lo ha mai fatto con me. Non fraintendermi, Des e Anne mi donano amore ogni giorno, è solo che mi chiedo come sarebbe stato essere amato dalle persone che mi hanno messo al mondo.
Mi sento così sbagliato, sono asociale, non mi sono mai innamorato, la mia anima è nera, nessuno si merita una disgrazia come me-
Finalmente ha trovato il coraggio di sfogarsi con qualcuno che non sia Harry, e questo lo fa sentire maledettamente bene.
Come anche il fatto che il viso di Liam sia sempre più vicino al suo, finché i loro respiri si fondono, si uniscono.
-Non sei una disgrazia. I tuoi veri genitori non hanno saputo apprezzare il dono meraviglioso che la vita li aveva offerto. Non ci conosciamo molto se non a livello fisico, lo so, ma so anche che il mio istinto non ha sbagliato.
Sin dalla prima volta che ti ho visto ho capito che sei speciale. Forse non te ne rendi conto, ma mi rendi felice anche solo con un sorriso e questa notte in particolare hai saputo amarmi in un certo senso. Ti sei confidato con me, e questo per me significa molto più di un qualsiasi gesto di affetto che un estraneo potrebbe riservarmi perché tu Zayn sei entrato nel mio cuore e non c’è altro posto dove vorrei essere adesso- sussurra Liam quasi sfiorando quelle labbra che vorrebbe accarezzare con le proprie –Significa che ti fidi di me e questo è straordinario-
-Lee, tu ti fidi di me?- gli domanda il moro con la voce roca per l’emozione.
Sta per far crollare il suo ennesimo muro e vuole che Liam sia sicuro e consapevole al cento per cento.
-Certo che mi fido di te piccolo-
Bastano quel nomignolo e il sorriso appena accennato del ragazzo che spingono Zayn ad agire, a cercare di portare a uno stadio superiore quel rapporto particolare che non ha mai avuto con nessuno.
Chiude gli occhi e posa le labbra su quelle di Liam.
-Ti avevo detto che avrei voluto baciarti anche da lucido- sussurra il castano, provocando il sorriso di Zayn che lo bacia nuovamente.
Sono ancora sdraiati, le loro mani sono intrecciate e le loro labbra finalmente unite. Ed è in quel momento che lui si pente di non averlo fatto prima, infatti quando bacia Liam sente di essere giusto, sente un bagliore fioco che poco a poco diventerà una luce abbagliante che gli permetterà di superare le sue difficoltà e donarsi completamente a qualcuno.
Quella notte è speciale, per questo Zayn e Liam non vogliono sprecarla o rovinarla con del semplice sesso.
Passano le ore a parlare, a conoscersi, si abbracciano e si baciano timidi, come due bambini.
Prima di addormentarsi con le mani unite e in un abbraccio mozzafiato Liam si avvicina all’orecchio del moro e, con una dolcezza infinita, gli sussurra –Ti insegnerò io ad amare Zayn, e imparerai anche cosa significa essere amato profondamente da qualcuno-
 
-Stai pensando a lui, vero?-
La domanda di Harry lo riporta alla realtà e, come sempre, lo fa arrossire come un pomodoro maturo.
-Perché dovrei dirtelo?- tenta invano di non farsi beccare, ma sa che è tutto inutile.
-Infatti l’ho capito da solo. Questa faccia ebete ce l’hai solo quando pensi a Liam, o quando ci parli al telefono, o quando torni da una serata con lui-
-Ho afferrato, basta- interrompe quell’elenco imbarazzante con un gesto della mano –Non farmi sentire ancora più patetico-
Harry sorride intenerito quando vede il ragazzo che abbassa la testa e si morde il labbro inferiore. Lo fa solo quando si vergogna e quando è in ansia, per questo lo abbraccia.
-Non sei patetico, sei solo innamorato-
E Zayn a quella affermazione non controbatte, sussulta soltanto perché sa che è la verità e tutto questo lo rende maledettamente nervoso.
Deve farcela, quella notte dovrà dirlo a Liam, dovrà fare quella rivelazione.
Ed è convinto, finché non esce di casa per comprare un po’ di frutta e, da solo, le paure e i brutti pensieri si appropriano ancora una volta della sua mente debole e instabile quel giorno.
 
***
 
Come ha fatto ad arrivare sano e salvo non lo sa.
Ha guidato con un tremore decisamente eccessivo alle mani, con la mente occupata da mille parole e gli occhi spalancati, con la costante voglia di ritornare indietro e fare il codardo, lasciando Liam solo senza nessuna spiegazione.
Però poi per un secondo l’immagine di un Liam sconsolato, seduto sul loro materasso, pieno di dubbi e senza un briciolo di spiegazione gli ha stretto il cuore e lo stomaco. Non può fargli questo, quindi ha proseguito il tragitto arrivando a destinazione.
L’ultima cosa che vuole è far stare male quel ragazzo così dolce che gli ha insegnato tanto, innanzitutto ad essere felice e spensierato per qualche ora. Non potrebbe spezzargli il cuore, anche perché si spezzerebbe anche il suo.
Tutta questa preoccupazione è sufficiente a far capire a Zayn che non può trattenere più i suoi sentimenti, deve parlargliene, anche se non lo ha mai fatto con nessuno. Si rincuora solo perché sa che Liam non lo giudicherebbe mai.
 
Entra timoroso nella loro stanza, guardandosi intorno, e si sistema sul letto a gambe incrociate.
Questa sera non ha voglia di guardare la Luna perché emana poca luce e tutto questo significherebbe sentire ancora di più la mancanza di Liam, l’unico capace di risplendere ai suoi occhi anche nel buio più profondo.
Non vuole pensare ancora, vuole solo aspettare calmo, e quindi si stende e chiude gli occhi.
La notte precedente non ha dormito molto ed è sveglio dall’alba, quindi un sonnellino è l’ideale. Ha qualche dubbio perché l’ansia probabilmente non glielo permetterà, ma mezz’ora dopo sta già sonnecchiando sereno, come un bambino.
E’ rannicchiato con le gambe al petto e con le mani che stringono il lenzuolo pulito che aveva portato qualche giorno prima per l’occasione del mesiversario con Liam, che entra proprio in quel momento e si scioglie in un sorriso tenero a quella visione.
Gli si avvicina cauto, si siede accanto a lui cercando di far il minor rumore possibile, e si perde ad osservare il suo viso rilassato e abbandonato al sonno.
Le ciglia sono lunghe e quasi sbattono sugli zigomi un po’ arrossati per il calore estivo; la fronte non è corrucciata come al solito, ma è rilassata e qualche ciuffo ribelle dei capelli, ormai rovinati, cade morbido su di essa; le mani, decisamente più piccole delle sue, sono chiuse in due deboli pugni e trattengono il lenzuolo bianco sotto il mento dove c’è un accenno di barba scura.
Per ultime ha lasciato le sue labbra che catturano subito la sua attenzione non appena il suo sguardo smette di vagare su quel corpo gracile, ma perfetto, rannicchiato. Sono dischiuse e sente dei leggeri sospiri che le abbandonano; sono incredibilmente rosse e gli sembrano calde, come l’aria lì dentro. Si sente inquieto, come se avesse un fuoco nei suoi organi interni, e ha la necessità di sfiorare quelle labbra con le sue dita.
Ci passa delicatamente i polpastrelli, senza fare alcuna pressione, e nota che aveva ragione: sono caldissime.
Ma non gli basta più sentire quel calore solo con le dita, per questo avvicina la faccia alla sua e impazzisce quando quel respiro lento e regolare si infrange sulla sua bocca desiderosa e quasi smaniosa di assaggiare la sua.
Non si sono baciati molto, però è contento anche così perché Liam sa quanto per Zayn sia importante il bacio, ed è proprio per questo che frena il suo istinto e non azzera la distanza quasi inesistente tra i loro visi.
Si è fermato perché vuole essere rispettoso nei suoi confronti, ma mentre si sta per allontanare sente una debole stretta sul suo polso e una voce fioca e roca che gli dice ‘baciami’.
Non lo ha sognato, ne è sicuro, perciò lo accontenta e finalmente posa le labbra su quei due fuochi rossi. Non ha mai sentito una bocca più bollente di quella, e tutto questo gli risulta talmente tanto passionale che, senza timidezza, intreccia la sua lingua con quella del moro.
Zayn è decisamente sveglio e, afferrando Liam per la nuca, se lo porta addosso.
Stava dormendo davvero, finché non ha sentito il respiro del castano vicino a lui. Non sa come ha fatto, forse il suo sesto senso lo ha risvegliato in un secondo, e gli ha chiesto di baciarlo perché l’ultima cosa che vuole è allontanarlo.
Le loro labbra adesso si sfiorano soltanto, delicate, e Zayn avvolge il collo di Liam con le sue braccia. Lo stringe forte perché è felice di stare lì con lui e non vedeva l’ora che quel momento arrivasse.
-Mi abbracci anche tu?- sussurra con una vocina che fa sorridere Liam in una maniera radiosa.
-Certo che ti abbraccio- e passa le braccia attorno ai suoi fianchi, per poi strofinare il naso contro la sua guancia ispida –Stasera vuoi essere coccolato, piccolo?-
Zayn non risponde, fa di sì con la testa chiudendo gli occhi e lasciandosi cullare da quelle braccia che lo fanno sentire protetto.
 
Passano così un po’ di tempo, coccolandosi e sorridendosi. Ogni tanto si baciano anche, ma non accennano nemmeno a spogliarsi e a fare altro. C’è una dolcezza infinita tra di loro, cosa che prima di quella sera non aveva mai raggiunto livelli così alti.
Proprio grazie alle carezze che Liam gli sta lasciando sul viso con un sorriso meraviglioso, Zayn prende coraggio e parla.
-Lee, dovrei dirti una cosa. E’ importante-
Abbassa lo sguardo e attende con ansia la risposta. Il suo cuore ormai ha preso a tamburellare nel suo petto senza controllo.
Il castano si alza e si sistema meglio sul letto. Porge entrambe le mani al ragazzo per aiutarlo a raggiungerlo e lo guarda attentamente negli occhi.
Ha qualcosa che non va, ma lo ha notato anche nei giorni precedenti, per questo decide di fare quello che pensa e ripensa da un sacco di tempo.
-Ti ascolto, ma non qui. Che ne dici di venire a casa mia?-
In un primo momento Zayn rimane sorpreso, ma poi accetta sorridendo. Questo vuol dire che lui e Liam hanno ormai una certa confidenza e che in teoria non dovrebbe farsi tanti problemi e dirgli semplicemente che per lui nutre qualcosa di più, che non si tratta più di semplice attrazione fisica.
 
Improvvisamente sbuffa perché è peggio di una ragazzina isterica alle prese con la prima cotta. Ma forse lo fa un tantino forte, infatti Liam si gira verso di lui.
-Che c’è? Qualcosa non va?-
-No, ma adesso guarda la strada. A casa tua ci vorrei arrivare sano e salvo- ridacchia.
Senza pensarci posa la mano su quella del ragazzo che è concentrato ad osservare la carreggiata scura a causa della nebbia ma che trattiene il respiro quando si accorge di quel tocco.
Il moro comincia a pentirsi di averlo fatto, forse gli ha dato fastidio, ma poi per fortuna vede un sorriso spuntare su quel viso perfetto e la stretta viene ricambiata.
Addirittura Liam intreccia le loro dita e quando deve scalare la marcia lo fa con le loro mani ancora strette saldamente.
 
-Siamo arrivati- annuncia tutto contento Liam una mezz’oretta dopo.
Scendono dalla macchina e Zayn rimane piacevolmente stupito da quello che vede. La villa che ha davanti è azzurrina, non bianca come tutte le altre, è piccola e ha un giardino stupendo e ben curato, pieno di fiori colorati.
Timidamente lo segue sul vialetto e, quando apre la porta, un cane scodinzola e corre allegro verso di loro, gettandosi letteralmente addosso a Liam che prontamente lo prende in braccio.
-Zayn lui è Loki. E’ un tantino esuberante-
Il moro sorride e si avvicina a loro per accarezzare la testolina del cane che accetta le sue coccole e tira fuori la lingua. Ed è quando riserva quelle tenerezza al cucciolo che Liam si accorge che gli occhi del ragazzo sono diversi; finalmente sono vispi e dolci come gli altri giorni.
-Noto che il mio cane ti piace. Dovrei essere geloso? Perché mi sa tanto che anche tu piaci a lui-
Zayn fissa divertito Liam e lascia Loki sul divano per avvicinarsi a lui e, ridendo, gli avvolge i fianchi con le braccia e appoggia la testa nell’incavo del suo collo. Così facendo si ritrova davanti la voglia e non può fare a meno di baciarla piano, sfiorandola soltanto con le labbra.
-E’ davvero adorabile, ma preferisco il padrone!-
E anche Liam non può fare altro se non scoppiare a ridere e ricambiare la stretta. Pensa che è quello il momento giusto per togliersi ogni dubbio e si rivolge a lui cercando di essere cauto e di non costringerlo a dire cose che non vuole.
-Zee ti prego, parlami. E’ da un po’ di giorni che sei strano. Sembri lo spettro di te stesso e sto male. Non posso vederti così. Ma se preferisci non dirmi nulla ti capisco, davvero-
Il ragazzo si irrigidisce un po’ tra le sue braccia, ma poi scrolla le spalle e, abbassando lo sguardo, sorride amaramente.
-Liam è qui che ti sbagli. Io sono da sempre lo spettro di me stesso, io non provo emozioni, non le esterno con nessuno. Tu sei l’eccezione. Tu mi fai sentire vivo. Dimmi cosa vuoi che dica per farti stare meglio. Fidati di me, farti stare male è l’ultima cosa che voglio-
-Io vorrei soltanto che tu fossi te stesso. Ti ricordi quanto siamo stati bene quella volta che ci siamo raccontati cosa combinavamo da piccoli o tutte le bravate che abbiamo fatto al liceo? Abbiamo riso come non mai e tu eri spensierato. Lo sai che non ti giudicherei mai, puoi dirmi tutto quello che ti passa per la testa. Forse staresti anche meglio-
Qualcosa scatta in Zayn che decide di rivelargli tutto come un fiume in piena. Ad aiutarlo sarà stato il tono di voce dolce ma preoccupato di Liam o i suoi occhioni castani che gli infondono sicurezza e amore?
Non lo sa di preciso, ma decide di non perdersi in altri pensieri inutili e per la prima volta in vita sua parla delle sue emozioni, di ciò che sente, delle sue sensazioni.
-Ricordi quando ci siamo incontrati in quella stanza per la prima volta? Sono entrato prima di te e inizialmente mi sembrava un posto squallido, freddo, scuro, ma preferivo stare lì piuttosto che rimanere in mezzo a tutta quella gente ubriaca e irritante, quindi mi sembrava l’unico luogo perfetto. Poi appena sei entrato tu mi è sembrata diversa, come se fosse nuova, avesse una nuova luce, proprio come me. Quando hai varcato quella soglia, infatti, ho desiderato un po’ meno la solitudine, tu eri la mia lieve fiammella di speranza. Sì, quando ti ho visto ho sperato di poter cambiare, di poter essere migliore-
Il loro abbraccio si scioglie, ma la mano di Liam stringe immediatamente quella di Zayn e con il pollice accarezza le sue nocche; è un gesto per infondergli sicurezza.
-Abbiamo cominciato a parlare e tu mi piacevi ogni secondo di più, ma non ce l’ho fatta a lasciarmi andare, nemmeno quando mi hai detto che avresti voluto baciarmi. Però non ti nascondo che ho sentito il cuore esplodermi di gioia, cosa che mi succedeva raramente.
E poi ti ho proposto di rivederci anche la sera successiva perché da quel momento ho capito che non avrei mai più potuto fare a meno di te. All’inizio ci ho provato a reprimere tutti i sentimenti che cominciavo a provare stando con te, ma dopo che ci siamo baciati mi è stato impossibile.
Ti ho raccontato tutto di me perché sei diverso dagli altri, sei dolce ma sai anche essere serio quando è necessario. Poi mi ascolti sempre, non ti arrabbi mai e quindi è stato naturale per me dirti tutto.
Oggi è la prima volta che cerco di esprimere i miei sentimenti a qualcuno e ho paura perché tu potresti lasciarmi, potresti non provare lo stesso. Non so se ho frainteso tutto quello che c’è stato tra di noi ma..- Zayn sente i suoi occhi riempirsi di lacrime e si morde un labbro, ma sa che non deve fermarsi o il suo sforzo sarà stato inutile, così, coraggioso come non è mai stato, conclude il suo discorso –Ma per me non è solo sesso. Ti giuro che prima di incontrare te ero spento, come ti ho già detto prima mi sentivo come uno spettro senza anima, ma sono sei mesi che sento di essere vivo, sento di avere un motivo valido per andare avanti, per sorridere e per lasciarmi alle spalle tutta la mia sofferenza. E il mio motivo sei solo tu, faccio tutto questo perché hai avuto la capacità di farmi innamorare di te, di farmi provare amore, un’emozione che prima era completamente bandita dalla mia vita, e scusami se in questi giorni ti sono sembrato diverso, triste, perché ti assicuro che non lo ero per niente. Con te sono solo felice-
Sente di avere il cuore più leggero, non ha più quel peso che lo ha tormentato per giorni.
Liam rimane immobile per qualche secondo, ma poi prende il suo viso dolce e rigato dalle lacrime e lo bacia.
Asciuga le sue guance con i pollici e sorride radioso. Se Zayn non era mai stato innamorato, lui non aveva mai sentito delle parole così belle rivolte solo a lui.
-Ti dirò tutto ciò che penso di te sopra, nella mia camera, mentre ti bacio e ti coccolo, come piace a te- gli sussurra all’orecchio.
Lo prende in braccio senza alcuno sforzo e, quando gli avvolge le gambe attorno ai fianchi, sente il tremolio che si è impossessato ancora di lui. Per questo si ritrova a pensare che Zayn sia davvero troppo fragile e ha bisogno di tanto amore che gli è stato negato, ma soprattutto pensa che tutto questo vuole donarglielo solo ed esclusivamente lui.
 
Sale le scale con un po’ di difficoltà, ma quando finalmente arrivano nella sua stanza, lascia andare il moro facendolo stendere delicatamente sulle lenzuola un po’ in disordine. La mattina era stato troppo occupato e non era riuscito a sistemare il letto.
-Tesoro dovresti mangiare un po’ di più perché sei magrissimo. Ci tengo alla tua salute-
-Wow, questa è una delle cose più dolci che qualcuno mi abbia mai detto. Davvero Lee, sono commosso-
-Questa era una semplice constatazione, tutte le cose dolci che ho in mente da un po’ di tempo e che ti dirò adesso saranno ben altre-
Nel momento in cui Liam si posiziona meglio sopra Zayn, appoggiando i gomiti ai lati della sua testa per non schiacciarlo con il peso e i visi davvero troppo vicini, cominciano a guardarsi negli occhi in un modo diverso dalle altre volte e ogni traccia di ilarità è svanita.
E’ come se si stessero leggendo l’anima l’un l’altro.
-Sono davvero felice che io ti abbia colpito così tanto sin dalla prima volta che ci siamo incontrati perché anche tu lo hai fatto. Ero un po’ brillo ma quando mi sono accorto che su quel letto un po’ sgangherato c’eri tu mi è passato tutto, mi è ritornata la lucidità in un istante. Sei bellissimo, forse non ho mai visto qualcuno bello come te, però quando ti ho guardato negli occhi ho capito subito che c’era qualcosa che non andava, ma ho fatto finta di niente perché non ci conoscevamo e in quel momento avevo solo una voglia matta di baciarti e di averti.
E poi tutto è cambiato. Non so dirti il giorno preciso, so solo che quando hai cominciato a farti toccare e baciare da me ed eri più sereno ho sentito che avrei voluto prendermi cura di te. Continuavo a pensare che qualcosa non andasse, che avevi solo un gran bisogno di sfogarti, di parlare e di essere consolato-
Si ferma perché sente il bisogno di sorridergli e passare una mano tra i suoi capelli.
Zayn chiude gli occhi e si abbandona a quelle carezze. Adora le coccole, soprattutto quando a fargliele è Liam.
Rabbrividisce quando sente proprio le sue labbra che lasciano una scia di baci dalla mascella fino al collo, e istintivamente si stringe ancora di più a lui.
-Vedi perché per me è impossibile non sentire un senso di protezione verso di te? Sei così dolce e quando mi abbracci, mi chiedi di dormire con te, di baciarti, io mi sciolgo, io non penso più a niente perché ci sei solo tu.
Le poche sere in cui non ci siamo visti sono stato male, mi sentivo strano, com’era strano anche lo spazio vuoto nel mio letto. Sai, molte volte ho pensato di chiamarti per dirti che avevo bisogno di te, che avevo bisogno di stringerti e di cancellare le tue preoccupazioni.
Vederti con lo sguardo spento e un sorriso solo accennato non mi piace, perché tu sei come una bella mattina piena di luce, sei un’esplosione di colori e se potessi scegliere cambierei il tuo passato, sostituirei tutta la sofferenza con un amore sconfinato perché meriti solo questo-
Zayn sorride, e lo fa non solo con le labbra, ma anche con gli occhi, con il cuore perché sente che niente e nessuno potrà intaccare la sua serenità.
-Rimarrai sempre accanto a me Liam, vero? Tu sei tutto ciò di cui ho bisogno, voglio stare solo con te-
-Sempre, staremo insieme sempre. E basta vederci solo la notte, io voglio viverti anche alla luce del giorno perché non devi essere più un segreto, io voglio che tutti sappiano che un ragazzo speciale come te è mio.
E posso dirti con sicurezza che ti amo perché lo conferma il mio cuore, ma anche la mia testa. Ti amo e farò di tutto per dimostrartelo ogni giorno, anche perché nessuno lo hai mai fatto abbastanza fino ad ora-
 
La risposta è netta, chiara nella mente di Zayn: sì, dopo centottantuno giorni ha conosciuto completamente una persona meravigliosa, se n’è innamorato perdutamente e, per fortuna, il suo amore è ricambiato.
  
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