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Autore: miriel67    15/06/2008    5 recensioni
Alla ricerca delle proprie radici,inseguito da una condanna le avventure di un mezzodemone tutto particolare...il seguito di Oriente ed Occidente
Genere: Romantico, Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Sesshoumaru
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Una condanna La prima volta che si era rivelata la sua natura demoniaca aveva circa sette anni.
Aveva litigato con una delle donne a servizio di sua madre perchè non lo facevano entrare nella sua stanza
Non voleva vedere nessuno e aveva il mal di testa,così la cameriera gli aveva detto.
Prima aveva pianto,come un qualsiasi bambino e poi un brontolio sordo nella gola.
Shashee aveva visto con stupore allungarsi le unghie delle sue mani e il sangue letteralmente bollirgli nelle vene.
Era spaventatissimo ma furente e con una manata aveva lacerato la sottana della serva,che era fuggita urlando che il diavolo si era impadronito del padroncino...
-Mamma?!-aveva chiamato con voce rauca,insolitamente profonda per un bambino così piccolo.
E Caterina,aprendo gli occhi aveva visto il suo Shashee fra i brandelli di stoffa sul pavimento con la luna sulla fronte che brillava .
Lei aveva sentito pungere la spalla, dove il Principe dell'Ovest,l'aveva morsa.Il sigillo la stava chiamando.
Si era alzata dal letto come una pazza,si era inginocchiata e aveva abbracciato il suo bambino che nel frattempo si era ferito conficcandosi gli artigli nel palmo delle mani.
-Amore mio-gli aveva detto stringendolo forte a se, e respirando l'odore di sua madre si era tranquillizzato e calmato...
Da quell'episodio avevano cominciato a circolare certe voci...messe subito a tacere.
La servetta era stata trasferita con cospicua dote nella villa nel bellunese e tutto era andato avanti più o meno nella norma.
Restavano le straordinarie capacità di quel fanciullo del tutto fuori da ogni norma.

Shashee cresceva di una bellezza eccezionale
Da un po',da quando aveva lasciato la fanciullezza,metà delle donne di Venezia sospiravano più o meno segretamente sul giovane Farsetti Cornaro,sui suoi occhi ambra,sui lunghi capelli e su quel corpo muscoloso dal portamento fiero.
Quando con gli amici faceva il bagno in Canalazzo,le rive erano gremite di spettatrici palpitanti pronte ad applaudire ogni singolo tuffo del bel Shashee.
Quando aveva compiuto i 20 anni,Caterina aveva organizzato una meravigliosa festa.
Era cominciato tutto li.
Gli inviti era partiti per festeggiare la notte fra il 5 e il 6 aprile 1594.
Una notte di luna piena.Come tanti anni prima.
Una festa alla quale era stata invitata tutta la nobiltà di Venezia e dintorni.
L'approdo del palazzo era un via vai di gondole che portavano gli ospiti e le fiaccole illuminavano tremule il Canal Grande
Palazzo Corner era stato allestito meravigliosamente e la sala delle feste piena di ogni ben di Dio.
Era lì che Shashee,l'aveva vista per la prima volta.
La contessina Teodora Priuli Loredan,nipote del Patriarca e di una delle famiglie più in vista di tutta la laguna.
Altezzosa e bella.

Toshio non la poteva soffrire.
Non sopportava la sua puzza sotto il naso,il suo parlare tutto forbito e quella risatina falsa che ogni tanto le sfuggiva.
-Da quella ti verranno solo guai Shashee...-
Glielo aveva detto e ripetuto.
-Quella li ha un solo obiettivo,infilarsi sotto le tue lenzuola o rotolare nella paglia sempre insieme a te dopo le vostre passeggiate a cavallo al Lido...-
Ma Alvise Marco non ascoltava,era completamente perso negli occhi di Teodora.
Vedeva solo quelli.
Neanche a Cate piaceva,ma suo figlio le rispondeva che era gelosa e che non capiva.
-Cosa vuoi saperne tu,dell'amore,ragazzino!-le aveva risposto una volta sua madre,con gli occhi verdi che lampeggiavano e la voglia di dargli uno schiaffo.
Ma era testardo e risoluto e perso nell'idea di questo amore romantico fatto di lettere e sospiri.
La contessina Priuli aveva tutt'altro in testa.
Oh si il bel Shashee le piaceva,ma la sua famiglia era anche interessata all'enorme patrimonio dei Farsetti Cornaro.
Alle terre su nel bellunese e nel trevigiano,ai tre palazzi che avevano in città...

Il piano era semplice,farsi per così dire"disonorare" e ricorrere alle nozze riparatrici.
Un piano un po' banale,se Alvise Marco non fosse stato così terribilmente cavalleresco e gentiluomo.
Così galante e corretto.
L'aveva baciata una sola volta e a fior d labbra.
Non cedeva.
Neanche davanti ai suoi baci, alle allusioni e alle sue scollature sempre più profonde.
Finchè si era risolta con quella vipera della contessa sua madre di provare con un piano.
Un finto rapimento.
Si, un piano perfetto in cui il salvatore della bella Teodora sarebbe stato il bel Farsetti Cornaro.
Lui l'avrebbe salvata e dal grande spavento,dalla paura di perderla, avrebbe ceduto e ci sarebbe stato fidanzamento e nozze.
Avevano organizzato tutto.
Teodora era uscita dalla messa vespertina una sera e dei "malfattori" l'avevano presa e portata via mentre si dibatteva e urlava come una forsennata.
In un attimo la voce si era sparsa per tutta la città.
Squadre di nobili veneziani si erano subito organizzate per cercare la ragazza.
Il Patriarca aveva aperto San Marco per una veglia notturna.
Le beghine avevano subito incominciato a dire rosari sopra rosari.
Shashee era scattato come una molla e subito si era messo in caccia,usando l'olfatto finissimo di cui era dotato.
Aveva trovato subito la traccia di Teodora,si interrompeva in un pontile.
Era perplesso,non sentiva il sottile odore della paura nel profumo della ragazza,ma non ci fece caso.
Da quel pontile non c'erano molti posti dove avrebbero potuto portarla:o alle Vignole o a Sant'Erasmo.
Fra i campi e le cascine c'erano molti posti dove avrebbero potuto nasconderla.
La sua Teodora.
Da sola nella notte!
Si sentiva come uno di quei cavalieri di cui aveva letto i racconti,oh si vedeva come l'Orlando Innamorato alla ricerca della sua Angelica.

Toshio che sempre lo accompagnava, silenzioso, aveva detto che quella faccenda del rapimento gli puzzava un po' di imbroglio...
In chiesa alla Messa c'erano i tre fratelli di Teodora e nessuno aveva sguainato la spada...
Ma Shashee era già salito in barca alla volta delle isole.
Remava di prua come un forsennato e Toshio a poppa su quel sandolino.
Alle Vignole non c'era traccia,invece a Sant'Erasmo l'odore della ragazza era fortissimo.
Shashee correva e saltava e Toshio faceva fatica a stargli dietro.
Risate e rumore di bicchieri...
Da un capanno da caccia usciva una fioca luce.
-Aspetta Sha...-
La voce di Toshio si era confusa con il rumore di una porta che cadeva giù di schianto.
La scena era questa:la contessina Priuli che beveva da un bicchiere,carte su di un tavolinetto e due uomini che non erano altro che i suoi due cugini Loredan.
Alvise Marco spalancò gli occhi,ma la sorpresa che lesse negli occhi degli altri era ben superiore alla sua...
Cadde un silenzio di tomba.
Nessuno spiaccicava una parola.
-Alvise Marco-disse lei con un filo di voce...
-Non vi aspettavamo così presto-disse uno dei due Loredan mettendo la mano alla spada.
Quel gesto fece scattare Shashee.
Sentì gli artigli crescere e i canini allugarsi.
Sulla fronte gli apparve la luna e gli occhi diventarono due fessure da cui uscivano lampi.
Un sordo ringhio dalla gola.
Teodora cadde in ginocchio facendosi il segno della croce.
-Vergine delle Grazie salvatemi dal demonio!-urlò e i suoi due cugini caddero anche loro in ginocchio segnandosi più volte e invocando tutte le Madonne di Venezia.
-Shashee,calmati dai-
La voce di Toshio lo stava riportando alla realtà e sentiva che stava rientrando in se stesso.
-Non vi voglio più vedere Teodora-
Disse con un filo di voce,quando ebbe recuperato il pieno controllo.
Ma lei aveva uno sguardo colmo di malvagità e di cattiveria.
Forse c'era un altro modo per mettere le mani sul patrimonio dei Farsetti Cornaro
-Vi denuncerò,voi siete posseduto Alvise Marco,il demonio vi divora l'anima-
-Siete voi che avete l'anima agli inferi,cara contessa Priuli,se vedeste la vostra faccia in questo momento assomiglia tanto a quella di quella signora che sta a Babilonia a sollazzare ogni cristiano che passa!-
La voce di Toshio era calma ed ironica,ma sapeva quanto grave era quello che la donna e i suoi cugini avevano visto.

La denuncia arrivò nelle settimane successive e i soliti testimoni ben informati e pagati durante il processo,raccontarono un sacco di menzogne.
Di sedute spiritiche in cui veniva invocato il Maligno per accrescere la forza innaturale di Alvise Marco.
E il fatto che parlasse così tante lingue era un sicuro segno di possessione diabolica.
Fecere arrivare anche la cameriera che aveva visto la prima trasformazione di Shashee da bambino.
Fu una testimonianza decisiva.
Caterina fu definita adultera e Shashee illegittimo,in quanto nato al di fuori del matrimonio.
Anche se suo nonno l'aveva riconosciuto come erede.
Non contava nulla.
La contessina Priuli testimoniò della spaventosa trasformazione di Shashee e così il suoi due cugini.
Tutti pendevano dalle labbra di quella perfida imbrogliona e lei ovviamente aveva calcato per bene la mano nella descrizione del mutamento di Shashee.
Del finto rapimento si erano dimenticati tutti,una ragazzata,uno scherzo l'avevano definito...
Dopo quattro mesi di processo arrivò la sentenza,esilio dalla Serenissima e scomunica di Santa Romana Chiesa.
Per evidenti commistioni con Il Maligno.
Nella notte Shashee salutava sua madre e suo nonno.
Una barca lo attendeva a Chioggia per imbarcarsi alla volta della Spagna e poi del Portogallo.
E da li,l'Oriente.
Scappava da casa sua come un ladro nella notte.
Caterina piangeva,spezzata dalla sofferenza.Lacrime le scendevano ininterrotte sulle guance pallide.
Suo nonno gli diede delle lettere.
-Quando arriverai nel Cipango dai queste al Signore dell'Ovest...Si chiama Inu No Tahiso ed è tuo ...nonno e mio vecchio amico.-
Toshio guardava suo padre Kento.
-Cosa aspetti Toshio,vai a preparare la tua roba e vai con lui,so che non aspetti altro.-
Il ragazzo volò a prendere le sue cose.
Caterina si fece coraggio, abbracciò suo figlio e gli disse con voce tremante
-Quando arriverai cerca di Inuyasha,è tuo zio ed è come te,amore mio,ti aiuterà-
-Tornerò mamma,te lo prometto,tornerò...-
-Sarò qui ad aspettarti Shashee,figlio mio-
Le ultime lacrime caddero sulla barca che le portava via il suo Shashee.
Un lieve rumore dei remi nell'acqua e la barca presto scomparve.
Caterina si coprì gli occhi,sopraffatta dal dolore.
-Dove sei Sesshomaru- fu il suo ultimo pensiero prima di svenire.


Il sandolino è una tipica imbarcazione da voga alla veneta ( in piedi)
che può essere fatta anche ad un remo solo,in quanto la barca è assimetrica.
Il Canalazzo è come i Veneziani chiamano familiarmente Il Canal Grande
Tra il 5 e il 6 aprile 1594 c'è stata luna piena.
Ciao  e grazie a tutti quelli che leggono,recensiscono e hanno messo la storia nei preferiti. :) Grazie! Ps Il Redentore sarà sabato 18 luglio XD occhio al campanile!!!


 


   
 
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