09/02/2014
1 recensioniClair de lune
Non so da dove iniziare e, detto schiettamente, non so nemmeno perché sto cercando per l'ennesima volta di spiegare cosa mi scuote l'anima.
Il suono del pianoforte riempie la stanza e io tremo. Lo vedi come i miei occhi si fanno lucidi nell'osservare le tue mani pigiare quei tasti? Lo senti il battito di questo cuore che segue il ritmo di questa musica che per me ha dell'incredibile?
Cosa mi hai fatto, Tae? Quanto mi hai cambiato...
E pensare che avevo paura. Sì, avevo paura di tutto questo. Non volevo farmi travolgere, riempire da questo sentimento. Lo ritenevo in qualche modo sbagliato, perché dopotutto tu eri e sei ancora il mio migliore amico, quel fratello che chiunque vorrebbe. La mia spalla su cui piangere, l'ancora a cui mi sono aggrappato nei momenti peggiori, quando mi sembrava di avere il mondo contro e io per primo mi facevo guerra da solo. E ho temuto di perderti...perché quando ho capito cosa mi si stava agitando dentro mi sono sentito imprigionato. Non mi riconoscevo. Avevo una compagna eppure guardavo te, cercavo il tuo sorriso tra mille, le tue braccia dove mi sono sempre sentito protetto, i tuoi occhi. Quegli occhi che nascondono un mondo che, egoisticamente, desideravo solo per me. E saperti di qualcun altro mi uccideva. Perché per quanto non lo dessi a vedere, per quanto l'abbia nascosto gli altri e, in primis a me stesso, ci stavo male. Mi odiavo perché mi stavi insegnando cosa voleva dire amare qualcuno con tutto il proprio essere. E quando le tue labbra hanno incontrato le mie per la prima volta ho davvero creduto di poter morire lì, in quell'attimo di eterno che mi era stato appena regalato. Ero in paradiso e all'inferno allo stesso tempo. Eri il mio tutto e il mio niente. Il presente e quel futuro che non pensavo avremo mai potuto avere assieme.
“Saranghae”.
Saranghae, saranghae..mi avevi appena detto di amarmi e io non riuscivo a crederci. Tu, tu che potevi avere il mondo mi avevi appena confessato i tuoi sentimenti, eppure io stentavo a crederci.
Ma i tuoi occhi, il regno dietro di essi, me l'hanno confermato. E lì sono diventato tuo. Hai preso totalmente la mia anima prima di arrivare a far tuo ogni singolo brandello di me, ogni mia cellula. Tanto da spingermi a mandare tutto a quel paese pur di poterti stare a fianco.
Tae, non chiedermi perché ho ripensato a tutto questo solo nel sentirti suonare il piano nel salotto del nostro appartamento, lo sai che la mia testa è strana, che non riesco a formulare mai un pensiero decente, che sono un incapace cronico, che mi ritrovo ad arrossire davanti a un tuo sorriso, uno di quelli che dedichi solo a me dopo aver fatto l'amore..
Non chiedermi il perché di tutto questo.
Solo prendimi così.
Prendi me e l'amore che mi porto dentro.
Non ho molto altro da darti, solo questo.
Ti amo, vita mia.
Ti amo, Youngbae.
Ti amo.
Note dell'autrice:
*Palla di fieno che rotola* Lascio a voi i commenti :'D