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Autore: Zomi    09/02/2014    14 recensioni
-Samurai- la corresse, massaggiandosi il lobo e grattandosi il capo verde, contuso dalle botte della piccola –E poi mi spieghi che centra fare la spesa con Mamma Casetta, Nami?!?-
La piccola sospirò, schiaffeggiandosi la fronte.
-Sei proprio un buzzurro- scosse il capo –La tua mamma va mai a fare la spesa?- cercò di farlo ragionare a livelli.
-Certo- ghignò Zoro, infossando le mani nel grembiulino.
-E il tuo papà non l’accompagna mai?- chiese sbattendo gli occhi grandi e dolci, alzando il cestino al petto, mostrandoglielo.
-Uhm…- corrugò la fronte pensieroso -… no-
Per la seconda volta il cestino si schiantò sul suo capo...
Genere: Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nami, Roronoa Zoro | Coppie: Nami/Zoro
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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BIRRE & MANDARINI
 
 

Il giardino dell’asilo brulicava di risate e corse in ogni dove.
Le altalene volavano libere nel cielo, gli scivoli erano rampe di lancio per giovani astronauti, le giostre giravano a mille, quasi a voler staccarsi da terra e librarsi in aria, solo per far ridere ancor di più i bambini che vi giocavano.
Anche se, non tutti in verità ridevano divertiti…
-Uffa- sbottò un piccolo bambino di cinque anni, incrociando le braccia al petto –Che gioco noioso-
-Ehi- gli mollò uno scappellotto sulla nuca la compagna di giochi, dondolando il suo ciuffetto ramato –Avevamo fatto un patto!!!-
Il ragazzino storse il naso, infossando gli occhi neri e profondi.
-Più che un patto, è stato un ricatto- rimbeccò la bambina.
-Non è vero!!!- pestò i piedi a terra, brandendo il piccolo cestino, che reggeva in mano, come un ascia.
-Eravamo d’accordo Zoro- gli tirò un orecchio, per poi picchiarlo sul capo col cestino –Tu giochi con me a Mamma Casetta, e poi io gioco con te ai guerrieri-
-Samurai- la corresse, massaggiandosi il lobo e grattandosi il capo verde, contuso dalle botte della piccola –E poi mi spieghi che centra fare la spesa con Mamma Casetta, Nami?!?-
La piccola sospirò, schiaffeggiandosi la fronte.
-Sei proprio un buzzurro- scosse il capo –La tua mamma va mai a fare la spesa?- cercò di farlo ragionare a livelli.
-Certo- ghignò Zoro, infossando le mani nel grembiulino.
-E il tuo papà non l’accompagna mai?- chiese sbattendo gli occhi grandi e dolci, alzando il cestino al petto, mostrandoglielo.
-Uhm…- corrugò la fronte pensieroso -… no-
Per la seconda volta il cestino si schiantò sul suo capo.
-Bhè tu si invece- gli urlò nelle orecchie –E ora andiamo se no il Supermercato chiude-
Lo prese con forza per un gomito, strattonandolo fino alla piscina di sabbia, accanto al cui bordo si inginocchiò, iniziando a riempire il cestello con sassi più o meno grandi.
-Un po’ di pasta…- prese un sasso grande come un pugno -… carne… verdure…-
-Ricordati le birre- ghignò il verde, in piedi dietro di lei.
-Ma non possiamo berle: siamo piccoli- volse gli occhi su di lui, fissandolo con le guance gonfie.
-Ma la mia mamma le prende sempre per il mio papà, quindi tu le prendi per me- s’impuntò.
Nami sospirò, alzando gli occhi al cielo, mentre infilava un altro sasso nel cestino.
-Ecco abbiamo preso tutto- si alzò da terra, controllando il contenuto del paniere.
-Sicura?-
-Si...- annuì, prendendolo per mano -… non provare a svincolarti- lo fulminò, alla vista della sua smorfia riguastata dal gesto.
-Per me manca qualcosa…- borbottò.
-E cosa sentiamo…-
-Mandarini-
Si chinò a raccogliere  un paio di sassetti tondi, per poi metterli assieme al resto della spesa nel cestino.
Nami lo fissò stupefatta.
-Perché?- domando trattenendo un sorrisino, attorcigliandosi il ciuffetto fermo a lato del viso con una forcina a forma di fiore.
-A te piacciono, no? E allora li prendiamo- alzò le spalle, prendendole dalle mani il cesto e portandolo per lei, mentre girovagavano per il giardino.
La bambina sorrise per quelle attenzioni.
Si alzò leggermente sulle punte, per posare un piccolo bacio sulla guancia dell’amico, che arrossì vistosamente.
-MA CHE FAI?!?!?- sbottò fregandosi la guancia rossa per l’imbarazzo.
Nami alzò le spalle.
-La mia mamma lo fa sempre con il mio papà, quando lui le fa una gentilezza…- ridacchiò pensando ai genitori, fissando Zoro rosso su tutto il viso.
-… e anche papà diventa tutto rosso quando mamma lo bacia, anche i baffi diventano rossi- sghignazzò.
Zoro sbuffò, sfregandosi ancora la guancia, storcendo il naso.
-Mocciosa- l’apostrofò nascondendo mezzo ghigno.
-E comunque ora giochiamo ai samurai- si staccò dalla rossa, afferrando due bastoncini da terra e alzandoli nell’aria come due spade.
-In guardia- le corse dietro.
 


 
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Prese senza difficoltà entrambe le borse stracolme di spesa, alzandole dalla cassa.
-Zoro- lo richiamò lei –Danne una a me-
Alzò una mano verso una borsa, afferrandone un manico, ma il ragazzo la scansò, incamminandosi verso l’uscita.
Nami alzò gli occhi al cielo, sbuffando.
-Buzzurro- gli corse dietro –Ma perchè vuoi fare tutta questa fatica da solo?-
Zoro la guardò di striscio, con quelle sue guance gonfie di irritazione e gli occhi grandi e color del cioccolato.
-Perché mi va, punto- si sporse a baciarla sulla fronte, sfiorandole il ciuffo fermo su una tempia con un fermaglio a forma di fiore.
-Sei sempre il solito- ridacchiò, prendendolo sotto braccio e schiacciandosi al suo fianco –Pronto a tutto per un bacio, eh Zoro?-
Lo baciò sulle labbra, alzandosi sulle punte e fermandolo nel camminare.
Il verde si fermò, assaporando le labbra della sua mocciosa, che lo cercavano e lambivano dolcemente.
-Un bacio per aver portato la spesa…- lo baciò ridacchiante Nami -… uno per aver messo in ordine il garage…- lo baciò ancora -… uno per avermi accompagnato nello shopping…-
Zoro ghignò, lasciandosi baciare senza proteste, infischiandosene degli sguardi stupiti delle altre persone nel Supermercato, che li fissavano ammutoliti.
-Abbiamo preso i mandarini vero?- biascicò alzando un braccio, e la relativa borsa della spesa, a circondarle la vita.
-Si…- sghignazzò lei -… e anche le birre- lo baciò ancora, accarezzandolo sul viso –Ora possiamo anche giocare ai samurai-
 


 
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