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Autore: two_dollar_bill    08/02/2014    4 recensioni
"Sei proprio una merda..." disse Brian, alzandosi. "Non è colpa mia, è che mi disegnano così!" rise.
"...ma che?"
"E' una citazione, ignorante."
"Allora, dimmi." chiese poi al suo bassista.
"Il fatto che tu ti sia appena paragonato a Jessica Rabbit un pò mi indispone..."
Zacky arricciò il naso offeso "Non era questo che dovevi dirmi." puntualizzò
Genere: Comico, Demenziale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Johnny Christ, Matthew Shadows, Synyster Gates, The Rev, Zacky Vengeance
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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how

 

Sia chiaro che tutto questo non ha un senso logico, è anche inquadrabile nel demenziale se vogliamo; insomma una follia del sabato giusto per distrarsi dai libri che mi stanno prosciugando l'anima. Che dire, se vi va, buona lettura!

 

 

Con l'insonnia nulla è reale. Tutto è lontano. Tutto è una copia, di una copia, di una copia...

Erano le tre, magari le quattro di un venerdì sera. Pensandoci, poteva benissimo essere un giovedì o un mercoledì.Perchè sono tutti così razzisti verso il mercoledì? No, forse era il lunedì, il giorno bistrattato. In ogni caso che fosse uno o l'altro non aveva minimamente importanza. I giorni sembravano tutti uguali ultimamente.
Pensandoci meglio, sicuramente era martedì, sì martedì. E ripensandoci, erano senza dubbio le 3.00, quindi le 5.00 a Chicago e l'1.00 ad Honolunu. Sì, ad Honolunu era indubbiamente l'1.00, chissà poi come lo sapeva, ma attualmente quella era l'unica certezza che aveva.

Il divano aveva ormai preso la forma del suo corpo, beh un terzo del divano, considerando la sua stazza. Di quando in quando cambiava posizione, tutto quello spazio era sprecato altrimenti. Si girava e rigirava e rigirava ancora cercando una comodità che mancava più alla sua mente che al corpo. Gettò un'occhiata alle bottiglie di birra sul tavolino, tre per la precisione. In una vi era ancora un residuo di liquido ambrato che aveva ormai perso tutta la sua fragranza. Le ragazze non si lamentavano sempre che la birra era soporifera? O forse che faceva ingrassare? O forse erano solo ragazze e semplicemente si lamentavano. Di certo, con lui, non aveva funzionato, aveva solo acuito il suo già notevole mal di testa. L'unica cosa che gli restava da fare era augurarsi che la notte passasse in fretta, aveva bisogno di lavorare e distrarsi; forse quello l'avrebbe aiutato.

Arrivò per primo allo studio di registrazione, quella mattina, o almeno così credeva. Aperta la porta, un suono stridulo lo investì in pieno facendogli strizzare gli occhi per la consequenziale fitta alla testa. "MA CHE CAZZO" proruppe in tutta la sua coordialità.
Una testa fece capolino da dietro l'angolo. "Eeeeh buongiorno anche a te, nano! Sto facendo il caffè." Come risposta, quasi gli ringhiò contro, facendo ridere il suo interlocutore. "Vieni, sbrigati." fece l'altro, allegro e con un volto sereno e rilassato. "Cos'è questa novità?" disse tra sè e sè.

Nella saletta trovò il loro primo chitarrista, quel lurido essere, giocherellava con la sua dannata chitarra, dedurre che il colpevole di quell'inquinamento acustico fosse lui, fu un attimo. "Ehi man!" lo salutò lui dal basso del comodo divanetto in pelle nera. "Muori." sibilò fulminandolo con lo sguardo "Uno di questi giorni quella chitarra finirà dove non batte il sole. Proprio così. Nel tuo posticino speciale, contaci."
Il chitarrista lo guardò basito, incerto sulla risposta da dare, quando qualcuno venne in suo soccorso. "Amico, che succede?" Ci pensò un attimo realizzando che: un altro chitarrista! BASTA CHITARRISTI. Li fanno in serie? Si riproducono per scissione binaria? Girano a coppie come i carabinieri! "Hai un aspetto orribile" aggiunse quello, poi, passandogli una tazza di caffè. "Lo so..." fece burbero strappandogliela dalle mani e quasi svuotandosela addosso.
"No, seriamente, Johnny, che ti succede?" anche l'altro si era avvicinato, aveva quasi l'aria preoccupata. Brian Haner con un' espressione preoccupata sul volto, era un evento. Avrebbe riso se ne avesse avuto la forza.
"Non riesco a dormire." buttò lì, Johnny, rassegnato.
"Ah."
"No, ti prego, Brian. Non ti sprecare" fece Zacky, guardandolo oltre la sua tazza di caffè. "Perchè anche io non sto bevendo il caffè?" chiese il primo chitarrista, per tutta risposta. " Perchè non te lo sei andato a prendere."
"Sei proprio una merda..." disse Brian, alzandosi. "Non è colpa mia, è che mi disegnano così!" rise.
"...ma che?"
"E' una citazione, ignorante."

"Allora, dimmi." chiese poi al suo bassista.
"Il fatto che tu ti sia appena paragonato a Jessica Rabbit un pò mi indispone..."
Zacky arricciò il naso offeso "Non era questo che dovevi dirmi." puntualizzò
"Eh, cosa vuoi che ti dica, Zee. Chi meglio di te capisce come mi sento..."
"Appunto. Io sono il re dell'insonnia."
Johnny sospirò, appoggiando la testa alla poltrona.
"Non ti abbattere JC! Capita. E' un periodo stressante."
"Periodo stressante? Ma se non stiamo combinando niente! Quello - fece indicando Brian, che si aggiustava una ciocca di capelli nel riflesso del vetro - a breve si darà agli spot pubblicitari. Tu, hai il tuo da fare con la VU e te ne vai a giocare a gold con il papà dell'anno. Che poi, seriamente, il golf?! Mi fa male la testa solo a pensarci!"
Zacky sghignazzò, di sicuro l'amico non aveva perso il suo umorismo. "Appunto, vedi? Non stiamo combinando niente. Ti mancano i tour, i concerti..."
"Mi manca il mio letto e le mie ore di sonno!"
"Ti manca l'avventura!"
"Non importa quello che mi manca, mi serve una soluzione. Hai una soluzione per me? Sì, dilla. No, taci."
"Un'idea ce l'avrei. Mh, stasera vieni a casa, mangiamo qualcosa di schifido, birra a fiumi e un bel film..."
"Zacky t'ho chiesto la cura per l'insonnia, non un pigiama party con hangover il giorno dopo."
"Ti fidi di me?" insistette il chitarrista.
"Neanche un pò"
"Perfetto!" battè le mani contento, provocando un'altra fitta al povero JC e si alzò afferrando la sua chitarra poggiata poco lontano "Oddio no..." sussurrò il bassista " Ci vediamo alle otto. " disse Zacky con nonchalance.
"Puoi andare a casa, nano. Non si fa niente oggi, Matt m'ha appena avvisato che non viene, aveva un non so che con non so chi." anche Brian aveva impugnato la sua Schecter. Johnny li osservò entrambi, ricambiando i loro sguardi attenti. Per un attimo si sentì come un soldato disertore in attesa della fucilazione, se avessero prodotto anche un solo suono, li avrebbe strangolati entrambi con le corde dei loro stessi strumenti. "Non osate...!" quasi urlò, alzandosi di botta e correndo verso l'uscita con le mani a coprirgli le orecchie. "Maledetti chitarristi"

"Come hai intenzione di aiutarlo?" chiese Brian, una volta soli.
"Mh, ho molte idee. Anni di esperienza..."
L'altro annuì "Cristo, sembrava proprio matto."
"Tutti i migliori sono matti."
"No, dico, fai sul serio?"
"Beh? Che c'è... guardo molta tv, anche io ho problemi a dormire, ti ricordo."
"No, Zee, tu hai problemi e basta. E' diverso."
"Sai qual'è il tuo problema, bella micetta?"* 
"Ti prego dimmi che è un'altra delle tue citazioni e non mi hai realmente chiamato...bella micetta"
"Sei un ignorante, chico. Sei proprio un glorioso ignorante!

Alle otto in punto si era quindi presentato alla Vengeance Mansion, poco convinto e ancor meno fiducioso nella riuscita di qualsiasi cosa quel forsennato avesse in mente; una serata con gli amici, in ogni caso, non avrebbe potuto fargli così male. FORSE.
Ad accoglierlo, stranamente, fu Jimmy, che aveva già pronta in mano per lui una pinta di birra "Male, molto male..." commentò il bassista, scuotendo la testa ed entrando. "No, bene bene." lo corresse "Allora...mi dicono che sei passato da - sleepy beuty - a - l'uomo senza sonno - ti mancavo, forse?"
Johnny, l'aveva guardato perplesso "Ma perchè parlate tutti tramite metafore cinematografiche o citazioni, siete diventati di colpo dei cinefili?"
"No, in realtà siamo cinofili, non vedi come ci occupiamo calorosamente di te?" s'intromise Brian, che aveva la magica capacità di apparire all'improvviso come i brufoli prima di un grande evento.
Jimmy fece spallucce, assestando a Brian un bel calcio nel deretano e passando un braccio dietro le spalle di JC, accompagnandolo gentilmente verso il salone "Probabilmente ci annoiamo tutti troppo e ci diamo alla tv, chi l'avrebbe mai detto... Stiamo invecchiando"

La casa era un pò cambiata dall'ultima volta che c'era stato, constatò Johnny guardandosi intorno. Al centro della grade sala adesso svettava un maxi schermo che avrebbe potuto tranquillamente far concorrenza ad un cinema di paese, intorno a semicerchio c'erano poltroncine invitanti e un bel divano. Zacky l'accolse con un sorrisone, quasi inquietante, mentre sguazzava letteralmente nei DVD. "Allora, tu cosa vuoi vedere? C'è una diatriba in corso."
"Senza offesa ma stasera non sono molto in vena di uno dei tuoi film trash super-mega-epic-splatter."
"Come se a te non piacessero! Non temere, comunque, sto allargando i miei orizzonti."
"Quindi, cosa proponi?"
Zacky si guardò in giro "C'è di tutto... dal western, al gangster movie, commedie, commedie romantiche. Sì, non chiedere. Roba psicologica, cult...insomma, tutto!"
"Che io mi ricordi, ho sempre voluto fare il gangster." disse Jimmy in tono vacuo, facendo ondeggiare la sua pinta. Se qualcuno l'avesse ascoltato, non conoscendo l'andazzo generale, avrebbe creduto dicesse sul serio. Brian si schiaffò una mano in viso "Sì" disse poi alla volta di JC rispondendo alla sua faccia interrogativa "E' un'altra citazione"
Zacky li guardò con biasimo "Cos'amo di più nella vita? Cos'è che mi da gioia?"
"...la birra?" provò Brian
"La pizza." aggiunse JC
"...Il denaro? Il potere? Le donne?" continuò Zacky, poi guardò un secondo Jim che lo fissava con un sorriso sghembo "IL BASEBALL!" gridarono all'unisono alzando le braccia al cielo trionfalmente.
"Oddio no, non ci posso credere!"
"Un'altra?"
"Sì, un'altra stramaledettissima citazione."
"Ho capito adesso, cercate di abbattermi per sfinimento o di uccidermi."
"Mh...nope!"

"Dai su, nano. Era una vita che non si stava tutti insieme."
"Non manca qualcuno all'appello?"
"Chi, Matt? Arriverà." ghignò Zacky mentre vittorioso brandiva un cd a mò di spada. "Allora? Che ne dite?!" disse mostrandolo.
"...che la mia ipotesi dello sfinimento, era realistica."
"Non puoi dirmi di no!"
"Sì che posso."
"Non l'hai mai visto questo film! DEVI VEDERLO!"
"Devo, mi pare un'affermazione eccessiva nelle mie condizioni."
"Ah, quante lagne. Ti può solo far bene."
Il mix di scetticismo e sarcasmo sul volto del bassista fece accorrere Jimmy a dar manforte al povero chitarrista. "Dai su J. al massimo ti addormenti, non è forse questo lo scopo ultimo?!"
Johnny soppesò le parole e non riuscendo minimamente a trovare una risposta degna, sospirò rassegnato "Dannazione, come fai ad incastrarmi sempre."
"In un'altra vita era di sicuro un avvocato" constatò Brian
"Vanità è il mio peccato preferito!" recirò Jimmy
"Ti prego Zee, metti quel dannato cd e premi play, non ne posso più di questo gioco assurdo che state facendo!"
Risero tutti alle parole disperate di Brian, perfino Johnny "Questa era bella. Dovremmo vederlo quel film..." Brian lo fulminò "Stanno convertendo anche te, è l'inizio della fine..."
"Che la fine abbia inizio - al massimo"
"Vi odio, vi odio tutti."
"Ok, ok...basta. Concentratevi adesso."

Once upon a time in America svettò luminoso sullo schermo ad alta risoluzione e la musica invase la stanza mentre gli spettatori rabbrividivano, perfino Brian, che aveva abbandonato il volto corrucciato e guardava attento le immagini che lente si dipanavano davanti a lui.

"Noodles, cos'hai fatto in tutti questi anni?"
"Sono andato a letto presto."

"You gotta be kiddin me" bisbigliò Johnny all'orecchio di Zee che sorrise "Sì l'ho pensato anche io la prima volta."
"Shhh." li rimproverò Brian.
"Mi passeresti un cuscino?"chiese ancora JC al padrone di casa "Certo."
"SSSSSSSH! Tacete." fece ancora Brian.
Jimmy rise "Nessuno resiste al fascino di questo film..."

E mentre le ore passavano, quasi quattro per la precisione, tutti rimanevao pietrificati nelle loro posizioni. Jimmy se ne stava spaparanzato sulla poltroncina con un piede sul tavolino di vetro, lo sguardo compiaciuto non l'aveva abbandonato un secondo. Brian alternava espressioni di sorpresa, ad altre di ammirazione, altre ancora di incredulità e sdegno. Poi c'era Zacky, con la sua solita faccia glaciale non faceva trapelare molte emozioni, ma gli occhi, gli occhi brillavano davanti al capolavoro indiscusso che la faceva da padrone. Neanche un incendio li avrebbe smossi da lì. Perfino Johnny era sereno, non si sentiva così rilassato da mesi, il mal di testa era scomparso, anche la stanchezza si limitava ad avvolgerlo come un lieve tepore, ma quasi non batteva le palpebre tanto era concentrato.

"Ho rubato la tua vita e l'ho vissuta al posto tuo. T'ho preso tutto. Ho preso i tuoi soldi, la tua donna, ti ho lasciato solo 35 anni di rimorso. Per la mia morte. Rimorso sprecato."

"Sto stronzo!"
"Bella merda..."
"Gli spara, vero? VERO?"
"SSSSSH!"

"E dov'è finito? E' finito?"
"Nope"
"...MA è finito dove penso che sia finito?!"
"Yep!"
"SSSSSH!!!"

"Adesso è finito." esordì Jimmy. "Grandioso, sempre grandioso."
"Confermo e sottoscrivo." aggiunse Zacky annuendo.
"Devo ammetterlo, è bellissimo. L'ultima scena poi... bho. Geniale."
"Vale quasi tutto il film quell'ultimo sorriso." disse ancora Jimmy compiaciuto
"Vero, straordinario."
"Brian?" 
"Ehi Brian dici qualcosa." Il primo chitarrista indugiò, poi guardandoli uno per uno, serio, aprì la bocca, ci mise qualche secondo ad articolare una parola ma poi se ne uscì con un unico, secco. "ANCORA."
"Eh?"
"Ancora." ripetè lui, annuendo. "Guardiamolo di nuovo. Adesso!"
"Ah! Umorismo da flashback!" gli altri risero.
"Questa la so perfino io." constatò JC.
"Vi prego. Riguardiamolo. Il nano è ancora sveglio, magari un'altra volta lo atterra."
"No, ma ti prego, fai come se non ci fossi..."
"Beh io, non credo che sia proprio il caso..."
"Non è proprio la cosa più leggera del mondo."
La disputa però venne interrotta dal campanello "Vai tu, Jim?"
"Zi padrone" scimmiottò il batterista esibendosi in un inchino.
"Sarà il nostro amato cantante, finalmente. Brian, mi stai ascoltando?"
"Ancora!"
"Bah...vado in bagno."

"Come hai potuto pensare che un film del genere potesse far addormentare qualcuno?!" proruppe Brian alla volta del secondo chitarrista che metteva pigramente un pò d'ordine, una volta rimasti momentaneamente soli.
Zacky lo guardò con noncuranza "Oh, ma non l'ho mica pensato..."
"Non ti seguo."
"Non è una novità, tranquillo." gli rispose, dandogli una pacca da cucciolo sulla spalla.
"Sii serio, Vendetta. Qual è il tuo piano?! E sopratutto, voglio vedere questo film, e voglio vederlo ORA."
"Sì ho capito, ho capito, non fare l'isterica. Beh... vedrai. E potrai anche rivederti il film se gradisci."
"Ottimo."

"EHI GUYS!" M Shadows in tutta la sua gloriosa perfezione avevava fatto il suo ingresso in sala, con un sorrisone che avrebbe abbagliato un cieco.
"Di grazia, mi domando, perchè urli se siamo tutti a dieci centimetri da te? sospirò Jimmy massaggiandosi le tempie. "Ti rendi conto di superare il muro del suono, a volte?"
Il cantante rise, con un espressione così tonta sul viso che fece pentire Jimmy di aver anche osato fare un'osservazione così complicata.
"Beh, che avete fatto?"
"Abbiamo visto un film." spiegò Zacky
"Un film straordinario, dovresti vederlo anche tu, ORA."
"NON ora." puntualizzò il padrone di casa, fulminando il chitarrista. "...dopo."
"Se vuoi qualcosa da bere, serviti pure, fa come fossi a casa tua."
"Oh sì, grazie. Sono anche un pò stanco...in effetti."
Quando furon tutti seduti e comodi, tra cibo, birra e quant'altro, Zacky bisbigliò all'orecchio di JC "Sdraiati bene e mettiti comodo."
"Ma..."
"Non discutere, fidati." aggiunse, sistemandosi anche lui, un pò meglio, sul divano.
"Allora Matt" esordì poi "Dove sei stato oggi? Racconta..."
"Oh man! La Major League Gaming è la cosa più figa di questo mondo. Certo ho perso per degli allocchi, Cristo, come si fa a far un errore così banale, li avrei strangolati con le mie mani, avevo la vittoria in pugno, ma aspettate parto dall'inizio. Prima di tutto dovete capire come funziona e quanto sia un vero privilegio parteciparvi; servono dei pass appositi ma sono soltanto un numero limitato quindi mi dispiace non avervi portato con me ma era veramente impossibile."
Mentre Matt si protraeva in dettagliati discorsi sulle tecniche con cui aveva ucciso soldati nazisti e sottolineando l'inettitudine dei suoi compagni di banco, Zacky aveva riordinato tutti i 1750 DVD che aveva precedentemente tirato fuori dalla sua collezione, Jimmy aveva quasi finito di leggere una rivista che aveva trovato per caso, Brian sempre su consenso di Zacky aveva ripreso a guardare il film dal principio e Johnny, Johnny dormiva beatamente.

"Hai visto?!" chiese Zee a Brian, sottovoce, per non disturbare il flusso incessante delle parole di Matt che gesticolando come un pazzo, era ancora al momento in cui "sono sceso dalla macchina con un termos di caffè enorme"
"Visto cosa?" fece Haner senza distogliere lo sguardo dallo schermo.
"Dorme come un bambino."
"E ci credo, son giorni che non chiude occhio..."
"E quattro ore di film sono pesanti." aggiunse Jim, intromettendosi.
"Nah, vi sbagliate."
"Non ti seguo."
"Eh...novità."

"Ragazzi, mi state ascoltando?" chiese Matt all'improvviso.
"CERTO!" gridarono all'unisono.
"Ah bene, mi sembrava..." continuando poi a commentare le minuzie organizzative della sua MLG.

"Vedete, lui è il mio asso nella manica." continò Zacky indicando il cantante che praticamente era impegnato in un monologo Shakespiriano
"E' soporifero quando parla di video games."
"Non che di solito sia molto brillante, diciamo." osservò Brian.
"Da che pulpito, insomma..."
"Quindi è così che hai risolto il tuo problemino?"
"Esatto. Quando non riesco a dormire, lo invito e gli faccio domende sugli argomenti più improbabili e boom: ore di sonno assicurate."
"E quando non può raggiungerti che fai, gli telefoni?!" rise Brian ancora concentrato su una Deborah bambina che ballava sulle note di una dolce melodia
"...ehem sì..."
"STAI SCHERZANDO, VERO?!" lo fissarono entrambi mentre lui ridacchiava un pò imbarazzato.
"No dico sul serio" disse Matt turbato, convinto parlassero con lui.
"Fantastico." commentò Jimmy alla sua volta.
"Bello, sì" aggiunse Brian
"Cool man!" assecondò Zacky
"Lo so, lo so..." assentì il cantante compiaciuto.

"Vedete ragazzi...L'insonnia è una brutta bestia."
"E a mali estremi..."
"Quindi, questo era il tuo piano fin dall'inizio?" chiese incredulo Brian
"Certamente."
"E' tutta la storia del film, della rimpatriata serale a cosa serviva?"
"Assolutamente a nulla, io e Jimmy volevamo rivedere questo film e voi siete dei gloriosi ignoranti, come dico sempre, quindi..."
"Due piccioni con una fava, insomma."
"No, piccioni no." borbottò il batterista.
"Dovremmo fare tutti un test psichiatrico..." commentò Brian sempre più esterefatto.
"E' LA REGOLA NUMERO 4!" dissero all'unisono Zacky e Jimmy, scoppiando poi a ridere.

"Mh? La quattro? Non avete capito? Allora ve la rispiego, non c'è problema." disse Matt sorridendo e ricominciando il suo racconto dal principio.
 













Nda.
Ecco la proveniente delle citazioni sparse:
La frase d'apertura è una citazione di Fight Club come anche "Umorismo da flashback"
*Citazione tratta da Scarface.
"Tutti i migliori sono matti" è ovviamente presa da Alice nel paese delle meraviglie.
"Che io mi ricordi, ho sempre voluto fare il gangster." e "Cos'amo di più nella vita? Cos'è che mi da gioia? "...Il denaro? Il potere? Le donne? Il baseball" da Gli Intoccabili.
"Vanità il mio peccato preferito" da - L'avvocato del diavolo -
E concludiamo con la storia della regola numero 4 - dall'Era Glaciale 3.

Una dedica particolare ad uno dei miei film preferiti - C'era una volta in America - un cult ed un vero capolavoro. Se non l'avete visto che lo consiglio vivamente. Certo, sempre se siete amanti del genere e riuscite a resistere oltre le tre ore piene...!

See ya.
A.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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