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Autore: Setsuka    15/06/2008    8 recensioni
[ Post-Imaginationland; Style ]
< L'ho fatto per te Stan! Per te, cazzo. E tu? Tu sbuffi pure? >
Marsh incontrò lo sguardo ferito del suo miglior amico, sentendosi un tantino colpevole, addolorato per esser stato la causa di tutto.
Era arrivato a tanto per lui, per nessun altro... solo per lui.
Wendy -dubitava- sarebbe arrivata a tanto per lui.
< Posso consolarti con un bacio? >
Genere: Romantico, Commedia, Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Kyle Broflovski, Stan Marsh
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Be-curios Post- Imaginationland fiction, Stan/Kyle scritta di getto, ispiratami da una fanfiction inglese.
Il titolo è ironico. Si traduce come "Esser curioso" ma il suono ricorda "Bicurioso" ( ovvero,  per chi non lo sapesse, mi riferivo alla curiosit
à in campo sessuale che porta a fare esperienze omosessuali ) per questo il trattino tra le due parole ha grande importanza XD
La dedico a tutti coloro che in questo periodo dovranno sostenere gli esami di maturità ( io mi escludo però XD ), in particolare a Momoko89
Prompt: 028.Children.
 



 
B e - C u r i o s



Erano passati due giorni da quando erano tornati da Imaginationland, o meglio dalla Casa Bianca, e Stan ancora non aveva rivisto il suo migliore amico.

Kyle era stato in casa per ben due giorni, saltando la scuola e non rispondendo alle chiamate telefoniche, inoltre, quando Stanley si era recato a casa Broflovski, Sheila aveva detto che il suo bambino non si sentiva bene e preferiva non vedere nessuno, perciò Stan si era ritirato e aveva preferito non pensarci, il viaggio era stato lungo e... insomma... vedere un se stesso chinato tra le gambe di Cartman e fare quello sporco lavoretto... dovevo averlo scioccato, certamente.

Giunta l'alba del Sabato, Stan si alzò di buon ora: non voleva assolutamente un terzo giorno senza Kyle, anche perché senza di lui le giornate non erano divertenti, senza il suo sorriso non splendevano; e questo pensiero avrebbe dovuto formularlo per Wendy, questo gli sussurrò la coscienza, ma la mandò prontamente in un paesino lontano lontano.

Così arrivò che erano solamente le 7:00 davanti alla casa del suo super-miglior amico e con prudenza si arrampicò per il tubo del gas, mantenendo salda la presa e rilassati i nervi, raggiungendo così la stanza di Kyle al secondo piano.
Conosceva bene le abitudini del suo migliore amico, buone e cattive, e sapeva che dormiva tenendo la finestra socchiusa per far entrare un po' di fresco nella stanza da letto dove vi era la porta chiusa. Non fu dunque difficile entrare e -una volta dentro- si ritrovò sul letto di Kyle, nel quale lo vide dormire sereno.
Lo osservò per un attimo e si sentì sollevato ora che lo vedeva respirare leggermente nel sonno con le guance colorite di un rosa pesca; sospirò abbandonandosi a un'espressione dolce e rilassata: stava bene.
Dopo qualche minuto di contemplazione, il tempo necessario per placare la preoccupazione dei passati giorni, e quando vide l'espressione serena del rosso mutare in un'espressione contrariata, negli occhi azzurri passò un lampo di divertimento, difatti le labbra si piegarono in un sorriso, ma quando Kyle cominciò a mugugnare qualcosa di incomprensibile, Stan tirò il braccio dell'amico, sussurrando con gentilezza -e una sottile vena di apprensione- il suo nome.

< Kyle? >

< Uhm... no Cartman, io... CARTMA- > La mano di Stan prontamente raggiunse la bocca dell'altro < Shh... vuoi svegliare i tuoi? >

Le iridi smeraldo s'illuminarono di consapevolezza e allontanò quella mano che gli teneva tappata la bocca.

< Stan! Cosa ci fai qui? >

< Sicuramente non quello che vorresti facesse Cartman >

Arrossì violentemente, abbassando lo sguardo che si era velato di tristezza. Solo qualche secondo, per poi rispondere degnamente all'altro.

< Scusa se ho incubi per averti salvato il culo Stan >

< Eh? Che dici amico? >

< Amico un corno... > Sussurrò maligno guardando in direzione della porta, per poi ritornare a fronteggiare quegli occhi azzurro cielo < Stan se ho incubi sui testicoli di Cartman, se glieli ho.... > Prese coraggio nel dire quella parolina < ...succhiati... è colpa tua! >

< Ma tu non glieli hai succhiati! >

< Si invece! > Kyle cominciò a scaldarsi < Chi è che ha fatto di tutto per farmi ammettere che la fantasia è reale, eh Stan? >

< Kyle la fantasia esiste >

< Appunto! >

< Mi fai finire? >

< Prego >

Fu l'acida risposta di Kyle.
Stan prese un bel respiro e cercò di essere il più chiaro possibile.

< La fantasia esiste, ma quello non eri comunque tu... era una fantasia di Cartman che prendeva vita, ma... non è successa a te >

< Si, invece! >

< Ok, se ti fa piacere pensala così >

< No che non mi fa piacere! >

< E allora? >

< Vai al diavolo Stan! Io non posso negare di non aver fatto... quella cosa, quella proiezione era parte di me! Per Cartman io l'ho fatto, eravate tutti presenti, tutti l'avete visto! Voi avete visto Kyle Broflovski che succhia le palle a Cartman, e dal momento che c' è stato, che l'avete visto, è stato reale! >

Il moro rimase in silenzio, seduto con le gambe incrociate, a guardare il candido lenzuolo e ha riflettere sulle parole dell'altro.

< Anche la fantasia di Butters era reale! La sua fantasia ha salvato tutti! Se non fosse stata reale a quest'ora non esisterebbe più qualcosa chiamata immaginazione, tutte le nostre menti sarebbero sprofondate nel caos > Notando che nessuna risposta arrivava da Stan s'infuriò maggiormente < Cazzo amico! Mi hai fatto parlare al telefono con Gesù, Luke Skywalker, Superman e compagnia bella per farmi convincere che esistevano! >
 
< Kyle? Ecco... mi dispiace ma... era una tua responsabilità >

< Cosa? >

< Tu hai scommesso con Cartman su quel folletto, non io! >

< Ah, è così che ti rigiri la frittata? >

< Vuoi negare d'aver scommesso? >

< No, ma io non sapevo che i folletti esistessero! >

< Non sto dicendo questo, ma dal momento che hai scommesso, firmato quell'accordo, dovevi mantenere la tua parola >

< Io mi sono rifiutato >

< Lo dovevi fare! Non potevi scappare dall'accordo >

< Avrei trovato il modo >

Stan sbuffò sonoramente. 

< L'ho fatto per te Stan! Per te, cazzo. E tu? Tu sbuffi pure? >

Marsh incontrò lo sguardo ferito del suo miglior amico, sentendosi un tantino colpevole, addolorato per esser stato la causa di tutto.
Era arrivato a tanto per lui, per nessun altro... solo per lui.
Wendy -dubitava- sarebbe arrivata a tanto per lui.

< Mi dispiace Ky... >

Adesso anche le sue iridi azzurre riflettevano dolore.
Il rosso evitava di guardarlo e la sua risposta non fu altro che un silenzio imbarazzante per Stan.

E nell'arco di quei lunghi secondi di silenzio un desiderio si fece spazio nel cuore di Stan, complici di esso la flebile luce dell'alba, il tepore delle coperte e la distanza ravvicinata...
Desiderava consolare Kyle. A modo suo.
Donargli una fetta del suo cuore. Condividere insieme qualcosa di unico e irripetibile.

Stan aprì le labbra, spinto da alcuna malizia, solo da una tenera innocenza.

< Posso consolarti con un bacio? >

Gli occhi smeraldo lo guardarono attoniti.

< Cosa? >

< Un bacio Kyle >

Ripetè con imbarazzo Stan.

< Sei impazzito amico? >

La furbizia di Stan allora venne chiamata in campo.

< A Cartman hai succhiato... >

< Non ricordarmelo in continuazione! >

< ...lui non è tuo amico! >

< E che centra? >

< Io sono il tuo super-miglior amico... >

< E con questo? >

< Non c'è mai stato qualcosa di così... intimo... tra di noi >

< Non credi di essere un tantino bicurioso Stan? >

< Anche fosse? > Stan prese la mano destra di Kyle tra le sue, senza dargli il tempo di rispondere < Mi dà fastidio che tu abbia condiviso qualcosa di tanto intimo con Cartman > le gote del moro s' imporporarono leggermente < Magari domani riuscirà a strapparti un bacio con l'inganno e... qualcosa di così importante la ricorderai con lui... >

Kyle non potè che sorridere dolcemente a quelle parole impacciate, intinte di puro affetto e... evidente gelosia.

< ...e io non voglio >
Il cuore gli batteva forte, sentiva le guance bruciargli e la mano di Kyle sembre più calda tra i suoi palmi tremanti < Vorrei che tu condividessi qualcosa di così importante con me >

Il ragazzo ebreo ringraziò mentalmente Cartman, se alla fine il risultato era stato quello... beh, non poteva che esserne felice.
Una piccola sofferenza per una grande felicità: quello Stan che gli stava donando il cuore nelle sua mano in quel modo tanto dolce era la cosa più bella e romantica che aveva vissuto.
Le sue parole gli stavano facendo toccare il cielo con un dito.
Ma perché non giocare un po' ? Gli suggerì il suo lato bastardo.

< Stan e se io volessi condividere... > L' incontro di iridi smeraldo e zaffiro < ...un momento tanto importante... > Il cuore di Stan batteva sempre più forte < ...con Eric perché in fondo l'ho sempre segretamente amato, solo che sono arrabbiato con lui perché prima di arrivare al sesso orale avrei voluto un suo bacio? >

Marsh sgranò gli occhi.
Il cuore gli mancò di un battito.
Aveva l'espressione di uno che stava per scoppiare in lacrime.

La reazione di Kyle non fu che una sincera, argentina, prof onda risata.
Cadde indietro sul retto, portandosi le mani alla bocca per non esser sentito dai suoi familiari.
Aveva le lacrime agli occhi.

< Che significa Kyle? >

Domandò con tono severo e sguardo arcigno.

< Sei buffissimo amico >

< Ah si? >

< Si >

Continuò a ridere per un po', finché tra una risata e un'altra...

< Se in un coglione Stan > Ancora un'altra risata < Ma come, non l'hai notato che da anni ci scambiamo sempre parole d'amore? > Rise ancora, sotto un palese sguardo confuso < La cosa più romantica che mi ha detto non la ricordi? "Mi auguro morirai di AIDS in un campo di concentramento da me creato" e io gli ho risposto con amore "Fottiti il tuo lardo, schifoso razzista di merda"  ...quanto siamo carini, non trovi? >

< Fanculo Kyle! >

< Ma dai: era ovvio che ti stessi prendendo per il culo >

< Si, quanto era ovvio che i folletti irlandesi non esistessero in America >

< Stan, dai... posso consolarti con un bacio? >

Gli rubò la battuta il rosso.

< No! > Gli rispose Stan mettendo le braccia incrociate davanti al petto e un visibile broncio < Potresti avere il sapore della merda di Cartman >

< Vaffanculo Stan! Che schifo! Mica l'ho fatto con la mia bocca e... ripeto: vaffanculo >

< Ma non avevi detto che l'avevi fatto tu? >

< Si, ma non con la mia bocca, diciamo... una parte di me l'ha fatto >

Erano su un punto di non ritorno.
Per questo Stan sorvolò.

< Sicuro? Ti sei lavato bene i denti? >

< Stan! >

Lo rimproverò a gran voce.
Questa volta fu Stanley ad abbandonarsi ad una risata liberatoria.

< Era la mia vendetta >

Fece una linguaccia a Kyle 

< Scemo... >

Con movimenti calcolati, ma veloci, mentre ancora Stan era troppo occupato a sorridere, le labbra di Kyle toccarono quelle del suo migliore amico.
Gli occhi azzurri dilatati.
Piacevole stupore.
Morbide, come petali di una bellissima rosa; premevano contro le labbra del moro.
Le palpebre si chiusero alla dolce pressione, cadendo in un oblio di tenero, casto amore.

Era una strana sensazione.

Rimasero immobili per alcuni secondi, non sapendo bene cosa fare.
Stan schiuse leggermente le labbra, quell'umido che percepiva era qualcosa di... mai provato... magari doveva fare come aveva visto nei film, quindi provò a muoverle leggermente, sentendo l'altro fare lo stesso, senza nessuna malizia, senza capire veramente cosa significasse, percepì solo per un secondo, la lingua dell'altro prima che questo si staccasse.

E prima che tra i due s'inalzasse un imbarazzante silenzio, prima che le loro guance diventassero di un rosso accesso e che la capacità della parola fosse loro negata, Kyle parlò.

< Scusa ma questo è un bacio? Perchè sarebbe così importante? >

Era stato bello ma... non capiva.
Dicevano che un bacio era tanto importante, con un bacio si provavano sensazioni uniche, che si sentissero volare farfalle nello stomaco... ma loro non avevano sentito nulla di questo.

 < E che cazzo Kyle! Ci sarà un motivo per cui gli adulti lo considerano così importante, forse abbiamo sbagliato qualcosa noi, forse non dovevamo muoverci... >

Ma che importava in fondo?
Era stato bello, no?
E poi... avevano condiviso qualcosa di consensuale e intimo insieme.

Stan cercò poi di far sorridere Kyle, sul quale volto vedeva ancora confusione.

< Beh... però ora puoi pensare a questo e non ha quello che hai fatto con Cartman >

< Già... >

Le gote di Kyle si tinsero di un lieve rosso pastello.

< ...comunque Stan... anche se non ho capito come può esser speciale un bacio, è stato bello e... sono felice di averlo condiviso con te >

Questa volta furono le gote di Stan a prender rossore.

< ...già... e son felice Kyle che... >

Le parole del moro erano impacciate, segnate da un forte imbarazzo e una strana tensione alla quale non sapeva come reagire.
Esser teso con Kyle era... anormale.

C'era bisogno di spezzare quella tensione.

< Cosa Stan? >

< Sono felice che le tue labbra non sapessero di merda >




-The End-


Spero vi sia piaciuta... a me non è dispiaciuto scriverla e il risultato che è venuto fuori può coincidere con l'idea originale.
L'avevo iniziata ispirata, di buon umore e poi mentre continuavo stavo leggendo una fiction e... ho odiato Stan! Io e lui non potremmo mai andare d'accordo se sta con Kyle o ci prova con lui XD
Scherzi a parte Stan è il personaggio che odio di questa serie e si salva solo in qualche scena carina con Wendy. Quindi se Wendy e Eric ( per carità! Mai insieme questi due ) mi venissero a prendere a calci nel sederino per aver scritto questa fiction non li biasimerei, anzi...
Ringrazio infinitamente Nemesi06 per aver collaborato nella realizzazione di questa fiction, la parte del bacio in se e le reazioni a fine bacio dei due sono opera sua, io ho solo modificato qualcosina, scritto intro del bacio e fatto il finale... dunque fan Style ringraziate lei che pur non conoscendo bene South Park ha descritto una scena perfetta (evitando il lavoro sporco a me XD). Grazie tesoro, sei un angelo!!!

*


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