Videogiochi > Baldur
Ricorda la storia  |       
Autore: whitemushroom    08/02/2014    3 recensioni
The Lord of Murder shall perish, but in his doom he shall spawn a score of mortal progeny. Chaos will be sewn from their passage. So sayeth the wise Alaundo.
Una serie di short-fic nate dall'amore di un videogioco che in pochi conoscono. Sperando di attirare qualcuno a giocarci!
Genere: Fantasy, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Nata da una mattinata particolarmente movimentata tra me e Lisaralin discutendo sulla bellezza di questo grandioso videogioco di cui speriamo esca presto una sezione di EFP; abbiamo estratto a caso i nomi dei personaggi giocabili, e vi abbiamo aggiunto anche qualche personaggio non giocabile che però riteniamo fondamentale nella trama. Aggiornerò in maniera sporadica, seguendo l'ispirazione che con alcuni personaggi sembra latitare nella maniera più assoluta. In alcune flashfic potrebbe comparire il mio personaggio, il paladino / cavaliere legale buono Barristan, pronto a riportare il Bene nelle terre selvagge dell'Amn, dove i criceti sono guerrieri spaziali miniaturizzati, i vampiri sanno essere creature dolci e generose e la progenie mortale di Bhaal camminerà tra la gente. Buona lettura!!!

______________________________________________________________




Personaggio: Kivan
Genere: Introspettivo, Missing Moments
Rating: Verde andante sul giallo.
Avvertimenti: mieloso. Se siete diabetici girate a largo.


Pireflies

“Sai quante stelle ci sono in cielo?”
Deheriana mi guarda, sorpresa dalla mia domanda. “Non saprei … tu le hai mai contate?”
“Un paio di volte, sì. Ma dopo duecento inizio a perdere il conto”.
“Sei sempre il solito …”
Mi dà una spintarella, e io fingo di cadere a terra con un grido di dolore. Lei mi segue, e rotoliamo un po’ sull’erba finché non ci fermiamo a meno di un braccio dal fuoco; al riflesso della fiamma i suoi capelli chiari si tingono di un colore che nemmeno il più grande pittore di Suldanesselar saprebbe lontanamente imitare.
Ci sdraiamo uno accanto all’altra, la sua mano nella mia. “Facciamo una gara!” propone lei, avvicinandosi a me. “Chi conta più stelle ha vinto! E se vinco io mi devi promettere solennemente che questa primavera mi porterai a Baldur’s Gate!”
Ancora questa storia. Sa benissimo che non sopporto le grandi città.
“Non sono proprio riuscito a dissuaderti, eh? E va bene, ma se vinco io …” non riesco a terminare la frase. Le labbra di Deheriana sono sulle mie, delicate, piccole, fatte per baciare ed essere baciate. Mi riempie di sé e della sua fragranza simile al mirto, mi travolge con un’ondata rovente che non smette finché il mio cuore non si calma e batte all’unisono con il suo.
“Se vinci tu …” mormora lei, restituendomi il fiato “… quello consideralo un acconto. E adesso iniziamo, perché già mi sento in mano il biglietto della Casa delle Meraviglie! Una … due … tre …”
Mi perdo nel cielo stellato.
Il profumo del legno di pino che scoppietta nel fuoco mi riempie le narici. L’odore di Deheriana si mescola a quello dell’erba ancora bagnata per la pioggia di ieri, e poco lontano da noi i passi di una lepre si allontanano come per paura di disturbare la nostra gara. Il terreno mi porta un silenzio innaturale, come se tutti gli abitanti di questo bosco si fossero fermati per un solo istante; o forse sono soltanto io che non riesco a sentire altro che il mio cuore e la sua voce.
“Ottantasette … ottantotto …”
Resto immobile in questo istante, assaporando il lieve pizzicare della mia pelle nel vento fresco. Mi chiedo se anche lei stia sentendo la magia di questo posto. Non riesco proprio a capire come possa amare le grandi città degli uomini, cosa ci trovi di piacevole nel gettarsi in mezzo a quella massa di gente che urla, impreca tutto il santo giorno e odora di pesce e sudore.
Mi rendo conto di aver quasi chiuso gli occhi quando la sua voce mi richiama indietro “… e centodue! Avanti, ti sfido!”
“Temo che dovrai disfare i bagagli …” le sorrido, gustandomi la sua espressione inorridita. “Perché io ne ho contate centotre!
Lei aggrotta le sopracciglia e si siede di colpo. “Stai mentendo!”
“Assolutamente no” sussurro. “Evidentemente non ti sei accorta che ho preso una stella e me la sono messa in tasca!”
Mi guarda come se fossi impazzito, però mi limito a lanciarle un’occhiata di sfida. Corruga la fronte, poi inizia ad ispezionare il mio mantello. Le sue dita armeggiano con la stoffa lacera, e quando sentono qualcosa che non dovrebbe essere lì iniziano a danzare rapidamente sotto i miei occhi. Potrei vivere altri mille anni, ma il mio cuore non potrà mai battere come in questo momento.
“Kivan, tu …”
“Già, temo di aver perso la gara. Alla ventesima stella mi sono addormentato”.
Prendo l’anello e lo faccio lentamente scorrere lungo il suo anulare. La sottile fascia dorata si illumina per le fiamme e per il suo sorriso che fa di me l’elfo più felice del mondo. “Un mio amico, un chierico di Ilmater, mi ha promesso che riuscirà a liberare una sala solo per noi. Ci aspetta il giorno del solstizio d’estate al suo tempio …” mormoro, ma il tempo del mio cuore si è fermato “… a Baldur’s Gate”.
La sua risposta, il suo sorriso, la sua gioia si perdono nella luce.

Mi stringo nel mantello e trattengo il respiro. Rabbrividisco. Cerco di richiamare la figura di Deheriana, ma il fuoco del nostro accampamento improvvisato mi restituisce soltanto delle scintille e delle sottili strie luminose che giocano al ricordo dei suoi splendidi capelli. Accanto a me lo Zhentarim ed il suo amico halfling russano nella grossa, distruggendo la pace di questa notte.
Soltanto io non riesco a dormire.
Domani sarà il solstizio d’estate. Domani entrerò a Baldur’s Gate.
Senza di lei.
  
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Videogiochi > Baldur / Vai alla pagina dell'autore: whitemushroom