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Autore: lavinia_sunshine    09/02/2014    3 recensioni
"Lui la ama e le basta. Lei ama lui e gli basta. Si amano e si bastano."
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Lei ha sempre odiato il suo corpo, sempre, sin da quando era bambina, è sempre stata "robustella", come le continuava a ripetere la mamma, ma lei sapeva che era solo un modo per addolcirle la pillola, pur non avendo nemmeno due cifre negli anni. Lei non era robustella, era grassa, e non si è mai perdonata per questo. Tutte le sue amichette si fidanzavano e lei era costretta a rivedere la stessa scena giorno dopo giorno, la sua migliore amica, il ragazzo che le piaceva. E così inizia la prima dieta, a dieci anni, va da una professionista, ma nulla, non è costante, in fondo è solo una bambina e se sua madre, oh! sua madre! se solo lei evitasse di riempire la casa di dolciumi e pasti grassi! se solo l'aiutasse... Ed ecco il primo fallimento, primo di una lunga serie...
Prima media, primi baci, primi avvicinamenti con l'altro sesso, per tutte, tranne che per lei, e così si ritrova costretta a concedere il primo bacio a uno che in realtà neanche le piace veramente. Era anche fidanzato, lui, con una sua compagna, tra l'altro, li fece lasciare, costrinse una sua amica ad accompagnarli al cinema per vedere un film che odiava, ma era tutta una scusa, era solo troppo piccola per dire ai suoi che usciva con un ragazzo. Piccola, si fa per dire, faceva il primo liceo, e vide quel film solo per sentirsi come tutte, per non essere più inferiore, per essere normale. E quanto schifo le fece quel bacio, Dio santo! Era viscido, sembrava di baciare una lumaca, dopo quella volta decise di non rivederlo più, si rifugiò nel suo guscio di acidità e lo scaricò.
I giorni scorrevano, lei cresceva, l'insicurezza pure.
Non era di quelle che si innamoravano ogni giorno o che cambiava un ragazzo a settimana, ma come ogni ragazza normale aveva delle cotte, di quelle forti, che duravano mesi e la stravolgevano, arrivò a piangere perfino in spiaggia per uno di loro. E quando stava male riversava il suo dolore in parole, le piangeva con le lacrime, come se esse, scivolando sulle guance, le scorressero lungo la mano fino a poggiarsi sul foglio e a diventare inchiostro come per magia. Con chi altri poteva confidarsi se non con un foglio? In fin dei conti sono stati creati per raccogliere i pensieri della gente e custodirli, non importa se destinati a terzi o al proprio io. Attraverso la scrittura si toglieva un po' di dolore e se lo raccontava, riusciva in tal modo ad ammettere che quella era realmente lei, e si odiava, quanto si odiava! Come se non bastasse si mise in mezzo anche lo sport, dopo aver creduto di aver trovato la propria passione abbandonò tutto, non faceva per lei, e si gettò a capofitto un qualcosa di totalmente diverso, dove trovò l'amore, senza cercarlo. O meglio, lo cercò, ma bramava le labbra sbagliate, labbra che si sfioravano con altre, labbra impegnate. Ok, soffriva per amore, ma aveva un amico vero e rispolverato una vecchia amicizia. Lui perso negli occhi della bionda, e di chi se no? Bassina, ma dal fisico mozzafiato, con quel nasino all'insù che lo faceva uscire pazzo. Gelosa? no, non lo era, anzi, tifava per lui, voleva che i due si fidanzassero, lui è un bravo ragazzo, lei bella e impossibile, con quella scia di dannazione che si portava dietro insieme ai cuori e ai desideri di mille spasimanti.
Doveva aiutarli, sì, doveva fare qualcosa! Lei stava sprecando i suoi giorni fra le braccia di uno che non la meritava e lui si stava struggendo il cuore dietro quelle curve, pur non sapendo il significato di tale verbo. E più cercava di combinare l'amore fra i due e più non si accorgeva di star cadendo nuovamente nella trappola. I due si innamorarono, non seppero nemmeno loro come, ma furono travolti da un vento che spira, spira, senza trovare mai quiete.
Ed ecco il primo bacio, il secondo, il terzo, il millesimo, le prime carezze, la scoperta del proprio corpo, dei propri limiti, e quella voglia, quella voglia ardente di varcare i limiti, di superare ogni confine, ma poi no! fermi tutti! è presto, non è pronta, non lo sono. Sì, è con lui che vuole diventare adulta, ma non ora, non è il momento, e se sbagliassero? ah? se sbagliassero come farebbero a tornare indietro? e se rovinassero tutto con ciò che dovrebbe unirli ancora di più? In fondo l'attesa non fa altro che intensificare la voglia, rendendo la loro prima volta unica, speciale, loro, per sempre, sì per sempre, è una promessa.
E' tutta colpa sua! E' così perfetto! Non è come tutti, è diverso, lei cercava la normalità e l'ha trovata nel diverso. Ha valori, ama lo sport, ed è rispettoso, tanto rispettoso, delle regole, dei limiti, delle paure di lei. Lui sa sempre come prenderla, sì, a volte litigano, ma è normale, la gelosia... aaah! brutta bestia la gelosia, però sta a significare che ci tiene veramente, Gesù Santo quanto si amano!
Ad ogni bacio vola, aveva paura a baciare un ragazzo dopo quella giornata disastrosa al cinema, "ti amo" al primo appuntamento, roba da matti! Loro sono più cauti, ci vanno piano, lo diranno solo quando ne saranno certi, così giovani e inesperti, cosa potranno mai saperne loro dell'amore? E invece ne sanno! Forse anche più di tutti quegli adulti tristi e pieni di superbia, che si credono maestri e pretendono di insegnare tutto, anche l'amore, ma l'amore non si insegna, né tanto meno si impara, si scopre, si crea, ognuno crea il proprio, a propria immagine, lo si modella addosso, lo si plasma, come per creare un vaso, contenente tutte le buone cose, tutto ciò che di positivo sia stato inventato, le coccole della mamma, i pan di stelle, la nutella, gli abbracci, i peluche e i film in streaming da vedere abbracciati sul divano. E quindi "TI AMO!" "Io ti amo di più" "impossibile" "possibilissimo!"e così per ore e ore, trascorrendo ogni secondo della loro vita attaccati a un telefono, schiacciando tasti che non sono nemmeno reali, ignorando i "staccati da quel coso" dei genitori, i "stai sempre a un computer, non studi mai, non sei mai a casa".
Non ha mai amato nessuno come ama lui, effettivamente non ha mai amato nessuno prima, lui è talmente diverso, talmente magico, da far scoprire l'amore a una come lei, e come si arrabbia quando lei si confida lamentandosi di sé, "oh ma riprenditi, che sei bella", lo potrebbe ripetere all'infinito, ma lei non si vedrà mai bella, è inutile! E' lui cieco, che la vede con gli occhi del cuore. Quante volte è finita a domandarsi come abbia fatto a innamorarsi di lei, passando dalle stelle alle stalle, è oggettivo! La biondina è proprio bella!
Lei è solamente lei. Con gli occhi scuri e neri come gli abissi più profondi, quel corpo che è inutile anche descrivere, perché mai inorridire il lettore? Ok, nessuno dei due probabilmente è oggettivo, lui esagera, lei anche, ma si amano, c'è qualcos'altro che dovrebbe contare? E poi la fa sentire così bene, ha finalmente trovato qualcuno che l'accetti per ciò che è, nonostante lei stessa non lo faccia.
E il tempo scorre, l'amore cresce, come faccia a farla sentire così, se lo domanda sempre, con lui è sicura, felice. Ok, il mondo starà pur girando nel verso sbagliato, ma c'è lui, c'è lui che prova a spingerlo dall'altro lato, per farlo ruotare come dovrebbe. Era totalmente presa, o anagrammando, persa. Quello sguardo schivo, la timidezza celata nell'evitare gli occhi, e quando ridevano impazziva! Le parole loro, inventate perché erano in grado di capirsi anche senza parlare e "ora basta così!" "no! non basta così! io amo te! è chiaro?!" "sì, lo so, ma non ci posso fare nulla, è più forte di me!" "ci riusciremo insieme, io, te, il sogno, quella stanza..." "sì, insieme, per sempre" "per sempre". Ogni litigio finiva così, con un bacio sussurrato e inviato per messaggio, perché non sempre era possibile vedersi, abitavano così lontano! ma si amavano, che altro serviva loro? Vivevano il loro amore celandolo, ma non perché fosse un peccato o qualcosa di scabroso, avrebbero reso tutto limpido presto e il cielo azzurrino sarebbe divenuto terso e nitido, il loro amore era un miracolo, loro sono un miracolo.
E quindi Dio esiste? No, non credo, altrimenti perché l'avrebbe fatto? era così pura... Ormai è solo un corpo freddo, esanime, ed un ricordo, ed è dolore. Basta, basta! Non serve a nulla cercare di capire Dio, tanto la conclusione è sempre la stessa, è tutto finto, tutta un'illusione per abbindolare i più deboli, ma lei non si lascerà ingannare, troppa fede nella scienza e nell'evoluzione, fottuta ragione! E delle volte vorrebbe credere anche lei, rifugiarsi nelle "braccia infinite di Dio", non lo trova, ma va bene così, vorrà dire che si affiderà a se stessa e alla gente. E poi è felice, ora, a scuola non va, ma ha l'amore, le passioni non soddisfano, ma ha l'amore, con i genitori litiga ogni giorno, ma ha l'amore, odia il suo corpo, ma ha l'amore. Lui la ama e le basta. Lei ama lui e gli basta. Si amano e si bastano.
  
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